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Mille Pini - Parte Settima


di LovelyL
17.04.2015    |    6.640    |    2 8.9
"- sussurrò accarezzandomi il viso..."
Un bellissimo loft.
Tv al plasma, camino. Vetrate immense che permettevano una visuale mozzafiato.
Pelle d'orso sul pavimento e tavolo da pranzo in legno intagliato a mano. Parquet ovunque.
La cosa più sbalorditiva era la persona che mi trovai davanti.
Un uomo più alto di me, barba corta e capelli marrone scuro.
Piedi nudi (come tutti). Non troppo muscoloso e abbastanza abbronzato, petto villoso.
Indossava degli slip aderentissimi bianco ottico e nulla più.

I due uomini se n'erano andati.
-Bene bene bene- si chinò.
Non sapevo se dirglielo subito.
Quello che avevo davanti, era mio padre.

-Come ti chiami?-
Era ancora piegato, io ero in ginocchio.
Ci guardammo per qualche secondo e poi mi baciò.
-Sono tuo figlio!!-
Urlai dopo essermi scostato.
-Che cosa?-
Ci fu un attimo di silenzio in cui mi scrutò intensamente perplesso.
Andò poi verso l'armadio a controllare una cosa, sembrava una foto.
-Non può essere...- sussurrò accarezzandomi il viso.
''Finalmente l'ho trovato''
Una volta in piedi, mi abbracciò.
-Siediti-
Sedetti al tavolo e lui tornò subito con una scodella di frutta fresca.
-Banana, mango e pesca. E' per te-
La divorai in mezzo secondo.
-Portala pure in cucina- disse indicando la stanza adiacente.
Una cucina super moderna e attrezzatissima.
-Io vado a farmi una doccia, torno fra pochissimo. Sentiti libero di fare ciò che vuoi, come se fossi a casa tua-
Mi spaparanzai sul divano bianco e lui tornò dal bagno in un battibaleno, sedendosi a fianco a me.
Parlammo della mia vita e della sua, di come avevamo scoperto di essere gay e di molte altre cose.
La giornata passò in fretta: Tv, pranzo, un pisolino, un buon the e dopo cena, un bicchiere di vino e un film.
-Lo sai, mi sei mancato...- mi disse.
-Anche tu papà-
Mi diede una pacca sulla schiena.
-Allora, si è fatto tardi, domani ci aspetta una lunga giornata- disse dopo avermi fatto cenno di seguirlo.
-Purtroppo non ho una camera degli ospiti-
Camera sua era grande quasi quanto il salone.
-Il letto è apribile e diventa a più di tre piazze, fatto fare su misura!-
Si avvicinò al bordo, si calò le mutande e si sdraiò.
-Dai, vieni qui che ti faccio un po' di coccole!-
Un po' imbarazzato mi sdraiai a fianco lui che, a la luce spenta, si avvicinò regalandomi un caldo abbraccio.
Accarezzò le mie gambe con un piede iniziando a darmi dei bacini sul collo.
''Quel fiato caldo sulla pelle, il suo corpo bollente''
Mi leccò un po' il lobo sinistro, ero girato su un fianco di spalle.
-Ti voglio bene sai?- sussurrò strusciandosi.
Mi ritrovai in una situazione un po' strana, infondo lui era mio padre e con un padre non si dovrebbero fare certe cose.
Sentii il suo pisello indurirsi e diventare di una grandezza spropositata.
Si inumidì la mano con la saliva per lubrificarselo.
-Papà aspetta...- provai a fermarlo.
-Cucciolo sshh stai tranquillo...-
Poggiò la cappella sul mio buchetto che si aprì come una vongola.
-Ti prego papà...- doveva essere un richiamo a fargli capire che sbagliava, ma suonò come un perfetto invito ad entrare e farmi suo.
-Mmmh cazzo quanto sei stretto-
Lo infilò fino alle palle ansimando fortissimo.
Con le dita raggiunse i miei capezzoli.
-Papà no... è troppo largo aspetta ti prego-
-Adesso ti passa, tranquillo cucciolotto mio-
Mi diventò durissimo in mezzo secondo mentre iniziava a spingerlo dentro e fuori.
-Aaahhhh-
Continuava a dirmi cose sporche mentre mi fotteva velocemente.
-Sei la troietta di papà mmmh-
Lo sfilò per cambiare posizione, messo a pecorina e impalato di nuovo con quel pisellone bagnato ri iniziò la cavalcarmi.
-Voglio montarti così, come un cagnolino-
Ero eccitatissimo e completamente assuefatto da quell'uomo perfetto. Volevo che mi scopasse all'infinito, che quella sensazione non finisse mai. Volevo che si svuotasse dentro di me e così fu.
Cambiammo posizione: io a pancia in su a gambe aperte e lui sopra di me che si dimenava come un toro fottendomi alla grande.
Gli afferrai quel culo sodissimo tra le mani e lui mi ficcò la lingua in bocca mentre spingeva sempre più forte.
Dopo qualche colpo violento l'affondò dentro riempiendomi di sborra il buchetto affamato.
Era sfinito, lo sentivo dal respiro affannato.
-Papà ti ha riempito per bene eheh, hai il culetto farcito!-
Sfilò quell'anaconda sdraiandosi accanto a me per qualche secondo.
-Però tu devi ancora venire!- si alzò dal letto facendomi inginocchiare per terra.
Me lo diede da succhiare mentre mi segavo.
Inutile dire che schizzai subito, dopo tutto quel sesso non resistevo più.
Gli sborrai su di un piede e lui mi guardò: -Ahahah che porcellino!-
Me lo diede da leccare e ripulire, era bello grande e spesso, il mio sperma aveva un sapore molto dolce.
Ancora non ci credevo. Mio padre mi aveva appena scopato.
Ed era stato magnifico.
Lui si coricò addormentandosi e io subito dopo.
Il mio obbiettivo principale l'avevo raggiunto.
''E ora...'' pensai.
''Cosa devo fare?''
(Continua)
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