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La provocazione di mio padre


di A023
10.04.2017    |    59.057    |    9 9.1
"Lo presi in bocca e tutto quello che sentii fu un "Bravo..."
Gli uomini maturi mi erano sempre piaciuti, non saprei bene spiegarne il perché. Forse dipendeva dal fatto che in generale avevano molta più esperienza dei miei coetanei e che a letto conseguentemente sapevano il fatto loro. E le sensazioni che gli uomini più grandi mi donavano non riuscivo a trovarle altrove, per quanto mi sforzassi. Questa predisposizione mi aveva portato inoltre a fantasticare su un soggetto atipico per questo tipo di pensieri: mio padre.
Di altezza media, moro e dagli occhi verdi, non era certamente un adone, ma in generale di bell'aspetto. Spesso pensieri sul sesso con mio padre mi occupavano la mente e mi conducevano a scenari terribilmente eccitanti che, tuttavia, fantasie erano e tali sarebbero rimaste. O almeno è quello che avevo creduto io fino a quel giorno.
Tornato dal lavoro mio padre si infilò, come sempre, in doccia e la mia fantasia cominciò a viaggiare irrefrenabile. Poco dopo mio padre uscì dal bagno chiedendomi dove fosse lo shampoo, completamente nudo. Non era di certo la prima volta che vedevo mio padre nudo, perciò la mia iniziale sorpresa fu dettata più dal fatto di averlo visto improvvisamente nudo. Cercai il più possibile di non far scendere l'occhio sul suo pene, anche se era l'unica cosa che avrei voluto fare. Di circa diciassette centimetri (suppongo), largo e con palle gonfie che mi fecero pensare che non venisse da giorni. Se prima ero eccitato, ora non ci vedevo più dalla voglia. Cercai di dissimulare il più possibile e risposi alla sua domanda. Accennò un "grazie" e rientrò in doccia, mentre io fui lasciato ai miei pensieri più selvaggi. Decisi di non masturbarmi, pur essendo solo noi due a casa, non ritenendo fosse il giusto momento. Quindici minuti dopo lo sentii uscire dalla doccia e poco dopo lo vidi aggirarsi per casa coperto solo da un asciugamano. La voglia di strapparglielo via era da parte mia chiaramente quasi irrefrenabile. Poco dopo si spostò in salone per guardare un po' di televisione sul divano, mentre io rimasi nella mia camera. Dopo circa dieci minuti lo raggiunsi in salone, per chiedergli di una cosa. Era seduto comodamente sul divano, a gambe leggermente aperte. Solo vederlo così fece sì che i miei pensieri si intensificassero. Sembrava quasi mi stesse provocando, ma ovviamente era solo la mia immaginazione.
"Puoi tranquillamente guardare, per la cronaca. Non c'è bisogno di far finta di distogliere lo sguardo".
Non feci in tempo a porgli la mia domanda che fui interrotto prima di iniziare. Rimasi confuso inizialmente, non sapendo bene a cosa si riferisse. O meglio, non credendo si potesse riferire veramente a quello.
"Vieni". Disse con un accenno di mano. Senza titubare mi avvicinai, anche se ancora confuso.
"Basta guardarti in faccia per capire che è questo ciò che vuoi" Disse, cominciando a togliersi l'asciugamano.
Io deglutii, comprensibilmente nervoso ma anche eccitato, molto più di prima. Pensai fosse solamente un sogno e che non potesse essere reale, ma dovetti presto realizzare che era tutto vero.
Presto gettò via l'asciugamano e rivelò il mio oggetto del desiderio. Era moderatamente lungo anche da non eretto e non potevo fare altro che fissarlo.
"Che ne dici di succhiarlo un po' a tuo padre?" Chiese come se fosse la cosa più naturale del mondo. Mi avvicinai e mi inginocchiai, il suo pene a poca distanza dalla mia faccia.
"Non ti preoccupare, non morde" Aggiunse poi continuando con quella che era la sua provocazione. Non potendo fare altro, decisi di liberarmi di ogni inibizione e di realizzare la mia fantasia. Lo presi in bocca e tutto quello che sentii fu un "Bravo..." di mio padre, il che bastò a farmi venire un'erezione. Aprì ancora di più le gambe, mentre io iniziai a succhiare quello che ormai era un cazzo completamente eretto.
"Succhia il cazzo di papà..." Gemeva lui, chiudendo gli occhi. Sapevo di essere bravo, grazie all'esperienza con altri uomini, ma mi convinsi presto che mio padre lo desiderasse tanto quanto lo desideravo io. Mi poggiò una mano sulla testa, mentre io continuavo a far scivolare su e giù la bocca sul suo cazzo, mentre la lingua si attorcigliava attorno alla sua punta. Mi strinse leggermente i capelli, dettando il ritmo. Era esattamente come me l'ero immaginato, se non anche meglio. L'odore di maschio che sentivo con gli altri uomini era con lui ancora più amplificato, e non potevo fare altro che continuare a succhiare con gusto. A detta dei suoi gemiti mio padre era in completa estasi, e non potevo che esserne felice.
"Succhiami le palle... E guardami mentre lo fai" Disse con tono autoritario. Non conoscevo questo lato di mio padre, ovviamente, e non fece altro che eccitarmi ancora di più, se possibile. Non esitai un secondo ad infilarmi le sue palle gonfie in bocca ed iniziai a succhiarle, alzando gli occhi verso di lui. Io in ginocchio e mio padre seduto a gambe aperte mentre gli succhio le palle. Probabilmente neanche nelle mie migliori fantasie avevo immaginato uno scenario così eccitante. Continuavo a guardarlo e lui non faceva che ricambiare, non distogliendo lo sguardo colmo di piacere.
"Torna a succhiarlo, da bravo..." Ordinò dopo, e non disubbidì. Presto tornarono gli eccitanti gemiti di mio padre, ed io ormai desideravo che non finisse mai.
Poco dopo mi chiese se avessi sete, e sapendo bene cosa intendesse feci uscire dalla mia bocca vari "Mmhm", avendola ovviamente al momento occupata.
"Ti piacerà..." Disse lui, accennando una risata che presto fu affogata dai vari gemiti di piacere che continuava a produrre senza sosta. Lasciai uscire il cazzo fuori dalla mia bocca e mio padre lo afferrò con una mano, iniziando a masturbarsi.
"Apri la bocca..." Non me lo feci ripetere due volte. In ginocchio davanti a mio padre che era sul punto di venire, con la bocca spalancata. Non potevo ancora credere che tutto ciò fosse reale.
Senza alcun avvertimento i gemiti di mio padre culminarono in un potente orgasmo composto da diversi vigorosi schizzi. Alcuni finirono su diverse parti del viso, altri sulla lingua e in bocca.
"Ingoia la sborra di papà" Disse con tono soddisfatto, ammirando l'immagine del viso del figlio ricoperta dal suo seme. Ingoiai quello che avevo in bocca, e mio padre mi accarezzò i capelli.
"Riesco a vedere che la ami..." Aggiunse in seguito, afferrandosi nuovamente il cazzo e passandomelo sul volto, per raccogliere lo sperma che vi si trovava. Con molta più disinvoltura di prima glielo agguantai con una mano e cominciai a leccarlo, per poi ingoiare ogni goccia di sborra calda che mi finiva sulla lingua.
"E la prossima volta..." Disse afferrandomi e stringendomi il culo
"Sarà mio".
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