Mia cognata pt2

Adesso cosa vuoi? Questa fu la sua domanda. In realtà la volevo tutta, volevo la sua figa, volevo il suo culo, ma volevo anche la sua bocca. La fissai per un po’, poi cominciai a guardare la sua bocca, così lei si sollevò mi guardò fisso negli occhi e mi disse ,” sei proprio un porco”. A questo punto mi spinse contro la spalliera del divano e avvicinandosi lo fece scomparire tutto dentro la sua bocca, era una sensazione a dir poco paradisiaca, mi trovavo seduto nel divano di mia cognata, nudo , con Mara che mi stava facendo una pompa spettacolare. Mancava poco e sarei esploso, ma se ne accorse e si spostò, mi fissò negli occhi e mi disse “ adesso tocca a te” si mise comoda e aprii tutte le gambe. Davanti quello spettacolo non potei fare altro che fiondarmi su quella meraviglia, cominciai a leccarla tutta, misi un dito dentro mentre con la lingua giocavo con il suo clitoride, poi le dita diventarono due, finché non la sentii cominciare a dimenarsi e tremare, mi prese per i capelli, mi guardò e mi disse” scopamela tutta” , così mi misi in piedi portai le sue gambe alle mie spalle e cominciai a scoparla. Poche volte ho goduto come in quella occasione. Non duro’ molto, comincio’ a lamentarsi,
Mi guardava e ripeteva” sei un porco” e piu lo diceva più mi eccitavo. Raggiunse un intenso orgasmo. Era stanca, ci staccammo e ci sedemmo vicini. Ci guardavamo, ma senza parlare, fino a quando guardandola le dissi” Mara, adesso voglio il tuo culo”, mi fisso come se fosse impaurita e mi disse” e’ ancora vergine, ma lo faccio sverginare molto volentieri al mio cognatino”. Non credevo a quello che avevo appena sentito. Mi alzai, la misi a pecora e cominciai a farle dilatare il buco con un dito, continuai fino a quando mi sembrò pronta, così poggiai la punta del mio cazzo e cominciai a spingere, d’apprima lentamente, ma non appena entrò’ la cominciai a scopare in modo quasi violento. Lei cominciò ad emettere rumori che assomigliavano a piccoli lamenti, ma dopo un po’ comincio’ a godere e ad incitarmi a scoparla più forte. Così feci, ma non durò molto, perché sentivo che stavo per sborrare, così uscii la feci girare e gli dissi” adesso diventerai il mio sborratoio” così cominciai a masturbarmi fino a quando arrivò’ il primo grande getto che le arrivò dritto in faccia e a questo ne seguirono altri che le arrivarono sul seno. La guardai e gli dissi di ripulire tutto il mio cazzo con la bocca. Lo fece in modo magistrale. Mi alzai mi rimisi i vestiti e come se nulla fosse successo la salutai e andai verso la porta, lei mi guardò e mi ringraziò per l’aiuto che gli avevo dato e prima di uscire mi disse” potresti riaiutarmi domani? Sai ho altri scatoli da salire.