incesto
“Famiglia Profonda” – Versione Intensa
di 
Angel1965
04.05.2025 |
53 |
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"Quando Nicole si sollevò e si infilò su di me, calda e piena, sembrò che la stanza tremasse..."
PREFAZIONENon si tratta più di sesso.
È qualcosa che brucia sotto la pelle, tra le vene, dentro il sangue.
Ho varcato un confine che nessuno osa toccare.
Dentro mia cognata.
Dentro mia nipote.
Non come parenti.
Ma come femmine.
Come puttane sacre e proibite.
Mi appartengono.
E io, a loro, ho dato tutto.
⸻
IL RACCONTO
Gis si inginocchiò con una lentezza calcolata, come se sapesse che ogni gesto avrebbe scavato più a fondo nel mio peccato.
Sfilò la mia cintura, liberò il mio cazzo, e lo ingoiò con la fame di chi non chiede il permesso.
Lo succhiava con maestria crudele, senza mai guardarmi, come se stesse celebrando un rito.
Le sue labbra scivolavano, la lingua girava, la gola stringeva.
Ero già sull’orlo, ma non bastava.
Nicole era sul divano, nuda.
Le gambe aperte, le dita lente tra le labbra gonfie della figa.
Il suo sguardo era calmo, assuefatto.
Il suo corpo giovane, teso, grondava una sensualità che faceva male agli occhi.
Sembrava nata per essere leccata.
Le andai incontro, la lingua già tesa, la bocca affondata tra le sue cosce.
Il sapore era denso, caldo, familiare e assurdo.
La sua vulva palpitava sotto la mia lingua come un cuore accelerato.
La leccavo senza tregua, senza parole, mentre lei si muoveva appena, tremando.
Sotto le dita, la sua pelle era di seta tesa.
Sotto la lingua, esplosione.
Gis salì sul divano.
Si sdraiò accanto a Nicole e si aprì le gambe.
Aveva il sesso umido, rilassato, ma pulsante.
Mi bastò un colpo di lingua per sentirla fremere.
La mia cognata gemeva silenziosamente, con la dignità dell’esperta che si lascia andare solo con chi ha superato ogni limite.
Due donne della mia famiglia.
Una con la mia lingua nella figa.
L’altra con il mio odore sulla bocca.
Quando Nicole si sollevò e si infilò su di me, calda e piena, sembrò che la stanza tremasse.
Ogni colpo affondava nel sangue.
La sua figa mi stringeva come se non volesse lasciarmi mai più.
Gis le stava dietro.
Con le dita le apriva il culo, ci giocava, la baciava sulla schiena.
La doppia penetrazione non fu un’idea. Fu un bisogno.
Io nella figa.
Gis con la lingua nel suo retro.
Nicole squirtò in modo violento, improvviso, puro.
Un getto caldo mi bagnò il ventre e continuò per secondi eterni.
Poi venne Gis.
Salì sul mio viso, il suo sapore era più scuro, più profondo.
Le leccai la figa mentre Nicole le accarezzava il corpo.
Il suo orgasmo fu silenzioso ma devastante.
Squirtò senza freni, tremando, affondandomi addosso.
⸻
EPILOGO
Erano nude, esauste, bagnate, appoggiate a me.
Due corpi diversi, due età, due linee di sangue.
Mia cognata.
Mia nipote.
Mie.
E mentre le accarezzavo, capii che nessuno mi avrebbe mai capito.
Ma nessuno, mai, avrebbe goduto come me.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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