Prime Esperienze
Prime volte.


15.04.2025 |
3.438 |
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"Mi masturbo o no?
No, sono consapevole di non essere un gran maratoneta, ma i miei diciotto anni mi danno a disposizione due/tre cartucce da poter usare con..."
Estate. Passo la maturità in modo risicato, il mondo degli adulti mi apre le porte e non mi sento pronto ad uscire dalla bolla.Sono ancora giovane, non ho le idee chiare e le relazioni non vanno per il meglio.
In preda a una tempesta ormonale di fine fase adolescenziale, scopro un luogo dove gli adulti lasciano entrare nella loro intimità di coppia persone estranee.
Mille pensieri, devo scaricare la tensione, entro nella tana del Bianconiglio.
Navigo in un mare fatto di diverse sfumature di Eros, dall’eleganza alla stravaganza, dall’ignoto all’ esplicito.
Resto intrappolato in questa dimensione per diverso tempo, l’unico appiglio alla realtà è sentire il mio membro gonfiarsi sempre di più alla vista di questi orizzonti, mi chiede di toccarlo e muoverlo su e giù, per arrivare al solito finale. Stavolta non lo ascolto.
Navigo, chiedo informazioni, vorrei poter approdare da qualche parte ma l’inesperienza non è ben vista e il rifiuto è dietro ad ogni porta che busso.
Ad un certo punto sento un richiamo da una coppia estranea, mi chiede dove sto andando e cosa sto cercando. Rispondo onestamente.
Li vedo e potrebbero sembrare i miei genitori per l’età che hanno. Loro mi vedono giovane, inesperto, ma Lei nota in me quello che solo le donne riescono a percepire nel giro di un attimo: Energia, Vigore e tanta voglia di soddisfare i suoi piaceri più intimi.
Si autoconvincono ad accettarmi, anche per loro è la prima volta. Mi danno appuntamento nella vita reale quella sera stessa.
Sono passate diverse ore, abbasso lo sguardo e noto che tutto il sangue è defluito lì. Mi masturbo o no?
No, sono consapevole di non essere un gran maratoneta, ma i miei diciotto anni mi danno a disposizione due/tre cartucce da poter usare con tranquillità, non voglio sprecare nulla.
Il sole sta calando, cerco di prepararmi il meglio possibile.
L’ora è arrivata, fumo una sigaretta prima di partire, mentina e via verso il luogo prestabilito.
Lei è bellissima, introversa, non ha il coraggio di guardarmi negli occhi e io uguale.
Lui è titubante e insicuro di ciò che sta facendo, ma la conosce da prima che io nascessi e capisce al volo che il desiderio della sua amata è quella di avermi. Prende iniziativa e ci carica in auto, Lui guida, io e Lei dietro.
Ci guardiamo finalmente negli occhi e istintivamente ci prendiamo le mani. Dallo specchietto retrovisore Lui guarda la scena, probabilmente sentendo un’ondata di calore anomala.
Mi chiede di baciarla. Io rimango spiazzato, ma desidero ardentemente poggiare le mie labbra sulle sue. Ci baciamo, ci stringiamo, ci diamo dei piccoli morsi, ma siamo giunti a destinazione: una camera a ore.
Entriamo sentendoci tutti gli sguardi addosso: è comunque la prima volta per tutti.
Ci infiliamo nella camera assegnata e respiriamo. Ormai il rapporto non è teso come poco prima, ridiamo e ci reidratiamo, abbiamo bisogno di liquidi per quella che accadrà.
Lui mi chiede di spogliarmi per primo, eseguo e rimango completamente nudo. Notano che il mio pene sta pulsando e inizia a prendere la sua forma perfetta. Lei gli fa notare che il mio è più lungo e grosso del Suo. Forse non è stata un’ottima scelta sottolinearlo.
Si spogliano, Lui glielo mette in bocca, e mentre lei succhia con foga mi ordina di leccargliela. Mi inginocchio, allargo le sue cosce e avvicino il mio viso. Sento l’odore dei suoi umori e inizio a leccare con calma. Appena la sento ansimare con la bocca piena del membro di suo marito alzo il ritmo, sgorgano liquidi che si mischiano con la mia saliva, quello che posso lo deglutisco.
Lui le viene in bocca, forse la novità l’ha sovraeccitato. Lei mi dà una carezza e mi fa cenno che è il mio turno. Iniziamo a baciarci, la sua presa mi ha fatto dimenticare che lei avesse ancora qualche traccia dello sperma di suo marito. Non importa.
Nel mentre il mio pene gocciante di liquido prespermatico si appoggia sul suo pube.
Stiamo per peccare, ma niente.
Lui innervosito ma non arrabbiato ci implora di fermarci, io rimango pietrificato, Lei comprende, mi chiede scusa con gli occhi e va a consolarlo.
L’erezione passa, le Sue voglie sfumano, Lui si maledice per aver interrotto tutto, chiede scusa a entrambi per il suo momento di debolezza e ci invita a riprendere, ma la magia è finita..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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