bdsm
Il furto - il patto 2
di Ubbidiente_69
21.04.2023 |
4.825 |
5
"So che le hai detto di volerla torturare sulla figa e io avrei tante idee”
“Vedere e consigliare o… partecipare?”
“Vorrei essere io a torturarla”
Lo vedo..."
riprende dalla fine di Il furto - il patto.Avevo le idee chiare su cosa richiedere a Fabio. La sera deputata gli dico che vorrei andare a cena. ”Scegli tu un locale; fa solo che sia discreto e che possiamo stare tranquilli”.
Il Mercoledì successivo mi porta in un locale di un suo amico; in campagna, elegante il giusto, con un ampio terrazzo che dà sui prati intorno. La sera è di un calduccio da primavera ormai sbocciata e così posso sfoggiare il mio vestito blu (quello delle foto). La profonda scollatura davanti attira l’attenzione di Sandro, il proprietario, quando ci accoglie; mi giro, fingendo di guardare il tavolo che ci indica, per mostrare la mia schiena praticamente nuda fino all’attaccatura delle natiche. “E’ un tavolo perfetto, sei un tesoro!” gli dico. Sorride e Fabio aggiunge “Dai, non c’è molta gente. Fai veloce e poi unisciti a noi; ti voglio far conoscere bene Patti, potrebbe esserti utile”.
Ci accompagna al tavolo e appena soli faccio la risentita “Fabio, va bene che con te sono una gran troia, ma offrirmi in modo così sfacciato…”. Scoppia in una risata “Ma che hai capito? Sta cercando una persona che gli dia una mano all’accoglienza, e tu saresti perfetta!”. In quel momento arriva Sandro con due aperitivi e Fabio gli dice del mio pensiero.
“Guarda Patti, sei splendida e ti giuro che invidio Fabio che gode della compagnia di una donna così…come dire…” Fabio interviene “diciamo ‘calda’...”.”Ecco si! ma è anche vero che mi saresti utile qui. Per lavoro intendo”. Ridiamo.
Si allontana e Fabio mi chiede che ne penso. “Simpatico, carino… direi porco come chi ho di fronte. Ma senti torniamo a noi due”. Inizio così a esporgli il mio progettino…
“So che Fra ormai è in tuo completo possesso e vorrei vendicarmi di lei, per così dire. Sai lei ha sempre avuto un gran successo con gli uomini e l’ho sempre invidiata, a volte anche odiata. Insomma siamo amiche, ma anche molto rivali… e qui arrivi tu.”
“Continua”
“Vorrei fargliela pagare…”
“questo l’ho capito, ma non capisco dove vuoi arrivare”
“Vorrei essere presente al vostro prossimo incontro. So che le hai detto di volerla torturare sulla figa e io avrei tante idee”
“Vedere e consigliare o… partecipare?”
“Vorrei essere io a torturarla”
Lo vedo quello sguardo voglioso... “Si può fare. Immagino che hai pensato ai dettagli, poi me li dici. Ma ovviamente tutto ha un prezzo. E visto che faccio quello che voglio di te, non capisco come tu possa convincermi o comprarmi”
“Beh non ti ecciterebbe vedere una donna che ne tortura un’altra?”
“Si, ma non basta... Ti do le mie condizioni. Primo: durante la tortura dovrai leccarle la figa e bere il suo succo e se squirta non devi ritrarti. ok?”
Faccio un cenno con il capo
Insiste “ok Patti? Lo devi dire”
“ok”
“Ok cosa? cazzo non farmi innervosire!”
“Ok Fabio, mentre la torturo al tuo cenno le lecco la figa e bevo i suoi spruzzi, tutti…”
Soddisfatto riprende. “C’è una seconda condizione: con Sandro organizziamo delle scopate a 3; adesso è un po’ che non lo facciamo. Non era mia intenzione usarti stasera, ma la tua proposta mi ha fatto venire voglia”.
Senza aspettare alcun mio riscontro, fa un cenno a Sandro, che però non può venire subito. Così riprende “Togliti il perizoma e avvolgilo al polso”. Lo guardo e sorrido “Sono senza mutandine”.
Sembra soddisfatto dalla risposta; poi con un movimento lento si alza, prende il mio calice dell’aperitivo e si dirige in bagno. Mentre è via arriva Sandro “Eccomi splendore, pronti per ordinare?”
“Non ancora, ma resta, immagino che Fabio voglia dirti qualcosa… ah si sta proprio bene qui, complimenti, ci torno di sicuro”.
“Grazie, sarai mia gradita ospite, soprattutto se vieni senza quelle brutte compagnie” nel dire questo fa cenno a Fabio che si sta avvicinando. Quando arriva, appoggia il bicchiere davanti a me… pieno di quello che riconosco subito come piscio.
Senza dare alcune spiegazione e senza neanche degnarmi di uno sguardo, si rivolge all’amico ”Allora Sandro, questa gran puttana ha un debito con me e pensavo di farmi aiutare da te nel farmi ripagare. Quando chiudi che ne dici di fare una doppia?”.
Sandro mi guarda “Ma certo! è da un po' che non ci divertiamo!. Cosa pensavi: qui in veranda o nello scantinato?”
“Farei sotto, è una che urla parecchio… ah, ha proposito, mi porti un plug anale, così si allarga un po’?”
Intervengo io “Scusa Fabio, ho già un plug in culo…”. I due ridono.
“Cazzo Fabio, mando tutti via più presto che posso; intanto vi porto qualcosa di leggero da mangiare, soprattutto alla signora, che la nutriamo per bene dopo. Da bere intanto; per te Fabio ho il tuo rosso preferito, perfetto per la serata. Per te Patti direi di continuare con quello che hai adesso, te le porto una bella caraffa appena spillata”
Ribatto “veramente preferirei qualcosa di fresco”
Fabio ride, Sandro si china su di me, mi afferra per i capelli che tira con forza e con voce bassa ma feroce “Sia chiaro cagna, tu stasera mangi e bevi quello che diciamo noi!”
Fabio, seduto di fianco a me, prende la forchetta e la preme sul capezzolo e poi la gira “da adesso non voglio più sentire una lamentela del cazzo, capito?” Prende il bicchiere e ci sputa dentro, lo porta alle mie labbra e mi fa bere; metà del piscio cade sul vestito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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