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Gay & Bisex

Ferragosto 2017


di curiosandoingiro
15.08.2017    |    15.864    |    6 5.7
"Sei sempre la mia troia!" Arriva un altro sms..."
Mi trovavo in un locale sulla spiaggia. Bella gente, bella musica, buono il cibo e tanto da bere.
La serata scorre in modo piacevole tra battute con gente che conosco quasi per niente e qualche ballo.
A un certo punto si presenta a me la sagoma di una persona conosciuta: è lui il mio ex padrone!
Si avvicina per salutarmi e io accolgo il suo saluto provando a fare un po' l'indifferente.
Chiacchieriamo per un po' come vecchi amici e beviamo anche qualcosa, dopodiché ci salutiamo.
Passano circa cinque minuti e sento arrivare un sms:
"Ti aspetto a casa mia, vedi di non mancare!"
"Cazzo!" penso io... "E ora che faccio?"
Mi prendo il mio tempo e mi attardo a rispondere.
"Non far finta che non ti va. Sei sempre la mia troia!" Arriva un altro sms.
Cerco di accampare delle scuse: "Non sono nelle condizioni giuste. Dovrei anche rinfrescarmi"
"Questo lo decido io! Ci penserò io a rinfrescarti!" Immediata la sua risposta.
Decido allora di salire in macchina e partire verso casa sua.
Dieci minuti dopo, all'arrivo, mando sms per avvisare che ero arrivato.
"Lascia tutto in macchina" mi ordina.
"Cosa?" la mia risposta.
"Da quando credi di poter discutere i miei ordini?" la sua...
"Vedi di spogliarti e lasciare i vestiti in macchina se vuoi il mio cazzo. Non farmi attendere troppo!" un altro sms...
Che dovevo fare? Ho pensato anche di rimettere in moto e andare via, ma aveva ragione: volevo il suo cazzo!
Poi la strada era deserta e non credo che a mezzanotte ci fosse stato qualcuno alla finestra a guardare una strada vuota.
Mi sposto sui sedili posteriori e inizio a spogliarmi quando dal portone del condominio dove dovevo entrare, esce una ragazza... Merda! La situazione è rischiosa! Fortuna che non ha badato a me che fortunatamente non mi ero ancora denudato.
Ecco. Sono nudo e mi accingo a uscire dalla macchina quando un altro sms dice: "Nudo e senza scarpe!"
Lascio anche le scarpe e mi avvio verso il portone non senza timore...
"Merda! È chiuso!" Sono nel panico!
Dieci secondi interminabili di terrore, ma finalmente sento aprire.
Appena dentro casa, ricevo subito uno schiaffo e preso per i capelli vengo condotto in bagno dove dentro la doccia ricevo una abbondante cascata di piscio caldo!
Prima inginocchiato di spalle, successivamente sulla faccia, sulla testa e anche in bocca.
Appena finito, forza le mie labbra con il suo cazzo ancora moscio per farsi ripulire.
Sento che si ingrossa e inizia a scoparmi la gola mentre mi dice che quando mi ha visto al locale, stava cercando il bagno, ed è lì che ha maturato l'idea di farla su di me...
Mi eccito sempre di più, quando mi prende e mi porta in soggiorno dove si accomoda sul divano, indicandomi di prendermi cura del suo cazzo e delle sue palle.
Dopo circa mezz'ora che mi vede accovacciato ai suoi piedi a leccargli cazzo, palle e perineo, mi arriva l'ordine di leccargli anche i piedi, ma si gira mettendosi in posizione tale da permettermi anche di leccargli il culo.
È un'ora che uso la mia lingua su di lui e mi vedo costretto a fare quello che forse lui voleva fin dall'inizio:
implorarlo di darmi il cazzo in culo!
Lui risponde con una grassa risata e non perde tempo a rimettere il cazzo nella mia bocca aggiungendo anche un paio di sputi verso di me, sulla mia faccia.
Il resto è quasi banale e prevedibile... mi ha inculato con tutta la forza che aveva in corpo senza curarsi del dolore che a volte provavo, alternandosi tra culo e bocca, tirando completamente fuori il cazzo dal mio culo per riaffondare senza pietà nelle mie carni fino a lasciarmi il buco aperto che più di una volta ha ricevuto i suoi pollici per allargarlo ancora di più, ovviamente insieme al suo cazzo.
Non ha perso occasione di ricordarmi che sono un lurido frocio che preferisce il cazzo alla fica e che sono il suo umile schiavo sottomesso. Una sua proprietà nonostante mi sforzi di avere una relazione con una donna.
L'atto finale è stato sborrarmi in bocca, ma qualche goccia è andata inevitabilmente a finire sul viso e sul collo.
Finito il tutto, mi ha spinto fuori casa così com'ero: col culo rotto, sborra in faccia e sporco di piscio ormai assorbito al mio corpo.
Non mi resta che affrettarmi a entrare in macchina, ma... la chiave?
Mi sento chiamare, mi giro e vedo lui alla finestra che la tiene in mano.
Ovviamente me l'ha lanciata, scagliandola a circa venti metri da me ed è rimasto a guardare finché non la recuperassi, col timore di essere scoperto da qualcuno che rientrava, dato che erano ormai quasi le tre...

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