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Gay & Bisex

Ahmed: ...e Samuel diventa troia (Cap. 13)


di Evan18
10.05.2019    |    12.896    |    7 9.1
"Io non feci nulla di più che poter accogliere quel membro nella mia bocca e lasciargli fare quello che voleva..."
Continuazione del capitolo 12

Quella farse ispirò la mia nuova attitudine. Ahmed ne sarebbe stato l'artefice; dall'inizio lo è stato: dovevo dare il meglio di me con lui ora che mi stringeva al suo corpo col cazzone ben infilzato nel mio culo, che sarebbe diventato quello che voleva; quello che tutti volevano: una fica.
"SI voglio la fica, fatemi uscire la fica"
Fra le risate e l'acclamazione di quei ragazzoni arabi, Ahmed provò una sensibile soddisfazione. Spinse di più dopo avermi baciato passionalmente, e stranamente si aggrappò forte ai miei fianchi: salì sul tavolino con le gambe e sentii il suo cazzone scendermi in profondità; io rimasi a pecorina con la testa in giù che sporgeva dal tavolino e il culo in alto, mentre lui cominciò ad affondare ed affondare finché non aumentò sensibilmente la velocità. Io mi aggrappai fortissimo al tavolino, volevo spostarmi e divincolarmi, ma quelle mani mi tenevano talmente ferma e stretta che ero lì, immobile, a prendere i suoi colpi. Cominciò a stantuffarmi:
"Allora vuoi la fica? Te la faccio uscire! Senti come si fotte una troia! AH...AH....AH...AHH...AHH"
I suoi colpi erano violenti, cominciai a digrignare i denti per il dolore, urlavo più che potevo ma non si fermava. I rumori che i colpi delle sue palle, battendo sulle mie chiappe, facevano, erano dei veri tonfi. Non riuscivo a pensare a nulla che non fosse quella cosa grande, dolorosa e enorme che mi massacrava il ventre. Sempre più veloce, quei tonfi iniziarono a far muovere il tavolino, che traballava e avanzava. Nessuno lo fermava, quasi pensavo si rompesse. Avevo chiuso gli occhi, stretti e ad un tratto non sentivo più nulla che quei tonfi. Non sapevo dove Anthony fosse e cosa stesse facendo in quel momento per non riuscire a fermare Ahmed, e nessuno manteneva quel tavolino che di li a poco si sarebbe rotto. Ahmed aumentò terribilmente la forza, e continuai ad urlare più forte e più forte, finché non mi uscì un lunghissimo acuto dalla gola: Ahmed uscì improvvisamente dal mio culo, sentii un sollievo, il solco delle chiappe praticamente umido e bagnato e un aria che mi attraversava la larga fessura che quel bestione mi aveva creato. In un attimo le mie orecchie si stapparono e sgranai gli occhi da cui vedevo sfocato a causa della luce forte. Sentivo delle grida di approvazione, quasi applausi e fischi.
"AHHH....AHHHHHH....AHHHHH" - Ahmed mostrava i muscoli pettorali e guardava in aria mentre ripeteva quei gridi pazzeschi; probabilmente stava per venire e per questo era scappato via dal mio buco ed ora si tratteneva il più possibile per non arrivare subito.
I ragazzi iniziarono a dargli il cinque e lui mi sculacciò con entrambe le mani un paio di volte urlando: "COSI' LA DOVETE FOTTERE!!!! PUTTANAA!!"
Io ebbi invece una crisi di asma che mi faceva respirare in modo copiosamente rumoroso.
Quel momento con Ahmed fu un terribile dolore, ma so che quel dolore sarebbe stato del bene: sembrò quasi una lezione che lui diede agli altri, un modo per accelerare le cose.
E il primo a prendere esempio da lui fu proprio l'energumeno che aveva iniziato tutto, ed emulando Ahmed si fece di nuovo strada nel mio ventre.
Per evitare i nuovi urli Ahmed disse: "Tappatele la bocca!"
E fu così che un'altro si alzò e si pose davanti a me, fece per alzarmi il mento con due dita e io aprii la bocca esponendo la lingua: lo guardai fisso e ci sputò dentro, e in un attimo ci infilò il suo pesciolone.
E in un momento quasi dolce agli occhi di Anthony, mi ritrovavo due ragazzi a fottermi la fica e la gola. Io non feci nulla di più che poter accogliere quel membro nella mia bocca e lasciargli fare quello che voleva. Non riuscivo a controllare nulla. Sentii Anthony iniziare ad ansimare e vidi con la coda dell'occhio che si era seduto sul cazzo di Ahmed e che lo stava cavalcando mentre spompava gli altri amici. Su quel cazzo lui riusciva ad avere un movimento bellissimo. Era sexy anche fra i rudi.
Quel momento durò tanto, minuti e minuti, e ciò che mi colpì fu che non toccai il cazzo nella mia gola se non con la mia lingua.
Dopo minuti intensi in cui rischiavo di soffocare, quel ragazzo stava per venire e all'improvviso bloccò tutto. Si mise dietro di me e mi affondò dentro tutto finché non lo sentii pompare dentro. Anche l'energumeno si fece spazio e appena poté entrò dentro, dopo di lui, e si scaricò di nuovo.
Sentivo gli altri cazzi sbattere sul mio solco per poi entrare, sprofondare e stantuffarmi per qualche minuto finché non venivano, uno dopo l'altro.
Qualcuno mi spostò più in là, li feci fare; come potevo dire no a delle braccia possenti arabe? Fecero dello spaglio al mio lato, sul tavolino, e Ahmed prese di peso Anthony e lo fece girare a pecora, posizionandolo accanto a me. Lui aveva gli occhi luccicanti, mi guardò, e non mi fece aprire bocca se non per baciarmi.
Qualcuno disse: "Adesso fanno anche le lesbiche" facendo scoppiare tutti in risate e ghigni on soddisfazione velata. Ahmed pronunciò delle parole arabe incomprensibili e si fece spaglio fra tutti abbandonando il culo di Anthony e facendo uscire dal mio chi se ne stava prendendo cura: ad un tratto entrò e dopo una 30ina di colpi forti, veloci e violenti scoppiò in un sonoro "OOOHHOHOO....OHOHOHOO....AHHHH....OHOHOHO" inondandomi.
Sentivo i fiotti, 10, 15 forse...no...non so...non li contavo più.
Appena ebbe finito diede dei colpi eccessivi che furono l'apice per me: ad un tratto mi sentii vibrare all'interno, le gambe mi tremavano, e un fuoco mi inebriò le membra e la piccola e insignificante, ormai "pisellina" che iniziò a gocciolare; Ahmed venne ancora rimanendo a godersi le mie vibrazioni e poi uscì. Anthony con un balzo si sollevò dal tavolino e poggiò la testa sulla mia natica sinistra per godersi lo spettacolo che stavo dando:
Il mio culo pulsava crema all'infuori.
"Sta squirtando la femminuccia!! HAHAHAH"
Anthony era felice mentre mi massaggiava il culo, e gli altri si compiacevano, e si complimentarono con Ahmed: era fatta. Tutti avevano raggiunto lo scopo, avevo trasformato il mio culo in una fica!
Dopo alcuni secondi tutti si distesero sfiancati sui divani e Ahntony, fra il caos dei vesti, del cibo, e la confusione a terra, cercò e prese un calice sotto il tavolino, in cui qualcuno aveva bevuto della birra.
Un ragazzo lo fece chinare a pecora e poggiò il calice sulla sua rosellina: Anthony vi fece calare ogni goccia che la sua fica aveva raccolto, di qualunque crema o liquido che quei bestioni avessero cacciato. Poi prese lui il calice e sentii il vetro fresco poggiato ora sul mio culo. Con una smorfia e un sorriso d'amore Anthony mi invitò a fare lo stesso.
Spinsi e feci colare tutto dentro, non fu difficile.
Lo stupore di Anthony mi fece capire che la crema era tanta e copiosa.
Ahmed si alzò e disse sollevando una lattina di birra: "Diamo il benvenuto alla nuova PUTTANA! AAHAHAAHA"
Fu così che tutti risero e brindarono con la birra mentre Anthony mi porse il calice e io brindai ingoiando tutta quella crema bianca. Lui invece si leccò tutte le gocce che sbrodolavano dai lati della mia bocca, leccandomi il viso.
"CHE TROIE" - Esclamò l'energumeno...
E Anthony mi prese per mano, superando i divani, mi conduceva in camera, mentre chi riuscì poté sculacciarmi mentre "abbandonavo" la "scena".
"Hey...stanotte dormirai così bellezza!" - Urlò Ahmed mentre ci recavamo in camera.

"Sei felice?" - mi chiese Anthony mentre ci sistemavamo sul letto.
"Non lo hai capito? Ora sei come me! Sei tutto quello che hai voluto. Oggi sei meglio di una femmina!"
E mentre lo guardavo sorridendo mi baciò il pancino e disse: "Ora hai tutto quel seme di uomo nella pancia che farà il suo lavoro! Amore! E saremo finalmente sorelle! Una troia completa come me!"
Ci stendemmo sul letto e abbracciate, ci addormentammo, con le nostre fiche umide e bagnate di seme di maschio!

[Continua]



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