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Prime Esperienze

La prima coppia non si scorda mai (Parte 2)


di NapoliDoc
01.02.2018    |    4.459    |    1 6.5
""La prossima volta ti voglio depilato, ma per questa volta passi, ho capito che è il tuo debutto" disse, e se lo ficcò tutto in gola..."
...continua...

"Tesoruccio!" Esclamò Laura, che nel mentre mi teneva stretto il pacco dall'esterno del jeans.
"Sai che Antonio è proprio un bravo ragazzo?" continuò, con un sorriso più che malizioso.

"Immagino" rispose Luca con voce ferma, porgendomi l'acqua e facendomi un occhiolino.
Bevvi e porsi la bottiglia a Laura che nel bere si fece cadere un pò d'acqua sul collo.
D'istinto, ignorando totalmente Luca, leccai le gocce fresche sul collo di lei.

"Venendo ho visto un pò di gente in giro qui su, Antonio ti va se vi porto a fare un giro? Puoi lasciare la moto qui e ti riaccompagniamo più tardi", disse Luca, interrompendomi subito.

Non me lo feci dire due volte. Quell'occhiolino fatto prima mi aveva infuso sicurezza, mi sentivo tranquillo e l'idea di vivermi una situazione del genere mi piaceva da morire.

"Ok, vado a mettere il blocco alla moto" Recuperai la mia roba e mi incamminai su per la collinetta mentre loro facevano lo stesso. Li sentivo ridere poco dietro di me, persino la risata di lei era eccitante.

Misi il blocco e feci a passo svelto quei pochi metri che mi separano dalla loro auto. Vidi dal lunotto posteriore Laura seduta dietro e quindi aprii la portiera del passeggero per accomodarmi davanti.

"Ma quanto sei un bravo ragazzo, ha ragione Laura!" disse Luca fermandomi. "Sali dietro che Lauretta qui soffre di solitudine" esclamò prorompendo in una grassa risata.
Feci quanto richiesto, ma non posso dimenticare la sensazione, che non mi piacque, di sentirmi un giocattolo nelle loro mani. Non mi piaceva, e non mi piace tutt'ora se non in casi "particolari", non avere il polso della situazione.

Nemmeno il tempo di salire dietro e mettere in moto la station wagon che Laura aveva già divaricato le gambe e, accarezzandosi il clitoride, mi prendeva per la nuca portandomi in modo deciso verso le sue carni.

"Riprendi dove avevi lasciato, da bravo."

Mi dimenticai totalmente di essere in auto, completamente assorbito dal calore della sua fica e dai suoi umori. Il cazzo ormai mi esplodeva nei pantaloni e stavo anche scomodo, per cui mi alzai per rimettermi seduto e sbottonarmi, non ce la facevo più.
Luca abbassò lo specchietto per godersi lo spettacolo, mentre Laura mi fermava: "aspetta faccio io, mi piace scartare i regali" disse lei facendoci ridere di gusto.
Il cazzo mi venne fuori come un molla, Laura lo strinse subito alla base tenendolo fermo.
Lo osservava e lo baciava con leggerezza, guardando ora Luca con un sorriso malizioso, ora me con una faccia da gran porca.
"Che ne dici?" non potei trattenermi dalla fatidica domanda.
"La prossima volta ti voglio depilato, ma per questa volta passi, ho capito che è il tuo debutto" disse, e se lo ficcò tutto in gola.

Ero troppo eccitato e non riuscivo a trattenermi, glielo dissi. Al sentire le mie parole, anzichè fermarsi, Laura mi strinse le palle ed aumentò il ritmo, facendomi letteralemente esplodere nella sua bocca. Ancora piena, si sollevò guardandomi con aria di sfida e passandosi un dito attorno alle labbra deglutì.

"Amore dobbiamo fermarci, il ragazzino qui è un pò veloce..."
"Vorrei vedere te tesò" dissi, per togliermi dall'imbarazzo.

Sentii il ticchettio della freccia. Luca era entrato in una stradina e si era fermato sotto un albero, invitandoci ad uscire dall'auto. Aveva aperto il bagagliaio e fatto sedere Laura, ed ora si baciavano appassionatamente mentre Laura gli sbottonava i pantaloni ed iniziava a segarlo. Io ero in piedi lì vicino ad accarezzarmi, mentre Luca mi guardava di nuovo con quel ghigno. Ad un certo punto si staccò da lei per girarla.

"Ancora non lo avevi visto...ma guarda che bel culo ha mia moglie! Che ne dici com'è?" disse alzando il vestitino a Laura e mostrandomi quello spettacolo. Mi avvicinai ed iniziai ad accarezzarle i glutei, mentre Luca le sfilava il perizoma. "Finalmente" disse lei, portandosi fuori dal bagagliaio ed iniziando a succhiare avidamente il marito. Dalle carezze nel frattempo io ero passato alla lingua, con cui ormai le stavo scopando il culo che non faceva la minima resistenza ed anzi sembrava quasi voler risucchiare la mia lingua.

"Da bravo ragazzo a gran porco in un attimo!" sentii esclamare davanti a me.
"Beh amore, con una troia come te ci credo!" disse Luca compiaciuto.
"Guardalo, bravo il nostro Antonio, ha recuperato subito" continuò mettendosi al mio fianco.

Ora eravamo tutti e due con il cazzo in tiro, con Laura in ginocchio che succhiava entrambi con foga.
"Basta, li voglio dentro" si fermò, ergendosi davanti a noi in tutta la sua proporompenza. Un cazzo in una mano ed uno nell'altra, ci segava lentamente guardandoci negli occhi. Stava valutando. Quello del marito era più lungo del mio, che compensava in larghezza.

"Che hai da guardare?" dissi io in tono provocatorio.
"Proprio niente, ma tu ora aspetti" mi rispose in tono altrettanto provocatorio e con uno sguardo da gran troia.
- Si si, ora vedi - pensai. I giochi erano fatti, non c'era più bisogno di parlare.
Luca, sorridendomi e già sapendo come sarebbe finita, stava facendo il giro dell'auto per abbassare i sediolini posteriori e stendervi una coperta. Tornò indietro passandomi un preservativo e si distese in auto.
Laura, lanciandomi le solite occhiatine, lo seguì, mettendosi a cavalcioni su di lui ed iniziandolo a cavalcare.
Io ero fuori dall'auto, il preservativo in una mano e il cazzo nell'altra.

Si muoveva come avevo visto fare solo nei porno, era fantastica.
Fece spostare il marito per mettersì con la faccia all'altezza del mio cazzo. Mi tolsi pantaloni e boxer in un attimo e mi ripresentai a lei duro come non mai. Le stavo scopando la bocca quando mi accorsi che le palle sbattevano sulla fronte del marito, così mi sollevai un pò, tenendo un piede sull'auto. Nel fare questo lei mi lesse un pò di imbarazzo in volto e sussurrò qualcosa al marito nell'orecchio. In un attimo mi ritrovai con la bocca di lei a succhiarmi il glande, e la lingua di lui più in basso. L'istinto fu quello di ritrarmi ma lei, quasi come ad aspettarsi la mia reazione, mi prese per i glutei tenendomi fermo così.

Non mi restava molta scelta che lasciarmi andare.
Se questo è un gioco, pensai, non voglio essere un vostra pedina.
In un'istante passai in rassegna tutte le possibilità che avevo. Mi è sempre piaciuta la fica ma sono anche sempre stato di vedute abbastanza larghe. In fondo non mi infastidiva che Luca stesse con la bocca sotto il mio cazzo. Mi infastidiva in realtà molto di più che stessero facendo di me quello che volevano, come volevano.

Nel frattempo Laura aveva totalmente perso la razionalità, lasciandosi andare al piacere, godendo, urlando e muovendosi come una forsennata. Anche il ritmo del suo succhiare e segarmi era aumentato, segno del suo godimento. Fu proprio nel momento in cui venne che feci quello che mai avrei pensato ti fare: la presi per l'attaccautra della coda dei capelli sollevandola leggermente, le infilai la lingua in bocca e, spostandola ma tenendo ancora il suo visto lì davanti, piantai il cazzo nella bocca di Luca.

...continua...


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