Racconti Erotici > Prime Esperienze > La fine del viaggio
Prime Esperienze

La fine del viaggio


di deathdog
22.10.2017    |    6.592    |    0 9.6
"Mi feci persuaso che forse ero io a sbagliare..."
Il nostro lungo viaggio giunge al termine. In modo e in un momento totalmente inaspettato. Impossibile da prevedere. Il rapporto era arrivato a quello che sembrava essere un nuovo capitolo, capitolo rimasto invece incompiuto. Rimane questo scritto a imperitura memoria della nostra passione. Dedicato a L.

- LA FINE DEI GIOCHI -

Parlammo molto di questo ultimo episodio, di come ad entrambi la situazione stesse, a mio avviso, sfuggendo di mano. Lei era molto serena in tal senso, ma la mia sensazione era che non si stesse realmente rendendo conto della situazione, e che la sua confusione tra sesso e sentimento fosse palese.

Successivamente non volle piu' affrontare l'argomento, spesso appariva infastidita se minimamente accennavo il discorso. Mi feci persuaso che forse ero io a sbagliare...

Tornammo piu' o meno nella normalita' e riprendemmo un fitto scambio di messaggi su cio' che avvenne alla cena. Cercai di raccontarle le mie sensazione e le mie fantasie.

La immaginavo a quella cena con dentro il culetto un oggettino vibrate... ovviamente comandato da me. Oppure con un plug che ad ogni camminata le avrebbe provocato l'effetto che le facevano le mie dita. Immaginavo l'effetto ottico del perizoma e il bottoncino del plug e glielo raccontavo come lo “zero barrato”. La sua reazione fu' tanto semplice quanto allarmante, mi rispose con un - “Compriamoli!”. Aggiunse affermando di essere assolutamente disponibile a provare nuovi giochi e nuove forme di divertimento.

Prese a mandarmi foto di tutto quello che solleticava la sua fantasia. Dai plug semplici, a quelli con le code di animali, con codini di maiali e altri oggetti similari. Alcuni diceva fossero per lei, alcuni per me.

Ma tutto cio' rimase nella nostra fantasia fino a quando lei non mi chiese di accompagnarla in un sexy shop. Questa sua familiarita' con questi oggetti mi riporto alla mente il nostro primo rapporto anale, dove ebbi chiaramente l'impressione di non essere stato il primo ad entrare, anzi. La facilita' con la quale lei si godeva ogni penetrazione mi ha sempre dato la sensazione che il suo buchetto fosse, per cosi' dire, allenato... Le dissi che non l'avrei accompagnata e tutto mori' li.

Una sera a casa dopo il lavoro. Era bellissima. Aveva un gonnellina nera molto corta, niente calze e una camicetta leggera o qualcosa di simile.

Mangiammo qualcosa di frugale e poi ci accomodammo sul mio divano. Eravamo entrambi un po' stanchi dalla giornata e inizialmente iniziamo ad abbracciarci e basta, ma tra un abbraccio e un altro quella gonnellina minimale si sollevo' e lascio in bella mostra quel perizoma nero che mi piaceva tanto. Le misi subito una mano li in mezzo. Era gonfia, calda e umida. Le spostati la mutandina di lato e le infilai dentro medio e anulare, mentre col pollice le massaggiavo il clitoride. Continuai un tempo indefinito poi venne divinamente con un orgasmo netto e secco.

Eravamo ancora vestiti. Lei si tolse il perizoma ormai fradicio e mi slaccio i pantaloni. Io ero completamente bagnato. Lei lo guardo' con meraviglia e guardandomi negli occhi disse con fare malizioso - “E' tutto bagnato”. Inizio' ad asciugarlo succhiandolo e leccandolo prima delicatamente, poi con la stessa avidita' di sempre. Era magnifico tutto, ma stavo troppo scomodo sul divano. Feci una pausa per togliermi i jeans e i boxer. Lei si tolse solo la camicetta e rimase con la gonna e il reggiseno: era veramente molto sexy.

Io ero sdraiato di lungo sul divano, lei in ginocchio sul tappeto. Riuscivo a malapena ad accarezzale il culetto mentre mi succhiava tutto.

La lasciai fare senza cercare l'orgasmo, godendo ogni singolo istante. Non avevo nessuna intenzione di modificare quella situazione inebriante in nessun modo, fino a quando lei venne senza che la toccassi e inizio' a bagnarmi il tappeto, una, due, tre volte, poi si fermo' e ando' in bagno a cercare un asciugamano. Ero al settimo cielo.

Torno' e mise l'asciugamano sulle mie gambe, per la precisione sugli stinchi, sali' a cavalcioni e riprese a succhiarmelo.

Passarono pochi minuti e lei riprese a squirtare senza stimolazione. Non riuscivo a crederci. Venne un altro paio di volte, sempre nello stesso modo, mollava la presa con la bocca, ansimava e poco dopo sentivo il calore dei suoi liquidi inondarmi le gambe, poi riprendeva a succhiarmelo. Non riuscii a resistere molto con quello spettacolo e la penetrai alla pecorina in ginocchio sul tappeto. Anche io non durai granche' e feci appena in tempo a togliere il mio cazzo dalla sua figa e poggiarle la cappella sul buchetto quando esplosi con un orgasmo bellissimo che di disperse un po' ovunque.

Pulii tutto, il suo culetto, il divano e il tappeto con l'asciugamano e mi sedetti esausto sul divano. Lei si accuccio' in mezzo alle mie gambe e inizio' a giocare col pistolino moscio, che moscio non rimase molto a lungo. Inizio' a farmi un pompino che prosegui' per oltre un'ora, ma non riuscivo a venire.

Facemmo una pausa. Poi iniziai a farmi una sega mentre lei mi baciava i capezzoli... ma per poco. Lei non riusci' a restare in quella posizione, mi tolse il cazzo dalle mani e se lo rimise in bocca. Nuovo giro, nuova corsa.

Passo' ancora del tempo. Lei continuo' con rinnovata quanto interminabile voglia. Il mio orgasmo era li', rimase sulla punta per tantissimo tempo senza riuscire a esplodere. Poi le riempii la bocca di sperma con una venuta meravigliosa. Mando' giu' tutto e riprese a succhiarlo nuovamente senza darmi tregua... Lui si drizzo' per l'ennesima volta dopo pochi minuti. La lasciai continuare ma mi resi conto che il terzo giro non sarebbe mai potuto terminare e le tolsi il giocattolo.

Si scuso' - “Di fronte a lui proprio non ragiono piu'. Non mi staccherei mai. Si vede?” Mi disse un po' scherzando, un po' meno.

Nei giorni seguenti riprese a mandarmi foto di plug che desiderava e rinizio' ad esplicitarmi le sue voglie anali. Aveva capito come catturarmi, e io non facevo molto per non cadere nella sua trappola.

Un giorno mi mando' la foto di un plug, rosa col bottoncino a forma di cuore. Cio' che catturo' la mia attenzione non fu' per le dimensioni decisamente extra-large. Andai oltre. In quella foto c'era qualcosa di strano e familiare. Quell'oggetto del peccato era poggiato su un fondo a me conosciuto: il suo divano. Se lo era comprata da solo. Disse che non vedeva l'ora di farmelo provare (in che senso? - NDR).

Entrai in uno stato di agitazione. Passai minuti interi in stato confusionale. Poi ci accordammo su un orario e andai io a casa sua.

Lei era fortunatamente vestita da casa. Panta, maglietta extra-large, capelli raccolti e occhiali d'ordinanza. Non era esattamente la sua migliore mise. Parlammo un po' cercando entrambi di celare la voglia reciproca che era palpabile.

Andammo in camera da letto e lei mi mostro' il suo nuovo giocattolo. Le chiesi se lo volesse provare... Mi rispose che ero sempre il solito maiale. Poi si tolse i panta e il perizoma e si sdraio' col culetto a 90 gradi... Inizia a baciarle il buchetto, poi presi il plug, lo succhiai per bagnarlo per bene. Poggiai la punta sul suo buchetto e piano piano iniziai a spingere, ma non per farlo entrare, giusto per prederci un po' di confidenza. Lei stava gia' ansimando e con un movimento deciso ma dolce glielo misi dentro. Era una visione meravigliosa. Rimasi a guardarla per un po'. Aveva le labbra gonfie... La misi a pecora sul bordo del letto e in piedi la penetrai nella figa.

Potevo sentire distintamente il plug che le allargava il culetto e spingeva sull'asta del mio cazzo in pieno tiro. Era una stimolazione anche per me.

Godemmo di quella posizione per molto tempo. Lei inizio' a rilassarsi e poggio' il petto sul letto restando completamente piegata e aperta. Era una cosa bellissima che non duro piu' a lungo perche' lei venne sonoramente. Si butto' sul letto, prona, in estasi. Aveva ancora delle contrazioni involontarie che le facevano vibrare tutta la zona dei fianchi, della vita, il culetto con ancora in bella mostra il bottoncino del plug.

Mi sdraiai a fianco a lei e le accarezzai i capelli. Che sensazione appagante vederla godere in quel modo. Quasi quasi mi bastava cosi'... Quasi...

Poi si riprese e si lancio' sul mio cazzo, lasciando il nuovo giochino li' dove glielo avevo messo. Inizio' a divorarmelo come non aveva mai fatto al punto che dopo pochissimo ero gia' al punto di esplodere. Le chiesi - “Dove vuoi che venga?” Senza esitare disse – “Dietro! Al posto del giochino!“

Lei, che era gia' in posizione a quattro zampe, non si mosse si un millimetro. Andai li dietro e dolcemente le sfilai il plug. Il suo buchetto rimase meravigliosamente aperto.

Poggiai la punta del mio cazzo che senza sforzo alcuno entro liscio liscio fino in fondo. Ero in uno stato di estasi mai provato prima. Era cosi' larga e accogliente che nel mio andare su e giu' uscivo completamente. Lo toglievo fuori di qualche millimetro, il suo buchetto restava aperto pronto a riaccogliermi. Rientravo dritto dritto fino in fondo. E cosi' via, tantissime volte. Era un'inculata storica, cosi' come l'orgasmo. Timidamente disse - “Riempimi!” La riempii dal fondo fino all'uscita. L'orgasmo duro' tantissimo. Ero praticamente commosso.

Quella volta fu una delle poche dove non ci fu il “secondo tempo”, ad entrambi bastava cosi'.

Fu un'esperienza unica nel suo genere. Unica nell'intensita' e nella semplicita', se cosi' vogliamo dire. Fu cosi' bella ed appagante che mi feci convincere a provare io stesso il giochino, sembrava essere l'ennesimo inizio di un nuovo capitolo, ma non ci fu il tempo (per fortuna? - NDR), piuttosto fu invece l'ultimo nostro incontro.

Stavamo lavorando al nostro prossimo incontro, ma gli orari e gli impegni di lavoro erano contro di noi. Orami erano giorni che non ci si incontrava e la voglia era pazzesca... ricordo un giorno che stavamo per vederci a notte fonda. Mi ricordo come fosse ieri quando mi disse - “Io sono a tua completa disposizione. Quando vuoi, lei e' sempre pronta, giorno e notte, tu mi chiami, io vengo da te... e anche tu vieni!”

Sembrava tutto magnificamente bello, invece, come spesso accade, le cose belle finiscono e forse sono belle anche perche' finiscono.

Avvenne tutto molto in fretta e fu una doccia fredda.

Lei ricevette una proposta di lavoro, di quelle che non si possono rifiutare. Non la avrebbe allontanata da me e forse non avrebbe pregiudicato la nostra frequentazione, se non per periodi accettabili. Sicuramente le avrebbe portato via del tempo... ma il problema non era li'.

Questa opportunita' del suo nuovo lavoro ci diede modo di porre in essere tutta una serie di scambi di idee sul nostro futuro, su cosa eravamo “noi”. Per la prima volta ci confrontammo su cosa fossimo realmente io e lei, come singoli e come coppia. Furono scambi tutti cordiali, a volte un po' accesi ma mai fuori dalle righe.

Fu un'occasione per metterci a nudo, in un modo che non avevamo mai fatto, senza paure, senza vergogna. Emersero parti di noi in netto contrasto. Emersero dubbi, confusione, esigenze opposte, visioni della vita fortemente contrastanti. La differenza di eta' emerse prepotente.

La nostra magnifica armonia sessuale non aveva un omologo fuori dal letto e contrastava nettamente con una visione della vita e del futuro diametralmente opposta. Era triste ammetterlo, ma ne eravamo consapevoli tutti e due. Decidemmo, non senza sofferenza, per il bene di entrambi, che era arrivato il momento di dire basta e prendere ognuno la propria strada.

Abbiamo provato a restare amici, ma non ci siamo riusciti. Quella passione tra noi era ormai parte integrante del nostro rapporto. Di un rapporto che ormai non aveva piu' ragione d'essere.

Forse avremmo dovuto lasciarci prima o forse no. Forse avremmo dovuto parlarci prima, o forse no. Forse non sarebbe cambiato niente, ma non lo sapremo mai.

Non ho rimpianti.

- FINE -
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La fine del viaggio:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni