La sega

Ancora una volta mi trovo in ginocchio per terra intento a cavalcare il mio enorme dildo che mi sfonda il buchetto. L’ho insalivato per bene e mi scivola dentro provocandomi un’erezione immediata. Ancora una volta sto dando sfogo alla mia porcaggine e l’eccitazione è alle stelle. Sono solo in casa e non c’è pericolo di essere disturbato, la mano afferra il cazzo duro e comincio a segarmi piano piano, lo sguardo si distrae dal video porno che avevo iniziato a guardare, gli occhi si chiudono ed il pensiero corre indietro nel tempo. I ricordi un po’ annebbiati si fanno sempre più vividi, il cazzo pulsa. Torno con la mente ai miei quattordici anni, all’amico d’infanzia che per la prima volta mi sbatte il suo cazzo in bocca, che mi costringe a succhiarglielo fissandomi con lo sguardo divertito e compiaciuto mentre le sue mani tengono la mia testa saldamente. Mmmmmm la primissima esperienza. Il cazzo mi si gonfia sempre di più mentre il dildo viene inghiottito tra le mie chiappe. Ora riecheggiano nella mia testa le sue parole: “Adesso te lo metto nel culo!” Dopo la mia finta resistenza, eccomi li a 90° che lo prendo per la prima volta, lui che entra con fervore e poca esperienza procurandomi incurante dolore. Il pensiero viaggia…. Ora c’è sempre lui, ma questa volta sono io a sedermi sul suo bel cazzo, indosso delle mutande di pizzo di sua madre, “Vienimi dentro ti prego” gli sussurro nell’orecchio. Mi accontenta e si scarica dentro me. Mmmmmm… la prima volta che mi ha inseminato. Ora scorrono svariati flash delle sue copiose sborrata che hanno riempito nel corso degli anni tutti i miei orefizi. Sento che sto per venire, rallento e allento la presa, ho voglia di godere a lungo oggi. Penso alla troia che sono diventata, ai tanti o pochi cazzi che ho preso, alle perversioni a cui ho dato sfogo. Dildo gonfiabili che mi aprono il culo, le numerose sborrate che mi colano dalla faccia, cazzi grossi e piccini che godono del mio corpo, travestimenti e umiliazioni verbali. Mmmmmm… manca poco, sto per esplodere. Il ritmo della mia cavalcata aumenta. Poi arriva nella mente lui, l’ultimo di una bella serie. Mi sconvolge la mente. La sua calda è ferma voce “ti fa male puttana? Lo senti quanto è grosso troia?” ed io disteso impotente che tra me e me mi dico che me la sono cercata. Il suo cazzone, grande, lungo e duro che mi scopa senza pietà. “ti metto incinta troia!”viene, mi farcisce del suo seme che copioso cola tra le mie antiche e di botto spruzzo anche io il mio piacere vegognandomi un po’ per quanto cagna sono diventata. Sputo fuori il dildo che mi lascia aperta, mi pulisco e finisco con l’addormentarmi pienamente soddisfatto.