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carsex in furgone


di abranot
25.03.2012    |    42.904    |    3 8.8
"Lei intanto si spogliava con molta calma con movimenti provocanti: mi cominciava a tirare il cazzo, specialmente vedendo quel corpo coperto da reggiseno e..."
Dopo tanti annunci amicizie andate a vuoto finalmente si è concretizzato un incontro per l'esattezza un carsex. Una coppia mi da appuntamento in un parcheggio di Firenze, io ero alla prima esperinza e non sapevo bene come comportarmi: mi aveva risposto una coppia esibizionista con la signora molto bella e a giuducare dalle foto anche molto porca. Mi presento all'appuntamento in anticipo e aspetto in macchina; dopo un pò di tempo arriva un furgone, gira nel parcheggio, mi passa accanto e continua la sua corsa fermandosi dalla parte apposta del parcheggio. Mentre il furgone era passato davanti avevo notato una signora bionda che mi guardava ma niente di più. Il furgone era chiuso si era feramato ma non era sceso nessuno, il furgone riaccese le luci ripartì venendomi incontro rallentò quando fu vicino, si fermò al fianco della mia macchina in modo che il guidatore rimanesse dalla mia parte, si aprì il finestrino e l'uomo che era alla guida mi fece cenno a mia volta aprii il finetstrino e risalutai. Dopo le varie fasi del riconoscimento l'uomo mi disse di salire con loro. Scendo dalla macchina salgo sul furgone accanto a Debora che si mostra molto cordiale, poi Carlo riparte per andare nell'agolo buio del parcheggio mentre lei mi confessa che le piace molto provocare gli uomini anzi mentre dice questo mi avvicina la gamba alla mia e mi si struscia un pochino. Era in pantaloni e non potevo giuducare le sue forme ma a prima vista non era niente male. Passammo nella parte dietro del furgone che scoprii attrezzato come un comoda camera da letto con tanto di tavolino e divano fatto a elle. Vista in piedi e alla luce mi resi conto della bellezza della donna bei seni, belle curve, gambe lunghe. Dopo avere bevuto qualcosa e familiarizzato un po lei si alzò e cominciò a spogliarsi, a me era stato assegnato il posto nella parte corta del divano, mentre Carlo si era disteso sulla parte lunga e si accarezzava il cazzo.Lei intanto si spogliava con molta calma con movimenti provocanti: mi cominciava a tirare il cazzo, specialmente vedendo quel corpo coperto da reggiseno e slip microscopici. Si girò mettendo in evidenza un culo bello tondo con un filo che si insinuava nell'incavo delle natiche che si aprirono quando lei si oppoggiò alla parete e si piegò in avanti aprendo leggermente le gambe; potevo vedere il suo culo taglito a metà dal filo dello slip. Si passò una mano tra le cosce e si accarezzò facendo entrare gli slip tra le labbra della sua vulva che ormai era tutta scoperta e bagnata perchè vedere due uomini che sbavavano davanti alle sue provocazioni era il massimo. Carlo che conosceva il copione si tirò fuori il cazzo e cominciò a menarselo mentre lei si liberò degli slip e comiciò a sditalinarsi con una mano tra le cosce la fica mentre con l'altra da dietro si era infilata il medio nel culo. A quel punto anch'io liberai la belva e comiciai ad accarezzarmi. Carlo intanto si era spogliato e lei ne approfittò per occupasi della sua asta che fece scivolare tra le sue labbra e ingoiandola tutta mentre con una mano gli stuzzicava le palle e si insinuava tra le sue natiche ad accarezzargli il culetto,lui cercava di accarezzare con la sua mano alla sua fica. Debora si staccò da cazzo e si mise a cavalcioni sulla faccia di Carlo per farsi leccare e chinandosi in avanti riprese il pompaggio con la bocca: potevo ora vedere quella ficona tutta bagnata e quel clitoride molto pronunciato che entrava ed usciva dalle labbra di Carlo che beveva tutti quei succhi magici che uscivano da quella fessura ormai aperta. Vedevo quel ben di dio a mezzo metro da me e avrei voluto accarezzare, sditalinare, assaporare quel corpo ormai su di giri, ma per correttezza e con grosso sacrificio mi trattenni. Carlo mi lesse nel pensiero e mi fece cenno di approfittare della situazione: cominciai timidamente ad accarezzare le natiche di debora e poi mi inoltrai nel solco delle sue natiche fino ad accarezzarle il buchetto, questa manovra fu accolta molto bene da lei tanto che si spostò indietro forzando il culetto sul mio indce che si aprì leggermente la strada e la mia prima falange entrò accompagnata da un sussulto subito dopo il buchino si strinse intorno al mio dito ritmicamente. Con il medio le penetrai la fessura e comincia a statuffarle più decisamente i due buchetti e lei reagì mugolando e acconpagnò il movimento; ad un tratto si alzò, si girò, si diresse il cazzo di Carlo nella fica e si impalò di colpo fino in fodo, ormai senza controllo mi prese il cazzo se lo portò alla bocca e lo ingoiò fino in fondo. Saltava sul cazzo di Carlo mentre si riempiva la bocca col mio cazzo, mentre venimmo dopo poco inondandola di sborra mentre lei godeva come una pazza.
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