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La prima volta tra due cazzi. Raccontata da Lei


di dmleilui
04.02.2018    |    31.851    |    13 9.1
"Su un divanetto in mezzo a tutti la bació sulla bocca toccandole il sesso con una passione molto animale..."
Era uno dei loro weekend. Quei weekend fuori dal mondo, lontani da tutto, da riempire solo con le loro parole e i momenti di sensazioni vissute a due.

Il pomeriggio era stato ozioso, lento, e lei, sapendo che comunque era anche un suo desiderio, gli propose una delle loro serate trasgressive. Quelle serate di cui nessuno nella loro vita sapeva, il loro segreto più profondo, che condividevano anche in silenzio, solo con lo sguardo.

Quella sera lei giocò a stuzzicarlo vestendosi davanti a lui, infilando le calze autoreggenti lentamente, controllando che lui la vedesse. Gonna, tacchi e i soliti capelli ribelli che a fatica sistemava. Non si sentiva più bella del solito ma sentiva che quella sera qualcosa di nuovo sarebbe accaduto. Lo volevano entrambi.

La cena fu come sempre piacevole, racconti e vino, lei ne bevve forse più del solito, ma aveva davvero voglia di sentire la testa leggera.

Quando entrarono nel locale, qualche ora dopo, si ricordò delle prime volte, quando si aggiravano nelle stanze più buie di quel luogo sconosciuto e nuovo quasi con timore e, forse, imbarazzo, spinti da curiosità. Adesso si muovevano con sicurezza, con una curiosità selettiva che li portava solo a soffermarsi davanti a scene che potevano alimentare la loro fantasia. Lui però come le prime volte la teneva stretta per mano, facendola sentire al sicuro e protetta.

C’era in lui però una sorta di risolutezza nuova, un’urgenza diversa, che la eccitava e la faceva sentire molto desiderata.

Senza titubanza lui prese l’iniziativa e la condusse in una delle stanze da due, riservata, dove nessuno avrebbe potuto disturbarli e le tolse le mutande lasciandola vestita con la voglia di farle provare piacere con la bocca e le mani.
Lei venne più volte lasciandosi andare come sempre e godendo di quella lingua e quelle mani tra le sue gambe. Lui non volle prendersi il suo piacere e dopo un "ti amo" le disse di ricomporsi, ma tenne le sue mutandine in tasca ed uscirono dalla stanza.

Era una sensazione nuova, e la eccitava molto sapere che lui avrebbe potuto allungare una mano e infilarle le dita nella figa.
Su un divanetto in mezzo a tutti la bació sulla bocca toccandole il sesso con una passione molto animale.
Lei quasi si spaventò ma sapeva che di lui si poteva fidare. Adesso aveva voglia di essere scopata, e il suo cazzo premeva contro la cerniera dei pantaloni ma lei non aveva il coraggio di andare oltre, lì davanti a chiunque.
Lui si fermò e per mano la portó di nuovo in quei luoghi bui, si fermò solo un attimo per prendere un paio di preservativi... Lei capì che quella sera qualcosa di più poteva succedere... Anche di scopare con un altro uomo in un gioco a tre, così come da tempo fantasticavano.

Questa volta la condusse in una stanza non poi così riservata, chi voleva avrebbe potuto guardarli da alcune fessure. La testa le girava dall’eccitazione mista a paura, si sentiva completamente bagnata e aveva l’urgenza di sentire il suo cazzo spingere dentro di lei. Lui la prese con forza sussurrandole quanto fosse bella e quanto fosse eccitante.

Lei sentì che il gioco stava andando oltre quando da una delle fessure proprio accanto al letto vide il pene di un altro uomo che si offriva per giocare con loro.

Lei chiese se lui fosse curioso di vederla toccare quel cazzo e la risposta arrivó tra le sue gambe, il suo uomo si stava eccitando ancora di più.

Allungò la mano e con meraviglia si sentì naturale a toccare quel cazzo che rispose subito alla sua mano.
Il suo uomo la scopava con più foga e i gemiti di piacere che lei emetteva e la mano che continuava a ritmo sempre più veloce indurivano il cazzo dell'altro.
Si sentì davvero troia quando il suo uomo le mise il suo cazzo in bocca, bagnato di lei, guardandola mentre masturbava l'altro. Sentiva che i due cazzi si indurivano sempre di più e questo la eccitava molto, non riusciva a trattenere i gemiti, voleva a quel punto che entrambi godessero.
La sua mano ormai aveva capito cosa piaceva all'altro e mentre il suo uomo al culmine dell'eccitazione le riempì il ventre con il suo seme, l’altro le venne sulla mano.
Lei continuò ad accarezzarlo per dargli più piacere possibile, ma solo per un piacere suo di riflesso.
Il giocattolo di carne sparì rimasero solo loro due, il cuore che batteva a mille e la testa piena di eccitazione.
Le bocche che si cercavano dicendosi "ti amo".

Un'altra esperienza che avrebbero portato tra le lenzuola qualche ora dopo nel loro letto, raccontandosi quello che era solo una tappa di una fantasia che avrebbero, prima o poi vissuto completamente.
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