L'evoluzione Di Patty (con Giulia)… (Divine Dell'eros 6…)

"Non sai quanto sono triste. Neanche un giorno di sole e mare, quelle maledette zanzare che mi hanno impedito anche il giardino. Insomma, sono bianca come un cencio..."
"Beh...non so che dire… Io sono nera come il carbone… non so quanto ne ho preso… non mi odiare..."
"Figurati cucciola, sai che ti adoro e ti perdono tutto..."
"E tu sai che sei la mia isola del tesoro..."
"Arrivate?"
"Si, ci siamo quasi. Non vedo l'ora"
Mari chiude la telefonata ormai prossima all’ascensore.
Entriamo a casa ed è sempre sorprendente vedere il vostro modo di reincontrarvi...
Mari al solito semplice, risaltando i suoi magnifici tatuaggi e i capelli corti grazie a quella corporalità forte eppure delicata, sostenuta da scarpe nere con tacco altissimo e dalle fibbie ben serrate ai piedi delicati e smaltati di rosso rubino.
Patty attende a casa mia. Indossa una vestaglia da casa leggera che lascia ben in evidenza la forza del suo seno e la dolcezza delle sue cosce. Il sabot nero dal tacco altissimo esalta i risalta il suo piede che sa di erotico e slancia le sue splendide caviglie di signora per bene presa dal turbine del suo desiderio.
Quanto siete diverse. E quanto in entrambe c'è quel sorriso complice, quel brivido a volte nascosto che rende questa complicità magica.
"Mari avevi detto carbone, non triplo carbone".
"Detto con quell'erre moscia, mi fai impazzire. Eppure sei così bella anche senza sole sulla pelle..."
"Bella… Sono una vecchietta di classe..."
"Ma sai che la tua classe mi fa impazzire..."
“Beh, ma neanche un saluto, un bacio...?” “E io???”.
In un attimo siamo abbracciati, tutti e tre. Il profumo è qualcosa di incredibile.
Vi scambiate un bacio tenero assaporandovi dolcemente e sempre più profondamente
poi, a turno, rendete vorace la mia bocca...
Non faccio in tempo a cambiarmi e a preparare la bottiglia del prosecco che… siete sul divano, una sull'altra a 69, vi state bevendo e mangiando… Mari ha acceso la telecamera e mostra il cartello Annunci69, Pellebianca e Pellenera.
Il vostro sesso saporito dentro cui mi tuffo a turno per dissetarmi mentre esplode il desiderio è davvero buono. Così dolce quello di Patty. Così gustoso quello di Mari.
Parole dolci e forti, voglia di godere e ridere, di condividere e dopo una lunga esplosione di ciascuno di noi, dalle coccole degli altri due alla fine del godimento, esausti e abbracciati.
Ci tocchiamo a lungo, ancora, a letto per altre due ore dopo brevi pausa intervallate da un drink, lunghissime slinguate ben mixate e molte risate. C’è profumo d’amore, di complicità e di libertà.
“Ragazze, pesciolino stasera?” “Siii” dice Giulia.
“Fatevi belle, si va a cena”.
Vi adoro. Uscite entrambe strafighe, eccitante e taccatissime.
Così diverse, così eccitanti, così elegantemente e fortemente zoccole senza mai esserlo pubblicamente. Ma non esitate a giocare con la vostra eccitazione, il desiderio di scatenare l’altrui desiderio, a partire dal mio, non negandovi il diritto di prendere il gioco come viene, pretendendo d’essere trattate da signore ma anche, se capita, come donne da bordello.
Una serata fantastica, tra l’invidia sorda degli uomini che non possono dirlo alle proprie femmine, e il pensiero del dopo immaginato da tanti in quel ristorante, vissuto da me e… da un un amico, complice che invito via whattsapp. Un AD di grande azienda che alla sola idea di cotanto gioco informa i commensali di doverli lasciare, avvisa a casa che farà tardi e chiama un taxi per raggiungerci a casa…
Le mie ragazze ancora non sanno, ma sanno di quali sorprese sono capace.
E quando arriviamo sotto casa Massimo è lì. Un sorriso, un bacio leggero.
“Ho portato dello champagne”. “Bravo Massi, ottima idea. Saliamo”. Patty nel salutarlo lo prende per mano. Sa di rendermi gelosa e gioca a fare la signora seducente.
Mari se la ride. Mi da un grande bacio a tutta bocca. Poi mi lascia e si lancia nella bocca di Massi.
Si spalanca l’ascensore, entriamo.
Iniziano le danze, in pochi secondi. Che belle. Che troie. Che femmine libere di godere e di far godere...