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Scambio di Coppia

L'evoluzione Di Patty (Io Tu e l’Amore... - Eros 11…)


di gustoso64
30.10.2018    |    3.093    |    0 9.3
"Era casa, letto, sesso, dolcezza e amore..."
“Che nottata amore...”
Sentirla sussurrare all’orecchio dolcemente per svegliarmi al suo profumo è una sensazione divina.
La mia dea Patty mi abbracciò da dietro sotto le lenzuola bollenti e il tocco dei suoi piedi freddini fu elettrizzante. Una scossa piacevole che aprì la strada alla sensazione delle sue mani sulla schiena. Un tocco unico e che sento da sempre mio. Il tocco di casa, di femmina mia, di donna innamorata e mia.
“Mi è piaciuto propri tutto, sai? E non l’avrei detto...” Detto con quell’erre moscia...
Il caffè era caldo e gustoso, lo gradii molto, ma ancor di più apprezzai sentirla parlare e ascoltarla aprirsi e raccontarmi le sue verità profonde. La adoro vera ed è l’unica donna della mia vita di cui desidero conoscere ogni verità nascosta.
“Il club è stato veramente eccitante e non mi sono sentita a disagio. E poi c’era un’aria di desiderio che mi ha eccitata subito. E quella musica forte che mi trasportava e lo sai che non è da me… E come ho goduto in quella stanza, quel senso di proibito, sapere di essere guardata… E la ragazza ma quanto era eccitante… Voleva fare tutto, era porca e dolce e… sapeva di buono… Sai che non sono una da lesbo eppure… me la sono bevuta tutta. Amo lo sai che ora mi piace scoprirmi… E dopo dai qui da noi con loro due... Ma che scopata! Lui ha un cazzo largo e buono. Amore il tuo è delizioso ma con quel coso ho proprio perso la testa. Hai visto quando mi ha aperta dietro? Dopo mi metti ancora un po di crema?”
Patty fu un fiume in piena. Quando fa così mi distrugge e mi esalta.
Poi parlò di sesso e di eccitazione liberamente. E rise, e rise. Che bello!
Facemmo l’amore dolcemente tutta la mattina. Bellissimo. Ora può godere e chiedere come prima non faceva. Usai due dildo grossi e un succhia clitoride che la fece gridare. Per una volta non mi disse che le mie mani e la mia bocca sono sempre la cosa migliore. Bene. Godette dolcemente e mi regalò un unico intenso orgasmo dolce e liberatorio.
Dopo la doccia ci preparammo ad uscire. E ancora mi sorprese…
Si era comprata degli stivali neri di pelle, sopra al ginocchio, tacco alto. E’… No, di più. Oserei dire sfacciata!
In fondo stavamo andando all’Ikea… Se avessimo dovuto incontrare qualcuno di conosciuto cosa avrebbe pensato?

Riempì il carrello. Adora gli oggetti da cucina, luogo in cui eccelle. Lampade e candele colorate. Mi allontanai e quando la ritrovai stava chiacchierando con una coppia. Giovani. Belli.
“Lui è mio marito. Loro sono Maria e Renzo. Maria lavorava con me in quel negozio di elettronica in Porta Romana, ricordi? Beviamo insieme qualcosa dopo la spesa, su al bistrot?”

“Patty...? Cos’hai in mente?”
“Hai visto che seno ha? Diventeresti pazzo. E come mi guardava lui? Aveva gli occhi fuori. Mi sono girata ed entrambi erano calamitati dai miei stivali...”
“E da quello che c’è dentro...”

“Venite a cena da noi, vi va? E dopo andiamo a fare due salti se vi va”.
“Ma certo, che bello”.
Patty prima di lasciarci le sussurrò all’orecchio di mettersi giù bene.
Maria sembrò non capire, poi il messaggio su Whatsapp di Patty le chiarì le idee.
“Voglio che tu sia sexy, elegante e soprattutto molto figa. Mi sono spiegata?”.
Insomma, voleva capire se erano due persone dalla mentalità aperta o se ci stavamo per rovinare la serata. Erano così giovani e così belli. Una cena con due cinquantenni. Non si sarebbero annoiati?

Maria si presentò con un tubino nero fasciante. Il seno sembrava straripare. I capelli ricci come impazziti e quegli occhi neri, intensi. Calze nere e tacco. Un po ordinaria ma… era stata Patty ad istruirla al telefono, smarrita com’era aveva chiesto consiglio all’amica esperta ritrovata così.
Patty sapeva che le donne mi piacevano così. Un po’ vedove inconsolabili…
La mia Dea aveva una gonna corta nera e una camicia multi colore comprata durante un viaggio africano. Le scarpe invece coloratissime e dal tacco incredibilmente alto. Voleva che spiccassero.
La cena fu divertente. Patty aveva scatenato le sue splendide doti preparando piatti prelibati, eleganti e davvero gustosi. Tutto a buffet. Come poteva servire su quei tacchi?
Passammo al divano. Ripensai alla mia Dea impegnata a far sesso, li sopra, in ogni modo. Non solo con me, ma proprio li…
“Mi accompagni in cucina Maria”. “Certo Pat”.

“Vedi Maria, io e il mio uomo siamo molto avanti, liberi, ci amiamo molto e abbiamo scoperto che ci piace giocare. La nostra complicità è fondamentale. Tu mi piaci molto e anche il tuo uomo...”
“Vuoi dirmi che voi due...”
“Si. Hai voglia di baciarmi?”
Il bacio fu tenero e intenso. Patty voleva assaggiarla e Maria ormai voleva capire e seguire il proprio istinto.
“Ne ho parlato con Renzo in macchina. Lui mi ha confessato di trovarti irresistibilmente sexy e gli ho dato ragione. Per scaldarlo gli ho detto che mi sarebbe piaciuto vederlo scoparti. A momenti andava a sbattere… Ahahah. E’ il momento di dedicarci ai nostri uomini, che ne pensi?”.
“Non vedo l’ora...”

Tornarono in sala mano nella mano, mentre noi eravamo presi dai soliti discorsi senza senso.
Ci misero un attimo a rendere tutto chiaro e irresistibile.
Si sedettero tra noi, a ruoli invertiti.
Patty disse che avevano voglia di giocare. Le loro rispettive mani si posarono sui membri dei partner dell’altra. Solo la visione provocò eccitazione, esaltata dal bacio che si diedero le nostre due donne e dalla mano dell’una nel cuore del sesso dell’altra a strizzarne la gonna.

In pochi minuti fummo a letto. Maria aveva una bocca soffice come il suo seno. Divina. Patty faceva impazzire Renzo, si muoveva come una regina in pieno possesso dei suoi poteri.
Usai parole e parole per entrambe, e più le apostrofavo da vere zoccole più si esaltavano. Ma non solo. Dissi loro anche cose dolci e intime, esaltando la loro carnalità, decantando la dolcezza delle loro forme, il modo di muoversi. Patty era abituata a fare l’amore con un uomo che le raccontasse la sua sensualità nel momento dell’intimità.
Maria no. Ma ne fu sopraffatta. Disse a suo marito che non era mai stata così… Lui sorrise, la baciò, la chiamò amore. Si stavano scoprendo, qui, grazie a noi!
Finimmo abbracciati nel lettone. Ciascuno alla propria donna.
“Non dovevamo andare a ballare? Ahahah”
“La prossima volta… Spero di rivedervi presto...” disse Maria.
E dopo una fetta di torta (naturalmente made in Patty) e un bicchiere fresco di Valdobbiadene, tornammo a fare l’amore insieme per un lungo tratto della notte, intrecciati e spesso sorpresi dal nostro desiderio di scopare con la nostra partner. Esaltati da quell’intreccio, dai desideri, dal vedere l’eccitazione di quelle due splendide femmine calde ed eccitanti e provarne ogni godimento dato e ricevuto.
Farlo con qualcuno accanto, condividendo il proprio eros quasi in un momento pornografico rivelato, rendeva tutto più eccitante.
E stranamente anche dolce.
Era la seconda notte consecutiva di follia, di intreccio e di libertà.
Patty mi mostrò il seno. Se lo fece baciare e succhiare dolcemente. Era casa, letto, sesso, dolcezza e amore.
Restarono a lungo con noi a parlare. Non volevano proprio andare via...
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