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ELENA... FIGLIA PORCELLA 2


di papiporcello
06.02.2018    |    51.851    |    7 8.2
"Potrebbe venirmi il ciclo e prima che accada voglio ancora il tuo cazzo dentro ! sarò la tua puttanella, quindi prepara i soldi che dovrai pagarmi per scopare..."
Erano trascorse appena due settimane da quando mia figlia Elena aveva festeggiato il suo diciottesimo compleanno ed io ancora non potevo crederci che per quella serata avevo iniziato ad avere un rapporto totalmente diverso ed estremamente più intimo con quella troietta di mia figlia. Voglio premettere che nel corso della sua crescita l'ho sempre desiderata, anche perchè quelle tette sode che si ritrova adesso mi hanno sempre fatto girare la testa e in più di un'occasione sono finito sotto la doccia a masturbarmi per lei. Quando a volte veniva da me, con fare timido ed affettuoso per chiedermi qualcosa da regalarle, speravo sempre che il giusto ringraziamento sarebbe dovuto essere un delizioso pompino, immaginando quelle sue piccole mani stringermi il cazzo duro e magari lei a quattro zampe ai piedi del divano che si divertiva a gustarsi la mia cappella, leccando e succhiando, fino a quando un fiume di sperma non le avrebbe riempito completamente la bocca. Adesso che finalmente ero diventato a tutti gli effetti il suo papi porcello, non c'era un attimo in cui non la pensassi ed ovviamente il mio cazzo rispondeva immediatamente indurendosi a dismisura. Da quel nostro primo rapporto completo erano trascorsi appena due giorni e già ero in astinenza di lei, con mia moglie le cose vanno alla grande ma fare sesso con mia figlia è stato per me eccitantissimo. Quella mattina prima di andare a lavoro passai a salutarla nella sua cameretta, distesa sul lettino con le gambe leggermente divaricate aveva un visino dolce, da gran maiale senza curarmi che magari la mamma potesse vedere, inserii la mia mano all'interno del suo pantaloncino, era senza mutandina ed il contatto delle mie dita con la sua passera, la fece sobbalzare e di colpo aprì gli occhi. Era bagnata al tatto e un dito lo infilai immediatamente dentro, poi caldomi per baciarla avevo allungato la mia lingua verso le sue labbra e lei schiudendole aveva corrisposto altrettando con la sua.

"torna presto oggi da lavoro, ho saputo che siamo soli, mamma uscirà. Potrebbe venirmi il ciclo e prima che accada voglio ancora il tuo cazzo dentro ! sarò la tua puttanella, quindi prepara i soldi che dovrai pagarmi per scopare !"

"certo troietta mia, il tuo papi sarà subito da te appena riesco a liberarmi. Tocca con la mano senti come è già duro e le palle sono gonfie, aspettano solo di svuotarsi per te !"

Si, è vero, lo avevo proprio bello duro, mi bastò solo slinguazzarmi un pò con lei e poi la sua proposta, quella di fare la mia puttana, mi lasciò stupito ed arrapato per tutta la mattinata che sembrava per quella volta non voler finire mai. All'ora di pranzo ricevetti sul cellulare una sua foto, rimasi basito da tanta bellezza, si mostrava con il capello legato a coda e corpetto a risaltare le sue tette grandi, invece sotto aveva indossato solo una mutandina e degli stivali alti con tacco a spillo.
Questo messaggio mi avvertiva del fatto che casa era ormai libera e che al più presto avrei dovuto raggiungerla.
Inventai una scusa con il mio titolare e corsi via per incontrarmi quanto prima con la mia Elena... la troia !
Arrivato a casa finsi di essermi dimenticato le chiavi, per la curiosità di bussare al campanello e vedere come mi avrebbe aperto. Uguale a come stava nella foto, venne ad aprirmi proprio lei. Entrai frettolosamente e desideroso del contatto con le sue labbra non mi accorsi che dietro mia figlia, appoggiato al muro del corridoio c'era mio figlio Marco a guardare la scena.

"finalmente ci sono riuscito, siete proprio una coppia eccezionale, padre e figlia che si desiderano e voglio scopare insieme !"

dopo queste parole si fece una sonora risata, mentre Elena non mollava per un attimo la mia erezione che avevo nel pantalone. Con la mano appoggiata sopra il mio pacco gonfio. Ad essere sincere questa ulteriore sorpresa dopo averla vista succhiare il cazzo dello zio alla festa, non mi sorprese proprio. Era ovvio ormai che mia figlia aveva una storia anche con il fratello maggiore.

"Marco cosa dici, io e papi ci amiamo, mica facciamo sesso insieme !"

Elena voltandosi appoggiò le sue spalle al mio petto e con aria da ingenua rispose a quello che aveva appena insinuato Marco.
Le mie mani invece di stare ferme al posto loro, palpavano quei seni enormi che stretti nel corpetto sembravano voler scoppiare. Poi appena lei finì di parlare, ficcai due dita nella sua calda bocca simulando un pompino.

"Basta adesso ! sono pur sempre vostro padre ed esigo rispetto... tu bella puttanella invece di discutere inutilmente con tuo fratello perchè non ci succhi un pò il cazzo di entrambi così ci fai capire veramente di cosa sei capace..."

Facemmo sedere Elena sulla sedia nella sua cameretta e calandoci i pantaloni offrimmo alla troia entrambi i nostri sessi.

"che cazzi duri che avete e poi sono simili anche di dimensione, fratellone hai preso proprio il meglio da papi !!!!!!"

dopo queste parole apri del tutto la bocca e con la lingua leccava dolcemente. Ci sapeva fare la piccola, anche se da come poi ha detto, era la prima volta che ne assaggiava due insieme. Intanto io oltre che guardare lei mentre succhiava, cercai di parlare anche con Marco per sapere meglio da quando tempo va avanti questa storia tra di loro.

"Papà adesso non riesco a spiegarti nulla... questa troia è così brava che non mi fa ragionare. Ma poi guarda come lo gusta, deve essere proprio brava a fare i pompini !"

non ne potevo più, per il momento volevo godere subito senza dover aspettare altro tempo, in fin dei conti era da stamattina che avevo bisogno di esplodere in un orgasmo che non riuscivo a resistere ancora a lungo.

"Marco io sto quasi per godere, che ne dici se accelleri pure tu e magari la godiamo in faccia a questa troia ?"

mio figlio accettò il mio suggerimento, togliemmo dalla bocca di mia figlia i nostri cazzi e segandoci velocemente arrivammo quasi contemporaneamente sul viso. Teneva la bocca spalancata e la lingua fuori... il mio eruttò subito e violenti schizzindi sperma la colpirono in pieno, invece Marco indirizzò la sua cappella verso le tette ricoprendole di bianco che colava ovunque...

CONTINUA...

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