mio padre è super

Mio padre è sempre stato un gran chiavatore ed è stato il motivo per cui mia madre l'ha mollato ,non perdeva occasione ed un giorno lei non ce l'ha fatta più ed ha chiesto il divorzio .
Io sono andato a vivere con lei ,avevo 13 anni ed ogni giorno parlava male del babbo ,di quanto dolore le aveva procurato e che non dovevo diventare come lui
- le donne vanno rispettate ,lui non l'ha mai avuto ricordalo - mi diceva ,ma io non riuscivo ad odiarlo ,era così carino con me quando lo vedevo e poi segretamente ero innamorato di lui .
La mia omosessualità era già evidente ,i miei modi ,il mio modo di muovermi e di parlare tradivano la mia tendenza anche se non me ne rendevo conto ,mentre mia madre non capiva credo che mio padre avesse capito tutto di me pur non avendone mai accennato .
Al compimento dei 18 anni presi una decisione importante che addolorò moltissimo mia madre ,andare a vivere con lui che mi capiva .
Era felice della mia scelta
- Giacomo ,non sai quanto sono contento che sei qui - fece
- anch'io babbo ,con la mamma non resistevo più -
- allora mi capisci perché è successo tutto -
- si ,davvero ,è rancorosa e mi toglie l'aria -
- dai sistemati ,mettiti comodo ,sei a casa tua - ero raggiante ,mi diressi verso la mia stanza
- non ti darò fastidio ,puoi fare quello che vuoi - lui rise
- non sono più quello di una volta ,sono rare le donne ultimamente - fu un commento sibillino che non percepii nella sua interezza
- comunque sentiti libero - ribadii ,si avvicinò e mi abbracciò
- sei così dolce -
Iniziò così la nostra convivenza ,io intanto avevo preso coscienza di essere attratto dai maschi ma me ne vergognavo e soprattutto non volevo addolorare mio padre ,pensavo che sarei stato una delusione .
Tra noi c'era molta complicità ,spesso girava nudo per casa ed io non riuscivo a non guardarlo ,aveva quarant'anni ed io mi masturbavo segretamente pensando al suo bel corpo.
A casa non aveva mai portato nessuna ,pensavo che gli scocciasse per me e magari faceva fuori le sue esperienze ,poi un giorno tornò dal lavoro con un ragazzo
- ciao Giacomo ,lui è Lapo ,lavora da me ,l'ho invitato a cena - ci stringemmo la mano ,era bellissimo ,avrà avuto poco più di vent'anni ed un aria birichina che mi fece rimescolare tutto lasciandomi per la prima volta perplesso .
Cenammo tutti assieme ,Lapo era entrato da poco nella tipografia di mio padre ed era molto simpatico
- tuo padre è stato gentile ad invitarmi stasera ,ed ancora di più ad assumermi - disse
- ti ho assunto perché sei bravo - rispose sornione lui ,io li guardavo e mi accorsi che tra loro c'era una evidente complicità ma all'inizio non capii fino a che punto .
Dopo cena ci mettemmo sul divano a vedere la tv ,io a fianco di Lapo e mio padre dall'altra parte ,vedevo che le loro gambe si toccavano ma ancora non capivo ,poi mi si chiudevano gli occhi e li salutai
- vado a dormire ,buona notte - feci
- buona notte a te - rispose Lapo
- domani mattina hai lezione? - chiese mio padre
- si ,ma tardi - risposi ,avevo iniziato da poco l'università ,li salutai di nuovo e mi diressi in camera mia lasciandoli sul divano .
Mi misi a letto e ripensai a Lapo ,era proprio carino e feci un pensiero su di lui ,se avessi avuto coraggio ci avrei provato anche se sicuramente lui preferiva altro .
Presi sonno subito ,ma dopo una mezz'ora fui destato da dei rumori strani ,sentivo dei leggeri lamentii ,mi alzai e andai verso la porta ,tesi l'orecchio e adesso sentivo meglio ,erano gemiti e venivano dalla sala ,aprii piano la porta e li vidi ,loro erano talmente presi che non fecero caso a me ,ero in tralice e al buio ,loro avevano una lampada accesa e mi apparirono chiaramente ,Lapo era a pecorina sul divano e mio padre dietro che lo scopava ,subito mi venne duro ma ero anche incredulo ,non mi aspettavo una cosa del genere ,lui sempre così preso dalle donne si stava facendo un ragazzo
- mi fai impazzire Lapo - diceva sottovoce
- sfondami ,fammi sentire il cazzo - rispondeva il ragazzo con un filo di voce ,io mi masturbai e venni sul pavimento ,poi rientrai in camera ,ero così turbato che non riuscii a dormire .