incesto dream

Anche questa è una storia vera come tutte le altre che ho raccontato e che racconterò. L'ho gia scritta tempo addietro con un altro nick name ed ora voglio riproporla come omaggio alla memoria di mia madre, alla sua bellezza e alla sua dolcezza.
A causa di lavori in camera mia, mi ero trasferito temporaneamente nella camera di mia madre e dormivo nel lettone con lei. Mi sembrava di tornare bambino quando volevo stare nel lettone per paura del buio.
Una sera, prima di cena, ero appena uscito dalla doccia e mi stavo rivestendo guardando fuori dalla finestraquando, dall'altra parte della via, a poco più di dieci metri, vidi, dalla porta finestra del balcone di fronte, Domenico in piedi appoggiato alla sponda del letto e sua madre, la Signora Teresa, una donna di circa 60 anni, in ginocchio davanti a lui che gli stava tirando una pompa. Scostai un po' la tenda e guardai meglio. Abbracciata alle gambe di suo figlio mentre glie lo ciucciava era proprio lei, la Signora Teresa che tutte le sere veniva da mia madre a dire il rosario. Vidi anche che a un certo punto lui la tenne per la testa mentre lei cercava di staccarsi sborrandole, penso, in gola e facendoglierla deglutire tutta. Poi lei si alzò e lui , come niente fosse si rivestì.
A tavola avrei voluto dire a mia madre chi era la sua amica ma non ne ebbi il coraggio. Quando uscii, dopo cena, incrociai la signora Teresa che stava entrando dal mio cancello.
"Buona sera signora, tutto bene? Domenico fa il bravo?"
"Si, si. "
Passai la sera al bar con gli amici ma il mio pensiero era sempre alla scena che avevo visto.
Quando tornai a casa diedi un'occhiata al balcone di Domenico e pensai che forse in quel momento forse si stava trombando sua madre.
Mi coricai e, dopo aver letto qualche pagina di un libro, spensi la luce. La scena vista dalla finestra continuava a girarmi davanti agli occhi. Poi, finalmente, mi addormentai.
A un certo punto venni svegliato dalla mano di mia madre che, dopo avermi accarezzato il petto, scendeva sul ventre per poi infilarsi nei pantaloni del pigiama prendendomi il cazzo e cominciando a menarlo su e giù.
Avrei voluto fermarle la mano e chiederle se fosse impazzita. Avrei voluto dirle di fermarsi ma ebbi paura di umiliarla e stetti zitto fingendo di continuare a dormire. Dopo avermi accarezzato a lungo tirò indietro il lenzuolo e vidi la sua ombra nel buio che si abbassava sul mio cazzo baciandolo e prendendolo in bocca. Per un po' resistetti fingendo di dormire ma, senza quasi che me ne accorgessi, cominciai a palparle le grosse tette e lei, rassicurata della mia partecipazione, cominciò a leccarmelo e a succhiarmelo con più foga.
Si girò sul letto e mi tirò a se, tra le sue gambe aperte. Mi vergognavo di quello che stavo facendo ma il desiderio era troppo forte e glie lo infilai tutto cominciando a pomparla, ora lentamente e con dolcezza per poi darle dei colpi forti a fondo che lei ricambiava venendomi incontro con il suo bacino stringendomi forte e baciandomi sulla bocca. Mi lasciai andare al piacere e ricambiai con la lingua i suoi baci.
Le misi le braccia sotto le gambe e le sollevai il bacino in modo che potesse entrare tutto fino in fondo e continuai con il movimento avanti e indietro mentre le nostre bocche non si staccavano un solo attimo. Quando sentii che stava venendo mi lasciai andare e con qualche colpo più forte venni dentro di lei.....
Mi svegliai con i pantaloni del pigiama tutti bagnati. Mi alzai e, senza accendere la luce andai in bagno dove cercai di pulirli un po' prima di buttarli nel cesto della roba da lavare. Mi infilai le mutande che avevo levato prima di andare a dormire e tornai, sempre al buio, in camera e tornai a letto.
"Cosa c'è? non stai bene?"
"Niente mamma, ho fatto solo un sogno strano. Dormi"
Mi addormentai abbracciato a lei dandole un grosso bacio sulla guancia e con il bacino tutto indietro per evitare di appoggiarglielo se mi fosse venuto duro nel sonno.