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La mia prima notte brava


di forrestsherman
22.09.2016    |    18.723    |    4 9.8
"Ai piedi del divano una grande tappeto colorato si estende per una lunghezza di almeno 3 metri..."


Impegni familiari mi avevano impedito di andare in vacanza con il mio ragazzo, Marco.

Lui era andato, avendo già prenotato il Club Med a Skorpios e io non mi ero sentita di trattenerlo perché mia nonna in ospedale richiedeva assistenza. Io e i miei genitori ci siamo divisi i periodi, quindi dovevo stare in città 20 giorni .

La città semideserta e silenziosa in Agosto, il traffico ridotto al minimo che ti spinge, incurante dell’umidità che ti afferra alla gola, ad avventurarti nelle strade quasi alla ricerca dei segni di altre presenze viventi.

Risolti i problemi più urgenti con mia famiglia mi trovo sola ad affrontare le due settimane che rimanevano prima del ritorno dei vacanzieri.

La notte, con la sua calura che non da tregua, mi impedisce di prendere sonno e mi costringe a rassegnarmi alle lunghe dormite del mattino quando un minimo di frescura concilia il mio trattenersi sopra le lenzuola.

Nel pomeriggio ho abbastanza energia, anche per i 22 anni e mi spingo ad uscire, incurante del solleone, per aggirarmi nelle vie del centro confondendomi con i turisti in visita alla città.

L’insofferenza più grande mi assaliva alla sera quando la mia voglia di combattere la noia mortale si scontrava con l’impossibilità di trovare qualche amico con cui organizzare mi serata.

Io sono una ragazza mora, alta, slanciata, gambe affusolate e un seno piccolo ma ben disegnato. Pur non rispondendo ai canoni di una bellezza particolarmente appariscente non sono certo tipo da passare inosservato. E questo nonostante il fatto che non ami ostentare abbigliamento e trucco eccessivo.

Per questo motivo non sono molto propensa ad uscire da sola in una città svuotata dei miei abitanti con il rischio di dover affrontare situazioni spiacevoli.
Inoltre la mancanza del mio abituale gruppo di amici ed amiche sono di certo una cosa che di più mi pesa in questo mese di agosto.

Per dire il vero un paio di sere sono stata invitata da Francesco, un ragazzo che ho conosciuto ad un villaggio turistico l’estate scorsa e sta non lontano .

Poi fa l’università di architettura e così ci siamo rivisti qualche volta ed è nata una certa confidenza che si potrebbe definire una sorta di amicizia in fase di crescita.

In tutte e due mi occasioni di incontro Francesco aveva coinvolto anche un paio di amici, Luca e Stefano, anche loro comuni frequentazioni in ambito universitario.

Loro non possono certo sostituire le mie amicizie ma, sono tre tipi simpatici, casinisti al punto giusto e, in fondo, questo sono ciò che a lei può offrire Milano di questi tempi.

Un’altra sera stavo irrequieta di fronte al televisore guardando distrattamente un film del 1930 ed ero quasi vinta dal torpore quando lo squillo del cellulare mi ha fatto sobbalzare sul divano e speravo in un’ancora di salvezza mentre rispondevo “Pronto”

“Ciao”

“Chi sei ?”

“Sono Francesco, uno dei tuoi compagni di sventura nella desolazione estiva”

“Ciao Francesco, come va ?”

“Al solito, sto in città perché voglio andare in vacanza in ottobre in america e ora non voglio spendere, poi ho due amici che per varie ragioni stanno qui e quindi ci facciamo compagnia, ti ho chiamato per sentire se ti era venuta qualche idea brillante per questa sera”

“ io non saprei… anzi speravo che il telefonino mi portasse una bella proposta”

“In quanto a proposte siamo a terra ma se ti va di trovare il modo di stare almeno in compagnia possiamo uscire e cercare di inventare qualche cosa. Io ho già sentito Luca e dovrei vedermi con lui verso mi 22.

Che ne dici, sei dei nostri ?”

“Va bene buttiamoci in questa avventura. Come rimaniamo ?”

“Passo a prenderti tra mezzora se ti va bene”

“Ok, a dopo”

“Ciao”

Con un po’ di fatica ho abbandonato il divano-sauna e mi sono trascinata in bagno. Una doccia rapida, per quello che può servire con il clima che l’aspetta all’esterno.

L’armadio spalanca mi sue ante per la scelta dell’abbigliamento. Non occorre una grande riflessione. Sugli slip bianchi leggeri e semitrasparenti scende una minigonna bianca pieghettata, corta ma non esagerata, leggera e svolazzante.

Un top colorato copre un sottile reggiseno e mi lascia abbondantemente scoperta la pancia tesa come quella di Emily Ratajkowski

Il tempo di bere un sorso di acqua gelata ed il citofono lancia il suo suono stridulo.

“Eccomi, scendo” urlo nella cornetta .

Francesco mi attende di fronte al portone. Un bacio rapido sulla guancia e ci sistemiamo nell’auto, una Fiesta azzurra. Il fresco che arriva dal condizionatore mi fa subito scordare mi vampata di calore che mi ha accolto all’uscita dal portone.

“Allora, ti è venuta qualche idea geniale ?” chiedo sorridendo.

“Cose strabilianti … adesso passiamo a prendere Luca e poi decidiamo dove trascinare mi nostre esistenze”

“Il solito baretto in Ticinese ?”

“Certo che non ti si può proprio fare una sorpresa” replica Francesco.

Luca li aspetta sotto casa impaziente di infilarsi nel fresco della vettura.

Nelle vie della città deserta, la Fiesta procede veloce verso uno dei pochi baretti aperti .

Il barista mette sul tavolo di legno appiccicaticcio tre birre fresche che sorseggiamo alternando battute che vorrebbero essere spiritose a prolungati sbadigli.

“Che fine ha fatto Stefano ?” chiede Luca.

“Mah, gli ho telefonato oggi pomeriggio ma non era in casa … magari ha trovato da far bello questa sera” risponde Francesco.

“Me lo immagino … Stefano sono proprio il tipo dalle trovate esaltanti” replica Luca.

“Perché non provate a chiamarlo adesso ?” interviene Marta.

“E’ un’idea, così se sta facendo qualche cosa di interessante gli rompiamo mi balle”. Nel dire questo Francesco estrae il cellulare e compone il numero di Stefano.

Un paio di squilli e … “Pronto, chi rompe a quest’ora ?”

“Ciao Stefano, sono Francesco e sono qui con Luca e Marta … che fai ?”

“Niente, assolutamente niente … ho deciso di starmene in casa, sto mangiando un panino e poi mi guardo un filmino alla TV” risponde Stefano.

“Posso immaginare che tipo di filmino ti guardi …” commenta Francesco.

“Spiritoso … sempre meglio che stravaccarmi in un bar a bere birra … ho mi birra e i bar di Ticinese che mi escono dagli occhi …”

“Insomma ci stai dicendo che non hai nessuna voglia di raggiungerci”

“Non se ne parla neppure … se vi va potete venire voi da me … io non metto il naso fuori di casa”

“Aspetta un momento che chiedo agli altri”

Francesco si rivolge a me e Luca.

“Dice che se abbiamo voglia possiamo raggiungerlo a casa sua … che ne dite ? … vi ricordo che l’amico ha l’aria condizionata, un frigorifero sempre ben fornito e una casa a completa disposizione, che ve ne pare ?”

“Sta un po’ in casa di Dio ma per me ci può stare” risponde Luca.

“Se va bene a voi …” si unisce Marta anche lei stanca di consumare mi sere in un bar a sparare cazzate attraverso il frastuono di una musica assordante.

Pochi minuti e siamo di nuovo in macchina diretti verso Lambrate.

“Che cosa stava facendo l’amico ?” chiede Luca a Francesco.

“Stava mettendosi comodo a guardare un filmino …”

“Il solito maiale …” commenta Luca.

“Perché maiale ?” chiedo.

“Non immagini che tipo di filmino stava guardando …”

“Volete dire che mi toccherà passare mi serata a sorbirmi un filmino porno ?” chiedo con uno sbadiglio.

“Male che vada ci facciamo una dormita al fresco … meglio che scioglierci di calore in quel bar” sono il commento di Francesco.

“Vabbé … se questo sono il nostro destino …” concludo.

L’ascensore ci conduce all’ultimo piano della palazzina in cui vive Stefano con i genitori, ora lontani in qualche amena località di villeggiatura.

Lo squillo del campanello risuona nella scale di una casa praticamente disabitata. L’attesa si prolunga per un paio di minuti poi la porta si spalanca.

Stefano è un bel ragazzo, bruno, ci riceve a piedi nudi, t-shirt e boxer.

“Ma ti sembra il modo di riceverci ? guarda che tra noi c’è anche una signorina …” esclama Luca.

“Cazzo, scusami Marta ma sono completamente rincoglionito …” arrossisce Stefano nel rendersi conto della sua tenuta.

“Non preoccuparti … capisco … non credere che io a casa mia stia in condizioni diverse dalle tue … e poi siamo noi che veniamo ad invadere mi tua privacy” lo giustifico mentre entriamo nell’appartamento godendo subito i benefici della temperatura vivibile che vi regna.

“Fate come se foste a casa vostra … in cucina, prendetevi da bere e poi sedetevi dove vi pare …” aggiunge Stefano un po’ rinfrancato dalle me parole.

“Che stavi facendo ?” domanda Luca sbirciando il TV e il videoregistratore dove mi spia –Pause- risplende rossa.

“L’ho detto a Francesco che volevo guardare un filmino …”

“Uno dei soliti …?” ridacchia Luca.

“E allora … non mi fare il moralista … non mi pare che ti sei mai tirato indietro quando hai avuto occasione di vederne qualcuno …ma poi questo è bello, l’ho comprato ! è di Marc Dorcel ..due camerieri si sbattono Claire Castel che farebbe la cameriera davanti al padrone di casa che gode a guardare e poi lei si ..ehm …gli fa… oh scusa Marta ” replica Stefano.

“ok ok vedremo , non ti incazzare … stavo scherzando”.

Io e Francesco andiamo in cucina e torniamo con tre birre gelate.

“Di questo passo, a fine agosto sarò diventata una alcolizzata da birra” esclamo mentre mi aggiro per il grande salotto osservando l’arredamento.

Anche Luca e Francesco sorseggiano mi birre aggirandosi tra mobili e divani.

“Beh, siete venuti qui per passeggiare o vi decidete a sedervi … mi gira mi testa a guardarvi” se ne esce Stefano.

“Madonna come sei irascibile questa sera Stefano … dai ragazzi sediamoci se no gli prende una crisi” borbotta Francesco.

Mi avvicino al divano angolare disposto di fronte al Tv-stereo. Ai piedi del divano una grande tappeto colorato si estende per una lunghezza di almeno 3 metri.

Mi lascio cadere al centro del divano. Francesco mi si siede vicino a destra mentre Stefano si stravacca sulla sinistra lasciando un certo spazio tra me e lui e Luca si siede sul tappeto appoggiando mi testa al divano non lontano dalle mie gambe ....

“Beh, se Marta non ha nulla in contrario, perché non ci fai vedere il filmino di cui parlavi…” propone Luca.


Francesco con tono leggermente preoccupato si rivolge a me: “Scusa non so se mi cosa ti può fare piacere quindi fammi il favore di non sentirti in obbligo e di dire chiaramente quello che pensi”.

“Considero i film porno abbastanza noiosi, comunque non sarà né il primo né l’ultimo che vedo …ma se dici che questo è d’autore…”

“eh si, Marc Dorcel è un maestro di ambientazione ed erotismo, e Claire Castel, che tra l’altro ti assomiglia un po’ è una dea dell’hard….espressiva, eccitante, penso anche per le femmine…”

“Allora vediamo il film Stefano …” ordina Luca.

“Mi raccomando, nei limiti del possibile, evitate di fare i maiali …” puntualizzo con affettazione .

“Ma per chi ci hai preso …” ridacchia Luca.

Il telecomando accende lo schermo compare l’immagine di una donna bionda, Claire Castel, vestita da cameriera con il grembiule nero bianco , alle prese con due uomini aitanti e ben dotati, vestiti da camerieri che si stanno prodigando in carezze e baci prolungati su tutto il corpo,le succhiano il capezzoli fuoriusciti dal grembiule, le massaggiano la figa sopra gli slip rosa, e Claire allarga le gambe, alzagli occhi al cielo sottolinea il tutto con piccoli gemiti apparentemente spontanei.

Le birre che beviamo non si contano.

Il padrone di casa seduto su una poltrona dorata guarda e si masturba.

Le scene si snodano con contatti sempre più spinti e ravvicinati.
Uno dei due ragazzi si dedica con impegno al clitoride di Claire usando la lingua e le mani.

L’altro riceve in cambio il trattamento delle labbra e della lingua della ragazza sul membro di ragguardevoli dimensioni.

Nel salotto di Stefano scende il silenzio, mentre i gemiti di Claire Castel danno un effetto strano ai quattro spettatori, mentre i due camerieri la stanno penetrando davanti e dietro e lei spompina il padrone.

I ragazzi si toccano eccitati i rispettivi membri sopra i pantaloni mentre io non sento se non una leggera eccitazione pensando come si sentirebbe una donna come me ad avere due cazzi nella pancia e leccare un terzo.

Guardo i giovani maschi accaldati che emettono un odore di ormoni, e in effetti le mie mucose vaginali iniziano a colare qualche umore.

I commenti a metà tra lo spiritoso e l’imbarazzato mi distraggono un po’ ma il momento è un po’ intrigante mentre vedo che Stefano, nel suo abbigliamento succinto, fatica a nascondere mi protuberanza che cresce lentamente sotto la stoffa dei boxer.

Dopo un’occhiata a quella cosa che cresce cerco di evitare accuratamente di guardare nella direzione di Stefano ma, non nego che un leggero turbamento mi sta assalendo mentre mi allungo sul
stringendo le gambe che comprimono l’umidore che mi sta affiorando dalla figa.

Il divano si presta a far si che il corpo si abbandoni, complice anche il clima fresco che pervade l’ambiente e mentre quando mi ero appena seduta avevo assunto una posizione composta, propria di una ragazza per benino, con il passare del tempo il mio corpo è scivolato in avanti mentre col la testa e il busto trovo un comodo appoggio nella spalla di Francesco.

Non si può dire che il film dove ora i colpi che perforano Claire si fanno sempre più forti e lei urla perdendo con la bocca il cazzo del principale concorra ad innalzare il mio stato di eccitazione, ma piuttosto l’atmosfera, il silenzio, la piacevole frescura mi spingono ad un abbandono rilassato tanto che mi accorgo appena che il capo di Luca, ancora seduto ai miei piedi, si è appoggiato alla mia coscia destra che sporge dal divano, ma non colgo malizia in questo mentre invece quando percepisco il calore della mano di Luca a contatto con la parte interna del mio ginocchio inizio a pensare che forse una malizia c’è e come.

Mi tiro su e dico “Luca, che cavolo stai facendo ?” ma con un filo di voce da cui traspare ben poca convinzione.

Lui non stacca gli occhi dal video dove il padrone schizza sperma in faccia a Claire che cerca di succhiarlo , e bisbiglia “Niente … sono solo una carezza, un segno di affetto …” gli prendo la mano dalla mia coscia e dico secca “ capisco che Claire scopata ti ecciti ma … vedi di non diventare troppo affettuoso però …” ma Luca si guarda bene dal togliere mi mano mentre le immagini dei due camerieri che sborrano sul sedere e sulla figa di Claire che è già in faccia , in testa e sul seno coperta del liquido del padrone, scorrono sullo schermo ed anche mi mano di Luca scorre lentamente lungo l’interno della mia coscia e nel salotto cresce una certa tensione che tutti riescono a percepire.

La mano di Luca è risalita e si è soffermata non lontano dal bordo dei miei slip bianchi e io comincio ad eccitarmi veramente, in un pensiero pazzo mi dico “ in fondo potrei…fare lo stesso, ho qui tre cazzi, oh mamma, ma nel culo non l’ho mai preso, deve fare male, ma il pensiero mi eccita sempre di più…la figa mi si riempe di umori preparatori, mi dico …Marta ma cosa fai’ sei un ragazza seria…mica una troia…certo che a vedere sti porno…e poi questi maschietti li conosci appena, ricordati che hai anche un fidanzato fisso, che ora è al mare..

Già…Marco…chissà se mi tradisce…e mi vedo lui che si fa spompinare da una go del club med di Skorpios..quello stronzo..e io che non sono potuta andare per curare la nonna malata…

Questi pensieri mi fanno impazzire come per una forza esterna giro la testa verso Francesco il cui viso è a pochi centimetri dal mio.

Penso, nella penombra…bel ragazzo però…va bene che amo Marco, ma qualche distrazione la potrei avere anch’io e intanto finivo di bere la birra diventando sempre più disinibita.”

Francesco mi guarda e mi passa una mano dietro mi spalle accarezzandole il braccio. Poi, improvvisamente, mi tira delicatamente a se e mi bacia sulle labbra. Io perdo ogni volontà e mi abbandono al bacio, e le nostre lingue si incontrano in uno scambio prolungato.

Nella rotazione le mie gambe si sono aperte e sento un odore di figa sudata che mi vergogno a pensare che anche i miei amici sentano, e credo che questo sia il segnale che Luca attendeva. mi mano ora si muove leggera ma sicura verso il bordo delle mutandine.

Si sofferma per un istante. Poi con un dito comincia a scorrere con leggerezza sulla stoffa, cerca l’apertura del sesso, risale verso il clitoride e comincia un massaggio circolare, lento, delicato.

Non ho la forza di fare resistenza, le gambe mi si aprono di più, la figa mi si gonfia , un sospiro mi esce tra le labbra, e intanto la mano di Francesco mentre mi scende dalla spalla e arriva al mio seno che ha i capezzoli gonfi.

Nell’angolo opposto del divano Stefano si accarezza il cazzo attraverso mi stoffa dei boxer.

Non ce la faccio più, mentre sento crescere l’eccitazione ed il mio corpo si abbandona ancora di più, le gambe mi si allungano oltre il bordo del divano aperte al punto tale che Luca non ha alcuna difficoltà a continuare con il suo massaggio e il dito supera il bordo degli slip e un dito si immerge nella mia vagina colante, mentre io ruotando sul busto riprendo a slinguare Francesco.

Intanto, giù, sul tappeto, Luca si fa strada con il capo tra le mie gambe e col calore del respiro mi sento colpire la fica depilata e, subito dopo, una lingua calda sostituisce il massaggio del dito che Luca mi stava praticando dopo aver scostato il bordo degli slip.

La sua lingua si insinua nella mia fessura ormai fradicia ed il clitoride si protende a ricevere una nuova carezza, il mio cervello trafitto da un piacere morboso capisce che ormai non è più possibile fermare gli avvenimenti. Pensa alla figa di Claire colma di liquido dei due e sento colare gocce dalla mia.

Come in trance mi lascio cullare dalle carezze di Francesco mentre Luca ai miei piedi mi sfila mi mutandine e sono io stessa,tutta rossa, ad aiutarlo sollevando le anche, ed sono lei stessa ad aprire ancora di più mi gambe per permettergli di leccarmi più agevolmente la fica.

Come preso da un raptus Francesco mi strappa il reggiseno e questa piccola violenza mi eccita ancora di più, sento il freddo del condizionatore sulle tette e sulla figa, poi hanno incominciato a toccarmi lì e le tette, non capisco più niente,

Il mio respiro si fa ancora più affannoso quando percepisco sull’altro seno le mani di un altro maschio e mi rendo conto che anche Stefano ha deciso di partecipare al gioco e così, stretta tra Stefano e Francesco, sconvolta dalle carezze del primo e dai baci del secondo, realizzo con un istante di ritardo che il cazzo di Luca si sta aprendo la strada nella mia fica, aperta dalle sue dita che hanno scostato le mutandine.

L’eccitazione sale sotto la spinta del cazzo mentre le carezze che mi prodigano gli altri due amici su tutto il corpo mi distraggono da quanto avviene dentro il mio grembo ma la percezione sempre più dura del cazzo eretto dentro la figa comincia a trasmettermi onde di piacere.

Inizio a mugolare e sento sudore latteo uscirmi dai capezzoli, dopo tanto tempo di astinenza dal sesso, e accompagno la penetrazione di Luca con i movimenti del bacino e, quasi senza rendermene conto la mia bocca si apre ad accogliere il cazzo eretto di Stefano.
Mugolo “ ohh..no..no…cosa fate? Bastardiiii…Mi state scopando….!”

Ma loro diventano più aggressivi e la mano di Stefano, per i miei movimenti eccitati, ha fatto presto ad arrivare alla mia fica, mentre Francesco mi infila la lingua in bocca, come desideravo facesse. Intanto il mio respiro diventa affannoso . Lui mi aiuta a sfilarmi le mutandine, io non capisco più niente, sono a cosce larghe, con le tette scoperte e con le mani di due che mi frugano dovunque, mi toccano dappertutto..sono ormai ubriaca di sesso, gemo “ ohhh…siiii mi piace..mi piace…dai..ohhh” mentre sono penetrata da Stefano.

Luca ha tirato fuori anche il suo mi ha preso per la testa portandola sul suo cazzo e me lo ha infilato in bocca. Mi sono trovata due cazzi davanti. Cosa dovevo fare?

Pensavo” oddio, non mi riconosco più…con Marco faccio solo l’amore in modo tranquillo e pudico..ma sogno sempre di essere oggetto di una cosa più eccitante, ma scopare con tre maschi non l’ho mai nemmeno immaginato …e proprio per quello ormai ero eccitatissima ed i rumori del video che ogni tanto riuscivo a sbirciare si confondevano con i mie mugolii e con i loro sospiri di piacere.

Bave di sperma pendono dalle labbra di Claire Castel mentre pulisce il cazzo del padrone e i camerieri le strofinano i cazzi sborrati sulla figa e sul sedere.

Urlo “ ahhh..mi sfondii..nooo bastaa…!” e sono costretta ad abbandonare il cazzo che stavo leccando e mi sale un orgasmo irrefrenabile, dico “ ohhh ohhh vengooo…vengoooo “ e lui “ siii.

E le parole eccitano Luca i cui colpi si fanno frenetici, mi fa sobbalzare come da montagne russe, Vengo anch’iooo. Ti sborro dentrooooo “ e così finisco per condividere fino in fondo l’orgasmo dell’amico che sta riversando il suo sperma nel profondo della vagina.

Penso “ non ho mai goduto con nessuno, tantomeno con Marco…io mi scopro molto sensuale, troiona, anziché ragazzina morigerata…”

Luca esce lentamente dalla mia figa insieme ad un fiotto di sborra e mi sollevo stendendomi sul divano e col viso mi porto vicino al ventre di Francesco, con le mani armeggio con i pantaloni estraggo il suo cazzo pronto, eretto e lo inizio a leccare avida di nuovi orgasmi e sento il palo congestionato di Stefano mi penetra nella fica facendo uscire il resto del seme di Luca che mi sporca tutte le cosce e comincia la sua corsa nel mio intimo con movimenti ora lenti ed ora frenetici.

Continuo a gemere e pregare “ oddioo..si si dai voglio godere ancora scopami scopami sono una troia..dai vengo di nuovoo..dai vengo ohh no “ e con queste mie urla l’eccitazione di Stefano sale e la sua resistenza non può protrarsi al lungo.

Ansima..dice “ tieni troia..si sfondo..ti riempio..sborro..ahhhhhh prendi….”.e un nuovo fiume di sperma si spande nel profondo della mia vagina mentre il cazzo di Francesco sta per esplodere sotto i colpi della mia lingua.

Francesco è proprio quello che mi ha dato prova di dolcezza e di attenzione e non voglio negargli la possibilità di conoscermi fino in fondo e mi sollevo sulle ginocchia, perdendo rivoli di sperma che mi corrono lungo mi cosce mentre scavalco le gambe di Francesco e mi cala sul suo cazzo eretto.

Lo dirigo con la mano e lo indirizzo dentro di me, e lo sento mentre mi penetra fino in fondo. Mentre mi scopa mi chino verso il suo viso e comincio a cavalcarlo come un’amazzone e non gli do il tempo di riacquistare il controllo, lo voglio completamente dentro di me, ho fretta di sentirlo godere.

Lo incito..." dai Franci..mi scoppia la figa…mi piace…che duro..che grosso…mi fai godere…sono una troia….vengo di nuovo..sbrodolo..dai..ahhh…ahhh vieni sborra anche tu dai dai! “ gioisco quando sento che il cazzo inizia a pulsare e lui dice “ prendi prendi ti sborro dentro..troia..troia…” e accolgo l’urlo di Francesco e l’esplosione di sborra nel profondo del mio ventre.

Mi stendo su tappeto a gambe braccia larghe, la figa mi pulsa e mi esce tutta la sborra, sui seni scivolano gocce di latte, i maschi sono sdraiati qua e là con il cazzo molle in mano. Penso “ però che roba…io ho ancora voglia e loro sono tre e sono sfiniti….women power..!”

Dopo un tempo indefinito mi alzo e vado in bagno e ripulitami dai segni della passione torno in salotto. I tre amici sembrano essersi appisolati.

Il video è finito e continuano a girare i promo con cazzi sborranti, fighe palpitanti e tette irrorate di sborra….

Non siamo più interessati a quanto avviene al di fuori del nostro gioco. Trovo il tlc e lo spengo. Silenzio..solo i respiri dei miei tre amanti…

Mi avvio verso mi zona notte dell’appartamento. Scorgo la camera da letto dei genitori di Stefano e mi stendo nuda sul grande letto e ripenso a come sia potuto succedre…ho scopato tre ragazzi semisconosciuti…e ho goduto…mi risale la voglia, mi devo masturbare fino a godere con le mie mani dento la figa umida..che vergogna…e poi loro cosa diranno ad altri..e se marco lo vanisse a sapere? Mi lascerebbe…mi vengono le gote rosse…non riesco ad addormentarmi, saranno le due…

Rimango riversa su quel letto per un tempo indefinibile, mi addormento un po’… ma dopo qualche ora di sonno, nel dormiveglia sento una cosa morbida che mi sfiora le labbra, è Francesco che ha tirato fuori il suo cazzo e me lo sta passando sulle labbra e poi gattonando si porta alle mie spalle, massaggiandomi le tempie e le guance, e poi scende al busto e ai seni, sfiorandoli e massaggiandoli con consumata abilità.

Apro gli occhi appiccicati e nella penombra vedo che Stefano ha tirato fuori anche il suo mi ha preso per la testa e mi trovo di nuovo due cazzi duri davanti.

Cosa devo fare? Penso “oh..nooo..sono stanca…e poi sono una ragazza seria….quello che ho fatto ieri notte è stato un caso…no..non voglio…”

Ma loro nel frattempo si sono spostati in piedi davanti a me nuda e indifesa con i loro cazzi all'altezza delle mie labbra, e Stefano, aiutandomi a mettermi seduta, mi ha imposto di impugnarlo.
Dice..” dai Marta…ti vogliamo bene, ma abbiamo visto che non sei una santa…sei una che vuole godere….noi siamo già pronti …ora vediamo..” e mi fanno girare e mentre uno mi tiene abbracciandomi, l’altro da dietro mi infila la mano nella figa e mi accarezza tutto, sgrillettandomi il clitoride già congestionato…sento i capezzoli pulsare di nuovo……cerco di dire “no..non devo…non voglio…basta ..ohh no no… ma loro capiscono che sono senza convinzione e quando Francesco mi sditalina con due dita sento la figa liquefarsi e non capisco più niente.

Sono sul letto a cosce larghe, con le tette scoperte e con le mani dei due ragazzi che mi frugano dovunque …mi viene subito un nuovo orgasmo…mugolo di piacere, pensando “noo. Sono diventata una troia insaziabile..una ninfomane..ma dov’è Luca? Mah, dormirà ancora…peccato..”

Intanto i due cazzi me li passo in bocca alternativamente cercando di farli entrare contemporaneamente. Mentre i ragazzi mi tengono le gambe aperte, una sulla spalliera del letto e una quasi per terra, e restano uno vicino all’altro, il letto era abbastanza largo e basso, e mi leccano a turno tra le gambeilil pube tutto bagnato e l’interno tutto aperto...e con le mani mi stanno masturbando, uno nel posto giusto e uno anche didietro…penso “ noo..ora mi attaccano il culo…non l’ho mai dato…” ma mi sento un fuoco nel ventre, quasi piango e respiro a fatica con quei due cosi che mi saettavano davanti…e Francesco viene con un gemito…il suo coso inizia a pulsare e lui con la mano me lo dirige sulla labbra e io ingoio parzialmente, sputando un pò sul seno” .

Stefano mi tocca dietro e mi lubrifica il buchetto con i miei succhi, poi sento che appoggia il suo cazzo più piccolo di quello di Francesco, che dice “ no piano…non farle male, è vergine…” e io non mi sono accorta, mentre mi bacio con Francesco slinguandolo, ma quando lui inizia a stantuffarmi me ne accorgo si e penso “ecco..ora mi sodomizza…non l‘ho mai fatto…e che vergogna.. “.grido “uhuhuhuuhuhuhuhu, fa male nooo.sono vergine—no ahhhhhhh ma subito inizio a godere in modo nuovo, come poche volte mi era capitato, bisbiglio “ lo sento , mi sfondi.. non ti fermare….che cazzo grande che hai!!! “

Strano mi piace anche lì..” e grido frasi sconnesse, come in preda ad un raptus: “Godoooo dai scopami siiii lo voglio più dentro,..

Oddio..sono vuota nella figa..ho voglia di cazzo, ti prego Franci..mettimelo nella figa…la figa ”,

Stefano per aiutarmi si gira, si siede sul letto , mi fa ruotare e mi trovo con la schiena sul suo petto e il cazzo ancora più dentro di me e lui mi afferra con forza le tette , mi munge, mi esce del sudore latteo …

Ora ho le gambe aperte e la figa spalancata e indifendibile, sono bloccata e Francesco si inginocchia e me lo appoggia, io lo prendo e lo spingo, lo risucchio dentro nella figa davanti… e io grido “ ohhh nooo in due si toccano dentro..nooo…si dai godo…li sento…dai ancora ancora. Francesco vieni avanti ma piano! “.

Lui mi da un colpo, mi sento piena di colpo…a quel punto sborro anch’io e vengo come mai ero venuta con gli occhi rivoltati….

Appena mi riprendo sempre con i due cazzi che mi scopano, vedo Luca affacciarsi tutto assonnato , svegliato certo dalle mie grida.

Lui si avvicina dall’altra parte del letto inginocchiandosi, in modo che il suo cazzo arriva all’altezza della mia bocca. Io mi giro e appoggio la mano sul suo cazzo più che duro sotto i boxer e gli tiro fuori il suo sesso duro.

Gemo, con le pupille rivoltate all’insù per l’eccitazione, sentendo le mani di 3 uomini diversi che esplorano con minuziosa bramosità tutto il mio corpo nudo e tremante, offerto in maniera così sfacciata.

Sono contemporaneamente imbarazzata ed eccitata e stavo go-dendomi questo meraviglioso momento e con sorpresa bacio Fran-cesco con la lingua voluttuosamente
Poi mi lascio andare, stesa sul letto, mentre la mia eccitazione cre-sce costantemente.

Luca mi appoggia il cazzo sulla faccia e me lo porge da lisciare con la lingua. poi mi spinse per intero il suo uccello in bocca ed perdo il controllo e sono presa dal panico.

Ansimo e mi agito, impalata da Francesco e Stefano e con il cazzo di Luca in bocca, mi sento tutta trafitta senza pietà, sono fuori di me e comincio a piangere, gemere e miagolare come mai mi era successo prima. Tre maschi insieme, non li avevo mai visti neppure nei sogni e ora stavo avendo il bis in poche ore…

Loro lavoravano bene ed io cercavo di sfruttare ogni secondo di questa enorme goduria, assecondandoli con un movimento del bacino da ballerina, ma non smettevo di succhiare il grosso cazzo di Luca, poi lo sputo e con suo stupore glielo meno rapidamente finchè lui mi sborra subito in faccia e sulla bocca , mi sento soffocare da quel budino e un po’ lo ingoio e un po’ lo sputo, mentre Stefano e Francesco al massimo dell’eccitazione con i cazzi durissimi entrano ed escono , facendomi godere come una ninfomane.

Sento che Francesco capisce cosa mi succede e mi accarezza la fronte, ma intanto viene e mi riempie la figa di una quantità esage-rata di sborra, poi, mentre lui si ritira, un po’ ammorbidito e facendo colare fuori tutto con gli spasmi della mia pancia e mi rigiro più e più volte mugolando, cercando di non perdere il contatto col cazzo che stringo tra le labbra.

Nella penombra vedo Francesco che continua ad accarezzarmi la testa, e infine anche Stefano viene dentro e sento il calore diffon-dersi in tutta la pancia e voglio andare in un nuovo orgasmo e mi tocco il clitoride, mi spalma la sborra sui capezzoli, me li tiro, me li stringo…urlo “ vengoooooo. Vengooooo.di nuovo “ e tremo per un orgasmo prolungato che mai avevo provato.

Le secrezioni uscivano dai miei orifizi, mi coprivano quasi tutta, ero piena del loro liquido dentro e fuori di me, e più mi vedevano in estasi, più spingevano e i ragazzi ormai attorno a me in ginocchio di mungevano i cazzi spruzzando ancora sul mio corpo indifeso fino all’ultima goccia…svengo.

Mi risveglio spossata e stremata, riversa sul letto dei genitori di Stefano mentre i ragazzi mi strofinano con spugne apparse all’improvviso e profumate ..

Mi suona il cellulare penso “ Oddio sono le 9.., Marco mi chiama ogni mattina…”

I tre si fermano, in ginocchio intorno a me nuda.

Marco “ dice ciao amore, hai dormito bene ? “

Guardo in faccia Francesco, Luca e Stefano e rispondo “ si caro..ho fatto dei sogni….sai ..mi manchi ..”

“come sta la nonna? “

“ la nonna ? eh?..ahh..si si ..la nonna..sta bene, ha dormito…certo certo “

“ mi sembri strana..hai la voce impastata… sei sicura di stare bene?“

Si si ..sono stanca.. la nonna…non ho dormito tanto…i sogni…ho sognato...”

“ Cos’hai sognato ? “

Mentii da baldracca “ ho sognato di fare l’amore con te…”

Francesco sorrideva e Stefano e Luca ridevano..,

Marco sembrava imbarazzato “ ecco..io…”

“Ma tu mi ami ? non mi avrai mica tradito ? “

“ma cosa vai a pensare ! “

“ aspetto che torni, amore…ci sentiamo presto !”
Ci alziamo dal letto, Francesco mi accarezza la schiena, dice “ ti accompagno a casa”
Gli altri due sono un po’ imbarazzati, si rimettono i boxer, mi dannu uno schiaffetto affettuoso, Luca dice “ sei una ragazza cime si deve..” e stafno “ ciao Marta…”

Vado nel bagno . L’acqua della doccia cancella mi tracce dei fuochi notturni. Il sesso sembra pulsarmi tra le gambe non capisce se ancora pronto a ricevere nuovo piacere o più facilmente incapace di rilassarsi dopo una notte infinita.

Indosso solo la gonna e la maglietta . Scendiamo e saliamo nella Fiesta di Francesco, parcheggiata in una stradina solitaria. In strada anche il calore mi pare più sopportabile.

Dice: "eravamo ubriachi, abbiamo fatto un sogno, ma io ora ti amo, voglio stare con te…”

Forse era un sogno, ma toccandomi mi sento strana, un po’ dolo-rante in certi punti.

Gli dico: "ma era solo un sogno?" Lui dice "si", ma vedo che era ancora in erezione “

Si gira e si inginocchia davanti al mio sedile , io apro le gambe, penso “ ormai sono una troia ninfomane , ma ormai è tardi per tor-nare indietro.

Sento appoggiare il suo affare grosso come non me lo ricordavo sulla figa, assicurandosi di farmelo sentire bene. Il massaggio den-tro lenisce quel senso di dolore. Lui pompa finchè io raggiungo un rapidissimo orgasmo vaginale e lui per la prima volta venne dopo di me. … “ sarà stato un sogno ..o no?” Lui si rimette al posto di guida e avvia il motore.

Io sorrido pensando che a volte anche in agosto la città offre sorprese inaspettate.



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