Racconti Erotici > bdsm > Weekend da schiavo (giorno 2 parte 1)
bdsm

Weekend da schiavo (giorno 2 parte 1)


di bisexpassivissimo
16.07.2017    |    13.726    |    6 9.2
"Sono eccitato come Cicciolina in una stalla e sono concentrato sullo stimolare la mia fessura vogliosa e non sto prestando quindi attenzione a ciò che dice..."
Innanzitutto vi chiedo scusa per il ritardo nella pubblicazione ma la scorsa settimana non ho proprio avuto tempo di scrivere, rimedio ora.

La notte del primo giorno passò stranamente tranquilla, mi aspettavo qualche visitina notturna da Roberto e quindi il mio sonno non fu mai continuo, mi svegliavo ogni tanto con la speranza di trovarlo nudo di fronte a me col membro ben eretto. Quando anche alle 6:30 mi svegliai con una potente alza bandiera e con la voglia di essere scopato per bene, decisi di prendere la situazione in mano e che sarei stato io stavolta a fargli una bella sorpresa, perciò impostai la sveglia per le 8 e mi rimisi a dormire mettendo a punto nella mia mente ciò che volevo fare.
Non so se riuscii effettivamente a riprendere sonno, tanto ero eccitato, ma quando il telefono vibrò per la sveglia la spensi subito rapido come un leopardo. Mi alzai stando attento a non fare il minimo rumore e mi diressi al bagno in punta di piedi, li espletai i miei bisogni e mi lavai, poi riuscii e mi diressi alla mia valigia, per fortuna l'avevo lasciata aperta quindi non feci alcun rumore prendendo quello che volevo. Così cominciai a vestirmi, indossai prima un bel perizoma nero, poi un paio di calze nere sopra al ginocchio ed infine il vestitino rosso che mi ero portato. A quel punto ero la troietta che avevo in mente quindi ero pronto a svegliare Roberto e farmi mettere il suo arnese nei miei buchi; mi avvicino quindi alla porta della sua camera, la apro lentamente e sbircio all'interno, lui sta dormendo a pancia in sotto e ha la testa rivolta verso il lato opposto alla porta, il lenzuolo lo copre fino a metà schiena rivelando le spalle nude. Entro e mi metto a gattonare verso di lui, quando sono abbastanza vicino mormoro "svegliati padrone, c'è una sorpresa per te"
Lui comincia a muoversi molto lentamente e si volta con gli occhi ancora socchiusi per il sonno, mi guarda un attimo quasi come si fosse dimenticato di avere una troietta ventitrenne in casa, poi mi dice con la voce roca tipica della prima mattina "non ti avevo ancora dato il permesso di vestirti così, togliti tutto immediatamente!"
Io allora mi alzo in piedi e mi spoglio velocemente sperando che questo mi porti ad una bella inculata, resto completamente nudo davanti a lui che è ancora disteso nel letto e attendo ulteriori istruzioni. Lui finalmente scosta il lenzuolo rivelando dei pantaloni lunghi del pigiama che gli coprono il pezzo di carne che ero venuto ad ottenere, si alza ed esce dalla camera dicendomi "non ti muovere da li cagna!"
Aspetto qualche minuto, poi finalmente lui torna, ha il viso ora completamente sveglio, di dirige verso l'armadio, lo apre poi si china e pende un bauletto dal basso, lo poggia sul letto, lo apre e tira fuori un frustino, un paio di manette e una di quelle pallette che si mettono in bocca per far tacere lo schiavo (scusate ma non so il nome). Io rimango a bocca aperta a guardarlo quando lui mi ordina "in ginocchio di fronte a me!" eseguo subito quasi tuffandomici, lui mi dice di mettere le mani dietro la schiene, lo accontento e lui mi mette le manette, poi prende quella palletta e me la mette in bocca legandola col proprio laccio dietro la mia nuca.
"E così pensavi di entrare di prima mattina e farti scopare subito eh troia? Mi sa che non hai capito come funziona, qui comando io e decido io quando sei degna di prendere il mio cazzo." detto ciò mi da una sberla sulla guancia destra, poi continua "ora andrai punita nuovamente" altra sberla stavolta sull'altra guancia "ti farò desiderare il cazzo per tutta la mattina lurida vacca" mi da altre due sberle. Nel mentre il mio pene è diventato durissimo, essere schiavizzato e dominato così mi sta facendo impazzire, le manette non mi permettono di segarmi quindi comincio a stimolare il mio buchino senza distogliere lo sguardo dal mio padrone che continua ad insultarmi mentre mi prende a sberle. Sono eccitato come Cicciolina in una stalla e sono concentrato sullo stimolare la mia fessura vogliosa e non sto prestando quindi attenzione a ciò che dice Roberto che forse accorgendosi mi sputa in piena fronte, torno ad ascoltarlo mentre sento la sua saliva bagnarmi. "Girati e poggia la faccia a terra" mi ordina, io eseguo e cerco di voltarmi a guardarlo, si sta battendo il frustino in mano quindi capisco quale sarà la prossima mossa. Comincia a frustarmi le chiappe, all'inizio godo e mugolo, dopo un pò però sento le chiappe avvampare e realizzo che sono diventate molto rosse e dolenti, lui forse vedendomi così inerme e schiavizzato inizia ad essere eccitato almeno quanto me, quindi butta il frustino sul letto, si inginocchia dietro di me ed inizia a leccarmi tra le chiappe in modo molto vorace, sento la sua lingua farsi strada nel mio culo e sono in piena estasi. Mi rendo conto che poichè la mia bocca è tenuta aperta da quella palletta, sto cominciando a sbavare a terra. Lui finalmente abbassa i pantaloni e rivela il suo cazzo eretto e lucido, è eccitato e sembra volermi finalmente fottere "ti voglio fottere troia, me lo hai fatto diventare più duro del muro, ma poi che punizione sarebbe? Devi soffrire ancora..." mi dice prima di prendermi per i fianchi e cominciare a strusciare il suo cazzo tra le mie chiappe provocandomi e facendomelo desiderare sempre di più. Dal momento che ho le mani ammanettate dietro la schiena, cerco di afferrargli il pene mentre lo continua a strofinare intorno al mio ano, lui se ne accorge e allora si stacca.
"Lo vuoi toccare eh?" mi provoca spostandosi ora davanti a me, mi tira su prendendomi per i capelli, poi si alza, ora è in piedi proprio di fronte a me con il cazzo proprio all'altezza della mia bocca che è però impossibilitata a succhiare. Mi striscia la cappella sul mento e sul labbro inferiore inumidendosi il proprio arnese con la mia saliva che cola copiosa dalla bocca aperta, e poi comincia a segarsi di fronte a me. Soffro veramente nel vederlo masturbarsi e non poter intervenire, ho anche io il cazzo duro ma non posso segarmi quindi patisco due volte la punizione. Per fortuna arrivo al mio sedere quindi riprendo a infilarmi le dita nell'ano, prima una, poi due fino a tre fissando e desiderando il suo glande rosso e lucido a 10 centimetri dal mio viso. Dopo qualche minuto lui mi viene in faccia, il suo seme si mischia alla sua saliva sulla mia fronte, mi centra un occhio e il naso, poi Roberto decide di pulirselo per bene sul mio petto. Fatto ciò esce dalla camera lasciandomi a terra in ginocchio e con la sborra in faccia, torna dopo pochi secondi con una tazza in mano "ti va bene un caffè macchiato per colazione?" mi chiede; io cerco di rispondere che vorrei un cappuccino ma con quella palletta in bocca non si capisce nulla. "Lo prendo per un si.." si autorisponde sorridendo, poi si piega vicino a me ed inizia a masturbarmi ad una velocità elevatissima tenendo la tazza a terra davanti al mio pisello. Gemo ringraziando il cielo di poter finalmente sfogare un pò della mia eccitazione, mentre con la destra mi masturba, mi prende per il collo con la sinistra e mi sussurra "sei in mio potere puttana..." Io schizzo dopo un paio di minuti nella tazza mentre lui continua a tenermi per il collo, una volta svuotatomi mi lascia, mi slega il laccio dietro la nuca che tiene la palletta e se ne torna in cucina. Ritorno finalmente ad articolare la bocca, che mi fa male terribilmente per essere rimasta forzatamente aperta per tutti quei minuti, il suo seme è ormai colato sul mio occhio già coperto e sul labbro superiore, lo lecco dal labbro e mi alzo andando anche io in cucina. "Padrone potresti per favore pulirmi l'occhio che non ci vedo?" chiedo guardandolo armeggiare ancora nudo ai fornelli, "se lo chiedi così gentilmente ti accontenterò troia" mi risponde, poi prende un cucchiaino, si avvicina e ci raccoglie la sborra dal mio occhio e dal resto del viso imboccandomi e facendola quindi sparire. Dopo essere tornato a vedere con entrambi gli occhi e aver ingoiato tutto il suo sperma che avevo sulla faccia noto che sui fornelli ci sono una moca ed un tegamino con il latte, una volta pronti prende la tazza dove mi sono svuotato qualche minuto prima e la riempe con del latte e un pò di caffè, poi me la porge (visto che io ho ancora le mani dietro la schiena) e mi chiede "ci vuoi lo zucchero o basta lo sperma come dolcificante?" Io sorrido e rispondo "fammi assaggiare e vediamo" . Così mi appoggia la tazza alle labbra e la piega per farmi bere, lo sperma si sente a malapena ma lo zucchero serve comunque, quindi glie lo dico e lui provvede ad aggiungerlo; dopo di ciò svuoto la tazza con il suo aiuto e mi siedo aspettando che anche lui faccia colazione.
Una volta finito, chiacchierando come al solito del più e del meno senza fare caso alle manette ai miei polsi o al fatto che siamo entrambi nudi, lui torna nella sua camera e ne ritorna subito con una benda nera in mano, quindi me la lega intorno agli occhi e mi ordina di alzarmi, io lo faccio e vengo trascinato nuovamente nella sua camera, mi fa mettere a pecora sopra il letto e mi mette un cuscino sotto la pancia.
"Ora troia arriva la seconda parte della tua mattinata, dovrai stare qui a culo nudo ad attendere fino a quando vorrò, quando mi verrà voglia verrò a farti visita!" mi avverte.
Io mi eccito subito al pensiero di essere scopato mentre sono bendato e legato, ma lui esce i minuti cominciano a trascorrere senza che lui mi degni di attenzioni; ad un certo punto mi addormento, visto che sono bendato e durante la notte non ho avuto un sonno soddisfacente, fino a quando vengo svegliato da una poderosa sculacciata. Non so quanto tempo è passato, è difficile orientarsi in quella situazione, poi vengo preso per i fianchi e rimesso nella posizione ideale "ti eri addormentata eh cagna? Bene direi che lo hai desiderato abbastanza..."
Dopo avermi inumidito per bene tra le chiappe sento il suo glande che di nuovo si strofina contro il mio ano, ricomincio ad eccitarmi e a desiderare quel pisello dentro di me, poi lo sento spingere e finalmente vengo accontentato. Prende a spingere con ritmo sempre crescente, il mio culo dopo le 24 ore precedenti non prova dolore nel riceverlo e quindi la goduria è alle stelle, lo sento entrare ed uscire ed il fatto di essere bendato amplifica le sensazioni, ansimo e gemo mentre vengo sbattuto come le peggiori pornostar. Dopo un po' si cambia posizione, mi volta su un fianco facendomi tenere le gambe strette e riprende a fottermi appoggiandosi alla mia chiappa destra; passa ancora qualche minuto ed eccolo finalmente chiedermi "faccio scegliere a te troia, dove vuoi la mia sborra?"
"nel culo!" rispondo quasi urlando.
Sento quindi subito dopo il mio sedere che si riempe finalmente soddisfatto, lui si accascia sopra di me e mi bacia sulla fronte complimentandosi "brava schiava, ti sei meritata la libertà per pranzo"

Appena posso scriverò il continuo se lo vorrete.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Weekend da schiavo (giorno 2 parte 1):

Altri Racconti Erotici in bdsm:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni