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Fidarsi è bene...2


di Analsex
27.03.2016    |    16.137    |    7 7.9
"Rimase sdraiata per un pò, con il fallo piantato ancora dentro che gli allargava fiero il suo culo provato e voglioso..."

Dopo quella brutta esperienza, non ebbi più il coraggio di controllare mia moglie, obbligai me stesso a non chiederle più quali programmi avesse nelle giornate in cui rimaneva sola, sottoponendo il cervello ad uno stress insopportabile.
Nel mio immaginario vedevo ancora quelle terribili scene susseguirsi vigliacche ogni giorno, in ogni momento della giornata in cui io non fossi con lei, tentavo invano di convincermi che fosse stata solamente una sbandata, o magari fosse stata costretta da quel tizio per qualche strana ragione; Eppure, sembravano troppo affiatati insieme, in più, la voglia con cui mi aveva accolto a casa quella sera, non pareva proprio quella di una persona provata da un abuso.
Misi a dura prova le mie emozioni per diverso tempo, cercavo un modo per dirle ciò a cui avevo assistito e magari chiedere spiegazioni, ma avevo paura di rovinare la nostra famiglia, che seppur prigioniera di quella situazione, sembrava essere protetta in una bolla di cristallo, col nostro bimbo che faceva da piedistallo.
Brutto a dirsi ma il sesso migliorò di giorno in giorno, esplosioni di piacere erano per noi pane quotidiano, riuscì anche ad essere protagonista di uno squirt così abbondante da dover sostituire il nostro materasso; Sarà stato l'orgoglio ferito di chi doveva riprendersi il testimone ma non mi sentivo così prestante da quando avevo diciassette anni e la mia donna ne trasse tutti i vantaggi possibili, infatti poteva godersi almeno due stalloni che la riempissero a dovere; aveva i suoi bei piedini curati sopra due 'grandi staffe' sempre pronte a tenerla su...di giri.
La vita proseguì nella naturalezza dello scorrere del tempo, tra la routine di sempre e bellissimi momenti di coppia e di famiglia, finché il destino però, decise di prendersi gioco di me ancora una volta, durante le nostre ultime vacanze estive.
Era la metà di un giugno insolitamente molto caldo, quando arrivò finalmente il giorno della nostra partenza per la crociera sul Mediterraneo a bordo di una delle più belle navi della compagnia; Per l'occasione, lasciammo il nostro bimbo a casa con i nonni; avevamo troppo bisogno di riprenderci da un anno intensamente lavorativo ed io scoppiavo dal desiderio di conoscere quella Marika che fino a poco tempo prima, credevo fosse una persona completamente diversa. Soprattutto dovevo farle capire che con me avrebbe potuto soddisfare liberamente le sue perversioni, senza avere più il bisogno di nascondersi e quindi di tradirmi.

Superata tutta la trafila per l'imbarco e per l'assegnazione del ponte e degli alloggi, fummo accompagnati da un simpatico ragazzo indiano lungo il corridoio che portava alla nostra bellissima camera; Una stanza stupenda, grandissima, con balcone panoramico, una doccia comoda per due persone in cristallo, ed un enorme tv satellitare con opzione cinema e pay per view. Non potevo chiedere di più per una vacanza totalmente rilassante.
Il primo giorno se ne andò in fretta senza grosse pretese, facemmo tutto il giro della nave per capire quali erano i principali punti d'interesse, esplorando la nave da cima a fondo, o meglio da poppa a prua così da facilitare l'indomani i nostri spostamenti.
C'era molta gente, soprattutto molte coppie come noi, magari anche loro con qualche vizietto in cerca di qualcosa di piccante; Provocai a lungo mia moglie su quanto fossero attraenti alcune coppie che incontrammo, e chi sá quali porcate avrebbero mai fatto quella settimana nelle loro stanze, è perché no, se mai avessero organizzato qualche scambio eccitante.
Marika sembrò quasi sorpresa dalle mie considerazioni, ma non mi diede troppa soddisfazione, dicendo che certe storie sarebbero solo il frutto di film porno d'autore o di racconti erotici di buona e perversa immaginazione.
Era impassibile su certi argomenti, un guscio impenetrabile, un 'killer' insospettabile, insomma, sapeva perfettamente come colpire alle spalle senza mai lasciare traccia; Eppure un errore lo aveva commesso, ed io dovevo farglielo capire al più presto.
Una volta in camera, la serata si concluse nel migliore dei modi, ci togliemmo i vestiti e finimmo ad avvinghiarci sotto la nostra bellissima doccia; L'acqua scorreva complice sopra i nostri corpi, l'uno più eccitato dell'altro, che si sbattevano avidi a ritmo di rabbia e passione. Quei discorsi fecero da afrodisiaco alle nostre menti perverse e Marika era in estasi; Era evidente il motivo di tanta eccitazione, così la provocai continuandola a sbattere contro il vetro dicendo:
- Le mie storie da film d'autore ti hanno resa più porca che mai-
E lei ansimante: - Ti piacerebbe vedermi scopare con un'altro uomo mentre lecco la figa di sua moglie con il tuo cazzo piantato nella sua gola ? -
Quella risposta mi spiazzò ed il cazzo si inturgidì ulteriormente; Reggendola forte lungo il collo, iniziai a pomparla ancora più forte costringendola ad urlare di piacere, finché, completamente fuori di se, tiro fuori il cazzo e si insaponò il culo per lubrificarlo, ordinandomi di sfondarlo con forza. Con un colpo secco, obbedì ai suoi ordini e senza alcun freno, presi ad incularla con tutta la foga che avessi in corpo; i suoi urli da porca mi costrinsero ad arrendermi presto, e dopo pochi minuti venimmo entrambi in un lago di piacere. Ancora una volta le avevo provocato uno squirt eccitantissimo facendola tremare da capo a piedi. Rimase ferma a pecora con il culo aperto e gocciolante di seme caldo, così per sconvolgerla ulteriormente, mi piegai sotto di lei, lo raccolsi con la lingua dal suo buchino e la baciai profondamente; le dissi che nessuna fantasia perversa doveva rimanere rinchiusa in un semplice libro o in qualche bel film.
Marika non disse nulla ma quell'ultimo gesto andò sicuramente a segno, facendole scattare quella scintilla che desideravo da molto tempo, guadagnando la sua fiducia e la sua complicità, per innalzare l'asticella della nostra vita sessuale, o almeno così pensai.

Il giorno seguente ci accomodammo al nostro tavolo per la colazione; Mia moglie era piacevolmente rilassata, bella come non mai; Indossava una maglia celeste molto morbida sulle spalle, che lasciava intravedere i seni, liberi dei loro sostegni, da una profonda scollatura; dal pareo bianco, traspariva il costumino striminzito azzurro in tono con la maglia e con la sensualità provocante che emanavano i suoi occhi; I capelli ricci cadevano lungo la schiena nella loro totale libertà, selvaggi come il suo essere femmina e porca allo stesso tempo;
Non proferì parola su quanto era successo la notte in camera ed io feci altrettanto evitando di riproporre l'argomento, sperando fosse lei a prendere l'iniziativa e condurmi per mano verso il suo gioco.
Si guardava spesso intorno scrutando i passeggeri che affollavano la sala in cerca del proprio tavolo, di tanto in tanto si notavano con piacere donne e ragazze che mostravano le loro grazie semi velate da trasparenti copri costume, accompagnate da uomini di altrettanto fascino e fisicamente adatti alla loro provocante bellezza.
Di punto in bianco Marika mi disse:
- Saresti realmente disposto a vedermi posseduta da un'altro uomo? A prescindere che ci sia anche la sua donna a fare lo stesso con te, ne saresti davvero capace?
Un conto è fantasticare mentre facciamo l'amore, ma la realtà sarebbe ben diversa, non credi? -
Rimasi per un momento interdetto da quella domanda, avvenuta forse troppo bruscamente, ma era la mia occasione e dovevo giocarmela bene, e le dissi:
- Hai perfettamente ragione, a mente lucida ti confesso che sarebbe molto difficile assistere ad una scena così forte, sono troppo innamorato per rimanere razionale e godermi il momento; Ma credo che rimanendo seduti ad una tavolo non arriveremo mai ad una conclusione certa di questo discorso, credo invece che bisognerebbe trovarsi immersi nella situazione stessa, avvolti dalla carica erotica di quattro persone desiderose di scoprire i propri limiti e quelli dei rispettivi compagni. -
La mia risposta non poteva essere più esplicita, gli avevo chiesto chiaramente che ero disposto ad andare fino in fondo e la mia curiosità di sapere il suo pensiero al riguardo fu soddisfatta subito dopo, quando mi disse:
- Io credo che la nostra vita sessuale sia totalmente appagante e non serve cercare questo tipo di avventure rischiando anche di poter rovinare il nostro rapporto; Tu soddisfi le mie voglie nel migliore dei modi e non ho problemi di eccitazione tanto da dover ricorrere ad uno squallido scambio di coppia. Capisco che per voi uomini certe fantasie facciano parte del vostro istinto, e che avere due donne nello stesso letto con cui scopare, che magari si scambiano effusioni reciproche, sia il massimo del desiderio sessuale, ma non ne sento alcun bisogno pur ammettendo che sia una situazione eccitante. -
Rimasi basito, incredulo del suo discorso;
Era stata lei a provocarmi quella notte, ed era stata di nuovo lei a prendere questo discorso pochi istanti prima.
Forse aveva paura di scoprire le proprie perversioni perché in qualche modo si sentiva in difetto per i suoi tradimenti e non aveva intenzione di farmi cadere nel sospetto nei suoi confronti.
Chiusi il discorso e mi dedicai a godermi la vacanza, seppur dispiaciuto del suo comportamento e del mio fallimento come uomo nel riuscir a sbloccare le sue fantasie. Forse tutto questo era anche il frutto di quello a cui avevo assistito, ero totalmente incapace di muovermi da single e volevo vederla scopare di nuovo.

Diedi la libertà a Marika di abbandonarsi al suo relax indipendente, impegnando un paio d'ore del mattino alle attività di fitness organizzate sul ponte, ed altrettanto tempo alla sauna privata con tanto di massaggio rivitalizzante.
Avevo nuovamente creato le condizioni per indurre mia moglie a cadere in tentazione dei propri istinti inconfessabili, e con una telecamera 'Go pro' astutamente nascosta in camera, avevo la possibilità di fare ancora da spettatore indesiderato ed impossessarmi delle prove di cui avevo profondamente bisogno.

Prima registrazione...

Lo stesso giorno del dialogo avvenuto con Marika ebbe inizio la mia nuova indagine nei suoi confronti, così, dopo il massaggio tornai direttamente in camera. Ero troppo eccitato di poter scoprire qualcosa, dovetti addirittura distogliere con difficoltà i pensieri durante tutto il trattamento per evitare l'erezione e la conseguente brutta figura.
Mi chiusi in bagno per guardare la registrazione, lei ancora non era rientrata percio lasciai il volume attivo per godermi al meglio il momento; magari non avrei assistito a nulla ma l'eccitazione comandava i miei pensieri, così mandai velocemente il video direttamente al punto in cui Marika entrò dalla porta.
Era da sola e quasi ne fui dispiaciuto, pensavo di avere fortuna al primo colpo ma non fu cosi, almeno per i primi sette minuti del video, quando rovistando in una delle due valige tirò fuori un fallo viola in plastica ed un tubetto di olio lubrificante. Liberandosi delle infradito e del suo costume si sdraiò sul letto iniziando a massaggiarsi il clitoride con gesti prima delicati e lenti, in maniera circolare, poi con movimenti irregolari e sempre più veloci, aumentando il piacere; mugolii di soddisfazione accompagnarono le immagini finché, ancora insoddisfatta, prese l'olio, lubrificando per bene la sua fica, ormai comunque abbondantemente bagnata, ed il suo bellissimo buchino del culetto preparandosi a godere in totale libertà.
Prese in mano il fallo flessibile e se lo infilò praticamente tutto dentro la sua patatina accogliente; Doveva essere lungo almeno ventitre o ventiquattro centimetri e almeno sedici di diametro, non avevo visto mai niente del genere e sinceramente non pensavo che facesse uso di questi sex toys; Quel cazzo viola le provocava un piacere intenso, tanto da ansimare con voglia e senza alcuna inibizione per almeno cinque minuti ininterrotti, finché non lo sostituì con una delle sue graziose mani, che sprofondò senza alcun problema dentro di lei; Si esibì inconsapevole in un fisting eccitantissimo dilatandosi per bene con movimenti sempre più violenti; Ad un tratto, strozzando una delle sue grida di piacere, cambiò addirittura posizione mettendosi a quattro zampe, con il sedere rivolto proprio alla telecamera e quindi ai miei occhi ormai gonfi di eccitazione, preparandosi a penetrare anche il suo buchino ormai pronto e ben lubrificato.
Prese di nuovo il grosso cazzo di gomma picchiettandosi il sedere, lo puntò al buco e lo passò delicatamente intorno a tutta la sua circonferenza, quasi ad emulare un gioco di lingua vogliosa, poi senza freni ed ostacoli lo ingoio interamente dentro di sè; Le urla si fecero più forti e frequenti quasi in corrispondenza di ogni affondo di quel grosso fallo, stava per esplodere di piacere ma decise di superare il limite riempiendosi nuovamente la fica con la sua mano; Aveva la faccia schiacciata sul materasso, che ormai faceva da silenziatore alle sue grida, iniziò a tremare ininterrottamente finché togliendo la sua mano da dentro di lei, fece uscire tutto il suo liquido in un flusso di piacere continuo, bagnando addirittura tutto il letto, per poi abbandonarsi al culmine del getto, completante su stessa, ormai esausta e soddisfatta. Rimase sdraiata per un pò, con il fallo piantato ancora dentro che gli allargava fiero il suo culo provato e voglioso.
Ad un trattò si sentì bussare alla porta, probabilmente le sue urla avevano richiamato l'attenzione di qualcuno che preoccupato, tentò di farsi aprire immediatamente, ma Marika non accennò a muoversi da li, forse dormiva, così, dopo aver insistito parecchio per entrare e non aver ricevuto risposta, quella persona decise di aprire la porta dall'esterno ed entrò nella camera.
Era il responsabile delle pulizie del nostro settore della nave, un bel ragazzo Indiano, alto, muscoloso e sinceramene molto attraente, caratterizzato dai segni particolari messi in risalto dalla sua terra d'origine; la scena che si trovò davanti lo lascio di stucco, per fortuna aveva fatto tutto con discrezione e nessuno a parte lui fu testimone di quello spettacolo.
Marika, che sembrava essere addormentata almeno fino a quel momento, senza nemmeno preoccuparsi di come si era fatta scoprire, disse:
- Chiudi la porta e fammi vedere cosa hai dentro i pantaloni, sbrigati, ho voglia di scopare -
Il ragazzò eseguì l'ordine di mia moglie e dopo aver chiuso la porta si abbassò prima i pantaloni e poi i boxer, liberando un cazzo enorme, ormai in tiro per la situazione decisamente eccitante; Era grosso almeno quanto il cazzo di gomma utilizzato da Marika, che continuò dicendo:
- Togli il pezzo di gomma dal mio culo e comincia a leccare tutto -
La scena fu incredibile, il ragazzo fece esattamente quello che la porca gli ordinò, iniziando a farla godere con la lingua, passandola con foga in mezzo alle chiappe;
Una volta sazia, si sedette sul bordo del letto,
- Ho voglia di succhiare quel pezzo di carne, sbattimento in bocca -
Sceso dal letto, il ragazzo afferrò il cazzo turgido con una mano e lo sbattè ripetutamente sulla faccia di Marika insultandola come una cagna in calore, che dopo averlo assecondato per un pò, lo guardò dritto negli occhi e prese in bocca quel cazzo mulatto gonfio di piacere cercandolo di ingoiare interamente.
Era impossibile poterlo prendere tutto;
Giocò con il suo pene per molto tempo, leccandolo dalla cappella fino alle palle completante glabre, succhiandole anch'esse avidamente e proseguendo con un gioco di lìngua su e giù per tutta l'asta.
Ancora una volta ordinò al suo schiavo qualcosa e stavolta impose lui di girarsi e mettersi a novanta gradi;
Il ragazzo non fece altro che obbedire al comando e si piazzò col suo sedere di marmo e completamente depilato difronte al viso di mia moglie, che dopo averlo schiaffeggiato con una pacca di sfogo, gli affondò la lingua dritta dentro il suo buco del culo.
Lo leccò avidamente, reggendosi forte sulle sue chiappe marmoree, a lui piaceva ed iniziò ad ansimare piacevolmente; Rimasi allibito da quella scena, con me non era mai arrivata a tanto, era evidente che proprio io fossi il suo unico freno inibitore.
Quel numero durò diversi minuti finché oltre a riempire di saliva il culo del ragazzo cominciò una sega violentissima facendolo addirittura arrivare ad urlare di piacere, e senza sosta si dedicò al piacere del suo compagno di giochi con l'orgoglio di una donna sporca terribilmente perversa.
Sentendo il ragazzo ormai giunto al culmine lo fece girare con forza incitandolo a venirle in bocca, così, dopo un ultimo affondo di lingua sulla cappella ormai gonfia di piacere, una lunga ed abbondante colata di seme bianco le inondò la gola, provocando quasi un senso di nausea per la quantità estratta da quel cazzone. Fece fatica a tenerla in bocca prima di ingoiarla, ed una buona parte scolò lungo il collo e quindi dentro la maglietta di Marika, che soddisfatta ad appagata per la sua ultima conquista esclamò:
- Domani alla stessa ora torna qui e apri la porta da solo.
Non preoccuparti di mio marito, sarà impegnato a farsi massaggiare il cazzo da qualche troia dentro la sauna!
Ho intenzione di scoparti come non lo abbia mai fatto nessun'altra, e sarò già pronta ad accoglierti a dovere! -
Lui non disse nulla, indossò nuovamente i vestiti e se ne andò con il pensiero di cosa sarebbe potuto accadere il giorno seguente, a quali travolgenti perversioni lo avrebbe condotto quella donna così bella e porca di come non ne aveva mai conosciute.

Uscì dal bagno con il cazzo ancora gocciolante della grande venuta dovuta alle immagini perverse di quel video, posizionai la telecamera allo stesso modo e mi abbandonai ad una doccia bollente.
Stranamente mi sentivo diverso, non mi feci assalire dallo sconforto dell'ultima volta, quasi rassegnato dalle perversioni di una moglie tanto premurosa quanto profondamente infedele; Mi segai ancora, ripensando alle parole di mia moglie quando disse che io mi rilassavo in sauna con un'altra donna; 'effettivamente mi aveva lanciato un bel segnale'. E con le immagini fantasiose di quella situazione così eccitante, lasciai svuotare nuovamente le palle in una serie di spruzzi di piacere, con il pensiero che era giunto anche per me il momento di divertirmi da solo;
In quanto a mia moglie, non vedevo l'ora di come si sarebbe fatta sbattere stavolta da quel ragazzone indiano così dotato...

-Continua-
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