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UN ATTIMO DI GLORIA


di Membro VIP di Annunci69.it werthex
19.05.2016    |    7.531    |    1 9.4
"Gloria si pulì, sorrise a tutti e rientrò in macchina..."
UN ATTIMO DI GLORIA

Ormai il sole stava calando e cominciavano a frinire le cicale.
In città era stata una giornata infernale, con un’afa e un’umidità che non lasciava tregua.
Saverio si era sbattuto tutto il giorno su e giù per il Raccordo Anulare tra smog, sudore e asfalto rovente. Sognava una doccia ristoratrice, pensava al momento in cui si sarebbe sdraiato sul divano, rinfrescato, con ancora i capelli bagnati e l’accappatoio aperto.
Si erano fatte le sette quando si sdraiò sul divano al fresco dell’aria condizionata.
Pensò alla sua ex amante e alle battaglie combattute proprio lì prima che il marito di lei li scoprisse. Mise sul giradischi un vinile raro, un’incisione del ’63 delle Variazioni Goldberg suonate al clavicembalo e si lasciò andare senza pensieri al suono di quella musica immortale.
D’improvviso il rumore metallico di un messaggio sul sito d’incontri dove si era iscritto un po’ per noia, un po’ per curiosità suonò col suo Plin inconfondibile e un numerino rosso si accese ad indicare un messaggio non letto.
Plin!
Ancora un altro!
Non aveva voglia di cercare gli occhiali per leggere, ma non resistette.
Una bellissima risposta di una coppia al suo messaggio. Evento rarissimo! Con tutti i single presenti in rete, ricevere una risposta era un evento rarissimo.
La foto di lei era irresistibile. Era inquadrato un seno sodo e pieno che straripava dalla camicetta, tirato fuori, ostentato con orgoglio. Rimase un attimo e corse a prendere gli occhiali per vedere le altre foto. Era una coppia di mezza età come lui e lei aveva un corpo morbido e invitante, e due capezzoli grandi e rosa come piacevano a lui.
Il messaggio era cortese e impersonale, ma era una risposta!
Il secondo era più diretto: “ niente male la tua attrezzatura! Gloria lo gradirebbe moltissimo…”
Saverio lesse il secondo messaggio e scrisse a sua volta ma non ottenne risposta.
Andò sul profilo della coppia: erano della sua città.
Era eccitato e il suo membro svettava dritto fin sulla pancia nuda sotto l’accappatoio.
Cominciò a masturbarsi rapito da quelle tette fantastiche.
Mentre si segava guardava lei nuda, distesa sul letto, poi inchinata con le mutandine piene del suo bel culetto, comprese tra le natiche schiuse. Immaginava di sentire l’odore di femmina di quelle mutandine e di infilare la testa sotto le sue cosce per leccare quella donna sconosciuta e farla venire.
Poi si concentrò sui capezzoli. Erano fantastici. Immaginò di strofinarci la cappella umida e sborrarci sopra. Un fiotto caldo gli coprì la pancia di sperma.
Saverio avrebbe voluto spruzzarle sulle tette come faceva sempre con la sua amante e restare lì a guardare le gocce di sperma scendere dal seno sulla pelle calda e vogliosa.
Plin!
Un altro messaggio!
Lui era ancora sporco di sperma… Lo aprì e trovò un numero di telefono: “ Se non sei occupato ti aspettiamo al parcheggio della stazione di servizio Casilina alle 22,00, chiamami adesso.Gloria.”
Dio! Ancora il raccordo Anulare!
Non sarebbe salito in macchina di nuovo per tutto l’oro del mondo!
Ma quella coppia lo aveva invitato ad un incontro inatteso e non poteva lasciarselo scappare, soprattutto dopo aver sborrato così tanto per Gloria!
Saverio compose il numero. Una voce molto femminile lo salutò. Parlarono pochi istanti e lei gli disse subito: “ ho visto le tue foto e letto i tuoi racconti. Mi hai fatto bagnare le mutandine. Vuoi venire a prenderle? Ha detto mio marito che ti vuole vedere mentre le annusi e le lecchi.”
“ Anche tu mi hai fatto bagnare, Gloria. Anzi ho spruzzato per te! “
“ Ah, si? E a cosa pensavi?”
“ A riempirti il corpo di sborra.”
La sentiva sospirare, lei aveva avvicinato il telefono al suo sesso bagnato per fargli sentire il rumore delle dita che entravano e uscivano dalla sua passera zuppa come un lago. Restò in silenzio ad ascoltare finchè lei non scoppiò in un orgasmo rumoroso e bagnatissimo.
“Ti aspettiamo alle dieci, chiama quando sei arrivato” e riattaccò.
Saverio dovette rifarsi la doccia. Era eccitato e sudato.
Mangiò qualcosa di pronto per non perdere tempo in cucina.
Si fece la barba con accortezza, poi si vestì. Mise la camicia bianca che aveva preparato per il giorno dopo, ma senza cravatta. Cercò gli slip migliori e lucidò le scarpe.
Si guardò allo specchio e anche se non si piaceva più come una volta si ritenne soddisfatto.
Di nuovo in macchina sul Raccordo!
La serata era afosa. Il cielo si era annuvolato e l’aria era pesante e appiccicosa.
Trovò la stazione di servizio.
Telefonò.
Rispose lui: “ Vieni nell’area di parcheggio, cerca una Peugeot bianca, ti segnaliamo coi fari. Seguici e poi scendi dalla macchina.”
Saverio si inoltrò nel parcheggio. Una macchina gli lampeggiò e mise in moto.
Lui la seguì fino alla fine del parcheggio, in un punto appartato vicino agli alberi, poi scese.
Gloria era seduta con la gonna alzata e le mutandine spostate.
Se la toccava sgrillettando il clitoride, mentre il marito le palpava le tette meravigliose.
Quando fu attaccato al finestrino, abbassò il vetro e gli sorrise.
Saverio era eccitato. Scoppiava di caldo, cominciava a sudare e il suo cazzo premeva prepotente contro i pantaloni.
Gloria gli abbassò la zip e lo tirò fuori.
Il cazzo svettò bagnato e dritto come l’asta di una bandiera. Lei tirò fuori le tette alzando la maglietta, prese in mano il cazzo di Saverio in mano e lo passò sul seno nudo.
Sentiva la cappella umida contro i capezzoli che si indurivano al contatto caldo del suo pene.
Cominciò a segarlo sbattendolo contro il seno, mentre il marito, chino su di lei, la leccava con le mutande abbassate.
Saverio sentì che stava per venire e fermò la mano di Gloria.
Lei aprì lo sportello, abbassò le mutandine e poi le tolse.
“ Ti piacciono le mie mutandine zuppe? Senti il mio sapore, me le hai fatte bagnare da quando ho letto il tuo messaggio. Leccale!”
Saverio le prese in mano. Erano fradice! Le annusò. Poi Gloria le prese in mano, le allargò e mostrandogli la parte interna, sporca dei suoi umori, gli disse: “ Leccale, fammi vedere quanto sei porco.”
Saverio cominciò a leccarle e Gloria a spogliarsi completamente nuda, mentre da dentro il marito li guardava e si segava con gusto.
Poi si appoggiò sul cofano girata, si inchinò e con le mani si allargò le natiche offrendo alla vista la sua figa dilatata dal piacere e il suo buchetto rosa.
“ Scopala “ gli fece il marito.
Saverio non si fece pregare. Appoggiò il cazzo turgido sul sedere di Gloria e scivolò dentro la figa calda e accogliente.
La sentiva scolare e gocciolare mentre con colpi decisi entrava e usciva dal suo fantastico corpo morbido e caldo.
Intanto dagli alberi circostanti uscirono tre uomini con il cazzo in mano che si avvicinarono a loro e cominciarono a guardare Saverio che si accoppiava con Gloria tenendo le mutandine in mano e annusandole ogni tanto.
Ci mise poco a venire. Sfilò il cazzo e fece girare Gloria per sborrare sul seno.
Lei lo fermò.
“ Aspetta, disse, sborra qui” e gli prese le mutandine e le avvicinò al suo cazzo.
Saverio esplose sugli slip e li imbrattò di sperma. La sua crema calda e bianca scolava sul cotone nero di pizzo.
Gloria chiamò gli altri tre uomini e gli succhio i cazzi dritti che si erano avvicinati al suo viso. Li fece venire uno a uno sulle mutandine che si erano riempite di sborra.
Poi le indossò e chiamò il marito che le schizzò in faccia.
Gloria si pulì, sorrise a tutti e rientrò in macchina.
Gli altri sparirono nel boschetto.
La macchina bianca si allontanò e Saverio rimase solo, accaldato, spettinato e con il suo uccello ancora fuori.
Sentì i grilli cantare e il rumore delle auto in corsa da lontano sulla strada, nel silenzio del parcheggio vuoto. La luce gialla del lampione lo illuminava sulla camicia sudata.
Ripensò a quello che era accaduto.
Salì in macchina e si avviò verso casa.
Sarà durato dieci minuti in tutto, gli sembrò un attimo.
Un attimo di Gloria!
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