io e Luc

Ad inizio anni settanta si cominciava a parlare di divorzio e alcune coppie che si lasciavano ci lasciavano di stucco specialmente se a divorziare erano i genitori di qualche amico. Quella volta a Luc , che viveva in città in inverno e d’estate in paese, gli capitò proprio questo lui aveva 18 anni ed i suoi si erano separati,era visibilmente sconvolto dall’accaduto che quel mese di novembre decise di venire in paese per distrarsi un po di più con i suoi amici estivi. Aveva una bella villetta al mare ed un sabato invitò la cricca estiva a passare la serata da lui; non è che l’idea di passare una serata a casa sua mi allettava più di tanto comunque tanto per non essere il bastian contrario della situazione o perché non c’era nient’altro da fare ci sono andato. Molto ospitale , ha preparato gli spaghetti alla carbonara e della carne arrosto, il tutto accompagnato da qualche bicchiere di vino. Stiamo molto bene si ride e si scherza ma in Luc si nota qualcosa, la tristezza che tenta di reprimere, mi fa un poco pena. La serata finisce si rimette tutto in ordine salutiamo Luc e ce ne andiamo a casa a dormire .Prima di prender sonno penso a quel povero cristo ed ad i suoi casini familiari,bisognerebbe aiutarlo, forse ha bisogno di compagnia per dimenticare i pensieri che avrà per la testa. L’indomani alle 18 30 passo al meeting point della cricca, non c’è nessuno allora penso che gli amici devono essere nella villetta al mare di Luc, mi dirigo la, suono il campanello e Lui viene ad aprirmi il cancello,gli chiedo se gli amici sono li e mi risponde che è solo in casa, mi invita ad entrare e mi accomodo sul divano di fronte alla tele dove era seduto lui. Siamo sbragati sul divano mi accendo una siga e offrendogliene una metto il pacchetto e l’accendino tra le sue cosce accidentalmente sfioro il suo pacco. Luc. avverte come una scossa e io penso “adesso mi sbatte fuori” anzi con indifferenza fuma e mi accorgo che il pacco si è ingrossato, sarà una mia idea, fatto sta che spengo la sigaretta e gli passo il portacenere poggiandolo sul pacco dove sento che dentro c’è del duro,Luc toglie il portacenere mi prende la mano e se la porta sul suo pacco, sono un tantino sconvolto anche perchè non c’era nessun programma di far sesso con lui,poi tutto sommato non mi è mai interessato lui faceva parte dei miei amici fuori dalla sfera Gay. Allo stesso modo mi veniva male non continuare in quella storia poiché probabilmente avrebbe subito un’altra delusione in questo momento di merda che stava vivendo. Così continuo a massaggiargli il pacco lui si vede che gode , dopo un paio di minuti mi dice”potremmo stare più comodi nell’altra camera”, acconsento e andiamo nella camera da letto
ci spogliamo restando in slip quando vedo che lui ha un pacco smisurato.
ci buttiamo subito sotto le coperte lui spegne la luce ed io vado alla scoperta del cazzo, non credevo alla mia mano qui c’era qualcosa di veramente enorme e duro, porto la bocca e comincio a slinguettare è grandissimo lo voglio prendere in bocca e con meno di metà cazzo ho la bocca
piena, lui ne ha tanta voglia me ne rendo conto da come sospira e come muove freneticamente le mani su di me. Voglio vederlo gli dico di accendere la luce e mi stupisco nel vedere questo monumento di 22 cm di lunghezza e 13 cm di circonferenza(mi son fatto dare un metro per misurarglielo) Era i cazzo più grosso che avessi mai visto, se questo voleva scoparmi non so il male che avrei sentito. Penso quindi di portare a termine la serata con un pompino meraviglioso, che lui porta a termine con una sborrata a fiotti dentro la mia bocca. Che bel cazzo, ma solo da vedere ,un trionfo della natura maschile. Durante il relax post pompino fumando una siga gli faccio qualche domanda sulle sue storie di sesso ma c’è ben poco da dire era verginello con grandi segoni al suo attivo, una sola volta era in procinto di scoparsi la ragazzina che aveva ma appena gli ha poggiato il cazzo sulla figa questa a cominciato ad urlare e non se ne è fatto più niente gli aveva fatto qualche sega e non glielo aveva preso mai in bocca perché le faceva schifo in seguito si mollarono e lui non ebbe altre occasioni. Qui c’era di tutto da tirarne fuori ma le dimensioni non invogliavano a farlo,ci rivestimmo e prima di andarmene mi ha chiesto di ripassare domani. Non volendomi impegnare gli ho detto che forse sarei passato. Per farla breve ci sono riandato portandomi della
vasellina siamo andati a letto e dopo i preamboli gli ho unto il cazzo e mi sono spalmato lo sfintere, sul fianco porto il cazzo in prossimità del culo e comincio a farlo entrare, ho pregato lui di non muoversi per niente e così dolcemente ne faccio entrare la metà lui collabora poi preso dalla foga comincia a pompare e lo infila tutto dentro ho sentito poco dolore una volta deflorato gli dico
di fare quello che vuole. Mi sto concedendo una chiavata superlativa perché quel cazzo fa scintille
mi penetra con ardore ed è sublime sentirlo dentro ha tanta foga e tanto arretrato che vuole scaricarlo tutto su di me. La bellezza dei cazzi grossi è che ci si può sbizzarrire nelle pose più strane e non esce mai è sempre dentro e stiamo veramente godendo bene infine l’epilogo con sborrata torrenziale dentro e rilassamento totale fino all’ultima goccia. Finora non ho descritto Luc ,è un ragazzo nella media ne fisico scolpito ne occhi azzurri ne capelli biondi ma il cazzo al livello di rocco Sifredi . Non era minimamente nei miei programmi avere una storia di sesso con lui però un cazzo di quelle dimensione fa piacere sentirselo dentro .Continuammo a vederci saltuariamente per alcuni anni finchè non si è trasferito a Milano dove ha messo su famiglia (beata sua moglie).
[email protected]