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Una proposta Strabiliante


di lisagarl
05.11.2007    |    49.002    |    1 8.1
"Scema gli dissi ma cosa fai, e lei non vuoi un assaggino prima di partire, certo che lo voglio ma non ho tempo sono quasi le Quattro ho detto a mamma che..."
Una telefonata di Claudia interruppe la mia solitudine, un invito a una presentazione di prodotti cosmetici, in una città in provincia di Firenze, vitto e alloggio per 2 giorni e una notte gratis per due persone.
una proposta allettante, ma, come dirlo a mia madre?
Anche se al negozio in questo periodo si lavora poco non mi concederà mai il permesso, comunque ci provo gli risposi, la mattinata, la passai impegnandomi nel rimettere a posto tuta la merce che avevamo ritirato dal negozio al campeggio, lei mi disse stamattina ti vedo in forma, sicuramente dovrai farti perdonare qualche marachella o avrai qualche richiesta da farmi.
In effetti, qualcosa dovrei chiederti, sai, la telefonata di prima era Claudia, un’azienda le ha proposto di partecipare a una presentazione di nuovi prodotti, l’invito è per due persone, e allora quale è il problema rispose lei, è che si tiene a Firenze quindi stiamo fuori due giorni, subito aggiunsi è tutto pagato, vitto e alloggio, lei tentennò un pochino e poi disse quindi starete fuori due giorni, non saprei, però telefona a tuo padre e chiedilo a lui, se è d'accordo puoi andarci, nel suo sguardo leggevo una scena come se non aspettasse altro, cioè di stare qualche giorno con il suo uomo.
Sapevo già che non mi avrebbe negato la bella gita, quindi telefonai a Claudia e confermai il tutto, sapevo che potevo contare su di te mi disse, nel pomeriggio vieni da me che ci organizziamo per la trasferta, oppure alla chiusura vieni direttamente a casa, sei mia ospite, un attimo di esitazione e risposi, è meglio di no, conoscendoti e poi voglio fare la brava figliola, aiuto mamma nelle faccende e verso le tre ti raggiungo.
Non stavo nella pelle, sicuramente ci divertiremo un casino, arrivai a casa di Claudia, ci salutammo a modo nostro, solito bacio in bocca con slinguatina, lei iniziò a palparmi il culetto, la fermai dicendo non ho molto tempo, quindi metti le mani al suo posto, e lei, difatti stanno al loro posto, cioè sul tuo corpo, poi aggiunse, vieni e afferrandomi per mano mi portò nella stanza adibita a lavoro, sul lettino vi era delle scatole, aprendola mi presentò il suo ultimo acquisto, una mutandina tutta particolare, tirandola fuori vidi che era una particolare, mi disse dai aiutami a prepararla, fantastica asserii nel vedere che a differenza di quella che già possedeva, questa teneva all’interno un bel cazzetto di 13 cm x 4 di diametro, nella parte posteriore, cioè indossandola quel cazzetto te lo infilavi nel posteriore, e nel davanti presentava un bel cazzo di 22 x5,5 cavolo dissi ma dove lai pescata questa cosa, senza darmi risposta completò il montaggio e si portò alla bocca quell’enorme cazzo tutto nero.
Scema gli dissi ma cosa fai, e lei non vuoi un assaggino prima di partire, certo che lo voglio ma non ho tempo sono quasi le Quattro ho detto a mamma che sarei andata io ad aprire il negozio lei doveva andare dal parrucchiere, però una sveltina a modo nostro la farei, spogliatami immediatamente, Claudia iniziò a occuparsi del mio corpo, baci e carezze, la sua lunga leccata alla mia fica terminò con l’introduzione di quel cazzo, nonostante fossi eccitata accusai dolore nel sentirmelo penetrare, gli dissi di tirarlo fuori perché mi faceva male, non riuscivo a concentrarmi su quello che stavamo facendo, gli dissi non posso, non mi sento rilassata, meglio rimandare scusami e qualche lacrima usci dia miei occhi, lei capì e mi abbraccio, se vuoi ti faccio venire con la lingua come piace a te, non chiedo di meglio e subito ritornò tra le mie gambe leccandomi e infilandomi un piccolo vibro che tirò fuori dal cassetto, venni in un baleno, mi sentivo in colpa, gli dissi dai voglio ricambiare, ma lei aggiunse, non ti preoccupare avrai tempo per sdebitarti, erano le quattro passate da un bel pezzo, una lavatina in bagno rimessa a posto, lei mi mise un leggero trucco e ci salutammo.


Per strada mi sentivo una vile, la migliore amica e cugina che ho, sicuramente si sente delusa, trascorsi tutto il resto della giornata pensando a lei, verso le 18:00 non resistetti e la chiamai, scusandomi per tutto e lei rispose, scema ma cosa dici, ti posso solo affermare che, quando sei andata via, volevo provarlo, ma ho desistito e mi sono fatta con il solito, quello lo dobbiamo sverginare insieme e ridemmo, quindi aggiunsi non sei in collera con me, non rispose mi inviò un bacio e riattaccammo.
La partenza era fissata per il giorno successivo, la serata la trascorsi a preparare la borsa da viaggio, mia madre entrando in camera vide che avevo preparato diversi perizomi, e reggiseno, mi disse ma scusa non state fuori solo due giorni, perché ti porti tutto questo intimi, risposi, lo so ma qualcuna di più devo pur portarla, posi nella valigia il mio intimo migliore, aggiunsi una sottoveste di seta pura, nera costata una serata di sesso con il rappresentante (se avete letto i miei racconti precedenti), abiti corti elasticizzati, calze di diversi modelli, alla fine dovetti faticare per chiudere la borsa.
Partiamo con l’auto di Claudia, tutte euforiche e leggermente eccitate, arrivammo a destinazione, rituali presentazioni, ci diedero la chiave della camera, dicendoci appuntamento tra 1 ora per il pranzo, entrate non stavo nella pelle, un hotel 5 stelle, moquette per terra, le pareti rivestite di stoffa, troppo bello, lei si butto sul letto dicendo, vieni qua amore mio, la raggiunsi sdraiatami sul suo corpo, ci baciammo a lungo, mi disse, sicuramente trascorreremo due giorni da brividi.
Una veloce doccia ed eravamo pronte per il pranzo, terminato ci trasferimmo nella sala riunione, eravamo un centinaio di persona, presentazione dei prodotti, il tutto terminò verso le 19:00, una rinfrescatina e subito nel ristorante per servire la cena. Durante la cena ero distratta, lei mi chiese cosa avessi, risposi dicendo che non avevo nulla, ma poi aggiunsi, vedi quel signore lì era un addetto alla sala, ti ricordi durante la presentazione mi sono assentata per andare in bagno, lei mi interruppe dicendo allora?
Vedi non riuscivo a trovarlo, ho chiesto a lui, ma risposto se mi segua, anch’io mi sto recando in bagno, non so che ma preso, ma essendo soli non ho resistito alle sue avance, ci siamo ritrovati nel gabinetto, pareva che tenesse 10 mani, me le sentivo in ogni parte del corpo, baciava da divo, non ho resistito, gli ho preso in bocca il cazzo, donandogli un pompino, volevo che mi scopasse, ma,non vi era il tempo per una scopata,doveva assolutamente ritornare al suo posto, dopo che ma riempito la bocca ma dato il suo numero di cellulare, dicendomi questa notte chiamami sarai mia ospite ti farò divertire.
Mi apostrofò con una frase che la dice tutta STRONZA, in effetti, me la sono meritata, ma non ti preoccupare non andrò all’appuntamento, e lei, vorrei vedere dovrai farti perdonare.
Terminata la cena, caffè servito al bar, fuori pioveva a dirotto, rientrammo in camera, nemmeno il tempo di chiudere la porta, lei era già con solo l’intimo addosso, mi disse, spogliati non sai da quando sto aspettando questo momento, con te è come se fosse sempre la prima volta, di più che stiamo in un hotel sembrerebbe che fossimo amanti clandestine, perché non lo è aggiunsi io, ci baciammo a lungo, poi decidemmo che era meglio darci una bella rinfrescatina, ci infilammo entrambe nel box doccia e insieme ci rinfrescammo, non nascondendo la nostra eccitazione, ci profumammo a dovere, eravamo pronte per le nostre effusioni, mi disse, sai voglio che resti un bel ricordo, non abbiamo nessuno che rompe, e poi non dobbiamo stare lì a pensare all’orologio, quindi abbiamo tutta la nottata per noi.
Baci, carezze slinguate sui corpi, lisciate a non finire, le dita entravano e d uscivano dai nostri orifizi, lei si alzò, aprendo la sua enorme valigia tirò fuori una borsetta mai vista, aprendola rovescio sul materasso tutta la sua completa collezione di falli, mi disse con quali vogliamo iniziare, ne scegliemmo un paio piccolino, ci posizionammo a 69, io sopra lei sotto, iniziammo a divertirci infilandoci quei bei cazzetti, poco dopo, lei mi disse, fammi con questo, ne aveva preso uno a forma curva e teneva scolpite le vene cazzo, mi pareva uno vero, addirittura la guaina che ricopriva il glande si muoveva, molto arrapante, dopo voglio provarlo anch'io gli dissi, lo bagnai infilandomelo incocca e subito dopo lo presentai all’ingresso della sua fica, entrò senza faticare, mi disse ora si che sento qualcosa, mentre ero intenda a occuparmi della sua fica, lei prese il cazzo doppio, e senza dirmi nulla, me lo sentii infilare nella fica e contemporaneamente nel culetto, diedi un piccolo urlo, lei non stette lì a pensare, continuò nella sua opera, entrambe eravamo partite, arrivarono i primi orgasmi, cambiammo posizione, lei indosso la mutandina quella usata una marea di volte, con il cazzo doppio, mi fece mettere a pecorina e da dietro iniziò a scoparmi per benino,scopandomi prese, il piccolo fallo iniziò a stimolarmi il buchetto del culo, poco dopo me lo introdusse cosi venni scopata e inculata contemporaneamente, ancora orgasmi, sfilò il cazzetto dal culetto e punto il cazzo che fino allora mi aveva scopato la fica, conoscevo già le dimensioni ma pur consapevole accusai un leggero dolore nel sentirmelo infilare, ben presto passo il leggero bruciore, incitai a sbattermi per bene, anche lei non era meno nel godere, tenendo infilata nella fica il piccolo cazzo che si trovava all’interno della mutandina raggiungemmo ancora insieme l’orgasmo.
È giunto il momento di sverginare il nostro ospite, prese quell’enorme cazzo, disse, se non ti dispiace vorrei provarlo prima io, senza oppormi, lo presi e inforcai la mutandina, nel sistemarmi quel cazzo che conteneva all’interno proprio nel culetto, non so ma un brivido mi percorse tutto il corpo, era strano, perché fino allora in diverse occasioni, anzi erano migliaia le volte che avevo indossato quello che fino a un minuto fa Claudia mi aveva scopato e inculato non mi aveva dato questo, forse perché il cazzo le teneva nel posteriore, era diverso eccitante, lei mi disse, amore, sei pronta, che hai, spiegai la cosa e lei aggiunse, è normale secondo me, anche a me a fatto lo stesso effetto l’altro ieri quando l’indossato, dai fammelo provare non resisto più non sai cosa ho dovuto fare per trattenermi a non usarlo.
Posizionata a pecorina andai dietro di lei e puntai quel cazzo enorme alla sua fica, nonostante fosse ben lubrificata, feci fatica a farlo entrare tutto, in un momento il mio sguardo andò a finire sullo specchio dell’armadio e notai sul suo volto i segni della sofferenza, lo sfilai e lei mi disse, aspetta, spalmaci un po’ di gel lubrificante, terminata l’operazione, riuscì a prenderlo tutto, non credevo ai miei occhi, un cazzo di 22 cm tutto infilato nella fica, lei disse, dai sbattimi lo sento urtare all’utero, troppo bello, iniziai a scoparla, il movimento del mio corpo, procurava delle sensazioni straordinarie a via del cazzo che tenevo infilato nel mio posteriore, poi aggiunto allo sfregamento del clitoride a via della mutandina nel venire a contatto del posteriore di claudia, in poche parole ebbi un ennesimo orgasmo, anche lei non resistette e lasciò uscire dalla bocca un urlo di godimento, esauste ci lasciammo cadere sul letto, restammo in quella posizione per diversi minuti, quel cazzo per la metà era ancora infilato nella sua fica e contemporaneamente tenevo infilato nel mio posteriore dovetti alzarmi perché stavo sentendo dolore, mi sfilai quell'affare dal culetto, mi accorsi che purtroppo si era sporcato,
Claudia disse, è normale, dallo me , vado in bagno a lavarlo, dovetti recarmi anch'io, sedutami sul bidè ,lei mi disse fermati voglio farlo io,ma dai, risposi non è il caso, ma lei senza rispondermi lascio cadere nel lavandino la mutandina con i cazzi e si dedicò al mio intimo, lavandomi per bene, incurante dei residui di…….
Erano trascorse da poco le 2:00 decidemmo di finirla li, altrimenti, la mattina, saremo arrivate al meeting distrutto, ci chiudemmo di nuovo nel box doccia, e questa volta a malincuore ci rinfrescammo e ci preparammo per la notte.


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