L'amante di mia madre

Anno nuovo vita nuova, Il 2013 era oramai agli sgoccioli, un nuovo anno si stava affacciando con tutte le sue aspettative. Avevo ripreso a giocare on line con il sito per scambisti A69, che mi aveva portato negli anni precedenti molte belle occasioni per conoscere intimamente molta bella gente. Ero affaccendata nei vari preparativi post feste . Avevo pure un contatto virtuale, con un ragazzo che mi aveva colpito per il suo fare carino e non invadente. Tra le varie cose mi trovavo a reggere il gioco a mia madre che alla soglia della sessantina si era messa in testa di concedersi una bella avventura con tanto sesso. Casualmente aveva conosciuto, in un centro commerciale durante il periodo delle feste natalizie, un coetaneo che subito senza perdere tempo aveva iniziato a corteggiarla, facendola sentire ancora bella e desiderabile come realmente era.. Premetto che mia madre è una donna lievemente segnata dal tempo, alta un metro e settanta, una terza di seno due chiappe da sballo; insomma una gran bella donna di 56 anni che fa invidia a molte mie coetanee. Dopo vari incontri clandestini nei bar e qualche pomiciatina in auto, i due si erano decisi a coronare il loro sogno d’amore e concedersi l’uno all’altra. Lei mi aveva confidato tutto senza indugio e censure, chiedendomi consigli sul da farsi. Per lei era solo una storia di sesso e niente altro. Voleva togliersi un capriccio e farsi una bella e sana scopata con un uomo che non fosse il marito. In passato di cazzi ne aveva avuti, non si era fatta mancare nulla prima di trovare il grande amore e chiudere tutte le relazioni volanti. Dopo molti anni le era rivenuta la voglia di rimettersi in gioco. Di fronte a tanto ardore, le proposi di usare il mio appartamento per l’incontro d’amore, evitando di andare in un albergo . Molto in imbarazzo accettò. Il mio appartamento, regalatomi da mia nonna, di circa 60 metri quadrati, sistemato su due piani, comprendeva, un salone la cucina ed il bagno al piano terra e sul piano rialzato la camera da letto con annesso un piccolo bagnetto con doccia. Per un fine settimana da sballo tutto sesso e rock and roll era perfettamente idoneo. Io me ne sarei andata nella mia casa di campagna, lasciando la puttanona a sfogare indisturbata i suoi appetiti sessuali. Asserisco questo con cognizione di merito; da adolescente, spesso venivo svegliata di notte dalle urla di piacere che i miei genitori emettevano nei loro amplessi: spesso, incuriosita da cotanto frastuono , mi ero alzata e dal buco della serratura li avevo spiati mentre amoreggiavano. Turbata ma nello stesso momento eccitata, in totale silenzio , più di una volta,mi ero masturbata in piedi dietro la porta Lei una vera tigre del materasso , non si faceva mancare nulla lo prendeva senza ritegno in ogni parte del corpo, incitando il maschio a penetrarla sempre più profondamente. La sua specialità però erano i pompini (da qualcuno avrò preso)da abile linguista, aveva una tecnica tutta sua di succhiare il cazzo e non lo mollava se non per deglutire la sborra. Spesso dietro quella porta ho fantasticato che le sue attenzioni fossero rivolte non al marito, ma a me; la pensavo tra le mie cosce mentre mi slinguettava tutta la clitoride e perché no anche il buco del culo. Passarono pochi giorni poi un pomeriggio ebbi una bella sorpresa; i due colombi si presentarono a casa mia senza preavviso. Per fortuna ero sola ; sarebbe stato imbarazzante se mi avessero trovato a letto con qualche spasimante. Notai subito il bel aspetto del suo amico , veramente un gran fico, me lo sarei fatto anch’io. Ci sedemmo in salotto ed iniziammo a dialogare del più e del meno Un pochino in imbarazzo cercai una scusa plausibile per lasciarli soli. Purtroppo non sapendo mentire, i due se ne accorsero e mi invitarono a cena in un ristorante poco distante. Senza neppure farli fiatare, proposi il solito spaghettino in casa. I due accettarono e si misero subito a mia disposizione per preparare la cenetta. Il mio intento era quello di dileguarmi una volta finito la cena con una qualsiasi scusa. Li avrei lasciati soli di sfogare tutti i loro desideri sessuali; io me ne sarei andata da una cara amica, con la quale avevamo una storia. L’idea di passare al notte con lei mi aveva messo di buon umore; lei instancabile linguista, in ogni amplesso mi faceva venire a ripetizione. Durante al cena, Giorgio questo era il nome dello spasimante di mia madre, non risparmiò complimenti per entrambe decantando la nostra bravura nelle arti culinarie e facendo apprezzamenti garbati sul nostro aspetto fisico. Avendo notato nel mio bagno una sauna finlandese, propose di rilassarci tutti entrando per una decina di minuti in sauna. Rimasi colpita nel vedere mia madre entusiasta dell’idea, questo lato del suo carattere non lo conoscevo, non la facevo così libertina. Lui l’aveva buttata, non senza averne parlato in precedenza con lei. Ero fortemente in imbarazzo mi sarei trovata di lì a poco in pochi metri quadrati tutta nuda tra mia madre ed il suo amante e se tanto mi da tanto forse avrei partecipato attivamente ai loro convegni d’amore. Un poco il vino, un poco l’euforia del proibito accettai . Giorgio ci fece alzare e ci sollecitò a toglierci gli abiti . Lentamente iniziammo ad alleggerirci del superfluo ; una volta ignude, l’uomo si alzò e pure lui tutto nudo ci prese entrambe sui fianchi e con passo deciso si avviò verso la sauna. Aveva un cazzo da sballo fino ma lungo ideale per prenderlo al culo. Arrivati sulle panche in frassino della sauna senza accenderla per non morire asfissiati ,spronò mia madre a leccarmi la fica , mentre lui mi pose il suo cazzo in bocca facendomelo inghiottire tutto fino in fondo. Fortemente eccitata oltre che dalla situazione anomala anche dalla magistrale bravura nel leccare della mia genitrice,dopo averglielo succhiato per un po’, me lo tolsi a malincuore dalle fauci e con avidità mi buttai a capofitto tra le cosce di mia madre; la sua fica pelosa e carnosa era tutta bagnata e desiderosa di essere leccata a dovere . iniziai a passare la lingua lentamente bagnandole tutte le labbra , sfiorandole appena la clitoride, per farla eccitare ancora di più. Per non farle mancare nulla le diedi pure una bella leccata al buco del culo,bello dilatato , preparandola alla imminente sodomizzazione. Mentre le leccavo le chiappe ,preparai il cazzo di Giorgio impaziente di entrare nella cavità anale. Sotto i miei occhi lo vidi sparire completamente tra le chiappe della donna, che urlò di piacere. Guardavo il cazzo entrare ed uscire ed ad ogni uscita lo lubrificavo con la lingua , inzuppandolo tutto. Nel mentre che l’uomo la inculava per benino ,io da sotto oltre godermi lo spettacolo, ne approfittavo per leccare la clitoride ed abbeverarmi dei caldi umori della femmina in calore. Dato la scomoda posizione decidemmo di recarci in camera da letto .
Sul lettone mi misi a quattro zampe , aspettando di essere penetrata o in fica o in culo non era un problema; avevo tanta voglia di cazzo ; Giorgio si posizionò dietro di me e dopo avermi penetrata nella vagina iniziò a muoversi facendomelo sentire tutto dentro. Non ci volle molto che mi trovai leccare nuovamente la fica di mia madre . Questa volta mi prodigai per farla venire ed assaporare tutto il suo acido sapore vaginale. Per non far torto a nessuno Giorgio ci prese entrambe e dopo averci avvicinato con il volto al suo cazzo ci sborrò in faccia inondandoci di sperma