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Bullo o Pollo


di DanteBocca
14.11.2012    |    10.326    |    2 7.4
"Mi venne una bellissima idea..."
Io vivo in una zona molto provata da atteggiamenti prevaricatori, mio padre ha un vasto appezzamento di terra, a volte vengono amici di mio padre con le loro famiglie e li ospitiamo in un cascinale, nulla di fastoso, ma abbastanza comodo.

Nnel 1995 venne Peppe un nostro amico che si era trasferito a Torino e che aveva venduto la casa in paese.

Lucia, sua figlia era una gran bella gnocca, molto svelta di lingua, garantisco.

Peppe, era il classico padre geloso e molto orso, sul serio, aggressivo e minaccioso.

La sera scendevo in paese con Lucia e ciascuno andava con una comitiva diversa, lei per farmi ingelosire, come seppi dopo, iniziò a frequentare Stefano, una testa di cazzo che non puoi immagginare. I due cretini, una sera si fesero sgamare da Peppe che assestò un paio di ceffoni a Stefano e impose a Lucia di non incontrarlo più. Erano gli anni in cui inziavano le offerte sui cellulari e Lucia mi chiese di comprarle un cityman 300 della nokia e di farle un contratto dandomi sia i soldi che i documenti.

Conoscendo la mia zoccoletta, feci quanto chiesto, ma incontrando quel testa di cazzo di Stefano lo minacciai che se avesse combinato casini a mio padre gliela avrei fatto "cacare".

Sembrava che tutto andasse serenamente.

Un pomeriggio rientrato da una gita al mare con alcuni amici, mi faccio una bella doccia e con solo l'accappatoio addosso mi recai in uno stanzone che utilizziamo io o mio padre come studio riservato.

Entrando nello studio sentii dei rumori e nel cortile delle urla ed una gran trambusto, poco dopo, mentre giravo attorno alla scrivaniasi spalancò la porta ed entrò Peppe tutto incazzato e rosso in faccia urlando che aveva saputo che quel coglione di Stefano era a casa mia, poi vedendomi in quella tenuta si fermò capendo che non ne sapessi nulla, io nel frattempo completai il giro e mi sedetti alla scrivania invitandolo a fare altrettanto in uno dei divani della stanza.

Cazzo, che spavento, appena feci per sedermi mi resi conto che sotto la scrivania c'era quel coglione di Stefano tutto nudo che mi guardava con occhi imploranti.

Fortunatamente peppe non si rese conto di nulla e la scrivania non permetteva che trapelasse nulla dall'altra parte.

mi sedetti come se nulla fosse e iniziai a parlare cìercando di farmi spiegare, ma sarà per la tensione, sarà perche avevo capito che stefano e Lucia erano stati disturbati mentre scopavano, il cazzo mi diventò duro come non mai, non sono un super dotato, ma non avrei potuto certamente alzarmi in quelle condizioni.

Mi venne una bellissima idea.

Presi Stefano per i capelli e lo tirai facendogli portare la bocca sul mio cazzo.

Capì che non poteva farne a meno.

Stefano era una vera e propria zoccola, giocava con le labbra e con la lingua, succhiava con una sapienza unica, era più bravo pure di Lucia, alla fine venni, fortunatamente senza che Peppe capisse nulla e Stefano ingoiò tutto e ripulì per bene il cazzo.

dopo qualche minuto di amabile conversazione con Peppe, ( continuava a ripetere che avessse preso Stefano lo avrebbe sapientemente fatto a pezzi) mi venne nuovamente duro il cazzo e ben pensai di ridarlo in boccca a Stefano.

Era evidente che gli piacesse, dopo un po' Peppe decise di andare e si alzò, io gli chiesi di chiudere la porta in modo che nessuno potesse entrare.

Appena si chiuse la porta presi Stefano per i capelli e facendogli segno di non fiatare lo feco poggiare alla scrivania e gli dissi "Ti avevo avvertito, ma invece di fartela cacare, te la metto in culo" e così feci, il mio cazzo era ben lubbrificato, ma scivolò dentro troppo velocemente per essere la prima volta, Stefano era una vera zoccola, dopo alcuni colpi iniziò a guaire, apprezzava, cazzo se apprezzava, io trattandosi della seconda ci davo sotto senza complimenti, dun tratto il puttano, come lo chiamo adesso, si girò e si mise a sedere sulla scrivania tirandomi a se e mettendomi la lingua in bocca, era buonissima, sapeva del mio sperma, ma anche della figa di Lucia, e io sapevo riconoscere quel sapore.

Lo penetrai in quella posizione e ci diedi sotto masturbandolo contemporaneamente, dopo pochi minuti Stefano venne con uno schizzo che mi colpì in faccia e le contrazioni del suo culo, sensazione bellissima che non avevo mai provato, mi fecero venire quasi all'istante, ovviamente gli versai tutto in culo.

Con calma ci ricomponemmo e ripulimmo tutto, feci in modo che il coglione venisse nella mia stanza senza essere visto e ci organizzammo perchè potesse uscire senza che Peppe lo vedesse.

Ovviamente il nostro rapporto ha continuato, sono convinto che mi abbia usato per essere visto positivamente da peppe e per continuare a scoparsi Lucia che oggi è sua moglie.

O forse ha usato Lucia per continuare a farsi scopare da me.

Non lo so, ... ... ...

Dopo tre anni , mi hanno scelto come testimone alle loro nozze e per l'addio al celibato ho tirato anch'io dei pompini a Stefano e dopo una notte di movimento l'ho mandato a Lucia con il culo in fiamme e i coglioni sgonfi.

VICENDA VERA CON ALCUNE CORREZIONI SU NOMI E AMBIENTI.

Un bacione, Dante Bocca
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