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Rapito 3 - Ti deve piacere


di shinigami83ge
17.08.2015    |    36.365    |    14 9.2
"Il mio Padrone inizia così a fottermi delicatamente come non aveva mai fatto e nel farlo continua a segarmi accelerando e rallentando il ritmo affinché io non..."
(Storia di fantasia. Temi: BDSM, costrizione, dominazione, master/slave, umiliazione. Sia che tu sia iscritto o no se vuoi puoi condividere con me i tuoi pensieri attraverso l’indirizzo mail: [email protected], non chiedete cose assurde. Segui anche il mio blog su tumblr: http://shinigami83ge.tumblr.com/ e vedi le foto che ispirano i miei personaggi. BUONA LETTURA)

Mi scusa per la lunga assenza e forse avrò davanti altre pause, ma spero ogni tanto di riuscire a tornare a scrivere ed eccitarmi insieme a voi.
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Questa volta il mio Padrone non mi ha sfondato il culo con il suo enorme cazzo, ma il modo in cui mi ha costretto a succhiarlo: fissandolo dritto negli occhi, e simulando piacere nel farlo mentre mi chiamava troia o puttana è stato molto più umiliante della prima violenza.
Non è stata solo una pompa, ma un vero e proprio training su come succhiarglielo per dargli maggiore piacere, perché il bastardo vuole fare di me il suo schiavo perfetto; devo quindi imparare come dargli il massimo del godimento.
Sono incazzato; per l’assurdità della situazione e per quello che sono costretto a subire inoltre, rannicchiato affianco al mio Padrone, in confronto alla sua corporatura, mi sento come un bambino indifeso. Vorrei scappare, ma la catena agganciata al collare sul mio collo me lo impedisce, quindi non posso fare altro che rimanere lì: fermo ed immobile.
Vorrei almeno riuscire a dormire, ma il respiro pesante del mio Padrone non me lo permette, così come non me lo permette il sapore della sua sborra dentro la bocca.
Usando il suo pollice, il bastardo, mi ha costretto a ingoiare ogni singola goccia del suo sperma e sapere di essermi in qualche modo nutrito di lui, di avere il suo sperma dentro di me, mi fa sentire ancora più succube e schiavo.
Ad un certo punto, il mio Padrone si gira su un fianco e mi dice a bassa voce “che fai puttana? non dormi?”
e l’unica cosa che riesco a fare è rannicchiarmi ancora di più.
“lo so io cosa ti serve puttana” e così dicendo si alza dal letto, esce dalla stanza e dopo poco ritorna con in mano una pillola ed un bicchiere d’acqua.
“aventi prendi questa” mi dice con il suo solito tono perentorio che non ammette repliche,e titubante ingoio la pastiglia.
Il mio Padrone fa un sorrisetto soddisfatto e senza aggiungere altro si va a sdraiare nuovamente dietro di me e con stupore mi afferra il cazzo ed inizi a farmi una sega.
Va avanti alcuni minuti senza che succeda nulla, lo odio troppo e mi reputo ciò che più lontano ci sia da un gay per poter godere di una mano così grossa e rozza che mi sega, ma dopo un po inizio a sentire molto caldo e senza poterlo controllare inizio piano piano ad eccitarmi.
“il modo migliore per avere uno schiavo ubbidiente è regalargli sensazioni indimenticabili che voglia assolutamente ripetere” mi sussurra quasi cattivo all’orecchio il mio Padrone continuando a segarmi.
“no, fermati” provo a mugulare a bassa voce, ma il piacere è troppo forte e capisco che la droga che mi ha dato è davvero potente.
Il mio Padrone si avvicina ancora di più a me e mi fa sentire che anche lui è eccitato e così facendo punta il suo grosso cazzo contro il mio buchetto.
Vorrei stringere, allontanarlo, fargli capire che non ho intenzione di essere nuovamente la sua donna, ma l’eccitazione incontrollata del mio corpo mi spinge a fare altro e sentire la sua cappella che piano piano mi penetra mi da nuove ed intense scariche di piacere.
“Non farlo ti prego… basta” provo a dire con quel che rimane della mia razionalità etero, ma quel palo di carne così grosso e duro dentro di me mi da un piacere indescrivibile e quando finalmente lo entrare tutto, fino in fondo, spero che quel momento non finisca mai.
Il mio Padrone inizia così a fottermi delicatamente come non aveva mai fatto e nel farlo continua a segarmi accelerando e rallentando il ritmo affinché io non venga subito.
Gli ansimi del mio Padrone si fanno sempre più intensi ed io spero mi faccia sborrare presto.
“avanti dimmi che ti piace e che sei la mia puttana, avanti dillo” mi incita lui mentre accelera ulteriormente il ritmo.
“sì… mi piace… mi piace tantissimo, ti prego continua siii” dico ormai preda dell’eccitazione
“avanti dimmi che sei la mia puttana” mi incalza nuovamente lui “voglio sentirtelo dire
vorrei difendere il mio onore, la mia virilità, ma ormai sono troppo eccitato e senza controllo lo accontendo gridando
“sì.. io sono la tua puttana”
“brava, è così che ti voglio” mi dice con la voce in un tono trionfante e sfondandomi il culo con affondi violenti che quasi mi fanno male aggiunge “e con questo sei definitivamente il mio schiavo” e con un ruggito animalesco mi sborra in culo facendo al contempo sborrare anche me.
Finito di sborrare, con ancora il cazzo dentro di me mi abbraccia forte forte e mi dice “vedrai che da adesso in poi scopare con il tuo Padrone ti sarà molto più facile” esce quindi dal mio culo e si volta dall’altra parte riprendendo a dormire.
Ed io rimango lì, sentendo al sua copiosa sborrata che mi cola dal culo e con il petto sporco della mia sborra. Il bastardo ha fatto l’unica cosa che non mi aspettavo sarebbe mai riuscito a fare: farmi provare piacere nell’essere scopato da un uomo.
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