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incesto

Ricordi d'infanzia 7-The evolution


di papy60
10.09.2009    |    46.199    |    0 8.7
"" " Provaci, prova a sondarla" "Ma dai, cosa dici..."
Dopo una breve pausa, mi chiese "Avete litigato? o che altro..." "No, anzi" La rassicuro. Avevo intuitoche Anna aveva captato nell'aria qualcosa molto vicina alla realtà, così, per mitigarne l'impatto, le rivelo una parte della verità; Non tutta ovviamente; Le dissi che Sara m'aveva chiesto, dato che l'avevo vista nuda,se la vedevo bella e che, al mio sì, si lamentò
d'avere le tettine piccole e che ne avevo presa una in mano palpandogliela e che lei, nostra figlia non siera ribellata per niente...anzi. Le confesso che mi sono turbato ed eccitato alquanto, poi cogliendo la palla al balzo "Capisco tuo padre sai...se anche tu..."
Avevo tirato in ballo il suo peccato per attenuare il mio. Sembrava tranquillizzata e quando poco dopo abbiamo cominciato a fare l'amore e, mentre le palpavo le tette, mi fa "E' stato bello toccare le tettine di
Sara? T'è piaciuto? Era la tettina di tua figlia...dai palpami le mie, palpami bene e immagina di avere fra le mani, le sue. Il ritmo cardiaco accelerò in modo impressionante; Affondai il viso fra i seni, baciando e succhiandole i capezzoli, mordendoli con molto più fervore del normale; Negli anni si era perso molto del mordente iniziale ma, l'imput psicologico del suo suggerimento, più quel che avevo di mio, ha fatto traboccare il vaso della mia malcelata libidine. Anna, quella notte fu più che soddisfatta, l'ho fatta godere tre volte. Poco dopo, nel silenzio e dopo il rituale
bacetto della buonanotte, mi mormora "Certo che se fra te e Sara, ci fosse o, nascesse qualcosa, dopo il mio passato non avrei nessun diritto di prendermela"
E io, fingendo una sonnolenza che non avevo, risposi
"Non temere amore, non succederà nulla anche perchè tu mi soddisfi alla grande e...Oddio, certo che mi piacerebbe ma..." " Provaci, prova a sondarla" "Ma dai, cosa dici...dai dormiamo. Dopo quel - prova a sondarla - il mio animo vagava nell'incertezza, fra speranze e timori, mi chiedevo, Anna voleva valutare appieno i miei desideri o da porcellina qual'era vedeva
di buon occhio un'eventuale mio rapporto con Sara, dopo la sua esperienza con suo padre. Faticai a prendere sonno. Il giorno dopo Sara, come al solito corre a sedersi sulle mie ginocchia, dove l'aspettavo "Papy -
mi chiese, dopo aver baciato la mia bocca inerte -
Papy, quello di ieri sera era solo un'antipasto vero? - e poi all'orecchio, a quando il vero pranzo? " Sono sbigottito, ma cos'è diventata la mia bambina, che sfaccitaggine, è una trioietta "Tesoro mio - le dico con tono grave - abbiamo fatto un grosso peccato, sarà
bene fermarsi, è incesto amore, incesto, lo capisci?"
"Lo sò, lo sòS taremo attenti papà, non lo verrà a sapere nessuno" Stavo per replicare, la mamma da sopra chiama "E' pronto...venite" "Volevi il pranzo vero? eccotelo - dissi in tono canzonatorio - su andiamo"
Seduti a tavola, con uno spirito tutto suo rivolgendosi alla madre "Mamma, non è vero che dopo l'antipasto viene il piatto, il piatto forte" Che disgraziata mi fa andare il boccone di traverso; Alla conferma, rincalza "Hai visto, lo dice anche la mamma, è quella la regola" "Dai, dai mangiamo, dimmi invece come è
andata a scuola" Ho cambiato discorso, chissà cos'altro saltava fuori. Più tardi siamo davanti alla tv, mia moglie adduce stanchezza e ci lascia soli; La piccola mi lancia messaggi con occhiate d'intesa. Rientra in salotto dopo una veloce doccia; indossa una camicia da notte bianca bordata con ricamini rosa che la fanno
sembrare ancora più bambina ma, io sò che lì sotto c'è una donna e che in quella testolina, c'è una volontà ferrea, sono io invece che sono oppresso da atroci dubbi: Devo cogliere o no quel fiore o, debbo accontentarmi di odorarne il profumo? Io indosso la vestaglia da camera, avevo fatto la doccia al mio rientro dopo lo jogging settimanale; Guardo la tv ma non la vedo, vedo invece benissimo la mia ragazzina
sedermisi vicino. "Papy, ho fame, ho fame di te"
Allude. Non ho nemmeno la forza di fingere un dissenzo che non c'è. Con la sinistra l'abbraccio, le porto il visino vicino al mio "Vuoi proprio far l'amore col tuo
babbo? E' terribilmente attraente quello che mi offri, ti rendi conto...sei mia figlia, dovrei fermarti, invece, vedi, sono io che ti chiedo aiuto". Avvicino la mia alla sua bocca, tocco con le labbra le sue; l'ovale del suo musetto lo tengo fermo con ambedue le mani e la bocca, la sua bocca è mia. Infilo la lingua e la sua l'accoglie; Per cinque minuti il mondo non c'è
più; Ecco ora è un a tettina che mi avvince; E' un piccolo prezioso globo di carne, tepido, fresco, lo tengo lì; Percepisco i veloci battiti del suo cuoricino. Anche mia figlia sta vivendo un momento che non dimenticherà mai; Freme, le sento l'affannoso respiro; Pure il cuore corre all'impazzata e accelera ancor più quando sento la sua manina appoggiarsi alla
gobba della vestaglia; L'eccitazione raggiunge il parossismo, lui, il mio cazzo è già al massimo. Lo porta alla luce, la guardo, lei sembra incantarsi; lo ammira e lo avvolge con la sua manina vellutata, allora io vado a cercarle il suo e il mio paradiso. "No, no, dopo, dopo papà" Sono tutto scombiccherato e non mi
accorgo che è lei, mia figlia, la mia bambina che
conduce il gioco. Capisco perchè ha rimandato le moine alla sua fichetta, lo capisco quando la vedo abbassarsi e posare le sue labbra di seta sul mio glande. Le scosto i capelli, voglio vedere cosa fa la mia troietta. Lì, lei è tutta presa dal piacere e non mi degna d'uno sguardo, vedo la linguetta che tiene appuntita e che
con un leggero tocco, toglie le poche lacrime di gioia uscite dalla fessurina della cappella. Il mio uccello non è da mostra ma, è pur sempre sopra la media e vedere la boccuccia di mia figlia che per contenere la cappella, deve spalancarla, mi fa sentire in rimorso, e
invece sbaglio, sbaglio tutto perchè si abbassa lo prende bene in bocca e lo fa quasi sparire tutto. Va su e giù, si diverte a dardeggiare con la lingua tutto attorno alla cornice, massaggiandomi il tronco. Anche
i coglioni sono preda della curiosità delle sue mani, li soppesa, li ampasta con perizia, con troppa perizia, tanto che mi chiedo da chi avrà imparato; però non è il momento per fare disquisizioni. Ora il mio tesoro ha tutta la mia passione. La vedo così esperta nel
pompinarmi che non mi preoccupo d'avvertirla che sto per sborrare. Quando sente il primo schizzo in gola, ha un attimo d'incertezza, poi mantenendo la cappella in bocca, accelera la masturbazione. Godo, sussulto, il picco del piacere dura 20 - 30 secondi; Riapro gli
occhi, la mia bimba sta staccando le labbra dalla cappella, mi fissa; La bocca è vuota, l'ha ingoiato perchè vedo la lingua guizzare e, non solo lecca i residui di sperma ma mi munge l'uccello leccando via quel poco che ancora spurga. Mi si riallaccia al collo, mi cerca la bocca. "Ecco papy, ho completato il pasto
sono sazia...adesso sì che sono sazia" Questo mi dice la mia puttanella, ed è al suo orecchio che lancio il mio pressante appello, "Tu ti sei saziata cocchina mia, ma...sono io ora che sto morendo di sete...fammi bere alla tua fonte, disseta il tuo papino, da brava togliti le mutandine, ma prima lasciami bere un pò di
latte da queste splendide tettine" Ci guardiamo, sorridiamo; Calo dalle spalle le maniche della camicia, l'ampia scollatura lo permette, le tiro giù e le braccia restano bloccate. E' mia, tutta mia. Calo l'avida bocca sui capezzolini scuri, li ciuccio e li mordicchio con le labbra; Spalanco la bocca e ne risucchio la carnina e il piccolo seno quasi sparisce, alzo gli occhi, incrocio i suoi, mia figlia mi guarda amorevolmente come farebbe una mamma allattando il suo pargoletto; Sono invece il suo papà, un padre così porco che ha appena sborrato in bocca alla sua figlioletta e che ora si appresta a leccarle la ciccina.
Questi pensieri sono sempre presenti nella mia mente, ma ormai non possono più vincere la lussuria che è in me. L'erotismo va alle stelle quando mia figlia si alza la camiciola e si toglie le mutandine. Che spettacolo le sue perfette gambine. Il mio amico seppur
stanco ne ha intravisto il vertice "Sara - le dico togliendole dalle mani l'indumento e portandomelo al naso per rubarne la fragranza - Sara, tira ancora un pò sù la camicia, fammi vedere la tua fica bella" Caso volle che proprio in quel momento la tv trasmettesse un concerto; Era un brano famoso, il Tango Bolero di
Ravel. Quale migliore sottofondo musicale a così eccitante spettacolo. Sara, forse l'avrebbe fatto
ugualmente ma, stimolata da quella melodia ha iniziato a seguirla tirando su e giù ritmicamente l'orlo della camiciola, mostrando e nascondendo il suo prezioso boschetto. Ci sarebbe stata la ressa ai botteghini del
Moulen Rouge se avesse avuto nel cartellone quel
spettacolo; Io lo vedo di già -< Ragazzina 14enne
vergine nella danza dei sette veli >- Mi sento grande, quello spettacolo è solo per me. Il gioco del vedononvedo mi manda ancor più su di giri; Il cazzo si risveglia s'impenna; Vedo il cespuglietto di peletti neri; Si gira, il suo culetto mi toglie il respiro; Ho resistito
tre minuti, poi la ghermisco, la rovescio sul divano, e il Bolero mi accompagnerà lungo tutto il sublime cunnilinguo che ci delizia. La mia piccola smania, si agita specie quando l'alzo un poco e le lecco il buchino del sedere. Con queste leccatine ho volutostupirla, ma chissà se l'ho stupita veramente. Lecco e bacio, bacio e lecco intervallato da qualche leggero morso. Lascio striscie di saliva all'interno delle
cosciette, lecco la spacchetta mescolandola con i suoi umori; Le impronto un dito dentro, mi metto una gambina sulla spalla, allungo una mano facendo gioire anche le mammelline e renderle partecipi all'erotico gioco. Stavo per dirle qualcosa, quando sento il primo liquidino; Aumento il ritmo e l'intensità delle lappate
Le frullo il grillo; La bevo, trattengo a forza il suo bacino che sussulta sotto la sferza dell'orgasmo. No, no amore non scappare, voglio berti fino all'ultima stilla; e' questo che penso, mentre lotto per non perdere il contatto con la sua passerina. Poi me la
tengo guancia a guancia "Ho bevuto, ho bevuto tesoro mio - le dico - ma non potrai mai e poi mai dissetarmi completamente" Tengo premuto il suo visino sulla mia spalla, lei cerca un mio capezzolo, lo stuzzica ci gioca, gioca anche a tirarmi i peli del torace; Non ha dato ascolto alla mia affermazione. "Papy, non credevo
fosse così bello - mi dice trasognata - ora sono tua, tutta tua...puoi fare di me quello che vuoi" E' un'offerta tremendamente allettante e che mi sconvolge; mia figlia mi sta offrendo il suo corpicino -- E' una frase che mi rintrona nel cervello: Cosa vuole dire, viole dire che posso cogliere la sua verginità? Sì, è così, sicuramente così intende la mia piccolina. Mi sento invade da una incontenibile gioia, poi considero...forse lo sente ora ancora preda del piacere, ma domani? Decido di non darle ascolto; Sì faremo tante porcheriole ma, la sua
verginità non la prenderò, sarebbe troppo. La serata finisce che Sara torna con la bocca a far rinvigorire il mio uccellone ma lo farò scaricare sui ricci neri del pube dopo aver fatto passeggiare la cappella fra le
grandi labbra della rugiadosa fichettina, prima però per oltre mezz'ora mi ero trastullato, massaggiando, succhiando, cincischiando con le sue spendide tettine.
Dopo, appena coricato vicino a mia moglie, "Sara è andata aletto?" Mi chiede "Sì...sì dormi - e aggiungo -
credevo dormissi, dicevi d'essere stanca" "Sì è vero mi hai svegliato tu" Nel silenzio che segue, fra le immagini che popolano la mia mente, mi sorge un dubbio su mia moglie: mi chiedo, avrà dormito veramente o no?

( Continua ) Papy60

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