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Dagli inferi per te


di martaeteo
23.03.2019    |    3.748    |    3 9.0
"Sento i tacchi degli stivali allontanarsi e rimango li per 20 minuti almeno senza capire nulla..."
Sabato, ecco il calare del tramonto , annoiato penso : altra serata da divano e Tv...ma poi lentamente la voglia di sesso mi invade e il sangue fluisce al cervello dando spazio a forti vampate di calore lungo il corpo. E ora?! Contatto una delle mie amiche con la speranza che non abbiano già altri impegni! Ma all'improvviso si accende una lampadina nascosta nei meandri della mente e mi dice: Hell's Club - Un Club che conosco da anni, ma dove non sono mai andato promettendomi sempre di farlo. Ecco questa è la serata ideale. Doccia, cura del corpo, camicia di raso blu notte, giacca pelle nera. Salgo in auto e poco dopo mi ritrovo davanti a un insegna luminosa che dice : -Hell's Club Prive' - e sotto una porta nera, anonima. Suono e dopo alcuni istanti percepisco che vengo guardato attraverso lo spioncino, penso: "mah, probabilmente neanche mi aprono" invece la porta si apre e vengo accolto da un omone 1,90 tutto muscoli e vestito totale Black. Entro, lascio la giacca alla signorina del guardaroba e mi incammino lungo un corridoio che sembra essere infinitamente lungo. Quando penso “Mamma ma non finisce mai…” ecco che svoltando l’angolo
mi ritrovo un’altra porta nera, la apro e davanti a me una scalinata infinita illuminata da Neon rosse. Inizio a scendere i gradini e mentre lo faccio mi arriva alle orecchie il suono di musica Underground, che sento più forte e assordante in un ritmo pungente che mi da la sensazione di entrare in un vortice infernale. Sulla scalinata uomini e donne che parlano soffusamente, ridono, gemono, si toccano mi toccano...mani che mi attirano a loro, ma imperterrito nonostante il desiderio di fermarmi proseguo nella mia discesa. Oramai completamente in balia della musica mi convinco più che mai di scendere all'inferno! Arrivo...e davanti a me uno spettacolo affascinante e sensuale. Penso: Sono arrivato nel girone dantesco dei Lussuriosi. Noto due, tre cubi dove ballano al ritmo di musica alcune ragazze su tacchi vertiginosi vestite di Pelle e Latex. Corpi sinuosi dalle movenze sensuali. Noto una pista da ballo seppur piccola affollata da persone intente a ballare o meglio anche loro in balia di questa musica ritmica e adrenalinica. Si respira un’atmosfera altamente erotica....penso : “sembrano in trance” . Tutto intorno divanetti in pelle nera e proprio di fronte a me il bancone del Bar di un bianco abbagliante in uno splendido contrasto col nero circostante. Mi siedo su uno sgabello e ordino da bere. Nel frattempo metto bene a fuoco tutto quello che vedo, bellissime donne e uomini che mi trasmettono raffinatezza, gusto, piacere. Non c'è nulla di volgare anzi, un’atmosfera di una classe e un Erotismo unico! Donne nei loro outfit dai colori più svariati ma certo il nero la fa da padrone. Sandali scintillanti dai tacchi altissimi, stivali borchiati , luccicanti, completini attillati, pantaloncini in pelle /latex, corpetti aderenti che risaltano le loro forme in modo provocante. Noto che è tutto uno scambiarsi di effusioni fra di loro, uomini con donne, donne con donne, si toccano, si accarezzano, si baciano, attirano corpi contro corpi in uno spettacolo sublime ed eccittante! Uno spettacolo che inizia a fare vibrare ogni mio singolo muscolo/nervo dandomi vampate di calore al cervello. E sempre quella maledetta musica forte, sempre più assordante dentro la mia testa. Adrenalinica, accattivante, incandescente. Sento su di me gli occhi di tutta la platea...o sto fantasticando? Completamente perso in questo spettacolo non mi accorgo neanche che Lei è arrivata al mio fianco...sento appena un "Hello" mi giro e mi ritrovo il cuore in gola!
Rimango fermo a guardare uno degli spettacoli più esilaranti di tutta la mia esistenza! Bella da togliere il fiato. Un corpo da vera musa! Curve pericolose, movenze raffinate. La tutina in latex nera con scollo a V importante sul seno, lasciava all’immaginazione fantasie capricciose e infuocate! La scollatura non finiva certo al solo seno, piuttosto proseguiva fasciando bene le spalle e cadendo dietro lasciando la parte alta della schiena totalmente aperta permettendo al suo tattoo di avere lo spazio necessario, quello giusto dell’ardire! Le stringhe sulla schiena permettevano alla tutina di chiudersi con facilità e lasciando spazio al contrasto latex/pelle eroticamente accattivante, arrivando fin la parte bassa delle cosce. Stivali tacco 15 a spillo con plateu importante racchiudevano tutto l’outfit in un trionfo di finezza ed erotismo marchiato da una un profumo agrumato con un leggero sentore di cannella che pretendeva l’attenzione giustamente riposta. Ma il viso! Il viso di una donna non più giovanissimo ma nel pieno della propria forza e consapevolezza! Pelle rosata perfettamente omogenea. Lineamenti leggermente marcati ma fini. Trucco importante, vistoso: fondotinta perfettamente in tono rosato a riprendere il naturale colore della pelle. Fard a scolpire e definire i contorni delle guance raffinando le parti da marcare. Occhi verdi messi in risalto da trucco mix verde/nero a volerli accesi come fari nella notte, rimmel altrettanto nero ad allungare le sopracciglia folte e labbra verdi del colore degli occhi a marcare la sua carnalità per non lasciare dubbi su una sensualità mai vista prima! Il taglio di capelli cortissimo lascia totalmente spazio al viso! Un taglio che richiede carattere! Capelli neri come il carbone a contrastare il verde intenso degli occhi.
“Mio caro io sono Alexa ed ora tu entrerai con me nella stanza degli inferi! Tu hai chiesto di avere il potere sulle menti altrui. Ebbene per avere ciò che chiedi devi lasciare la tua nella sensibilità di mani sapienti altrui! Non farai domande su ciò che vedrai, lascerai il tuo corpo in balia di ciò che io deciderò per te! Non risponderai se non al mio comando! Ogni più piccola e insignificante disobbedienza verrà sapientemente punita da ciò che io stessa riterrò opportuno!
Ciò che vuoi essere, potrai esserlo uscito da qui! Ma solo quando avrai capito cosa è una sottomissione! E solo così potrai avere il potere che tanto desideri nelle tue mani!”
La sua voce pacata e ferma non mi lascia scampo. La mia titubanza alla sottomissione è forte, ma la mia sete di avere il potere lo è di più, infinitamente di più.
Ed ancora la sua voce suadente, calma e ferma “Sappi che se accetti le mie condizioni sarai per me e con me slave sempre, la mia supremazia su di te non sarà mai messa in discussione ne da te ne da altri. Se vorrai potremo continuare a vederci in sessioni future o potrai scegliere di non vedermi mai più! Io sono niente per te! Sono qui perché voluto da te! Per farti entrare nella sensibilità altrui! Questo lo devi sempre tenere a mente anche quando non capirai il senso di ciò che ti sto infliggendo! Se è tutto chiaro devi farai una cosa per me”.
Al punto in cui mi trovo la mia mente inizia ad essere in balia della sua….
“Farò questo primo passo”
“Bene, ripeterai dopo di me queste parole:
-Io Dichiaro sotto la mia volontà e responsabilità di voler esser incondizionatamente suo skiavo!-”
I miei occhi si spalancano!
Il mio istinto si rifiuta di già ad una dichiarazione di questa entità. Ma sono forte e so ciò che voglio e lo voglio sopra ogni cosa, per cui con voce fievole ripeto le due parole.
Ma la mia titubanza a ciò è molto forte e lei non può accettare skiavi che non siano consapevoli!
“No! Mio caro! Così non si va da nessuna parte! Devi volerlo e dalla tua voce sento che non lo vuoi! Qui andiamo male! Esigo decisione! Sia ben chiaro! Ripeti e fallo come si deve se no sono già guai per te!”
A quel punto la mia mente vuole rifugiarsi in un attimo di comfort ma Lei li sopra di me non me lo permette come ad aver già intuito che voglio rifugio! Per cui posso scegliere se andare o rimanere!
Ovviamente rimango perché voglio che il felino che è in me esca e se questo è lo scotto che devo pagare allora SIA!
Ripeto la dichiarazione di sottomissione più forte e deciso davanti il suo sguardo da pantera al momento affievolita dall’ambiente circostante!
“Bene, sarai un bravo slave! Ubbidiente e devoto! E magari col tempo potrai essere il mio personale! Ora ci vuole un nome, un nome adatto, un nome da slave come si deve e sarò io a dartelo!”
“Sarai il mio minimus omnium! Il meno di tutto! E per facilitarti al comando ti chiamerò Minus! E’ ora di entrare! Seguimi!”
E così mi trovo davanti una porta bordata in pelle rossa. Zona del privè riservata, non accessibile a tutti ma solo “ai sapienti”.
Apre e finalmente entro.
La stanza è grande con vari anfratti ognuno dei quali ha degli oggetti in tema: poltrone di legno con apposite cinghie, letti di chiodi, ganci a varie altezze per le appensioni, manette, corde, fasce per legare, per bendare, per immobilizzare le prede. Aste di legno di varie lunghezze, croci di S. Andrea sparse in vari anfratti. Candele di cera sparse qua e la, ed ovviamente frustini di vario spessore, di varie lunghezze, e potenze.
In una stanza di questo spessore non possono certo mancare oggetti come mollette, cinte, cordini e minuterie varie che servono a enfatizzare il tutto. Al centro un letto enorme di pelle rigorosamente nera dalla spalliera rosso carminio. E lo stesso rosso lo ritrovo sulle pareti che a guardar bene sono insonorizzate!
In fondo alla stanza un uomo sui quarantacinque anni alto, rasato, pantaloni in pelle nera scalzo, la patta aperta a far intravedere un’erezione presente ma non nel culmine! In mano una frusta, particolare, mai vista intento a frustare una meraviglia di donna nuda, appesa su uno dei ganci a testa in giù ad avere la figa all’ altezza della bocca di lui. Le caviglie tenute da cinghie le gambe allargate per avere accesso in ogni dove, le braccia legate sopra la testa e tenute ferme ai polsi.
“quello che vedi è padrone Marcus con slave Kira. Vedi, la frusta che usa è molto molto particolare. E’ stata creata da padrone Marcus appositamente per slave Kira. Pensando alla sua pelle, alla reazione della stessa al contatto della frusta. Ogni particolare è fondamentale! La connessione che deve instaurarsi tra slave e master è molto forte e intima e ogni gesto che vedi attuare da padrone Marcus è per l’esclusivo e totale godimento di slave Kira!”
A quelle parole i miei occhi cessano di vedere una frusta e iniziano a vedere uno strumento di connessione tra le due menti!
Ed infatti i gemiti che sento arrivare alle mie orecchie da slave Kira sono inequivocabili!! Gemiti di un godimento profondo, proveniente dall’anima! Senza neppure toccare i genitali ma col solo tocco della frusta sulla schiena e con la voce ferma sulle parole “brava la mia puttana, sentila come gode! Ma adesso vedrai come esplodi li appesa! “
Intanto la voce di padrona Alexa cambia impostazione e la sento dietro di me:
“Minus, avvicinati! E senza troppe storie! “la vedo accanto ad una delle croci di S. Andrea. Il cuore impazzisce e inizio a sentire una lieve eccitazione mista paura. Ma mi fido della mia padrona e mi avvicino alla croce.
“Dai senza storie! Quanto pensi di farmi aspettare ancora! Io qui non ho tempo da perdere appresso a te!! Sali o iniziamo male!!”
Mentre tento di mettermi in posizione sento un rumore sordo accompagnato da un dolore importante ma non violento sul culo! Mi giro e con gli occhi cerco di percepire il motivo della frustata, “in finale ho fatto ciò che ho chiesto….”
“Non pensavo ci fosse bisogno di dirti che ad ogni comando dovrai rispondere -si padrona-
Ma ora penso che tu te lo ricorderai! Ad ogni disubbidienza o sguardo in segno di sfida sarai punito più o meno pesantemente. Ed ora spogliati nudo! Voglio la tua pelle a contatto netto con il cuoio delle cinghie”
“Si padrona…”
“Bene, vedo che impari in fretta!”
Salgo sulla croce, Lei mi lega a dovere stretto polsi e caviglie. Mollette sui capezzoli, strette a voler cercare quel limite tra dolore e piacere. I suoi occhi fissi su di me al mio sguardo ma soprattutto alla reazione del mio corpo. Prende il frustino uno di quelli fini ma forti. Inizia a farmene sentire l’odore un odore di cuoio vissuto. Me lo struscia su tutto il corpo che inizia a sudare dato che non può comprendere le mosse future di padrona Alexa.
“Vedi Minus, tu devi capire che il potere lo hai fin tanto che l’altro te lo lascia. Ed ora tu mi dirai rosso ogniqualvolta tu deciderai che io debba fermarmi in quanto avrai deciso che oltre non potrai sopportare, giallo quando tu avrai deciso che sei alla tua soglia e verde se ciò che ti sto facendo è piacevole. Chiaro!”
“Si padrona”
“Bene, iniziamo”
Intanto continua a passarmi il frustino su tutto il corpo soffermandosi all’altezza del naso per farmi sentire i miei umori di uomo eccitato misto a sudore.
Mi sto eccitando sempre di più e lo stato di impotenza inizia a farsi presente! L’erezione si fa vedere ed ovviamente avrei voglia che qualcuno sollazzasse a dovere il mio cazzo voglioso. Ma padrona Alexa si accorge di tale frustrazione e non lascia spiragli emozionali; piuttosto inizia a picchettare col frustino le palle e la parte alta delle stesse, provoca un dolore dolce che riesce a darmi un’erezione sempre più intensa. Il mio respiro inizia a farsi più intenso, lei lo sente:
“Oh Minus, già a questo punto! Ora dimmi Minus, inizi a sentire l’impotenza scorrerti nelle vene?”
“Si padrona, e vorrei che qualcuno quantomeno me lo menasse di mano!”
A quella frase è seguita una frustata decisa e intensa all’altezza dei capezzoli strizzati dalle mollette. Il dolore intenso misto a bruciore ha dato libertà ad un brivido più forte di uscire e far tremare tutto il corpo.
“Allora non è chiaro qui chi comanda! Tu non sei niente e nessuno qui te lo menerà di certo”
Le corde stringevano sui polsi, le caviglie intente a volere la loro libertà, ma inutile dimenarsi. Magari le do un “rosso” per evitarne altre. Magari rimango a non dire nulla e vedo che succede.
“Si padrona, chiedo scusa padrona!”
Prende una benda nera e mi benda gli occhi.
“ora non potrai vedere nulla, ma solo sentire e percepire”.
Sento i tacchi degli stivali allontanarsi e rimango li per 20 minuti almeno senza capire nulla. Oramai la mente vaga nei suoi angoli più bui, il pensiero si rifugia in ciò che meglio conosce per avere le sue certezze. Ma tutto ciò serve a poco, oramai sono nelle sue mani e la mia mente ha sete di sapere.
Nei venti minuti sento in lontananza la frusta di master Marcus incidere con veemenza su slave Kira che al suono dei suoi gemiti sembra goderci sopra come se non avesse alcuna scelta che quella di godere! Sembra che il suo godimento dipenda da Lui, e sembra volerne sempre di più nonostante la veemenza delle frustate. Ora il silenzio. Kira non si sente più “sarà sfinita” penso! “il suo ultimo orgasmo è stato oltremodo lungo e intenso”.
Fin quando sento di nuovo i tacchi avvicinarsi ma avverto che non è sola! Inizia di nuovo a sollazzarmi i capezzoli stretti dalle mollette, ed ecco di nuovo la sensazione di dolore mista a piacere. L’inconsapevolezza di ciò che vogliono farmi è la sensazione più presente, ma posso fermarli se solo volessi! Basta dare un “Rosso” e loro mi sciolgono ed io vado! Ma vado via da perdente! E non è per questo che sono venuto fin qui! Li lascio fare vediamo! Intanto il sollecitamento dei capezzoli ha dato il via di nuovo all’erezione e il mio cazzo si fa vedere, ha voglia vuole affondare e godere!
E sento un comando fermo, autoritario: “Kira prendigli il cazzo in bocca e spompinalo a dovere ma senza farlo venire! È un ordine preciso Kira. Non deludermi”
“Si Padrone, sarà fatto padrone”.
Così inizio a sentire delle labbra morbide attorno al mio cazzo, grande gioco di lingua slave Kira; piacevole sentire la bocca calda e che affonda fino all’ugola.
Questa estasi è interrotta dal rumore di uno scarto. Come se qualcuno avesse tirato fuori da un incarto qualcosa.
Intanto Padrona Alexa col suo frustino ha lasciato i capezzoli per dirigersi verso le mie parti basse e ha iniziato a sollecitare l’ano. In realtà con Kira che mi spompina anche questo è piacevole! Mi sento umido e voglioso, ma sempre più impotente, a questo punto ho capito che il mio piacere lo gestiranno loro ed il mio orgasmo se ci sarà avverrà quando loro decideranno! Kira si dà da fare con la bocca ma sta attenta a non farmi godere! Sento qualcosa di più umido ingelatinato che si avvicina al mio deretano. Sento la forma e sembra essere un fallo finto. A quella percezione mi dimeno perché la mia mente non è pronta, O meglio penso che non possa esserlo!
La voce di padrona Alexa
“Minus, se non ti piace non hai che da dire rosso, lo sai questo vero?”
“Si Padrona”
“Bene; ma ora dimmi Minus. Quello che senti dietro il tuo culo mi sembra ti piaccia! Certo slave Kira ti sta tenendo sull’orlo del precipizio”
Inerme non rispondo perché Alexa ha ragione! Inizio a sentire piacere ad essere inumidito e stuzzicato per bene!
“Minus, vedo che qui si allarga a dovere! Bravo il mio skiavo puttano! E’ così che ti voglio! In mio totale potere inerme come un bel vermicello strisciante!”
“Si padrona, sono nelle sue mani”!
Di li a poco sento l’umidità sempre più interna e Kira non lascia per un secondo il mio cazzo che è davvero in tiro ormai da più di mezz’ora.
Inizio a dimenarle il cazzo in bocca a voler di più ma Marcus solo di voce ferma impartisce a Kira un comando preciso: “Kira! Cosa ti ho ordinato! Non farlo venire o per te sono guai!! Guai seri”
E così sento l’umidità di Kira meno presente, solo a livello di cappella e gioco di lingua soft.
L’umidità nel mio deretano oramai è intensa e il fallo che hanno avvolto da un preservativo ormai è dentro! Sento bruciare, sento tante spine avvolgere il mio deretano, ma sento una sensazione di pienezza piacevole. Passati i primi secondi l’eccitazione è sempre più forte. Questa eccitazione non l’ho mai provata! E’ profonda, è perversa, è intensa e sembra che io ne voglia ancora! Kira intanto non lascia neanche per un secondo il mio cazzo se lo mangia, oramai è di sua proprietà. Ha capito il mio limite e sta attenta a non superarlo, ha percepito le mie pulsazioni e non va oltre!
“Padrona ho bisogno, ho bisogno di godere! Non resisto oltre”
“Tu resisiti finchè io ho deciso che tu debba farlo!! Oh Minus devi imparare cosa si prova nello stare al limite, sei qui per questo! Altrimenti dimmi la parola magica ed io smetto subito”
“Continui pure padrona”
“Bene, il cazzo in culo allora non ti dispiace! Bravo il mio skiavo puttano!”
Il fallo dietro inizia a dimenarsi dentro e fuori per almeno 10 minuti di fila, portandomi più volte al limite dell’orgasmo prostatico!
E di nuovo la sua voce
“Padone Marcus, slave Minus è pronto”
A quella richiesta sento il sollecitarmi dei capezzoli stretti dalle pinze, dimeno il cazzo in bocca a Kira e nello stesso tempo il fallo esce per lasciare spazio ad una mano protetta da un guanto in latex. Finalmente mi tolgono la benda dagli occhi e a quel punto ho la visione del mio immaginario:
slave Kira che mi spompina a dovere, Padrona Alexa che mi strizza i capezzoli come non mai e Pardone Marcus che mi fista a dovere il culo! Gli occhi hanno la loro giustizia e a quella visione il corpo trema, trema tutto, trema intensamente e inizio a diventare rosso carminio in volto, slave Kira ormai lo ha capito e padrone Marcus finalmente da il comando giusto
“Brava Kira, ora ora devi aumentare a farlo impazzire”
E sento la bocca di kira che aumenta la sua pressione, mentre Marcus mi fista a dovere la prostata.
Alexa a quel punto strizzando i capezzoli si avvicina al mio orecchio
“Oh Minus lascia che il tuo cazzo esploda in bocca slave Kira! “Al suono fermo della voce di padrona Alexa esplodo. Esplodo in un orgasmo sconosciuto, dato da altri, di un’intensità vulcanica, forte, potente e lunghissimo! Un piacere del quale non potrò più fare a meno, ora che lo conosco! Il corpo vibra in movimenti muscolari intensi e profondi che non riesco a fermare a controllare! Slave Kira beve tutto, pulisce bene il mio cazzo a dovere mentre Padrone Marcus esce da me col suo guanto in latex nero e Padrona Alex mi libera i capezzoli e mi tira giù dalla croce! Scendo e rimango accovacciato a terra per qualche secondo a gustarmi ancora le vibrazioni dell’orgasmo che mi ha appena pervaso l’anima!
Mi vesto e guardo Alexa
“Mia Padrona, non ho mi provato nulla di simile, ma soprattutto non ho mai lasciato il potere del mio piacere ad altri! E’ stato incredibile”
“Tu hai chiesto di poter essere Master, per poterlo fare hai dovuto capire sulla tua pelle che tutto ciò che conta non è il potere in se ma il rapporto mentale che si crea tra chi domina e chi subisce! Il piacere che hai avuto oggi è stato intenso perché tu hai lasciato la tua anima a me! La prima raffinatezza è volere il piacere altrui, ricordalo sempre! E’ una finezza che non tutti possono percepire! Abbiamo visto in te del potenziale! Non deluderci!
Sei entrato da slave Minus ed ora esci da Padrone Caim!
Un demone notturno a capo di 30 legioni di spiriti. Conosciuto per aver fatto parte dell’ordine degli angeli e per questo conoscitore profondo dell’animo umano!
Ora vai e dai inizio al tuo nuovo essere! Questo il mio saluto per te”
Si avvicina, mi porge la bocca ma io rimango inerme e stupito. Lei si lascia in un bacio sensuale e passionale a volermi stampare nell’anima il suo essere.

Dalla nostra Marta in collaborazione con Xsd
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