Il camion del peccato ( seguito )

Quindi dopo aver bussato al finestrino per reclamare i propri diritti, Luisa non esitò ad aprire lo sportello del camion e ad infilarsi con un balzo tra me e Marco.
" Che odore di maschi e di uccelli sborrati c'è qui dentro! " Esclamò portandosi una mano tra la bocca ed il naso quasi a proteggersi. "Allora ho ragione vi siete fatti come maiali infoiati, mentre io guidavo la macchina. Guarda qui, sborra dappertutto e odore di sesso come in un bordello! Adesso per ripagarmi della mia paziente attesa , voglio vedere come farete a farmi godere come una vera troia!". E si mise a gambe larghe in mezzo a noi mostrando figa e culo in modo molto esplicito e pronunciando frasi sconce del tipo: "adesso ti faccio vedere io come ti faccio cornuto! Dai Marco fagli vedere che mi scopi la figa il culo e poi mi vieni in bocca, mentre lui si può fare una sega e poi ripulirci tutti e due con la sua lingua da frocio!". Io quasi risentito non potei far altro che replicare : "Scusa amore ma mi sembra che prima di me tu ti sia fatta trastullare mica male dal ns amico camionista! Però mi fa piacere vederti così arrapata e decisa ad andare avanti e allora dai facci vedere cosa sa fare una vera troia bocchinara come te! Però qui non possiamo rimanere perché ci arrestano e quindi direi di andare avanti fino a Brescia dove c'è il parcheggio per i Tir e anche per le auto e li ci potremo sfogare. Ho già capito, se Marco è d'accordo da qui a Brescia puoi andare con lui sul camion e io vi seguo. Però non fargli un altro pompino altrimenti io poi non trovo più niente di buono per me." Marco ovviamente concordò sul programma e Luisa che nel frattempo aveva cambiato atteggiamento si dimostrò entusiasta dell' idea tant'è che prese a limonare prima me e poi Marco mentre con le mani non sapeva più come armeggiare per palpare contemporaneamente i nostri cazzi che stavano tornando duri come sassi. Facendomi segno di andare pure, mentre scendevo dal camion vidi Luisa che con le gambe aperte sul cruscotto si stava facendo tranquillamente un ditalino, aiutata da Marco che aveva già avviato il camion per raggiungere il parcheggio, distante per fortuna poco più di un quarto d'ora . Pagato il biglietto e raggiunto la nostra piazzola che Marco aveva scelto con malizia perché era in una zona abbastanza isolata del parcheggio che evidentemente conosceva bene, anch'io parcheggiai poco distante dal camion e chiusa la macchina , mi precipitai in cabina. "Amore, mi sei mancato tanto!" mi disse la troia inginocchiata sul sedile , con il culo in aria e una mano che stava segando Marco. "Lo vedo. Sono mancato anche a te Marco?" Risposi io cercando di incrociare il suo sguardo che però era già rivolto verso l'alto in attesa di godere dei servizietti che Luisa gli stava facendo. Non mi feci invitare al festino e richiuse in qualche modo le tendine del camion, tirai fuori l'uccello e senza bisogno di lubrificarlo lo sbattei direttamente nel culo di Luisa che non se lo aspettava e quindi lanciò un urletto di dolore , soffocato dall'uccello che Marco le infilò immediatamente in bocca per farla tacere. Comunque il dolore durò giusto qualche istante perché sapevo bene che il buchetto di Luisa era ben allenato sia perché prendeva spesso e volentieri il mio uccello e anche perché tante volte le piaceva giocare con un dildo che dire grosso e lungo è poco, enorme rende meglio l'idea!
Marco sembrava in un mondo virtuale. Evidentemente non si sarebbe mai aspettato una giornata così intensa e giochi così spinti con due maiali sconosciuti. Forse per questo, visto che io per inculare Luisa fino in fondo allo sfintere, mi dovevo sporgere in avanti piegato sulla sua schiena, Marco approfittò per venirmi vicino con la bocca e per limonarmi fino in fondo alla gola, sorprendendomi piacevolmente e per questo lo lasciai fare e ricambiai con foga il suo bacio pieno di saliva. Luisa che si era accorta delle nostre manovre si diede da fare ancora di più con la bocca e muovendo il culo come una cagna in calore cercava di offenderci dandoci dei maiali froci e cornuti , mentre con la mano libera si faceva un ditalino che non sarebbe durato a lungo visto come mugolava con la bocca piena. Allora dopo un rapido sguardo di intesa com Marco decidemmo di cambiare posizione e sollevata per i fianchi Luisa la infilai girata di schiena praticamente diritta sull'uccello di Marco e con la faccia e anche la figa rivolte verso di me. Sì la figa libera perché anche Marco approfittando della via già aperta, glielo aveva messo nel culo e devo dire che la troia non aveva più fatto la minima smorfia ma anzi ripeteva in continuazione "Che bello. Che bel cazzo! Dai Amore tu mettimelo nella figa che ne voglio prendere due assieme. Lo sai che da tanto tempo te lo chiedo e adesso è l'occasione giusta per vedere la tua troia godere e far godere due maschi contemporaneamente!" Io non capivo più niente e prima di provare la manovra non facile di infilarle l'uccello in figa mi abbassai per capire come era la situazione e già che c'ero le leccai abbondantemente la figa e mi spinsi fino al buco del culo nel quale stava stantuffando Marco, il quale approfittò della situazione per sfilare con un colpo secco la sua nerchia dal culo ed infilarmela direttamente in bocca per una veloce e saporita succhiata. Pensavo mi avrebbe fatto schifo ed invece il sapore di uccello misto a culo e figa mi fece infoiare ancora di più e quindi ripresi con foga la mia ricerca del buco libero di Luisa che mi agevolò l'ingresso nella figa aiutandomi con la sua mano. "Amore che bello!" Ti credo. Con un cazzo nel culo, uno nella figa , mentre ti strizzano le tette , ti limonano e ti slinguano dappertutto, non può essere che bello! Anche per noi maschi comunque la festa era arrivata ad un punto di difficile controllo e poco dopo Marco, emettendo un gemito di piacere ci fece capire che era venuto nel culo di Luisa ed infatti un rivolo di sborra fuoriuscì dall'ano e colò sul sedile tra le gambe di Marco. Luisa sentendosi inondata nelle viscere, inizio a urlare di piacere ed iniziò una serie di orgasmi che riuscii a contare solo fino a otto perché a quel punto anch'io venni come un fiume in piena nella figa di Luisa , con un gemito quasi liberatorio di godimento.
Tutti e tre ci ritrovammo stremati, uno sull'altro, spossati ma piacevolmente appagati e quasi incapaci di parlare. Solo Luisa sussurrava " Che bello! Ancora , ancora.." Io però le feci capire che non ce ne era più per nessuno e le chiesi di prepararsi per ripartire, al che Luisa mi riprese " E no caro mio quello che è detto è detto. Adesso devi ripulire tutto. Il cazzo di Marco, la mia figa, il mio culo fino all'ultima goccia e poi partiamo!" Sapevo che sarebbe stato inutile discutere e quindi pazientemente, ma anche con tanto piacere, feci il mio lavoretto e non mancai però alla fine di sbattere la mia lingua in bocca a Marco e Luisa che gradirono leccandosi le labbra. Bene era giunto il momento di salutarci, anche perché ormai era quasi buio , però mentre stavamo per scendere dal camion un camionista che aveva parcheggiato proprio di fronte a noi senza che ce ne fossimo accorti, ci fece i fari e con il pollice alzato come dire "I Like" , ci fece capire che aveva visto tutto e si complimentava con noi. Marco che evidentemente lo conosceva gli fece un cenno per venire a salutarci e così... Il seguito alla prossima puntata. Se vi piace