trio
Car-sex


28.05.2025 |
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"A differenza di quando conoscemmo quella coppia, che di auto in giro per il parcheggio se ne contavano diverse decine, attendemmo diversi minuti prima che si..."
Con mio marito avevamo deciso approfittando di un ponte di trascorrere 4 giorni a Bologna, in programma oltre a visitare una fiera avevamo pensato a conoscere la città, trovare l’albergo non fu facile, ma la fortuna ci venne incontro trovandolo proprio appena fuori e a pochi passi dalla struttura dove si svolgeva la fiera.Dopo aver raggiunto l’albergo siamo andati in direzione del centro, ma a poca distanza transitiamo vicino un grande parcheggio, avevamo letto su un settimanale di un parcheggio dove si facevano incontri di coppie, ma non immaginavamo che fosse proprio quello e al ritorno ne avemmo conferma fermandoci ad osservare appena fuori.
Incuriositi abbiamo riso e poi pensato di fare anche l’ingresso fermandoci in un lato vicino un piccolo albero, dopo pochi secondi ecco la prima auto affiancarsi in senso opposto alla nostra, un signore di una certa età subito ci chiede se possiamo fargli accendere la sigaretta e mio marito subito gli dice di no, la cosa si è ripetuta per diverse auto, quasi eravamo circondati che la cosa mi spaventava.
Riuscimmo a rimettere in modo ed allontanarci, ma prima di raggiungere l’uscita ci si affiancò un’auto con a bordo una coppia, la lei subito ci chiese di seguirli ci saremmo presi una bibita, gli andammo dietro per un chilometro circa poi si fermarono in un distributore di benzina e scesero, ci invitarono a prendere qualche cosa nel bar del distributore e ci mettemmo a chiacchierare.
Ci spiegarono come funzionavano le cose nel parcheggio, rendendosi conto che eravamo spaesati, rimanemmo a chiacchierare per una mezzora, poi ci andammo a mettere tutti nella loro lussuosa auto, ci proposero di giocare in auto in qualche posto più tranquillo, ma li ringraziandoli dei loro preziosi consigli gli declinammo l’invito.
Il giorno successivo dopo aver trascorso la giornata alla fiera eravamo piuttosto stanchi quando la sera tornammo in albergo e avendo spizzicato durante la giornata dopo la doccia crollammo.
Il secondo giorno lo dedicammo a girare nel centro di Bologna senza troppa fretta, approfittando dei piacevoli portici che nonostante la pioggia ci ha permesso di visitarla ma con mio marito parlavamo di concederci una visita nella serata in quel parcheggio e magari conoscere una coppia ospitale.
Quando tornammo in albergo mi resi conto che non avevo messo in valigia niente di particolarmente sexy, non avevo neppure pensato ad approfittare di qualche negozio di intimo dove eravamo passati durante la passeggiata al centro, così indossai un semplice collant nero sotto la gonna.
Uscimmo e ci dirigemmo al parcheggio posizionandoci in un punto che ci avevano suggerito quella coppia due giorni prima, la prima auto ad avvicinarsi aveva un uomo brizzolato che subito capendo la nostra contrarietà si allontanò quasi subito, una seconda auto si avvicinò e anche questo non ebbe un nostro cenno di risposta e dopo un attimo si allontanò.
La terza auto che si affiancò erano due giovani che più armati di curiosità si erano azzardati a cercare di movimentare la loro serata, provarono a fare gli spiritosi ma alla fine dopo un paio di battute si allontanarono.
A differenza di quando conoscemmo quella coppia, che di auto in giro per il parcheggio se ne contavano diverse decine, attendemmo diversi minuti prima che si avvicinasse la quarta auto che presentava diverse ammaccature, quindi lo ignorammo del tutto.
Speravamo di conoscere una coppia ma nulla, aspettammo più di un ‘ora, poi decidemmo di mettere in moto e ripartire, ma ecco un’auto avvicinarsi prima che ingranasse la marcia mio marito, l’accento non era del posto, distinto e affascinante, spegnemmo il motore della nostra auto e cominciammo a dialogare anche se ogni tanto si avvicinavano altre auto che proseguivano.
Chiacchierammo per un pò con i finestrini abbassati, poi cominciarono a cadere le prime gocce di pioggia e così lo invitammo a salire sulla nostra auto e proseguire a parlare visto che anche lui era a Bologna per la stessa fiera.
Anche per lui era in quel parcheggio per curiosare, avendo letto lo stesso articolo che ci aveva incuriositi, la conversazione si protrasse piacevolmente per una mezzora, poi decidemmo di andare a prenderci qualche cosa di caldo in un bar, partimmo e ci dirigemmo verso il centro trovando un “Pub”, i tavoli erano tutti come dei piccoli box con la panca tutta intorno che permetteva una certa privacy, io mi ero messa nella parte in fondo e mio marito a sinistra e lui a destra, prima parlammo di tutto in generale, poi cominciammo a confidarci delle varie esperienze avute, lui aveva avuto esperienze con coppie e noi con alcuni singoli e con altre coppie.
Non mancavano i complimenti da parte sua verso di me e anche il suo sguardo era spesso rivolto ai seni seppur coperti, lui metteva spesso la mano sotto il tavolo poggiandola sulla sua coscia, ma ad un tratto la sentii poggiarsi alla mia, guardai per un attimo la sua mano e poi lo guardai negli occhi, guardai poi mio marito e poggiai la mia mano sopra la sua divaricando leggermente la gamba verso di lui.
I nostri sguardi s’incrociarono lui mi palpò per bene la coscia cercando di scoprirla dalla gonna, lo feci fare per un po' ma ero imbarazzata per paura di essere scoperti dai presenti vicino il bancone, dai usciamo ho detto e alzandoci dopo aver voluto pagare il conto ci siamo diretti verso l’auto, prima di salire mi ha chiesto di sedermi con lui nel sedile posteriore, lo sguardo complice mio, di mio marito e un cenno di conferma da entrambi, mi sono seduta dietro e siamo partiti in direzione opposta al centro, non avevamo una meta.
Mio marito al volante non conoscendo i posti andava ad andatura moderata anche perché cercava di guardare la strada, ma anche lo specchietto retrovisore per vedere cosa combinavamo io e l’amico occasionale, avevo ormai la gonna tirata su fino alla vita e i seni completamente scoperti e stretti dal reggiseno scostato sotto.
Per fortuna mio marito aveva provveduto subito ad accendere il riscaldamento, mio marito cercava di trovare qualche posto tranquillo dove fermarci ma si era ritrovato a percorrere una strada dove non cera modo di trovare un posto del genere.
Io ormai ero in preda all’eccitazione mentre l’uomo mi leccava e succhiava i capezzoli e con le mani mi aveva ormai scostato l’elastico del collant e dello slip toccandomi la patatina ormai bella lubrificata, quando sentii l’auto fermarsi intravidi che eravamo fermi dentro l’area di un distributore chiuso ma con le luci della pensilina che ci dava la possibilità dentro l’abitacolo di vederci.
Mio marito appena fermo lasciando il motore acceso per tenere il riscaldamento fece scorrere il sedile del passeggero in avanti per darci più spazio di movimento, io avevo le mani sui pantaloni cercando di palpare e stringere il suo cazzo che era imprigionato dentro.
Ormai ero con i vestiti arrotolati in vita e al collo il collant che era arrivato alle ginocchia, mi sono scostata un attimo giusto per togliermi da una gamba il collant e lo slip mi sono tolta la maglia e slacciato il reggiseno che mi stringeva in quel modo anche lui si era tolto i pantaloni e lo slip mostrando in bella vista il suo cazzo già scappellato e voglioso.
Mi sono chinata dicendogli che non ero una bolognese come si aspettava ma i pompini li sapevo fare e impugnandolo l’ho preso a baciare prima e poi succhiare, ma dopo poco mi ha fermata che dovevo smettere altrimenti sarebbe venuto in quel modo e voleva scoparmi.
Scostandomi mentre passavo con il sedere vicino al suo volto mi sono sentita afferrata e con il busto sopra lo schienale dalla parte passeggero mi ha presa a baciare prima le chiappe e poi mentre mi toccava con le dita la farfallina ha preso a leccarmi dal buco del sedere fino alla patata tenendomi l’altra mano sulla schiena.
Per alcuni momenti sono rimasta ferma così mentre lui s’infilava il profilattico e poi tenendomi per i fianchi mi aiutava a sedermi su di lui fino a sentire il suo cazzo tra le cosce che cercava la strada sbattendo quando in una quando nell’altra parte, ho infilata la mia mano per afferrarlo e indirizzarlo giusto a trovare l’ingresso ormai lubrificato e pronto ad essere riempito, sono scesa piano mentre mi sorreggeva anche lui e mi sono goduta ogni centimetro entrarmi dentro fino a fine corsa fermandomi per alcuni istanti e con la mano controllare afferrandogli il sacchetto che era scoperto.
Mi ha preso i seni e li ha cominciati a massaggiare , palpare, stringere e ogni tanto mi dava delle strizzatine ai capezzoli.
Ho cercato di muovermi sollevandomi ma non riuscivo per la capotta dell’auto così ho cominciato a scuotere i fianchi più forte che potevo, il piacere prendeva sempre più piede così afferrando il poggiatesta del sedile mi sollevavo e ricadevo con un ritmo sempre più veloce fino a crollare nel momento in cui ho sentito pervadermi il piacere dell’orgasmo.
Non mi ero resa conto che anche lui aveva goduto, mi accorsi quando mi scostò e facendomi sedere sul sedile vidi prese a togliersi il profilattico che era gonfio del suo sperma, ci rivestimmo e riuscimmo a tornare al parcheggio dove ci salutammo senza darci altri appuntamenti e a parte i nomi non sapevamo altro.
In albergo per fortuna con mio marito ci siamo abbandonati a fare l’amore fino a godere entrambi, e confidandoci che la sera successiva saremmo tornati al parcheggio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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