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Una mamma premurosa


di dodo64
14.02.2008    |    117.416    |    4 8.3
"Non appena lo feci l'uccello mi divenne durissimo..."
Fin dalle medie, spesso sentivo i compagni di classe dire che mia madre era molto bella e simpatica. Mi arrabbiavo un pò nel sentire queste cose, o forse ero solo geloso. Mia madre è stata sempre un tipo molto asciutto ma con delle belle tette (una 4^),bruna e con delle belle gambe. Indossava quasi sempre gonne e tacchi, non molto alti ma che la facevano muovere in modo che oggi direi molto sensuale. Quando mio padre, avevo 16 anni, decideva di lasciare casa per una tipa che lo aveva abbordato in palestra, mia madre ne aveva 37 anni splendidamente portati. Rimanemmo in casa soli ed ero tristissimo per quello che era accaduto. Mi ritrovavo spesso a piangere e mia madre, sentendomi, veniva a parlarmi e consolarmi. Un giorno, però, mentre stavo andando in bagno per prepararmi per la scuola, passando davanti alla camera dei miei genitori socchiusa, vidi mia madre che si stava vestendo per andare al lavoro. Notai che indossava reggiseno, mutandine e che si stava allacciando un reggicalze; rimasi per un attimo ad osservarla mentre si infilava una calza. Mentre andavo a scuola, non facevo altro che pensare perchè mia madre stesse indossando un abbigliamento così sexy per andare in ufficio."Forse ha un altro uomo" mi dicevo, mentre l'immagine di mia madre seminuda mi stava eccitando e la mia mazza si era indurita. Rimasi in quello stato per quasi tutto il giorno. Arrivai a casa prima di mia madre, che giunse dopo un pò. La osservai nel suo completo gonna e camicetta mentre si dirigeva in camera. La immaginavo mentre si sfilava le calze e così mi ritorno ancora più duro. Passai il pomeriggio in queto modo e non appena andò a letto mi recai nella zona bucato con l'intenzione di ritrovare quell'abbigliamento così intimo. Trovai subito una calza e poi il reggicalze; muovendo dell'altra biancheria scovai una bella culotte molto trasparente. L'avvicinai al naso e la sentii umida ed impregnata di un odore di donna. Nel frattempo, con la calza avvolta sull'uccello mi facevo una sega, sborrando tra il naylon. Andai a dormire chiedendomi ancora perchè mai mia madre avesse indossato questo intimo.
Alcuni giorni dopo, mentre stavamo pranzando, improvvisamente mia madre, che era in piedi, si girò di schiena e piegandosi leggermente tirò un poco su la gonna. Capii subito che si stava allacciando una giarrettiera. cercai di non pensarci e continuammo a pranzare, ma molto spesso lo sguardo cadeva sulle sue gambe, immaginando quello che indossava. Finito, mia madre riassettò la cucina e mi disse: "vado a riposarmi perchè oggi mi sento stanca". Guardai un poco la televisione ma il pensiero di lei con le calze mi faceva stare male. Decisi di andare in camera sua. Lei stava riposando di schiena con un piccolo plaid addosso. Vedevo i suoi piedi velati e la cosa mi spinse a tentare di sollevare leggermente la copertina per vedere. Non appena lo feci l'uccello mi divenne durissimo. Mia madre stava dormendo senza gonna ed indossava un reggicalze nero ed una culotte di pizzo. Impazzito tirai fuori il cazzo e cominciai a menarmelo, ma non ero soddisfatto. Allora cominciai a strusciarglielo sul naylon e poi sulla pelle. Un getto di sborra si depositò nella mano ed io corsi fuori per pulirmi.
Per qualche settimana non accade più nulla, finchè, a causa di lavori all'appartamento del piano superiore, non ci furono delle infiltrazioni d'acqua nella mia camera. Così, finchè tutto non fosse stato messo a posto, temporanemaente finii nel lettone con mamma. Per un paio di notti riposai tranquillamente, ma poi mi venne una febbre improvvisa. Così cominciai a dormire in modo irrequieto. Dopo alcuni giorni mi sveglai improvvisamente nel pomeriggio e trovai mia madre che mi dormiva accanto. Il ricordo di quanto accaduto mi eccitò furiosamente. Lentamente mi avvicinai a lei che mi dava la schiena. Solevai le coperte e la vidi: si era tolta la gonna ma questa volta anche le mutandine. Mi abbassai il pantalone del pigiama e con il cazzo durissimo cominciai ad avvicinarlo al solco del suo culo. Con un dito esploravo la fessura e quando sentii le grinze del buchetto mi fermai, avvicinandomi contemporaneamente con il mio cazzo. Avevo una voglia incontrollabile e stavo puntando al culo di mia madre. Mi bagnai la punta del dito e cominciai a spingerlo dentro, stando attento a non disturbarla. Poi cominciai a spingere la cappella. Ero appena entrato con la punta quando senti lo sfintere contrarsi e mollare. Era un massaggio bellissimo. Sentii la voce di mia madre che mi diceva: "Forse hai la febbre troppo alta; adesso controlliamo la temperatura e proviamo a farla scendere". e con un colpo d'anca si infilo il mio cazzo nel culo.
Poi disse: "Sembra tutto a posto; adesso controlla tu se ho la febbre; il termometro lo hai già infilato". Poco dopo, muovendosi "infilalo più dentro che al resto ci penso io". Cominciò ad incularsi muovendosi avanti ed indietro. Io stavo impazzendo e sragionando le dicevo: "hai un culo fantastico, mamma, me lo stai ingoiando tutto, sei proprio una grandissima porca".
"Ti piace il culo di mamma? Adesso te lo puoi godere quanto vuoi". Dopo qualche istante, però, se lo sfilò dal buco e sollevando le coperte si mise a pancia sotto. "Adesso abbassati completamente i pantaloni del pigiama e mettiti sopra di me". Poi "Appoggiami il cazzo sul culo". Io lo feci ma all'improvviso senti che stava scivolando altrove. Lo infilai nella sua figa, che avvertivo bagnatissima ed aperta. "Bravo, figlio mio, me lo hai infilato nella pancia", "adesso pompami tu un poco". Mi muovevo spingendo il bacino in avanti ed indietro sentendo la cappella gonfiarsi sempre più. Quando non ne ho potuto più ho urlato "Sborro, sborro, puttanona" e sono venuto nel suo figone. Lei, sentendosi piena "Bravissimo, porco, hai farcito mammina di tanta crema". "Adesso toglilo, così posso infilarmi anche un dito e bagnarlo nelle tua sborra".
Mi sono tolto ma, in ginocchio sul letto le ho detto. "Mentre tu ti sditalini con la mia sborra, puliscimelo, così posso darti altra crema, visto che ti piace tanto, grandissima troia".
Si è messa a pancia in sù e si è infilata il mio cazzo in bocca e me lo ha risucchiato finchè,nel vederla con la mano sporca della mia crema sulla figa, ho sborrato nuovamente tra le sue labbra, e togliendolo, sul maglioncino.
Mi sono accasciato vicino a mia madre: "ne avevi propria tanta di sborra da darmi. Non è stato meglio metterla dove l'hai messa che sciuparla sulle mie calze?"
Aveva notato che mi ero masturbato sulle sue calze.
"sai alla tua età è normale avere una tempesta ormonale. Perciò e meglio intervenire per evitare il peggio" mi ha detto sorridendo.
Avevo proprio una mamma premurosa.
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