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Fidarsi è bene...3


di Analsex
30.09.2016    |    8.844    |    4 8.6
"Elisa era estasiata, ed io sfinito..."


Il giorno seguente facemmo tappa a Taormina, uno dei posti più incantevoli che si possono visitare nella vita; Un panorama mozzafiato sul mare azzurro e cristallino, onorato dal lusso sfrenato e dal turismo di eccellenza.

La mattinata fù estremamente calda, in compenso ci godemmo uno spettacolo naturale tra i più belli in assoluto, con lo sfondo del mare ed il buon cibo come cornice di una giornata fantastica; Di tanto in tanto mi distraevo attratto dallle belle donne, in particolare una stupenda signora intorno ai quarant'anni che prendeva il sole nuda sul bordo di una piscina di una villa poco sotto uno degli scorci panoramici. Mi accorsi che anche Marika la notò, ma senza dirmi niente, e rimase a guardarla a lungo pensando magari a chissà quale situazione dentro la sua testolina perversa.
Rientrati sulla nave, ci facemmo una bella doccia rinfrescante, stavolta senza sesso, poi ci dividemmo per le nostre attività; Erano ancora le diciassette, e Marika disse di rimanere in camera per riposare un po', poi ci saremmo visti sul ponte per un aperitivo; io invece, decisi di abbandonarmi ancora sotto le dolci mani delle massaggiatrici della spa, per poi raggiungere mia moglie all appuntamento delle diciotto e trenta.
Avevo prenotato il massaggio per le diciassette e dieci, puntualissimo ero già pronto per essere chiamato dalle bellissime ragazze che l'ottimo servizio della spa offriva ai suoi clienti, Anna ed Elisa; non sapevo quale delle due si sarebbe presa cura del mio relax, ma poco importava data la bellezza di entrambe.
Elisa era bionda, con i capelli lunghi e lisci, raccolti in una bellissima treccia che cadeva dolce sopra la spalla sinistra, fino al petto, non molto grande ma sicuramente sodo e ben fatto, o almeno così lasciava immaginare il suo stretto camice bianco; era piccolina, più o meno un metro e sessanta di statura, magrolina e con un sedere che implorava di essere colpito;
Anna era una bellissima moretta formosa, dai capelli ricci e voluminosi, la pelle abbondantemente abbronzata ed estremamente sensuale; il seno non lasciava dubbi della sua abbondanza, mettendo alla prova i piccoli bottoni della sua divisa, con una quarta o quinta misura decisamente provocante. L'aspetto più eccitante che caratterizzava entrambe, era la raffinatezza delle mani e dei loro piedi, così curati e delicati, non volgari, messi in risalto dalle unghie ben dipinte, sicuramente cariche di eros nella fantasia di un uomo.
Venne il mio turno, ed Elisa mi invitò ad entrare.

La stanza era già accuratamente preparata per me, Elisa mi ordinò di liberarmi dei miei vestiti ed indossare l'imbarazzante costumino di carta verde acqua che però a malapena riusciva a contenere le mie parti intime...ero pronto per godermi la mia ora sotto le sue mani di velluto.
La ragazza mi chiese di sdraiarmi a pancia in giù, iniziando a spalmare gli oli lubrificanti e profumati prima sulle spalle, per poi scendere sempre più in basso passando per tutta la schiena, quindi a stuzzicare i miei sensi fino alle dita dei piedi; Dio che piacere, ero già in estasi; Quel giorno non avevo ancora sfogato la mia carica ormonale, già fortemente incrementata dalle donne semi nude in giro per tutta Taormina, in più, nella mia testa erano nitide le sequenze del video di Marika che faceva la porca con quel ragazzo.
Le mani di Elisa posate sopra i miei glutei, giocarono sporco contro ogni mio sforzo per distogliere le attenzioni su quei pensieri e su quelle fantasie che la vedevano protagonista delle mie perversioni in quel momento;
La mia posizione in qualche modo aiutava a nascondere il cazzo, ormai in totale esplosione, quando Elisa mi ordinò di girarmi; Nel panico più totale fui costretto a giustificarmi accusando le sue mani di muoversi molto bene nei punti giusti per poi eseguire l'ordine.
Senza badare molto alla situazione, mi tranquillizzo dicendo che era tutto normale e che sicuramente stava eseguendo bene il suo lavoro, lasciandosi scappare una piccola risata per smorzare l'imbarazzo.
Mi lasció di stucco quel modo di reagire e anche se ero convinto che facesse parte del suo mestiere, colsi una piccola nota di malizia nelle sue espressioni, e volevo esserne sicuro...
Iniziò nuovamente a distribuire l'olio su tutta la pancia, scorrendo su e giù con me mani, dalle spalle fino alle caviglie e quindi culminando con i piedi; ad ogni passaggio verso la zona pubica, cercavo di inclinare leggermente il bacino per assecondare i suoi movimenti ed avvicinarle il cazzo il più possibile, finché dopo alcuni tentavi, riuscì a sfiorala...
Il suo sguardo verso la mia erezione fu istintivo e voglioso, ma giocando sporco, le chiesi immediatamente scusa di essermi spostato; Elisa aveva già capito tutto e non fu lei a cadere nel mio gioco, ma fui io ad essere soggiogato dalla sua voglia di scopare;
Non disse nulla, prese un olio da uno scaffale e lo versò tutto sul mio cazzo gonfio, tirando poi via il mio perizoma di carta, mi spalmo tutto il corpo, ungendo ogni cosa e si liberò del suo camice bianco.
Era fantastica, non riuscì a vedere bene il suo intimo rosso, perché cadde a terra in un secondo, lasciando spazio ad un seno perfetto e la fighetta liscia liscia, abbellita da un pratino corto e rettangolare sopra di essa. Stavo per venire solo ammirandola.
Salì sopra di me con una eleganza unica, iniziò una sega a due mani molto lenta, guardandomi dritto negli occhi mettendo a dura prova la mia resistenza fin da subito. Dovevo resistere.
Non diceva una parola, nulla...si avvinghiò al mio collo e mi infilo la lingua dritta in bocca, regalandomi un bacio così appassionato e voglioso che dimenticai presto di essere in crociera con Marika. Nel frattempo si muoveva premendo la figa sulla mia asta, stuzzicando il clitoride a chiamare il primo orgasmo, mentre gli umori colavano già copiosi e i primi mugolii echeggiavano dalla sua bocca.
Di colpo si staccò da me e vorace piombó dritta sul cazzo facendolo scomparire dentro la gola; i suoi occhi si gonfiarono liberando qualche lacrima, il volto diventò paonazzo ed una colata di saliva iniziò a scivolare sulle mie palle, uniche a rimanere al di fuori della sua bocca;
Piano piano liberò il cazzo e poi lo fece ancora suo, e puoi di nuovo fuori e quindi ancora dentro, pensavo soffocasse ma era in preda alla sua eccitazione.
Stavo per scoppiare... Le vene mi facevano male, la cappella era ormai fuori misura e lei aveva già capito che stavo per venire; con un ultimo affondo me lo risucchio ancora una volta e al primo spruzzo le si gonfiò il viso e la crema le uscì direttamente dal naso, poi ,come una colata, fece sbrodolare il resto fuori dalla bocca.
Avevo i brividi per il pompino più bello della mia vita; il suo volto era vistosamente provato, ma lo sguardo chiedeva molto di più;
Elisa ne voleva ancora, aveva bisogno di sentirsi sbattuta e la mia erezione era carta bianca per le sue intenzioni perverse...
Senza ricomporsi mi baciò intensamente, ancora sporca e bagnata dagli umori;
Prese nuovamente l'olio e lo spalmo direttamente sul suo buchino più stretto, scese dal lettino e appoggiando le mani su di esso, a gambe divaricante mi chiese di incularla il più forte possibile;
Non riuscì neanche a pensare molto, quando mi ritrovai già a puntargli la cappella ancora sbrodolante sul culo;
L'olio favorì il compito e la sua esperienza nella pratica fece sì che il culo fu penetrato come fosse burro, mentre un grido di piacere le uscì dalla bocca; iniziai a pompare il più forte che potessi,e favorito dalla mia prima venuta ero sicuro di resistere a lungo;
Lei godeva e ansimava; passó prima a toccarsi la figa con la mano e poi si auto penetrò con l'altra, era fuori controllo ed io le stavo letteralmente rompendo il culo; non immaginavo che una ragazza così minuta potesse avere tutta quella resistenza...
Passarono 10 minuti di inculata, finché non sentì tra i piedi colare i suoi umori; con un ultimo sforzo, le schiacciai la testa sul cuscino e presi a sbatterla ancora più forte, e poi ancora, quando tremante come una foglia, Elisa iniziò ad urlare e tremare soffocando il suono mordendo il cuscino
Con le ultime due inculate, arrivai al culmine, ma prima di venire, la costrinsi ad accovacciarsi, le bloccai la testa e glielo spinsi in gola; lei iniziò a venire a spruzzo sul pavimento ed io le inondai la gola di sperma, come ringraziamento per la scopata più bella della mia vita...
Elisa era estasiata, ed io sfinito...
Ci baciammo ancora sul lettino per più di 10 minuti, aspettando la fine del tempo del trattamento;
Prima di andare via, Elisa mi volle deliziare ancora della sua lingua, stavolta vestita da brava massaggiatrice...mi disse che adorava il sapore del cazzo dopo essere stata inculata; la terza volta fui ancora in grado di spruzzare, e lei non rinunciò neanche a l'ultima bevuta...






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