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Marica la collega tettona


di Occhiverdi1979
03.05.2018    |    32.299    |    6 9.6
"Se qualcuno volesse scrivermi può farlo a occhivedy chiocciola tiscali punto it..."
Ciao a tutti, mi chiamo Marco e sono un uomo di 40 anni, sposato con prole e quello che stò per scrivere è un racconto vero incentrato su una relazione extra coniugale che è durata per circa un anno.
Un pò di anni fà nella mia azienda venne assunta una donna di 45 anni di nome Marisa, anch'essa sposata, nel reparto amministrazione, che si faceva notare non tanto per come vestiva o si comportava ma perché era alta e con un seno abbondante.
Sono sposato e non sono il tipo di uomo che và in cerca di storie o avventure , è anche vero però che se mi capita non mi tiro indietro. I primi tempi oltre al fatto di aver notato Marisa per il suo seno abbondante, non avevo pensieri erotici su di lei anche perché almeno all'inizio nel lavoro non ci era capitato di collaborare. Un giorno per motivi lavorativi incominciò a mandarmi delle mail per chiedermi delucidazioni lavorative ed io rispondevo sempre in modo professionale. Avvolte ci si incrociava a prendere il caffè alla macchinetta , ma oltre a qualche saluto e sorriso niente di più.
Un giorno ricevetti una sua mail di lavoro che inizialmente non aveva nulla di diverso dalle altre ma una volta risposto mi resi conto che non era stata mandata dall'indirizzo di lavoro ma dal suo privato, io a quel punto , le feci notare la cosa e Marisa mi rispose che si era sbagliata ; la cosa finì lì, ma una vocina nei miei pensieri ogni tanto mi tormentava così decisi di "buttare un sasso" per verificare se fosse stato uno sbaglio involontario o se voluto, così gli scrissi dalla mia mail personale facendogli i complimenti per il suo lavoro e per dirgli che mi sembrava giusto che anche lei avesse la mia mail privata.
Da quel giorno è stato un crescendo di mail private, all'inizio di complimenti sempre più maliziosi fino a quando la invitai a prendere un caffè fuori dal lavoro dove potevamo scambiare due chiacchere lontani da occhi indiscresti che potessero maliziare su di noi. Lei accettò con molto piacere e così un tardo pomeriggio, usciti da lavoro, andammo in un bar nei pressi di un parco immerso nel verde. Prendemmo il caffè parlando del più e del meno e senza rendercene conto eravamo a farci una passeggiata ; dopo un pò ci fù un attimo di silenzio nel quale entrambi ci sentimmo imbarazzati, quando Marisa esclamò "Marco sai che hai degli occhi stupendi? li ho notati sin dal primo giorno che ti ho visto" , io rimasi un pò imbarazzato dall'inaspettata affermazione, la ringraziai e contraccambiai con altrettanti complimenti su di lei. Poi ci guardammo negli occhi e ci baciammo. Lei dopo il bacio arrossì, sembrava imbambolata, incredula che lo avesse fatto ma felicissima. Quel giorno terminò così e tornammo a casa con mille pensieri.
Dopo quel giorno fù tutto un crescendo di emozioni, ci vedevamo all'ora di pranzo in una vietta appartata vicino il lavoro in auto dove potevamo baciarci; i primi incontri la vedevo contratta ma poi piano piano si scioglieva, io sin dall'inizio mentre la baciavo le toccavo i suoi seni che oltre ad essere grandi erano anche molto sensibili. Marisa iniziò ad allungare le sue mani sul mio pacco che ogni volta che ci vedevamo era sempre in tiro; nei primi incontri non osava infilare la mano nei miei pantaloni ma si limitava a massaggiarlo, poi un giorno mentre eravamo intenti a baciarmi e a toccarci , mi sbottonai i pantaloni e lei finalmente lo prese in mano, sembrava non aspettasse altro, continuava a baciarmi ma con la mano continuava a segarmi per parecchi minuti. Il posto non era dei migliori per cui non ci si poteva spingere oltre ma un giorno Marisa mi disse" guarda la strada" e si chinò tra le mie gambe ed iniziò a prenderlo in bocca, era stupendo , percepivo la sua passione, lo baciava, leccava e lo prendeva in bocca facendo su e giù , saranno passati una ventina di minuti dove Marisa per nulla stanca continuava a darmi piacere, ero al culmine , non ce la facevo più quindi con voce quasi strozzata dissi " Marisa io sto per......" ma lei sembrava non capire e continuava a succhiarlo ed io a quel punto le venni in bocca. Pensavo che una volta staccatasi sputasse tutto in un fazzoletto ed invece no, lo ingoiò tutto dicendo " buono". Io rimasi un pò interdetto e lei aggiunse " sai è la prima volta che lo ingoio , con mio marito non ho mai voluto perchè non mi piace il suo sapore, invece il tuo devo dire che è veramente buono" .
Marisa è una donna cresciuta con dei sani principi ma la situazione che si stava creando con me mi diceva che la faceva stare bene e si sentiva libera di fare le cose per piacere e non per un senso del dovere, riferito alla sua vita privata.
Per circa un mesetto siamo andati avanti con lei che mi spompinava tutti i giorni , ma un giorno le dissi che non mi piaceva che solamente lei mi donasse piacere, avrei voluto anche io fare qualcosa per cui le proposi di vederci in un albergo ad ore. All'inizio Marisa la vedevo un pò titubante e mi spiegò che lei ha avuto solamente un solo uomo nella sua vita , il marito, e non sapeva se avrebbe avuto la forza di riuscire a farlo; Io le dissi che non c'èra problema, se non se la sarebbe sentita avremmo rinunciato senza problemi. il giorno fatidico arrivò e ci ritrovammo in una camera , all'inizio eravamo entrambi imbarazzati ma poi baciandoci la situazione si scaldò , ci spogliammo e notai la sua fica con il pelo curato , io le adoro un pò vintage, i suoi seni enormi che presi subito a succhiare e leccare mentre lei mi masturbava con la mano. Dopo un'ora di preliminari e profusi baci mi misi sopra di lei e la penetrai, i suoi occhi per un istante sembravano rigirarsi, iniziai a penetrarla sempre con più vigore e vedevo Marisa in estasi. Saremmo stati un'ora abbondante nel farlo in molteplici posizioni fino a quando messa a pecora mentre stavo per venire lo tirai fuori e venni sopra il suo bellissimo culo.
Periodicamente una volta al mese ci vedevamo in albergo, ma ogni giorno Marisa voleva vedermi alla vietta per spompinarmi. Un giorno tra le nostre tante confidenze le chiesi " Marisa ma tu non hai mai fatto sesso anale?" e lei " molto tempo fà provai una volta con mio marito che era in fissa, è stato molto rozzo e mi fece male e desistemmo nel farlo" , ed io " scusa ma non avete provato ad aiutarvi con delle creme per facilitare la penetrazione?" e lei " no lui è un tipo rozzo per cui da quel giorno non abbiamo più provato, ma è sempre stato un mio desiderio, sento sempre le mie amiche che mi raccontano che lo fanno ed io invece niente, tu sei un uomo dolce e infatti volevo chiederti se avresti voluto esaudire questo mio desiderio". Non riuscivo a crederci, una donna che mi stava chiedendo di essere inculata e per giunta anche vergine in quel buco, così le risposi " Marisa possiamo provare, magari se compri delle creme la prossima volta che andiamo in albergo ci proviamo" e lei " grazie". Quel giorno non tardò ad arrivare , io ero bramoso di incularla ma non volevo farmi illusioni perchè se poi le avesse fatto male avrei potuto rovinare il bel rapporto che c'era tra di noi o per lo meno incrinarlo. Comunque come nei precedenti incontri in camera facemmo sesso ovunque, in piedi, sul letto , in doccia fino a quando Marsia disse" ti ricordi che mi avevi fatto una promessa? " , io cercavo di fare il finto tonto " quale scusa" e lei " mi avevi promesso che avresti esaudito il mio desiderio di prenderlo nel culo", così presi la crema e mentre la scopavo a pecora ho incominciato a lubbrificargli il buco del culo e le dissi " rilassati, farò dolcemente" , presi il mio cazzo che era durissimo, gli misi un pò di crema e lo spinsi dolcemente nel suo culo; era stretto, la cappella entrò facilmente , poi mentre lo stavo per far entrare di più ,sentii dei leggeri lamenti, mi fermai, le baciai la schiena, le toccai i seni, sentivo che si stava di nuovo rilassando così spinsi più dentro il mio cazzo con lei che non si lamentava più, ero tutto dentro e dissi " Marisa tutto bene?" e lei " si, adesso è piacevole", a quelle parole come per istinto iniziai lentamente a muovermi facendolo entrare e uscire, poi alzai un pò i ritmi e cominciai a sentire dei gemiti di piacere da parte di Marica sempre più vibranti; dopo circa dieci minuti che la stavo inculando, in preda forse ad un orgasmo Marica con voce animata disse " Marco, Marco, grazie, grazie,........" ogni volta che il mio cazzo la penetrava fino in fondo lei ripeteva " grazie, grazie...." ; difronte a noi c'era uno specchio grande, che inizialmente non avevo notato, rivolsi il mio guardo verso di lui e i miei occhi hanno incominciato a gustarsi quella scena dove Marica era a quattro zampe sul letto ed io sopra di lei a cavalcioni che la inculavo , potevo guardare il suo volto immerso nel piacere e la sua bocca che esclamava quelle parole, non ho più resistito e le sono venuto dentro. Lei era contentissima, sembrava una bambina quando gli regali la bambola tanto desiderata, così le ho detto " ti è piaciuto?" e lei " mi è piaciuto? da morire, Marco da oggi in poi voglio che tutte le volte che ci vediamo mi inculi, ma solamente te, quello stronzo rozzo di mio marito non se lo merita", colpito da quelle parlole sorrisi e mi stavo per accingere a rivestirmi quando lei si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio "grazie". Non mi era mai capitato che una donna mi ringraziasse sia mentre la inculavo che dopo; erano passate due ore di fuoco e fiamme ma leggevo nei suoi occhi uno sguardo malizioso e infatti Marica si avvicinò e inizio a succhiarmi il cazzo che era ancora in tiro, così le dissi " ma ancora non ti è bastato? " e lei " Marco mi piaci tanto, troppo, ma adoro il tuo cazzo, non sò come fai ad essere così durevole, con mio marito lo facciamo solo con il preservativo perchè lui non riesce a gestirsi e dopo poco viene subito, invece con te non solo riesci a durare parecchio ma lo riesci a fare anche senza preservativo e credimi è tutta un'altra cosa" nel mentre mi parlava mi si mette sopra e inizia a cavalmami; Vedere quegli enormi seni fare su e giù era uno spettacolo......
Per circa un anno ci siamo visti saltuariamente in albergo per qualche ora dove tassativamente Marica voleva essere inculata mentre nel quotidiano il fatto di succhiarmi il cazzo era diventato come un ammazza caffè!!!
Cambiai lavoro dopo qualche tempo e da quel giorno non ci siamo più rivisti anche se ogni tanto ci scriviamo per ricordare le belle emozioni che abbiamo vissuto.
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