In campagna

La porta era socchiusa, mi avvicino e la intravedo bella come sempre, Maria. Curve mozzafiato tette divine, due capezzoli che solo a vederli faceva impazzire. Luca è il mio nome, vivo da solo in campagna e di tanto in tanto invito i miei cugini per il weekend. Maria ha qualche anno meno di me ma è sempre stato un mio desiderio nascosto. Maria era lì seduta sul letto e si stava infilando un paio di calze, ma non calze comuni piuttosto molto sexy, autoreggenti...le infilava con una delicatezza eccitante molto lentamente e poi le aggiustava. passandosi delicatamente le dita dal piede fino al ginocchio e poi alla coscia un po' come se ammirasse la bellezza delle sue gambe. Quindi si alzo' in piedi. Prese dal comò una scatola e tirò fuori un paio di scarpe, col tacco altissimo nere lucide molto sexy e se le mise.

Lei non si era accorta che la stavo osservando di nascosto. Con le calze le scarpe e nient'altro addosso fece due passi si avvicino' allo specchio e cominciò ad ammirarsi. Era ammaliata dalla bellezza del suo corpo. Si passava le mani dal collo al seno ai capezzoli con un movimento lento ed eccitante. I suoi occhi erano chiusi, sembrava quasi eccitarsi e poi le mani giù sui fianchi, passandole sui glutei e di nuovo sui fianchi.
Conoscevo Maria ma non credevo che avesse questo amore di se'..che provasse tanta eccitazione nell"adulare il suo avvenente fisico.
In questo momento non vedo mia cugina ma ho difronte una donna bellissima e soprattutto. Il mio membro comincia. a gonfiare!!..perché eccitato da quella visione mistica. Lei continuava a passarsi le mani sul sedere poi sulla vagina. Non c'erano gli slip. L'aveva completamente depilata e quindi potevo ammirarla nel suo splendore. Poi cominciò più frequentemente a passare le mani sulla sua bernarda e ad allargarla con le dita, infilandocele di tanto in tanto dentro. Poi quelle dita se le portava alla bocca ciucciandole.
In me, comincio' a scaturire una voglia matta di poterla prendere di poterla toccare, possedere e l'immaginazione cominciava a crescere ma soprattutto sempre più duro il mio membro cominciava a dettare legge dentro di me. L'unica cosa che mi impediva di spalancare la porta e irrompere nella sua stanza e saltarle a dosso...è che si trattava di mia cugina!!

Maria era solita trascorrere ore in camera per prepararsi prima di uscire. Voleva essere sempre perfetta nelle sue cose, ed io cercavo sempre di capire di cosa avesse bisogno e cosa cercasse.

Ad un tratto mentre io mi toccavo avidamente il membro lei rivolse lo sguardo alla porta e con un cenno mi disse di entrare. Sapeva che ero là!! Io aprii la porta e mi avvicinai. Lei non prese la vestaglia leggera che aveva sul letto per coprirsi. Ero eccitatissimo ma molto imbarazzato. Mi avvicinai a lei le mise le braccia intorno ai fianchi e cominciari a stringerla. Lei Senti il mio membro che era duro. Si lasciò abbracciare stringere e anche lei fece lo stesso.
Rimanemmo lì qualche minuto così poi lei esclamò: " finalmente...ho aspettato tanto questo momento!!". Poi lei prese l'iniziativa.
Si abbassò, slacciò la cintura mi fece scendere i pantaloni. Senza togliermi le mutande, tiro' fuori il mio membro duro a tal punto che stava per esplodere.

Lo prese con una mano e come se lo ammirasse tanto era grosso e gonfio, cominciò a guardarlo da un lato e dall'altro e poi con una voglia pazzesca cominciò a leccarlo dalle palle sino alla cappella. molto lentamente come se volesse farmi impazzire dal desiderio. Quindi Lo prese in bocca. con due labbra soffici che lo andavano a stimolare dove lei sapeva che io avrei provato maggiore piacere.
Io ero fermo immobile, in suo possesso e lei cominciò a succhiarlo!!
Il suo movimento ritmico ma lento dalla cappella sino alle palle portandoselo quasi fino
in gola...a volte rimanendo senza respiro e quasi con un rigurgito di vomito. Avevo voglia di prenderla con forza girarla e infilargli il mio arnese dentro, ma non volevo che quel momento finisse. Rimasi lì non so.. forse 10 minuti e a me piaceva piaceva da morire.

Mi era diventato duro che sembrava un palo infilato nel muro. Allora la presi delicatamente per le braccia la fece rialzare e portai la mia mano sulla sua fica che era umida quasi bagnata per l'eccitazione. La portai sul letto e la distesi, le aprii le gambe e le resi il piacere che mi aveva dato leccandogliela avidamente...giocando con il suo clitoride e poi dolcemente penetrandola con la lingua. Lei ansimava e godeva. Poi gli leccai bene anche il buco del culo in segno di preludio di quello che sarebbe accaduto.

Adesso era il momento di fuoco...l'eccitazione di entrambi era al massimo, così io mi distesi e lei montò sopra infilandosi l'arnese nella fica e cominciò a cavalcarmi...godevo e veniva ripetutamente. "Dai cosi...oh si...mi piace da morire"...gridava. Le stringevo i capezzoli duri come il marmo e a lei piaceva. Non era più la Maria che conoscevo...era un animale che voleva soddisfare i suoi istinti.

Poi fu la mia volta, la feci girare e in ginocchio alla pecorina la penetrai..." sii più forte, sbattiamo, ancora"...gemeva dal piacere. Andammo avanti così fino a che non fummo esausti. Ma io avevo goduto ma non avevo finito!! Allora disteso lei si spostò sulle mie gambe e cominciò a pompare il mio membro che anche se stanco rinvigori' . Lo leccava, lo succhiava...e poi ecco un calore immenso si sviluppò e la inonda del mio sperma. Lei conti nuo' a leccarlo fino a che non lo aveva totalmente ripulito.
Era stanca e si distese accanto a me. Non disse niente!!!...ma da quel momento ci fu sempre un fine settimana per me.....