Faccio sborrare mio figlio (scopa il divano, viene su di me)

Era venuto sui piedini e le calze di mamma. Il suo seme era sgorgato per me e su di me, una pioggia di sborra calda e copiosa.

Maiala. Porca. Vacca fino al midollo, avevo fatto vedere il mio tenpio al figliolo e lui con il cazzo enorme aveva apprezzato e pianto anche l'anima, i suoi versi e le urla strozzate mi erano rimaste impresse...ho in mente quel pisello, avvolto nel perizoma, schizzare come una bestia e pensavo al lago che si riversò sui piedi intrappolati nelle autoreggenti...oh mio dio che sogno.

Il suo odore era impresso in me, un puzzo di sborra forte e deciso che avevo gia sniffato in camera sua che era piena di sperma in ogni angolo...

Muri schizzati, lenzuola imbrattate ogni mattina e cuscini secchi e collosi erano un classico ogni week-end.

Si masturbava, ormai, facendo rumore e ansimando per farsi sentire da me, la mamma, che apprezzavo e fantasticavo.

Una mattina, nella quale ero uscita per commissioni, tornando a casa verso le 11 trovai il mio bambino in salotto con il cazzo in mano, era nudo e sudato e teneva stretto il membro lucido...

Lo vidi e lui mi guardò...

"Ciao mamma...oddio non pensavo che..che.."

"Ma cristo santo...dai ma che fai? Anche in sala..." dissi fingendo e senza staccare lo sguardo da quel fantastico cazzo...la solita cappella imponente svettava fuori dalle mani, oh madonna che bella era...

Gonfia e larga con un colore rosso scuro ed uno spacco dilatato pronto a sgorgare sborra, ero deliziata dal suo fungo e pensai a cosa poteva fare con un glande così, di sicuro avrebbe aperto ogni orifizio che trovava...era stato fortunato, le ragazzine sarebbero impazzite di piacere e sfondate.


Io ero esperta e navigata, ma il mio culo era ancora intatto e stretto e il solo pensiero di accogliere quel coso mi turbò...ma stuzzicò i pensieri piu osceni.

"Mamma scusa ma guarda...la vedi?" Sfiorò il glande

"Eddai....maiale si la vedo la vedo. Ma perchè in sala, perchè sul divano? Dai amore di mamma...vai in bagno, se vuoi segarti vai via da qua...cazzo santo hai la stanza che è un letamaio di sborra...vai su, un odore terribile c'è su da te!" Replicai senza togliere gli occhi di dosso alla sua carne giovane.

"No dai..volevo cambiare ma sei tornata, ti piace sentire il profumo delle mie seghe...lo so." Disse con tono secco e muovendo il cazzo ad elicottero verso di me.

"Oh madonna...come devo fare con te?! Ora cosa vuoi fare...sono tua mamma e l'altra volta è stato un caso...non ti pensare cose strane!" Con tono da severa lo ripresi e stuzzicai...mi mordevo le labbra e sorridevo con il viso.

"Rispondimi, cosa devi fare in sala? Quel cazzo...quel cazzo è fantastico ma..ma...uhhhm.. non pensare che...uhhhmmm tesoro di mamma...sei un porcello! Vuoi segarti qui, vero?" Ero eccitata e mi bagnai...

"Ehmmm si mamma stavo per...per scopare il divano.."

"Che schifo figlio mio..." pensai a quanto fosse perverso il bambino,

"Non resisto mamma, ora guardami ti prego...va bene? Devo sdogarmi! Guardami ti prego..."

"Solo per stavolta...fai vedere come fai...porco!" Dissi io desiderosa di godermi lo show


Si sdraiò sul divano e mise il cazzo tra i due cuscini di pelle, fece fatica visto che era a secco e dopo 3 tentativi mi guardò dicendo

"Non riesco mi fa un male cane...arghh arghhh oh cazzo mamma che male...non riesco!!!" Il tono era supplicante e remissivo, l'asta dura e gonfia non entrava ed io presi l'olio in cucina...

"Alzati e siediti un attimo..amore di mamma ecco qua..." versai l'olio di oliva sul cazzo e strofinai fino ai coglioni.

"Prova ora...uhmmmm oh dai prova ora...fai vedere a mammina..."ero estasiata e curiosa e lui si sdraiò e spinse il membro unto e bisunto tra le fessure del divano...

Un gemito secco e un verso di gioia accompagnarono la penetrazione del tessuto...

Fissavo ipnotizzata, scopava piano e a fondo soffrendo per la chiara costrizione del cazzo tra i cuscini, stava comprimendo il cazzo per provare sensazioni nuove...

"Dai amore fai vedere...vuoi scopare il divano maialino? Stai scopando il divano? Non mi sembra...devi impegnarti per me, la mamma ci tiene dai su scopa scopa per me... euuuhhhhmmm uhhhhmmm dai con quel coso di marmo" lo provocai e incitai e lui allora si mise con le ginocchia a terra e infilò quel membro tra i sucini ma in altro modo.

Simulava una pecorina. Fotteva i cuscini dove c'erano le cuciture
..che cane e che cagna che ero, mi complimentai e continuai a incitarlo, ora era comodo e fotteva con più facilità ma con maggior dolore...

Dentro e fuori. Tutto in fondo scompariva l'asta. Che gioia.

Presi iniziativa e feci allargare le gambe al maiale...

"Apri le gambe..."schiaffeggiai le natiche e lui mi ascoltò, cosi potevo ammirare i testicoli da mulo sbattere contro il divano, colpivano il sofà ed erano gonfie e sode...

Accarezzai il mappamondo e stuzzicai il tratto che andava dalle palle al suo buchino così da mandarlo in visibilio...lui apprezzò e gridò: "oh si mamma mamma siiiii siiiii dai non fermarti oh oh oh che bello oh oh si si si....ah ah ah ah siiiiii..."

Arrapata e indiavolata iniziai a schiaffeggiare lo scroto senza pietà, non ricordo come feci ne la violenza ma erano schiaffi di perversione e con la mente annebbiata dalla situazione, schiaffi continui che fecero le palle a pezzi...

Erano viola dai colpi ricevuti e lui urlava e pregava di smettere.

Ma godeva. Lo sapevo. Massacrai quei coglioni sempre più forte,
Schioccavano le mani, risuonavano i colpi e le grida si fecero animalesche.

"Che palle uhmmm oh dio uhmmm fermo...fermo ti distruggo i coglioni...oh cazzo.." continuai e continuai.

"Sto per venire, che male mà, che maaaaleeee...oh dai sto venendo...ahia ahhhh ahia...."era al limite il figliolo

"Girati, girati!!! Girati verso di me...ORA!" Ordinai cattiva strizzando le palle con rabbia. Lui urlò e strepitò dal dolore, fece in tempo a sfilare il membro dal divano e si voltò...

Aveva posticipato l'esplosione di poco...ma tanto mi bastò per piegarmi al cospetto del cappellone, in fiamme e martoriato dallo sfregamento nella pelle del divano, per spalancare la bocca e avventarmi su di esso, le labbra si posarono sul fungo e feci scivolare l'asta in gola.

Era sorpreso e mi disse: "mammaaaaa oh mammaaa sto sborrando mamma eccolo eccolooooo....ma ti vengo, ti ven..ti vengo in bocca? Oh oh oh mammaaaa....ARRIVA!" Era fuori di sè ma si preoccupava per me e non voleva venirmi in bocca

Che delizia di bambino, che angelo perverso...era premuroso, sarebbe stato normale venirmi in gola ma lui si fece scrupoli

Diedi due ciucciate profonde alla base, ingoiai tutto il cazzo e lo sentiì fino all'ugola poi mi accorsi che arrivava la sborra e allora smisi di ciucciare e, spostando la bocca dal cazzo, chiusi gli occhi e segai mio figlio.

Eccola. Arrivò. Sul mio viso.
Avevo occhi e bocca chiusa, non se la sentiva di farmi ingoiare la pioggia spermatica. Allora lo feci eruttare in faccia e nei capelli

Coperta da un fiume caldo. Bella la sborra di mio figlio, era ricoperta completamente.

Vi racconto come continuammo per un anno questi giochi perversi.