Racconti Erotici > Gay & Bisex > Nubi nella tempesta
Gay & Bisex

Nubi nella tempesta


di Icepick7
19.01.2019    |    5.332    |    8 5.2
"Ma come poteva egli lasciarla? I suoi torbidi pensieri erano indirizzati ad altro, a nulla di preciso, come per compensare quella vuotezza ed inadeguatezza..."
Il seguente racconto è provvisto di un linguaggio abbastanza crudo, ma senza ricadere nella banalità o in descrizioni grottesche. Pertanto invito alla lettura chi ama questo tipo di modi di raccontare e in generale a chi piace leggere racconti diversi dal solito.
Buona lettura!


L'angolo di quella gelida e squallida stanza d’hotel era ormai diventato troppo stretto per l’indifeso Giuseppe.
Era ormai scaduta l'ora, come pattuito, e la stanza doveva essere lasciata.
Ma come poteva egli lasciarla?
I suoi torbidi pensieri erano indirizzati ad altro, a nulla di preciso, come per compensare quella vuotezza ed inadeguatezza che aveva lasciato quell'uomo, che poco prima aveva amato.
E giaceva lì, inerme, tremando come fronde percosse dalle incessanti sferzate di un uragano, forse per la vergogna, forse per il freddo.
Il silenzio e i pensieri di Giuseppe furono rotti dal frenetico e snervato bussare alla porta in quel tempio dell'amore.
Era il proprietario dell'hotel.
Senza ormai un briciolo di dignità e funestato dai suoi pensieri, Giuseppe si alzò dal fradicio angolo in cui era rannicchiato per andare ad aprire la porta, che con il suo frastuono aveva intontito il ragazzo.
Aprì allo sconosciuto, e in fondo al cuore sperava che fosse il suo amante di quella notte, che tanto voleva e bramava, non curante della situazione che si celava alle sue spalle .
L'uomo (Francesco da qui in poi) spinse con vigore la porta, infastidito dalla lentezza del ragazzo ad aprirgliela, e gli si presentò ai suoi occhi una persona, che, sebbene gli stesse sorridendo e nonostante il suo ingenuo viso, era totalmente privata di qualsiasi riparo o barriera che potesse coprire le sue indifese e giovani vergogne, mentre stava lì fradicio a fissarlo, come se fosse stato preda di un incantesimo.
Fradicio di qualcosa che l'uomo non riusciva a spiegarsi e che pizzicava il suo naso con un tanfo indefinibile, ma che lasciava intendere bene ciò che fosse in realtà .
Lo shock fu improvviso nella mente di Francesco, quando realizzò il tutto, caldi e perversi insulti si scagliarono sul vellutato giovane, che a dire il vero suscitarono un effetto inaspettato in Giuseppe.
Qualcosa dentro di lui si mosse e con esso il suo corpo si scosse, in una serie di convulsioni che andavano sempre aumentando di intensità. A questo punto il viso del giovane cambiò: il suo volto perso e disorientato divenne rosso dalla vergogna e lievemente eccitato, forse per il ricordo del possente uomo che aveva da poco lasciato o perché semplicemente amava essere trattato così, in un turbinio di emozioni che lo mandavano fuori di testa.
Francesco capì tutto, ma l'indifferenza si palesò sul suo volto, seppur in mente non lo fosse totalmente, si addentrò nella camera gelida e vide cose che nemmeno nei suoi pensieri si erano mai annidate, e che con una donna non aveva nemmeno immaginato di fare.
Senza dire una parola, prese il ragazzo immobile dinanzi alla vita e alla porta, lo trascinò in mezzo alla stanza e lo gettò a terra, in quella pozza di indefinito schifo , che tanto aveva rallegrato il giovane in precedenza.
Si guardò ancora intorno , si aprì la patta dei pantaloni e sguainò il suo organo con prepotenza, lo puntò al giovane e lo ricoprì con le uniche attenzioni che Giuseppe aveva mai ricevuto in vita sua, e le uniche che desiderava ricevere.
La camera si era fatta ancora più fredda, il gelo nel cuore del ragazzo era sempre lo stesso, ma dentro un fuoco lo avvolse e lo fece avvampare.
Giuseppe già lo amava, bastava qualche attenzione e concedeva il cuore a chiunque, illudendosi ogni volta che potesse colmare il suo vuoto, così era successo ormai un'ora prima con quell'uomo che credeva di amare.
Ma era tutto inutile.
Sperava che fosse diverso questa volta, ne era convinto a tal punto che si alzò dalla fogna e si elevò a cercarlo, come per redimersi dello squallore in cui riversava.
Cercò la sua mascolina bocca per una conferma al suo amore neonato, ma uno schiaffo un pieno volto e tornò nella melma, nell'abisso da cui non riusciva più ad emergere.
E lì rimase, nuovamente fradicio, qualche lacrima si mescolava al liquido che aveva sulle rosee guance, ingenue e percosse.
L'uomo lo guardò con disprezzo per alcuni istanti, vide il vuoto che albergava negli occhi di Giuseppe e ne rise, pronunciando quelle stesse parole che aveva sentito poco prima.
Il suo destino era quello, si illudeva a tal punto di compiacere uomini disincantati e donando loro il cuore, a qualsiasi prezzo, per essere umiliato ogni volta allo stesso modo.
Ma Giuseppe non sapeva e non cercava il rifiuto, o semplicemente non voleva rimanere un'altra notte da solo, voleva essere amato e voluto.
Ora non era la vergogna dello schifo in cui ristagnava o della nudità del suo fragile corpo a renderlo turbato, non si fece capace del rifiuto. Credeva che l’amasse. Che fosse lì per lui. Che quello che aveva fatto era la prova del suo amore.
Ma l'uomo si richiuse la porta alle spalle e godette a vedere quella scena, il cuore di Giuseppe ricadde nel freddo di quella stanza e i suoi pensieri tornarono torbidi.
Nel fioco chiarore della squallida e ormai umida stanza rimase Giuseppe, strisciando nella melma che tanto aveva amato e desiderato, e in quella stessa solitudine che sempre l'aveva accompagnato, si abbandonò al destino e al suo amore appena svanito, trascinandosi fino al suo angolo, ancora gelido e squallido.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 5.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Nubi nella tempesta :

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni