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Il Fotografo Cap.21 - Il Makeover


di blueyes5
15.05.2025    |    738    |    2 8.7
"Il ragazzo mostra la chiavetta USB..."
La mattina inizia come sempre con Marco e Maddie appostati alla finestra. Il nuovo shooting è online da poche ore, e già sta macinando visualizzazioni.
Ma l’attenzione dei due oggi è tutta altrove.

“C’è movimento al terzo piano.” dice Marco, con l’occhio incollato al mirino.
Una figura nuova entra nell'appartamento. Indossa abiti da tecnico, ma non ha alcun attrezzo. Scambia qualche parola con il ragazzo e si dirigono verso la porta dell’armadio. Parlano, sembrano discutere. Il ragazzo mostra la chiavetta USB.

Poi la scena cambia. Il tecnico si avvicina alla blindata, tira fuori uno strano strumento e lo appoggia alla serratura. Il ragazzo si guarda intorno, teso. Poi chiude tutte le tende.
“Merda…” sussurra Marco.
“C’è qualcuno che vuole entrare là dentro. E lui lo ha lasciato fare.” commenta Maddie.
“Quindi non è casa sua?” domanda Marco.
“Oppure sì, ma non è il solo.”
Annotano tutto. La porta blindata. Il dispositivo. L’orario. Il volto del nuovo arrivato.
A mezzogiorno e mezzo sono ancora lì, tesi come due investigatori sotto copertura.
“Ok, pausa.” dice Maddie all’improvviso. “Ti porto a pranzo fuori. Sushi. Offro io.”

Due tavoli più in là, Marco sussulta: “È la signora Boldoni!”
E non è col marito. È con un altro uomo, elegante, distinto. Tra i due c’è intimità. Ride, si tocca i capelli, appoggia la mano sulle sue. Maddie segue lo scambio con interesse.
Dopo qualche minuto, la donna si alza e si dirige verso i bagni.
L’uomo aspetta qualche istante, poi si alza a sua volta, guardandosi attorno con nonchalance.
“Scommettiamo che…?” Maddie sorride, prende il telefono, si alza e segue la scena.
Il bagno degli uomini è vuoto. Quello delle donne anche. Solo quello per disabili è chiuso. Da dentro, rumori inequivocabili: rantoli, colpi di gola, il suono umido e ritmato di un pompino in corso.
Maddie entra nel bagno accanto, quello delle donne, chiude a chiave, sale sulla tazza e sporge la mano col telefono oltre il muro divisorio. Scatta una foto.
Il primo scatto è sfocato e decentrato, ma si riconosce bene la testa bionda della signora Boldoni, in ginocchio davanti all’uomo, la bocca impegnata sul suo cazzo.
Maddie attiva la registrazione video, sistema l’inquadratura e registra quasi due minuti. Il movimento della testa, la mano di lui che guida, lo sguardo perso nel piacere. Infine, l’uomo si irrigidisce, rantola e raggiunge l’orgasmo.
Maddie interrompe la registrazione e torna a tavola con un sorrisetto.
“Scommessa vinta.”
Guardano insieme il video: è nitido, vivido, disturbante. Si vede bene tutto: le labbra che scorrono sull’asta, la bocca che si apre per raccogliere l’eiaculazione, la signora che poi si ripulisce con un tovagliolo prima di uscire dal bagno, composta come se niente fosse.
Marco inghiotte l’ultimo pezzo di maki e ride.
“Altro materiale compromettente per la nostra collezione.”

Tornano a casa con un nuovo segreto in tasca. Quando arrivano davanti all’ingresso del palazzo, Marco si ferma.
“Non vieni su?”
“No. Andiamo da me. Dobbiamo fare una cosa nel mio appartamento.”
Marco la guarda sorpreso. “Cosa dobbiamo fare?”
“Fatti i cazzi tuoi e non rompere. Te lo dirò quando serve.”

Una volta dentro, Marco si ritrova sul divano. Quello stesso divano che aveva immortalato in decine di foto mentre lei faceva di tutto e di più con le sue “collaborazioni”.
Poi suona il campanello.
Apre Maddie. Un ragazzo altissimo, magrissimo, capelli lunghi, unghie curate, portamento teatrale entra nella stanza.
“Marco, questo è Claudio... pardon, Claude. Si occuperà di te.”
Marco sbianca.
“In… in che senso? Non credo di essere pronto, non sono... a me non piacciono…”
Maddie sbuffa. “Ma che stai farfugliando, coglione?! Mettiti seduto lì sulla sedia.”
Marco si siede, rassegnato. Claude si avvicina, mani sui capelli, poi sul viso.
“Tesoro, è molto peggio di come me l’avevi descritto. Guarda questi capelli, la pelle... mio Dio, i punti neri!”
“Non fare il modesto Claudio, tu hai le mani d’oro, datti da fare.”
Claude si irrigidisce. “Ti ho già detto mille volte di non chiamarmi Claudio! Ugh.”
Maddie ride. “Dai, tesoro, sai che ti adoro.”
Claude stende l’attrezzatura sul tavolo: forbici, rasoi, creme, pennelli. Parte il restyling.

Due ore dopo, il miracolo è compiuto.
Marco ha un taglio moderno, la pelle liscia, le mani curate. Sembra un’altra persona.
Claude e Maddie lo osservano in silenzio. Poi lei parla:
“Incredibile. Riesci sempre a sorprendermi.”
Claude alza il mento, soddisfatto. “Mi stupisco da solo, a volte.”
Maddie si avvicina e gli porge una busta. “Questa è per te. Hai fatto un capolavoro.”
“Grazie tesoro. Sempre un piacere lavorare per te.”
Poi si volta verso Marco: “E tu... cerca di non rovinare tutto nel giro di due giorni, ok? Bonsoir!”

Marco si alza, si guarda allo specchio. Stupito.
“Sembr... sembro uno uscito dalla pubblicità di un profumo.”
“Ehi, sfigatello. Non ti montare la testa. Sei solo meno inguardabile di prima. E potresti anche ringraziarmi, no?”
“Grazie, Maddie.”
Le dà un bacio sulla guancia. Lei lo lascia fare.
Poi lui torna a guardarsi. Una lacrima scivola lungo la guancia.
“Ma che cazzo... seriamente stai piangendo? Ma sei proprio un caso disperato.”
Lo spinge verso la porta. “Sparisci. Quella è la porta. La strada la conosci.”
Marco se ne va. Confuso. Ma felice.

La sera, si guarda allo specchio nel bagno.
“Sono io?” sussurra. “Grazie, Maddie.”
Si affaccia alla finestra. Maddie è sul balcone, con un bicchiere in mano.
Lui alza la mano per salutarla.
Lei risponde con un dito medio e un sorriso.
Poi un messaggio.
FOTO: Marco sulla sedia, Claude gli sistema i capelli.
TESTO: Un fotografo che fa foto così fighe, che ha una modella così figa, non può non essere un gran figo. Questo è il primo passo. Smettila di trattarti male e dimostrami che hai le palle e la presenza per fare squadra con me.
PS: tu smetti di trattarti male… io invece continuerò a trattarti di merda. Buonanotte sfigato.

Continua nella sezione "Lui & Lei"...
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