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L’oscar di Daniela


di Heroesfree
30.09.2017    |    5.948    |    1 9.9
"Erano d’accordo nel valutare prima di un eventuale incontro che l’uomo si facesse sentire per telefono e se possibile anche con una CAM che avrebbe tolto il..."
Ho deciso di inserirlo nel menage a trois perchè è un tradimento pilotato, buona lettura
heroesfree

Era andata a letto tardissimo e la sveglia il mattino l’aveva sentita con enorme fastidio prima di alzarsi e andare a fare una doccia che la potesse destare da quello stato di stanchezza che l’aveva avvolta. Daniela si era messa sotto la doccia e aveva lasciato che il getto d’acqua bollente la scaldasse a lungo. Le piaceva molto stare in quella posizione con l’acqua che accarezzava i suoi seni pieni e sodi ancora leggermente indolenziti dalla notte di passione che aveva consumato con suo marito Luca. Erano sposati ormai da sette anni e Daniela ne era ancora molto innamorata anche se, come tutti i rapporti, alla fine sotto il profilo fisico lei avrebbe voluto qualcosa di più. Era una donna che amava molto fantasticare, sognare e volare con stile e gusto nei meandri dell’eros. Il tradimento in sé lo trovava piacevole e appagante solo sotto il profilo fisico, la sua mente voleva qualcosa che la appagasse tanto quanto il suo corpo e non bastava portarsi a letto un uomo, magari anche bello e dotato. Voleva qualcosa di più e, mentre l’acqua scorreva veloce sul suo corpo, si era trovata a pensare a questa cosa e si era eccitata un po’. Le sue mani avevano iniziato ad accarezzare il suo corpo morbido, aveva preso la doccia, cambiato il getto da tanti zampilli a uno solo più corposo, l’aveva capovolta e ad aveva allargato le gambe per sentire come con forza stimolava il suo sesso. Luca entrando in bagno l’aveva trovata così intravedendola dalla porta a vetri e si era eccitato immediatamente: vedere la sua donna con gli occhi socchiusi e le gambe larghe che gemeva con quel forte getto d’acqua tra le cosce, gli aveva procurato una erezione clamorosa e per un attimo aveva provato ad immaginare cosa o a chi stesse pensando Daniela mentre era in preda ad un ansimare e gemere sempre più forte. Era stato il pensiero di un attimo subito scomparso, in fondo lei era lì e non aveva senso la cosa, anzi l’idea che potesse pensare ad un altro lo aveva eccitato ancora di più. Aveva lasciato cadere per terra i pantaloni del pigiama e si era iniziato a masturbare mentre Daniela continuava a strofinarsi la fica con la doccia e a stringersi un seno con l’altra mano. Per un attimo stava entrando nella cabina doccia poi Luca era tornato indietro quando aveva sentito Daniela ansimare e pronunciare parole che erano suonate come una porta in faccia: “Scopami Manuel, scopami forte e fammi godere”. Quella frase lo aveva fatto desistere dall’entrare in doccia ma lo aveva eccitato ancora di più e, mentre Daniela, ormai era in preda ad un delirio spasmodico e si toccava nel bagno senza sosta, lui era venuto schizzando i suoi abbondanti umori sulla porta a vetri della cabina doccia. Il loro rapporto era sempre stato franco e si erano dette tutte le rispettive fantasie, quella frase sentita in un attimo di delirio orgasmico aveva avuto un effetto devastante sotto tanti profili: primo perché Luca aveva pensato che sua moglie avesse un uomo con cui si vedeva e poi per la bugia che apriva di fatto le porte ad un rapporto di coppia che poco per volta andava incrinandosi sempre più. Così era tornato in camera e aveva atteso l’uscita di Daniela dal bagno non sapendo nemmeno come e se affrontare l’argomento. Invece le cose si erano messe inaspettatamente bene per Luca poichè, appena uscita dal bagno, Daniela con fare malizioso e con un asciugamano stretto in vita era corsa dal suo uomo baciandolo con affetto.”Amore - aveva esordito – sotto la doccia mi sono eccitata e ho pensato di scopare con uno sconosciuto. Mi prendeva in ogni modo ma nella mia fantasia c’eri anche tu, eri vicino a me e tenevi la mano mentre questo ragazzo moro e alto mi scopava con forza da dietro. Ho goduto tanto e il saperti vicino ha aumentato ancora di più il mio piacere perché, da un lato mi eccitava la situazione e dall’altro mi sentivo protetta visto che mi eri accanto”. Con una mossa aveva slacciato l’asciugamano e si era calata sul cazzo di Luca che aveva messo tra i suoi seni generosi stringendolo forte e iniziando a leccarlo lentamente per tirarlo su. “Brutto sporcaccione – aveva continuato accennando un sorriso – ma mentre io mi facevo la doccia tu ti toccavi il pisellino, guarda come sei ancora tutto bagnato, non ti si può lasciare un attimo da solo che ti trastulli come un ragazzino…”. La fantasia era stata confessata e nel modo più semplice: in maniera sincera e divertente Daniela gli aveva detto come e cosa avrebbe voluto fare con il suo uomo. Luca aveva sempre acconsentito alle sue richieste in generale, ma questa volta si sentiva un po’ un nodo in gola perché non sapeva quale sarebbe stata la sua reazione davanti a quello spettacolo che lo avrebbe messo in una condizione di inferiorità e passività nei confronti dell’altro uomo, ma anche di complicità e protezione per Daniela. Insomma una richiesta tanto dura quanto impossibile da rifiutare per Luca che aveva ripreso vigore anche in virtù di questo discorso. Daniela aveva compreso che aveva bisogno di una ricompensa, si era calata sul suo cazzo tornato duro e aveva iniziato un pompino lento ma di quelli da tirar via anche l’anima del compagno. Sentiva la sua bocca avvolgerlo e leccare il filetto per poi scendere fino alla base succhiando sempre mentre le mani accarezzavano i testicoli e scendevano fin sotto il sedere stimolandone il buchetto. Immancabile dopo pochi minuti di questo sapiente trattamento era arrivata l’eiaculazione abbondante che Daniela aveva ingoiato senza lasciare che nessuna goccia fosse sprecata. Poi leccandosi le labbra con un gesto da vera troia e con un sorriso ancora più malizioso gli aveva detto: “Devo dedurre che mi farai contenta e mi accompagnerai in questa mia nuova avventura? Sei il mio amore e sono felice di vivere con te. Adesso dobbiamo trovare il modo di reclutare questo maschione che deve essere dotato ma non rozzo e volgare. Come possiamo fare”? Luca come sempre aveva trovato la soluzione migliore e l’aveva prospettata alla moglie: “Secondo me potremmo mettere un annuncio su un sito specializzato in incontri, arriveranno tantissime proposte e con calma valuteremo quella che ci sembra la più adatta. L’unica cosa che ti chiedo, oltre ad avere un rapporto protetto, è quella di mantenere questa cosa solo per una volta con la stessa persona”. Precauzioni sicuramente giuste quelle che richiedeva Luca che faceva comprendere alla moglie quanto la amasse. Una serie d’incontri con lo stesso uomo invece si sarebbero potuti trasformare in un qualcosa di più di una semplice quanto piacevole scopata e Daniela, che aveva compreso quanto il suo uomo tenesse a lei, aveva accettato senza nemmeno discutere. “Va bene amore, ti prometto che saranno incontri che non si ripeteranno una seconda volta con lo stesso uomo, a meno che non sia tu a cambiare idea”. E avevano scritto l’annuncio su uno dei migliori siti di scambisti presenti in rete. Un annuncio inequivocabile che in pochi giorni aveva collezionato più di cento risposte e intasato la posta. L’altra condizione che aveva posto Luca era quella che anche lui dovesse essere d’accordo con il prescelto e la scelta non era assolutamente semplice da fare. Scartato un 10% di uomini gretti e volgari, c’era un bel numero di persone che, tra foto eccitanti e dichiarazioni di prestazioni super, non era semplice eliminare. Perché se è vero che non è tutto oro quel che luccica era anche difficile poter credere a chi invece non faceva notare le proprie credenziali. Sia Luca sia Daniela erano orientati a scegliere chi, oltre a dimostrare con foto buone dotazioni, non scriveva con l’assillo della scopata a tutti i costi e fine a se stessa. Doveva essere deciso ma non invadente, raffinato ed elegante quanto voglioso a letto: e quando hai tante opportunità davanti a volte, è ancora più difficile selezionare bene. Erano d’accordo nel valutare prima di un eventuale incontro che l’uomo si facesse sentire per telefono e se possibile anche con una CAM che avrebbe tolto il dubbio alla veridicità delle foto inviate. Dopo ampia selezione, la scelta era caduta su Matteo: 35enne moro, alto ma non palestrato che si era proposto con semplicità senza fare sfoggio delle sue doti (anche se la foto era di quelle da primato) e senza vantarsi con prestazioni super ma ostentando una buona fantasia condita da un livello culturale di buon profilo, non solo per come scriveva, ma anche perchè aveva compreso il gioco e non sembrava volesse umiliare Luca che in quella circostanza era decisamente la figura più debole. Inviata una risposta alla mail nella serata era arrivata la conferma del ragazzo che era sembrato disponibile ma non di quelli che vogliono tutto e subito. Luca quando gli aveva parlato aveva avuto un attimo di scoramento: sapere di dover invitare a casa sua un uomo per scoparsi la moglie era un pensiero che mai e poi mai avrebbe immaginato di poter fare e invece stava amabilmente parlando con quel ragazzo e cercava di non tradire un evidente imbarazzo e nervosismo che gli avevano reso la bocca impastata. Non voleva che Daniela capisse le sue difficoltà per non fargli pesare il suo comportamento ma lei, dotata di un intuito fuori dal comune, aveva immediatamente compreso le sue difficoltà e aveva chiesto di poter parlare in prima persona - per poterlo conoscere meglio - aveva detto, e per togliere quindi da un palese imbarazzo il marito. Avevano preso appuntamento per il giorno dopo alle venti, in realtà non era scontato che dopo la cena si sarebbe finiti a letto perché, anche se l’intenzione era quella, solo la visione dal vivo avrebbe definitivamente chiarito le cose. Daniela non stava nella pelle, la mattina dopo si era svegliata ancora più eccitata e si era dovuta contenere per non toccarsi. Non voleva raggiungere il piacere durante il giorno per non arrivare stanca e spossata a quella serata che stava pregustando da qualche tempo. Nella mattinata era andata dal parrucchiere e poi dall’estetista per essere ancora più curata e ammaliante per il suo uomo. Il pensiero era comunque fisso e Daniela osservava di frequente l’orologio. Le sembrava che le ore non passassero mai ed era un supplizio anche non potersi toccare. Nel pomeriggio da sola a casa aveva provato a distrarsi andando su internet ma la voglia era aumentata a dismisura e non era riuscita a trattenersi cedendo alla tentazione di toccarsi con una bottiglia. Era stato un attimo di smarrimento subito frenato dal sottile piacere dell’attesa. In casa non riusciva a restare ed era corsa a fare la spesa. L’odore del sesso doveva trasparire dai pori della sua pelle, perché, non appena giunta al supermercato, un uomo molto piacente la aveva avvicinata con una scusa e con una certa disinvoltura nello stringerle la mano le aveva lasciato un bigliettino da visita abbozzando un sorriso che somigliava a un invito. Daniela se l’era trovato in mano e istintivamente lo aveva raccolto letto e messo nella borsa. Nemmeno il tempo di alzare gli occhi che il ragazzo era sparito con un po’ di sorpresa da parte sua che avrebbe voluto conoscere e inquadrare meglio il frettoloso interlocutore. Aveva fato la spesa, era tornata a casa per preparare la cena ma prima aveva fatto un bagno rilassante con oli e candele che la rilassavano molto. Anche in quel caso era stato difficile resistere alla tentazione di toccarsi e solo in alcuni attimi aveva stretto i seni e i capezzoli che già si ergevano duri e vogliosi di essere stuzzicati. La serata era finalmente giunta e al suono del campanello Luca aveva avuto una reazione istintiva abbozzando una smorfia mentre Daniela aveva sentito una scossa dentro che aveva accentuato il suo già elevato stato di eccitazione. Luca era andato alla porta ad aprire mentre Daniela era corsa veloce in bagno, voleva che fosse prima suo marito a fare la sua conoscenza anche perché voleva darsi un’ultima sciacquata prima di entrare in salotto. E al suo ingresso non era riuscita a mascherare la sorpresa che era provenuta dalla visione del nuovo arrivato. “Buona sera signora - aveva esordito abbozzando un sorriso lui – ha fatto tanta spesa al supermercato”? Non ci poteva credere, era l’uomo che aveva incontrato nel pomeriggio che le aveva lasciato il biglietto da visita ed era scomparso immediatamente. “Sa – aveva proseguito lui – non ho resistito alla tentazione di vederla prima del dovuto e l’ho seguita un attimo, dopo aver costatato quanto fosse bella e sensuale, mi sono dileguato per non disturbarla e ora eccomi qui al suo sevizio, al vostro servizio…” e si era girato guardando Luca che per un attimo aveva abbassato gli occhi. Superati i convenevoli e i tre si erano accomodati e cenato con Daniela che aveva preparato una cena gustosa e pepata ‘perché si sa che i cibi piccanti sono afrodisiaci’ aveva detto sorridendo. “A me piace mangiare piccante – aveva risposto Luca – ma per alcune cose non mi servono additivi, vado già bene così come sono”. La cena era proseguita tra battute e sguardi ammiccanti con Luca che, dopo un iniziale stato di difficoltà, aveva compreso che sarebbe stato meglio vedere la propria moglie soddisfatta e, se avesse potuto, godere anch’egli di questa cosa. Un bicchiere di grappa aveva terminato la cena con Matteo che sempre delicatamente aveva seguito la coppia che era andata in camera. Le luci sul comodino rosse erano un invito e un preludio a una serata erotica che sarebbe stata consumata da lì a poco. Luca aveva deciso di sedersi in poltrona come se stesse per vedere un film, un film porno solo per lui con gli attori che però non avrebbero recitato una parte ma l’avrebbero svolta senza inibizioni e senza confini davanti al loro unico spettatore. Daniela era eccitata, finalmente quella che era la sua fantasia si stava realizzando, aveva guardato Luca seduto e per un attimo i loro sguardi si erano incrociati con lei che gli aveva lanciato un bacio pieno di amore per come si era comportato nei suoi riguardi. Poi la serata aveva avuto inizio con Matteo che si era avvicinato e aveva iniziato a baciarla, a farle sentire le mani sul suo corpo e stringerla forte a se. L’eccitazione era salita immediatamente e Daniela, stretta al suo corpo, aveva immediatamente appurato quanto il suo amante fosse voglioso e dotato. Le sembrava di sentire un palo che voleva uscire dai pantaloni e li aveva immediatamente sbottonati e fatti scendere alle caviglie. I boxer neri attillati non lasciavano spazio a equivoci, Matteo era dotato di un arnese notevole e grosso e, mentre Daniela frugava dentro i boxer con le mani, lui aveva iniziato a sollevarle la gonna nera e a scoprirle le cosce racchiuse nelle autoreggenti che lo facevano eccitare tantissimo. Le mani erano andate poi sulle tette ancora avvolte da un reggiseno nero che lasciava intravedere le aureole larghe e i capezzoli che erano già rialzati a confermare la sua eccitazione. Matteo aveva sfilato il reggiseno e iniziato a succhiare un capezzolo alternando la lingua che girava attorno ai denti che ne stimolavano la durezza. Daniela aveva iniziato ad ansimare e messo la testa all’indietro lasciando che il suo amante potesse godere delle sue tette dure e sode che lui succhiava senza sosta e mordeva procurando un sottile dolore misto a piacere. “Tua moglie è uno spettacolo – aveva esordito lui- ha due tette che mi fanno impazzire e le voglio succhiare tutta la notte lasciandole i segni di questa giornata che spero possa ricordare a lungo” e subito dopo si era nuovamente tuffato sui seni mentre le mani erano scese tra le cosce che Daniela aveva allargato immediatamente. Lei era in ginocchio sul letto, sempre con la testa all’indietro e i lunghi capelli che toccavano le lenzuola di seta e lui di fronte con il viso immerso tra le tette dure e con una mano che correva leggera sul ventre, risaliva sulla pancia e riscendeva giocando con l’orlo del perizoma fino a sentire la prima peluria. Daniela era in estasi e cominciava a sciogliersi anche sotto il profilo verbale, Ansimava e mugolava e chiedeva al suo amante di possederla presto. Ogni tanto i suoi occhi incrociavano quelli del marito che era seduto e aveva iniziato a sbottonarsi i pantaloni massaggiandosi lentamente la patta dove si vedeva ergere una protuberanza notevole. Matteo aveva compreso che i due erano ormai in suo potere, fisico e mentale e aveva iniziato a giocare incalzando sempre più Daniela cui aveva strappato il perizoma con un colpo secco lasciandola oscenamente a gambe aperte con la schiena poggiata su letto. La sua bocca era scesa tra le sue cosce e aveva iniziato a giocare con il clitoride gonfio che aveva stretto lentamente con i denti mentre le dita stimolavano la vagina e un dito si insinuava dentro trovandola bagnata ed aperta. Il suo mento aveva poi iniziato a sfregarsi sul clitoride e la sua barbetta eccitava ancora di più Daniela ormai entrata nel turbinio del godimento “Voglio che mi scopi adesso, ti prego non resisto fammi sentire il tuo cazzo dentro, sono bagnata ti prego scopami”. Matteo aveva accennato un sorriso maligno e non si era staccato dalla fica di Daniela che colava umori a profusione, tre dita erano dentro di lei, sentiva la sua parte spugnosa e la stimolava con i polpastrelli agitando e muovendo le dita che si alternavano dentro. Luca nel frattempo a sentire le parole della moglie che chiedeva di essere scopata da quello sconosciuto si era eccitato come non mai e aveva tirato fuori il cazzo durissimo segandosi e chiudendo gli occhi. Voleva ascoltare le loro voci, come ansimavano e gemevano e quando li apriva, vedeva il volto della moglie quasi sfigurato dal desiderio e percepiva l’istinto animalesco della femmina desiderosa solo di essere posseduta. Lui era lì, vicino a pochi metri ma con la mente era distante, in quel momento Daniela non riusciva a considerarlo tanta era la foga e il desiderio e questo aspetto lo aveva sorpreso perché mai avrebbe immaginato che la moglie potesse entrare in un’altra dimensione fatta solo di godimento allo stato puro. Matteo nel frattempo aveva iniziato a scoparla con la lingua mentre un dito la stimolava nel culetto, Daniela spingeva in avanti con la fica come se volesse qualcosa di più dentro il suo ventre che ormai colava tutti i suoi umori che, grazie alle gambe sollevate sulle sue spalle, scivolano fino allo sfintere che nel frattempo ospitava due dita. “Sono una troia, ti prego Matteo soddisfa questa troia vogliosa di cazzo, non resisto scopami e fammi sentire quanto sono zoccola”. “Adesso avrai soddisfazione – aveva risposto lui che si era liberato dei boxer e aveva messo le gambe di lei sulle sue spalle in modo da farle sentire il cazzo in tutta la sua durezza – guarda tuo marito come si sta segando a vederci, secondo me entro pochi minuti avrà già sborrato e mentre lo diceva aveva iniziato a strofinare la cappella dura e grossa tra le labbra della fica che si era aperta al contatto. Con un colpo secco era entrato ma non era stata una penetrazione di forza perché ormai la fica di Daniela era larga e bagnata che ci sarebbe entrato un palo e anche i 21 cm del cazzo di Matteo erano scivolati dentro facilmente. Scendeva lentamente e quando era tutto dentro, si fermava ergendosi con il busto in modo da strofinare con il cazzo la parte superiore della fica molto più sensibile. Daniela si sentiva aperta e in quei momenti gemeva forte e si dimenava. Le mani si stringevano i seni, i capezzoli durissimi, gli occhi chiusi le davano ancora più libertà di potersi esprimere e allora si lasciava andare in oscenità che non avrebbe mai pensato di poter esprimere. “Hai un cazzo da sogno, continua a sfondarmi la fica mentre il cornuto ci guarda e si sega come un ragazzino delle medie”. In realtà non voleva offendere il marito ma il fatto che lui li stesse osservando conferiva al momento quel ruolo dove Luca era il cornuto guardone e loro la coppia che, consapevole di questo, si eccitava ancora di più a renderlo tale. Luca nel frattempo non aveva resistito e consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato, aveva vicino dei fazzolettini che avevano accolto lo sperma. Non voleva farlo capire ai due, la cosa era un po’ umiliante e nel momento dell’orgasmo aveva chiuso gli occhi con lo sperma che era schizzato anche sul suo mento oltre ad aver macchiato la camicia chiara. Matteo ne aveva percepito l’odore anche a distanza e lo aveva sottolineato: “Il cornuto ha goduto troia, ha goduto a vederti scopare come una puttana e non credo che sia l’unica volta della serata e mentre diceva questo spingeva forte, si fermava e riprendeva a pompare con Daniela che ormai aveva le convulsioni e si dimenava come un animale in calore. La tanta voglia aveva avuto il sopravvento sulla poca razionalità, le briglie erano state sciolte e lei ormai si era lasciata andare a frasi sempre più sconce. ”Montami stallone, fai vedere al cornuto come si monta una cagna in calore e nel dirlo si era staccata e girata di schiena alzando il culo con le mani stese ad abbracciare il cuscino. A vedere quel sedere tondo e accogliente Matteo aveva avuto un fremito e dopo averlo sfilato dalla fica era sceso con la lingua a leccarlo, la lingua aveva iniziato a inumidire il buchetto per poi farla entrare lentamente mentre le mani allargavano le chiappe per poi risalire sui seni generosi e strizzarli come quelli di una vacca da monta. Daniela si sentiva preda di quell’uomo, Luca era tornato ad averlo duro e questa volta aveva perso anche lui il ritegno visto che quella scena così forte con la moglie sottomessa e col culo in alto e Matteo che gli leccava il buco del culo lo aveva eccitato allo spasimo e questa volta era riuscito anche a biascicare qualche parolina. “Sì, Matteo scopa quella vacca di mia moglie e rompile il culo perché è felice solo con il cazzo dentro”. Le parole scandite sempre più chiaramente e con un tono di voce crescente avevano solcato l’aria e fatto eccitare ancor di più se possibile i due amanti. Lei gemeva forte e si contorceva, lui aveva iniziato a scoparle il sedere con la lingua e appena aveva capito che non avrebbe incontrato resistenza si era sollevato e l’aveva infilzata con un getto solo tale da provocare un urlo strozzato da parte sua che non era riuscita a contenere il dolore. “Mi stai sfondando – aveva detto Daniela con lui che per un attimo si era fermato – continua a sbattermi, più forte inculami come la più troia delle puttane” e Matteo aveva compreso che poteva spingere ancor più forte e lo aveva fatto tenendola con una mano dai capelli mentre l’altra era impegnata a dare schiaffi sulle natiche tonde e rosse dai colpi subiti. Una scena in cui lui era il domatore e lei la puledra imbizzarrita con Luca che ormai partecipava oralmente incitando sempre più quell’uomo che si stava inculando la moglie senza pietà. “Avanti continua – aveva detto Luca - che non l’ho mai sentita così infoiata, stai godendo vero troia? Ti sta spaccando il culo come piace a te senza ritegno grandissima zoccola”? Daniela godeva, godeva e aveva un viso stravolto; i denti stretti e gli occhi chiusi, le mani che stringevano il cuscino forte erano tutti segni che era al limite del piacere nel quale era sprofondata totalmente. Luca che ormai era nudo e con il cazzo ancora in tiro, poteva vederla in volto anche se era a testa china e si era eccitato ancora di più sentendo la sua risposta arrivata immediatamente: “Sì, gradissimo cornuto, mi sta inculando come nessuno aveva mai fatto prima, sfonda la tua vacca toro da monta”. Matteo aveva continuato la sua opera di stallone e aveva compreso che di lì a poco avrebbe esaurito le sue energie con un'eiaculazione infinita. Aveva allora intensificato i colpi e infilato due dita nella fica che avevano elettrizzato ancor più Daniela che, capito che a breve lui avrebbe sborrato e aveva letto nella mente quello che avrebbe voluto lui: “Voglio che mi sborri in faccia,voglio bere il tuo succo e sentirmi schizzata su tutto il corpo”. L’ennesima frase forte ed eccitante aveva provocato una ulteriore accelerazione nell’orgasmo di Matteo che sfilato velocemente il cazzo dal culo di Daniela, l’aveva avvicinato alla sua bocca premendo forte con le sue mani sulla testa: “Bevi tutto grandissima bocchinara, voglio riempirti e schizzarti dovunque” poi aveva sollevato il suo viso all’indietro e con una smorfia di godimento aveva iniziato a sborrare come una fontana sulla faccia di Daniela che riceveva la sborra e subito con la lingua cercava di leccarla per non farne cadere nemmeno una goccia. Quella che scendeva lei la spalmava sui seni e in pochi secondi era ricoperta di tanto seme bianco. A quella sborrata aveva fatto seguito anche la terza di Luca ormai stremato anche nella quantità decisamente ridotta per il pregresso e con una cappella violacea per quanto l’aveva martoriata in quella serata. Daniela era stesa sul letto e imbiancata, Matteo dopo lo sforzo si era dovuto stendere anch’egli sul letto e Luca era in poltrona con le gambe aperte e il cazzo ciondolante che pendeva esausto. Tutto attorno si respirava un’aria di sesso e di passione. Pochi minuti e l’effetto erotico era svanito con i tre che ancora nudi avevano però riacquistato i rispettivi ruoli. “Amore - aveva detto lei rivolgendosi al marito – mi hai regalato un sogno e non so come ringraziarti, ma devo dire che anche tu nonostante tutto ti sia divertito, sei venuto tre volte come non ti capitava da tempo”. A quella frase Luca aveva risposto con un sorriso di compiacimento e di ammissione. D’altra parte era vero e con sua estrema sorpresa aveva detto con candore: “E’ stato il miglior film che abbia mai visto, un’interpretazione da oscar; lei si è calata nella parte con devozione assoluta, lui ha sfruttato al massimo le sue incredibili doti, complimenti”. Ed erano arrivate giù risate da parte di tutti. Matteo si era rivestito e dopo aver salutato la coppia, stava per andare via quando Luca con estrema sorpresa da parte di tutti gli aveva detto: “Torna presto a trovarci, credo che entrambi vorremmo il seguito ed un secondo tempo della stessa intensità…”.


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