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Ciao, vi presento Laura.


di BisexGe59
21.09.2015    |    6.927    |    2 9.8
"Purtroppo, ed ecco che capirete il significato della parola, a quei tempi non esisteva internet che mi avrebbe dato possibilità di capire meglio dove volevo..."
Dopo aver scoperto la mia bisessualità, rimase molta voglia negli anni visto che il mio "compagno di scoperta" non ne voleva più sapere e che cmq ero ancora molto giovincello, stato che in quegli anni, ricordo che parliamo di metà anni '70, non era minimamente paragonabile alle conoscenze e possibilità che hanno i 14/15enni dei nostri giorni. Ma rimase solo la voglia perchè, a parte tante seghe immaginando di essere scopato da altri uomini, cmq crescevo pure io ed anche io come è giusto che fosse cominciavo a sentire l'odore del sesso opposto con conseguente arrivo, negli anni a venire, del classico matrimonio che mi "tarpava" le ali come disponibilità di eventuali uscite. Sinceramente non ci pensavo più al mio stesso sesso, e pensavo che tutto fosse sopito e definitivamente tramontato; quanto mi sbagliavo, ma tanto tanto.
Il matrimonio, come spesso accade, non si rivelò tutto rosa e fiori, anzi funzionava poco e male. Dopo qualche anno si entrò profondamente in crisi, con il conseguente allontanamento di mia moglie da casa, con il solito "ritorno da mammà" :) Le serate in piena solitudine scorrevano lente ed annoiate, non esisteva ancora internet purtroppo (e questo "purtroppo" lo capirete meglio in seguito), ascoltando musica e guardando la televisione girando sui vari canali nella noia più totale; ma una sera successe qualcosa di veramente impensabile. Proprio facendo zappping sui canali mi imbattei su un servizio giornalistico sul mondo dei travestiti, e ne rimasi affascinato, imbambolato dalla sensualità che osservavo e dall'eccitazione che sentivo. Cominciai istintivamente a toccarmi ed il cazzo mi venne subito duro come non mai. Comincia a menarmelo e con l'altra mano a toccarmi il buchetto, fino ad infilarci un dito, con un'eccitazione pazzesca che mi stava portando all'orgasmo in pochi secondi. Le vedevo sculettare su tacchi, indossare intimo sexy, indossare abiti provocanti; mi prendevano da morire.........quasi ad invidiarle.
Pochi secondi prima di sborrarmi in mano, la mia mente mi fece bloccare, e mi fece andare in camera a frugare nei cassetti di mia moglie dove trovai calze autoreggenti, reggicalze, perizoma, un reggiseno e li indossai subito eccitandomi ancora di più e con il cazzo talmente duro che era impossibile rimanesse dentro al perizoma, tanto stava scoppiando. E si perchè a quella stronza di mia moglie avevo regalato tanto intimo sexy, che chiaramente aveva indossato solo 1/2 volte, per poi riporlo nei cassetti a prendere odore; e allora era giusto che li indossassi io per il mio piacere.......e in seguito anche di molti altri. Ma qualcosa mi mancava; quel qualcosa che mi facesse godere da femmina. MI mancava un cazzo da succhiare che mi riempisse il culo per farmi godere come una vera puttana. Ed io che pensavo che certe voglie fossero tramontate, finite. Ma proprio per niente, stavano dormendo in attesa del gran risveglio. MI guardai allo specchio, mi piacevo, mi piaceva quella "donna" che vedevo davanti a me.
L'idea mi venne prepotentemente in mente. Rimasi vestito da donna sotto, mi infilai pantaloni e camicia ed uscii, alle 11 di sera, dirigendomi nella zona delle vicinanze della famosa Via Prè dove stazionavano bancarelle che vendevano anche sex toys e vibratori e dove ne acquistai uno di dimensioni giuste e che non vedevo l'ora di mettermelo nel buchetto che era già bagnatissimo, anche per l'eccitazione che mi procurava il filo del perizoma tra le chiappe belle sode, ed il reggicalze che mi faceva sentire donna, nascosta ma donna, aggravata anche dal fatto che istintivamente cominciai a sculettare come se fossi sui tacchi; me ne accorsi solo per gli sguardi che incontravo tra gli uomini che osservavano i miei movimenti e lo sguardo biricchino, come se mi volessero sbattere contro il muro e scoparmi alla grande. Ma non ero ancora prontA, a questo punto parlo al femminile, e volevo prima "auto sverginarmi" mentalmente e fisicamente e poi capire se spiccare il volo o meno. Arrivata a casa mi spogliai in fretta restando en femme e presi l'unico paio di scarpe con un minimo di tacco che aveva mia moglie. Chiusi per bene la porta di casa, mi accesi una sigaretta, un mio fetish femminile, e cominciai a camminare per casa da donna, sentendomi donna, e sculettando sui tacchi come una donna. Sembrava ci fossi nata con quelle vesti, ci stavo bene e mi sentivo bene, appagata e serena come non ricordavo da tempo. Arrivai davanti allo specchio in camera, mi guardai e ripresi ad eccitarmi come non mai. Mi sedetti sulla poltrona e sempre guardandomi presi il vibratore cominciando a leccarlo tutto attorno, con la saliva che lo ricopriva e lo "bagnava" come un pompino ad un vero cazzo. Socchiusi gli occhi immaginandomi con un uono, che quel vibratore fosse un cazzo diventato duro nella mia bocca. Ad un certo punto non resistetti più cominciai ad ungermi il buco con la saliva, sempre continuando il mio pompino, e quando lo sentii bello aperto, nonostante l'astinenza di tanti anni, presi il vibratore e piano piano me lo infilai tutto dentro fino alla base godendo come una pazza e sentendomi piena ed appagata anche se il cazzo era di plastica e non di carne come avrei voluto. Sborrai copiosamente sulla mano e dopo un piccolo momento di incredulità per quello che era successo, mi sdraiai sul letto, assaporando il piacere dell'accaduto e rendemi conto che quello era il mio stato. La voglia di vivere da donna e godere da donna. Tolsi il vibratore, lo lavai per bene, e ripresi a succhiarlo a lungo provando un piacere immenso. Mi volli dare un nome e decisi Laura, pensando ad un'amica che era matta come un cavallo e che mi aveva sempre dato spunto ad una delle tante masturbazioni passate.
Purtroppo, ed ecco che capirete il significato della parola, a quei tempi non esisteva internet che mi avrebbe dato possibilità di capire meglio dove volevo e potevo arrivare (ma lo avrei scoperto in seguito grazie anche al giornale di annunci Secondamano eheheheh), alla fine ritornai con mia moglie con la quale stò tutt'ora, ma soprattutto avevo una componente che mi tarpava le ali come Laura. Portavo i baffi, e questo era un deterrente troppo forte per spiccare il volo. In pratica ero un uomo che si vestiva da donna e basta; quindi ne carne ne pesce. Non ero una di quelle "donne" che avevo visto in tv in quel servizio, e la cosa nei giorni e mesi seguenti, dove ripensavo all'accaduto da donna, mi dava fastidio e mi faceva pensare e ripensare alla soluzione,perchè a quel punto Laura aveva voglia di uomini, di cazzi da succhiare e farsi riempire, e ne sentiva fortissimamente il desiderio.
Le basi erano cmq state gettate, la consapevolezza era ben presente, e da buona Capricorna non volevo che appena nata, Laura morisse già. Laura doveva vivere e godere a lungo e così fù........ ma ne parleremo nel prossimo racconto. Un bacio dove più preferite.
Laura.
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