Caro amico ti scrivo

In questo spazio potrete scrivere una lettera a chi?
- Ad un altro utente
- A qualcuno/a conosciuto/a attraverso il sito con cui siete diventati amici
- Allo stesso sito.
Di cosa si può trattare con la lettera?
- Di amicizia
- Di rapporti
- Per lamentarci di un comportamento
- Per ringraziare
Insomma una lettera a chi vogliamo e per qualsiasi motivo riteniamo, esattamente come le vecchie lettere quando il mittente e il destinatario erano distanti.
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COSA NON SI PUÒ SCRIVERE nella lettera: non si può scrivere il nickname-nome-o qualsiasi cosa che possa far riconoscere il destinatario della missiva.
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P.s. Potete scegliere anche di scrivere una cartolina, in questo caso bisognerà postare anche la foto della cartolina (tipo quelle di una volta con le scritte più svariate, da saluti da… a tutto il resto) seguita dal breve scritto per il destinatario.

Ciao
Sono rientrato a casa dopo il lungo viaggio.
Il tempo di riposare un po’ per riprendermi e ripensare a ieri, alla tua domanda “lo rifaresti ?”.
Ci ho riflettuto parecchio, e si sono certo che lo rifarei, già una volta mi capitò anni fa di spiegare il perché del farlo o rifarlo, ho ripescato quella mia spiegazione, lo riletta, e mi ci riconosco ancora, così te la ripropongo nel tentativo di farti capire il mio pensiero al riguardo.
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Leggendo il forum, mi sono sempre chiesto, chi sono le persone che vivono in questo spazio, dietro un nickname.
A volte partecipando attivamente, altre semplicemente leggendo i vari thread che si susseguono in questo spazio.
Ho sempre manifestato la voglia di dare, un nome, un volto, è un carattere a questi nickname.
Ed ecco che scorrendo tra i vari post, leggo della possibilità di poter esaudire il mio desiderio. Si propone una festa tra i partecipanti del forum.
Accetto da subito di partecipare senza farmi altre domande.
Ed ecco iniziare una splendida forma di conoscenza, tra chi come me, nutre la stessa voglia di dare un volto ai forumisti.
Le innumerevoli difficoltà (davvero tantissime) hanno consolidato il gruppo dei partecipanti, che piano piano, lasciavano il nickname e l’anonimato, verso un più concreto essere noi stessi, e cresceva in noi sempre più la voglia di dare un volto, a questo gruppo di “persone”, sempre più affiatate tra loro, che rideva scherzava, si faceva compagnia, raccontandosi ed ascoltandosi.
Ovviamente il cammino verso la festa non è stato semplice, ma man man che si proseguiva, ogni nostro sbaglio diventava esperienza, esperienza che non avevamo, presi più dal l’entusiasmo ingenuo di chi pensa più al fine e non al percorso per arrivarci.
Ed ecco arrivato il giorno.
Si comincia a prepararsi, mentalmente, pensando a cosa troveremo e chi.
Il mio viaggio è stato molto tormentato, tra il maltempo nella città che doveva ospitarci e i vari forti ritardi del mio volo. Troppo stanco per pensare durante il lungo viaggio. Atterro, riavvio il telefono, ed ecco la prima sorpresa, vengono a prendermi all’aeroporto. Riconoscere la persona anche a distanza, mi ha fatto subito capire che la serata sarebbe stata perfetta.
Arrivati in appartamento, ecco la seconda persona che incontro, nessuna sorpresa anche qui, chi ci avesse visto in quel momento ci avrebbe preso per tre amici di vecchia data, e non per persone che si vedevano per la prima volta.
Da lì in poi è stato un susseguirsi di non sorprese, ma di un normale è bellissimo incontro tra amici che non avevano bisogno di rompere il ghiaccio, ma semplicemente si raccontavano.
Si arriva alla festa, il locale è molto accogliente, ci vengono incontro le prime persone che erano già lì ad aspettarci, ed anche qui non serve rompere il ghiaccio, come amici ritrovati, ci si mette subito in moto, per preparare i pasti, e nel frattempo chiacchiere, tutti con tutti.
La cosa che mi colpisce, è la forte coesione che c’è tra tutti i presenti, noto che si parla di noi tra noi, nessuno fa riferimento al luogo dove è nata la cosa (se non in riferimento a se stessi o al l’interlocutore), nessun micro gruppo, tutti hanno il piacere è la voglia di stare con tutti.
Più volte mi sono soffermato ad osservare queste persone (non più nickname) con caratteri diversi, personalità diverse, ma tutti fondamentalmente uniti dalla voglia di stare assieme senza pregiudizi, ne remore verso nessuno.
Sono stato non felice ma molto di più, ognuno di loro (ma credetemi davvero tutti) mi ha lasciato un segno, con le loro diversità che comunque non erano un ostacolo, anzi diventava la loro forza.
Sette ore assieme mi sono apparse poco meno di dieci minuti, avrei voluto fermare il tempo, avevano aperto in me un mondo, che avrei voluto esplorare meglio e più a lungo.
Vorrei dire ad uno ad uno il mio pensiero verso di loro, perché ognuno di loro mi ha trasmesso qualcosa. Grazie infinite per il regalo più grande che potevate farmi, mostrarvi a me nel vostro essere più vero e sincero, grazie per essere le persone splendide che siete.
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Questo è quanto scrissi anni fa e che trovo tutt’ora valido per me.
In definitiva si possono fare incontri che durano giusto il tempo dello stesso. Oppure anziché incontrare, ci si può conoscere e vivere ogni attimo anche dopo l’incontro, è questo lascia un segno, piccolo o grande non importa, così come non importa se buono o cattivo, l’importante è che ci sia.
Questo è quanto, spero di aver risposto adeguatamente alla tua domanda, nel caso potremo approfondire quando ci rivedremo di persona, perché comunque ci rivedremo presto.
A presto ciao

Cara amica mia.
Permettimi di chiamarti così fosse altro che per la stima che ho di te. E pensare che la prima volta che ho scritto sul forum mi hai dato una risposta non proprio “gradevole” ma, come per mia filosofia, ho lasciato perdere, non mi sono infilato nel marasma delle liti che considero così infantili specialmente tra chi scrive in un forum e lo può fare per tanti motivi. Qualcuno scherza con una tale finezza che non viene capito da certe menti che si sentono superiori ma che alla fine… e viene insultato.
La seconda volta che hai risposto ad un mio intervento, mi hai stupito con sole 4 parole ed i miei orecchi si sono allungati come quelli di un coniglio. Solo una persona di grande intelletto poteva farlo.
Ti ho seguito ed ho capito che, forse, le nostre vite hanno avuto un percorso simile fatto non sempre di piacevolezze ma anche di periodi bui, molto bui in cui bisogna avere una forza infinita per superarli.
Tu ce l’hai e, come diceva qualcuno, non si può capire il piacere di un sorriso di gioia se prima non si è pianto di dolore.
Mi piacerebbe molto incontrarti e fare una bella chiacchierata, siamo lontani e le difficoltà non sono solo quelle della distanza ma chissà…
Per quello che ti conosco, posso solo dire che ti voglio bene.

Care amiche vi scrivo un po', di impeto:
a nome di tutti noi ragazzacci che scriviamo minchiate solo per colpirvi... e che poi, rapaci come condor ripieghiamo su posizioni più modeste, inviando foto di membri sghembi...
"a tutte quelle a cui l'ho chiesta e non me l'hanno data (e la lista è lunga), ...monelle." Saluti. Cince.🤭

Cari amici a cui non l’ho prestata (e la lista è .. no ehm meglio non specificare le misure), sappiate che nn l’ho fatto solo perché nn ve la siete meritata. 💗

"Perché alla fine se non ci siamo trovati, se tu non me l'hai data, non è colpa mia. E certamente non è
tua. E' solo perché non era il momento e il luogo giusto. Infatti da allora divido il mio tempo su a69/tinder/bakekaincontri." Anonimo.❤

ringrazio lei, in quanto al lui,sembrava non ci fosse,anche se non abbiamo fatto cose che a mè piacciono tanto,è stato comunque piacevole,poi l approccio così immediato,senza scriverci, senza presentarci,senza dire niente,ho visto che avete il profilo qui, ma non vi scrivo, non vorrei essere invadente 💋

Quotato da Idrogeno,

Cari amici a cui non l’ho prestata (e la lista è .. no ehm meglio non specificare le misure), sappiate che nn l’ho fatto solo perché nn ve la siete meritata. 💗

purtroppo avevo le mie cose 😄

Attenzione che siete a rischio bannamento se vi lamentate con qualcuno 😄 il rischio che chiudano questo 3D e molto. 🙂

Io vorrei ringraziare tutte le persone che ho incontrato e che mi hanno dato qualcosa di sé, fosse pure una chiacchierata o uno scambio di idee.
Ringrazio le donne che mi hanno accordato la loro simpatia e mi hanno permesso di conoscere il lato nascosto di me, amandole per una sera.
Ringrazio gli uomini che mi hanno fatto sentire desiderata e hanno svegliato la mia passione.
Ma soprattutto ringrazio me stessa per aver avuto il coraggio di liberarmi da pregiudizi e scoprire un modo più libero di vivere.
Siate voi stessi e non vi pentirete.

Ciao
Ho ricevuto la tua lettera, che ho letto con molta attenzione e piacere.
Riguardo al fare scelte che possono indurci a sbagliare, sinceramente non ho soluzioni da consigliarti per evitarlo.
Posso dirti il mio pensiero sullo sbagliare, che se vorrai potrai considerare come un ulteriore punto di vista, da aggiungere ad altri punti di vista (compreso il tuo) per poter poi comunque trovare la tua di soluzione è scelta.
Come dicevano una volta “ascolta tutti, ma poi scegli da solo”.
Allora io credo che sbagliare sia nella natura umana, che serva sbagliare per imparare, più si sbaglia più si impara e chi non sbaglia (o crede di non sbagliare) non imparerà mai nulla ne crescerà.
Ma imparare da uno sbaglio non è facile, servono tre condizioni:
1. Riconoscere di aver sbagliato
2. Analizzare e capire lo sbaglio
3. Immettere lo sbaglio nella nostra conoscenza.
Senza il primo punto non si avranno i punti successivi, solo chi sa ammettere di avere un problema può cercare e trovare una soluzione, in caso contrario il problema resta e spesso peggiora.
Tuttavia malgrado serva il primo punto per accedere ai seguenti, il primo punto non è il più significativo dei tre punti. Il più significativo dei tre punti è sicuramente il secondo punto. Serve sapere analizzare-capire il perché abbiamo sbagliato, cosa è successo è perché abbiamo sbagliato?
Rispondere al quesito, non ci porterà a non sbagliare più (non fosse altro perché è davvero raro se non impossibile, che ci ricapiti una situazione identica a quella vissuta, simile forse, ma uguale mai, ci sarà sempre anche una piccola variante che renderà l’esperienza diversa dalla precedente), la giusta risposta, serve a capire meglio noi e gli altri, serve a prendere in considerazione più varianti nelle nostre scelte quotidiane, anche in situazioni che hanno ben poco in comune con l’esperienza vissuta.
L’ultimo punto è la diretta conseguenza del secondo punto, una volta compresa l’analisi chi ci ha portato a sbagliare. Così facendo lo sbaglio si trasforma in conoscenza di vita e insegnamento, per sbagliare su cose nuove per noi, ma senza dover tornare a sbagliare su ciò che ormai conosciamo.
Provo a farti un esempio terra terra.
Da minore, prendo le chiavi dell’auto del genitore.
Prendo l’auto, ed ho un incidente.
1. Riconosco di aver sbagliato a prendere le chiavi e l’auto.
2. Avrei dovuto aspettare di avere la patente, avrei dovuto chiedere l’auto, avrei dovuto prima imparare a guidare (magari con l’aiuto di qualcuno).
3. Cosa mi ha insegnato lo sbaglio aldilà dell’incidente con l’auto.
Di non fare mai nulla prima di essere certo si esserne capace.
Che è sempre meglio chiedere piuttosto che fare di nascosto.
Farsi aiutare (istruire) non è mai tempo perso, anzi ci fa guadagnare tempo e conoscenza, perché impariamo attraverso chi già ha la conoscenza diretta senza dover perdere tempo noi a capirne noi il funzionamento attraverso la sperimentazione diretta senza conoscenza.
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Purtroppo mi rendo conto che spesso non si supera il primo punto rendendo inaccessibili i successivi. È molto più facile dire e pensare, che noi non sbagliamo mai, ma sono gli altri a sbagliare e non ci danno ciò che ci spetta.
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Spero di non averti ingarbugliato ancora di più la mente.
Per adesso ti lascio i miei più affettuosi saluti in attesa della tua prossima missiva.
Ciao

Quotato da zortonaldo,

Egregi Signori,
con la presente sono lieto di poter esternare il piacere di essere in Vs compagnia, per quanto virtuale (ma mica sempre virtuale).
Auspicando un ottimo proseguimento lungo l'intrigante strada della lussuria, spero Vi giunga [...]

Bella li, tanti auguri di divertimento per tutti!

Mia caro amico,
la contabilità dell'assenza è feroce e implacabile e io posso toccare sulla mia pelle i segni di questi nove mesi trascorsi da quando sei partito.
per essere precisi, nove mesi e ventuno giorni.
tu sei uno dei rari ma meravigliosi regali che quesrto sito ha voluto farmi, ma non mi arrogo nessun merito: a te va il riconoscimento di avermi cercata, sollecitata, incantata.
la naturalezza con cui ci siamo aperti l'una all'altro mi fa pensare che la nostra amicizia esistesse già, forse in un'altra epoca o in un'altra dimensione, e che stesse acquattata in un angolo in attesa che ci ridordassimo di lei.
in un non luogo dove la rappresentazione dei corpi nudi la fa da padrona, il nostro è stato un disvelarsi di anime e poche volte in vita mia ho trovato così naturale, così "giusto", così normale, liberarmi da ogni barriera e farmi riconoscere immediatamente.
le nostre lunghe email. le nostre chiacchierate nel cuore della notte. le confidenze, la musica, le risate.
il primo pranzo insieme, nella più improbabile combinazione che potessimo inventarci (un ristorante greco gestito da una giovane iraniana nel cuore delle risaie lomelline), il nostro vagare persi nel nulla pavese, ah, ma io credevo che tu sapessi dove dobbiamo andare, e no, io credevo lo sapessi tu, sapore di melitzanosalada e aroma di ouzo, spanakopita e baklava conditi da reminiscenze su kiarostami, farhadi e satrapi.
abbiamo fatto in fretta a crearci le nostre abitudini e ti ho voluto portare di corsa nel mio mondo, quasi come se sapessi che avremmo avuto poco tempo per viverci questa amicizia pura, libera da secondi o terzi fini, viva e vivificante.
eri così bello, amico caro, con quell'aria da consumata rockstar britannica degli anni '80, il ciuffo scomposto, gli occhi grandi e il sorriso contagioso.
appena sto meglio, appena riaprono le gabbie del confinamento, appena...
i nostri progetti si sono sciolti in un grumo di dolore mentre cercavi la quiete in una boccia di vetro che ti gocciolava poco alla volta nelle vene e non c'è più stata una "prossima volta" ma una "ultima volta".
mi tornano spesso in mente le parole di viviane lamarque:

L'ultima volta che la vide non sapeva che era l'ultima volta che la vedeva.
Perchè?
Perchè queste cose non si sanno mai.
Allora non fu gentile quell'ultima volta?
Sì, ma non a sufficienza per l'eternità.

e noi fummo gentili l'uno con l'altra?
sì, ne sono sicura.

fai buon viaggio, amico caro, e aspettami in un luogo tiepido e ombroso dove poterci ancora raccontare un po' di noi.

Quotato da ssbbw69,

Mia caro amico,
la contabilità dell'assenza è feroce e implacabile e io posso toccare sulla mia pelle i segni di questi nove mesi trascorsi da quando sei partito.
per essere precisi, nove mesi e ventuno giorni.
tu sei uno dei rari ma mera [...]

😭 😭 💗

Quotato da ssbbw69,

Mia caro amico,
la contabilità dell'assenza è feroce e implacabile e io posso toccare sulla mia pelle i segni di questi nove mesi trascorsi da quando sei partito.
per essere precisi, nove mesi e ventuno giorni.
tu sei uno dei rari ma mera [...]

Un abbraccio ovunque sia.

Quotato da Macy,

[...]

💗 Comprendo perfettamente.
Mi prendono in giro quando dico di non essere attratta da chi non ama gli animali, nemmeno se avesse le fattezze di Brad Pitt, ma tant'è.
Amo il mio gattone come se fosse una persona, perché lo considero uno di famiglia.
Pallina

Cara la mia ex che sei scappata con un altro perché lui era stra ricco, ora sei sola mi cerchi, grazie di essere andata via io ero troppo innamorato di te x lasciarti, ora sono rinnato, potevi andare via anche prima 😂😂😂😂😂

Quotato da Idrogeno,

Cari amici a cui non l’ho prestata (e la lista è .. no ehm meglio non specificare le misure), sappiate che nn l’ho fatto solo perché nn ve la siete meritata. 💗

e xche allora

Mio caro P., Compagno di tante avventure.
Ci siamo conosciuti per caso e per caso ci siamo incontrati, tua moglie voleva rendersi conto di chi aveva di fronte e ci siamo limitati a prendere un tè e a farci una chiacchierata.
Mi avete colpito entrambi per la cultura che esternavate in maniera spontanea e senza farla pesare.
D. Una donnina deliziosa con quegli occhi bellissimi che scrutavano l'anima accarezzandola con delicatezza.
Ci siamo visti un'altra volta per approfondire la conoscenza e poi, un giorno all'improvviso mi hai invitato a casa vostra.
Un caffè, altre due chiacchiere, il godimento di un arredamento molto classicheggiante ma che rifletteva la vostra personalità.
Ci hai lasciati soli e poco dopo io e D. Abbiamo iniziato a baciarci, Lei si è alzata, mi ha preso per mano e ci siamo avviati in camera.
Passando davanti al tuo studio, dov'eri assorto al lavoro, ti ha detto noi andiamo di là, senza aggiungere altro.
Ci siamo spogliati e abbiamo iniziato ad amoreggiare in modo intenso, da persone mature che sapevano esattamente cosa volevano E cosa cercare.
Tu poi ci hai raggiunti, ti sei aggregato e ti sei dedicato con grande passione sia a lei che a me.
Abbiamo goduto in maniera fantastica ed è stata solo una delle tante volte in cui ci siamo incontrati.
Il sesso fra di noi è sempre stata una cosa pulita, semplice.
Voi siete andati via vi siete trasferiti, siamo rimasti in contatto epistolare e dopo qualche anno mi hai dato la triste notizia che D. Non c'era più, un male incurabile te l'aveva strappata.
Ho sofferto e ti confesso che ho anche pianto al ricordo di quella splendida donna e dei bei momenti che abbiamo trascorso tutte e tre insieme.
Ovunque tu sia, in questo momento, ti giunga Un grosso abbraccio amico mio