Come decidere di fare o non fare "Scambismo".

6 interventi
7 anni fa
Coppia
Puglia, Barletta-Andria-T
Qui dal 02.01.2017 -
Quotato da ProfumodiBosco,
Di recente, girovagando su YOUTUBE, mi sono imbattuto in alcuni trailers di una specie di reality fatto da Playboy, tutto dedicato alla scambio di coppia. Ci sarà forse solo il 10% di realtà, ma mi ha fatto riflettere sulle dinamiche che possono guid [...]
Quotiamo al 100% Infatti a noi non piace il mero caffè conoscitivo che per molti è l'anticamera del letto ma preferiamo una preconoscenza anche via chat che per ci è molto utile appunto per iniziare a creare complicità e confidenza e per capire se siamo in sintonia con un'altra coppia.

7 anni fa
Coppia
Toscana, Pisa
Qui dal 11.06.2014 -
secondo noi cè troppa tendenza a catalogare eimbastire gli incontri , ogni situazione cambia con il passare degli annie cambia ogni aspettativa, quindi un bell incontro in un privè con coppia sconosciuta , subito mani dappertutto nella penombra , lingua in bocca ricca pomiciata , ti giri...la tua lei lo sta gia cavalcando a smorzacandela..ti metti il profilattico e la foti non sapendo se sono di foggia o di casalpusterlengo...volete dire che un incontro cosi non ha la giusta dose di adrenalina?per noi è difficile da realizzare , ma le poche volte che ci è riuscito....è valzo dieci incontri fra le 4 mura..questione di punti di vista ,ma ancorpiu dagli anni di militanza nell ambiente, ogni incontro è bello se trovi le persone che lo fanno bello ...

7 anni fa
Coppia
Puglia, Barletta-Andria-T
Qui dal 02.01.2017 -
Quotato da licenziosi,
secondo noi cè troppa tendenza a catalogare eimbastire gli incontri , ogni situazione cambia con il passare degli annie cambia ogni aspettativa, quindi un bell incontro in un privè con coppia sconosciuta , subito mani dappertutto nella penombra , lin [...]
Ma infatti anche noi preferiamo l'atmosfera del privè (almeno quelli eleganti e di classe) rispetto al mero incontro domestico. E' tutto molto più erotico e li puoi limitarti davvero a non saper nulla dei partner occasionali. In un incontro tra mura domestiche, invece, considerando che ciò avverrebbe molto probabilmente con persone geograficamente vicine, il timore è quello di interfacciarti con persone che magari non gradisci al 100% e con le quali ci si esporrebbe un po' troppo.

7 anni fa
Coppia
Veneto, Verona
Qui dal 17.02.2016 -
Quotato da ProfumodiBosco,
Quotato da Cpbixo,
Quotato da ProfumodiBosco,
In conclusione, penso ci voglia primariamente il tempo, la giusta socializzazione e il giusto ambiente.
Senza queste tre componenti difficilmente si riuscirà a "giocare" in armonia con la propria identità di coppia e con gli altri.
Bellissima dissertazione, assolutamente condivisibile. Nessuno ti darà torto: ne sono sicura, però .....
Ti invito provocatoriamente a continuare il topic chiedendo
Secondo voi, qual è il giusto tempo?
Qual è la giusta socializzazione?
Qual è il giusto ambiente?
Sono quasi certa che non avrai due risposte uguali. Tutti sono d'accordo che la "giustizia" sia un valore fondamentale. I dolori cominciano quando la parola va riempita con i contenuti.
Ciao,
L'ambiente è sicuramente quello che non ti fa sentire a disagio, aggiungerei un ambiente che "aiuta", non solo come "location" ma anche dal punto di vista delle persone che lo frequentano.
Il "club" è l'ideale, ma deve essere "vissuto".
Forse partecipare alle cene, al villaggio naturista nel periodo estivo...il tutto per socializzare e conoscere gli altri in circostanze normali. Nel vero club si conoscono tutti e secondo me poi diventa più facile "divertirsi" anche sessualmente con chi hai giocato a beach volley, a carte o qual si voglia attività. Se poi gli organizzatori contribuissero ad organizzare attività "che ti avvicinano" credo sia poi molto più facile. Sono arrivato alla conclusione che le cose vanno fatte nel loro ambiente con persone che condividono appieno ciò che si fa. E una grossa mano la da l'imparare a conoscere le persone che hai davanti, piuttosto che arrivare al club dopo la mezzanotte con già l'uccello in mano in cerca di qualche buco... 🙂

7 anni fa
Coppia
Lazio, Roma
CERTIFICATO

Qui dal 28.10.2016 -
Quotato da ProfumodiBosco,
Quotato da Cpbixo,
Quotato da ProfumodiBosco,
In conclusione, penso ci voglia primariamente il tempo, la giusta socializzazione e il giusto ambiente.
Senza queste tre componenti difficilmente si riuscirà a "giocare" in armonia con la propria identità di coppia e con gli altri.
Bellissima dissertazione, assolutamente condivisibile. Nessuno ti darà torto: ne sono sicura, però .....
Ti invito provocatoriamente a continuare il topic chiedendo
Secondo voi, qual è il giusto tempo?
Qual è la giusta socializzazione?
Qual è il giusto ambiente?
Sono quasi certa che non avrai due risposte uguali. Tutti sono d'accordo che la "giustizia" sia un valore fondamentale. I dolori cominciano quando la parola va riempita con i contenuti.
Ciao,
L'ambiente è sicuramente quello che non ti fa sentire a disagio, aggiungerei un ambiente che "aiuta", non solo come "location" ma anche dal punto di vista delle persone che lo frequentano.
Il "club" è l'ideale, ma deve essere "vissuto".
Forse partecipare alle cene, al villaggio naturista nel periodo estivo...il tutto per socializzare e conoscere gli altri in circostanze normali. Nel vero club si conoscono tutti e secondo me poi diventa più facile "divertirsi" anche sessualmente con chi hai giocato a beach volley, a carte o qual si voglia attività. Se poi gli organizzatori contribuissero ad organizzare attività "che ti avvicinano" credo sia poi molto più facile. Sono arrivato alla conclusione che le cose vanno fatte nel loro ambiente con persone che condividono appieno ciò che si fa. E una grossa mano la da l'imparare a conoscere le persone che hai davanti, piuttosto che arrivare al club dopo la mezzanotte con già l'uccello in mano in cerca di qualche buco... 🙂
Condivido tutto. I tempi, i modi e la ricerca, che non deve essere spasmodica. Ritengo però importante sottolineare che a livello di forma mentis si deve essere già pronti, qualunque sia il "campo di gioco".
Mi spiego meglio: sono più che disposta a "tollerare" le molteplici valutazioni che una coppia fa di un'altra al primo incontro ed i relativi tentennamenti, come capisco che la stessa possa andare in un privè tanto per "rendersi conto", ma questi due esempi dovrebbero essere l'ultimo step prima dell'eventuale incontro di sesso multiplo, non il primo.
Il percorso che porta a quel punto deve iniziare molto tempo prima con un confronto serrato fra i componenti la coppia, con discorsi sul tema e con il riscontro che le fantasie che ne sono sortite -SE ne sono sortite- sono comuni e condivise.
Le coppie indecise e/o inconcludenti non sono quelle che arrivato il momento topico non se la sentono, bensì quelle che ci arrivano senza aver analizzato a fondo cosa le ha spinte fino a quel punto, sperando nell'intervento di un non meglio identificato deus ex machina che convinca il più reticente dei due (indovinate chi) donando ad entrambi il lieto fine.
In sintesi: non si può procedere "sperando che". Non dico di giocare al primo incontro, ma auspico gente "già preparata", che abbia deciso di comune accordo che, NEL CASO, non ci sia nulla in contrario. Sempre che gli altri piacciano, inutile dirlo.
Pallina

7 anni fa
Coppia
Piemonte, Torino
Qui dal 25.08.2015 -
Quotato da pinkoepallina,
Quotato da ProfumodiBosco,
Quotato da Cpbixo,
Quotato da ProfumodiBosco,
In conclusione, penso ci voglia primariamente il tempo, la giusta socializzazione e il giusto ambiente.
Senza queste tre componenti difficilmente si riuscirà a "giocare" in armonia con la propria identità di coppia e con gli altri.
Bellissima dissertazione, assolutamente condivisibile. Nessuno ti darà torto: ne sono sicura, però .....
Ti invito provocatoriamente a continuare il topic chiedendo
Secondo voi, qual è il giusto tempo?
Qual è la giusta socializzazione?
Qual è il giusto ambiente?
Sono quasi certa che non avrai due risposte uguali. Tutti sono d'accordo che la "giustizia" sia un valore fondamentale. I dolori cominciano quando la parola va riempita con i contenuti.
Ciao,
L'ambiente è sicuramente quello che non ti fa sentire a disagio, aggiungerei un ambiente che "aiuta", non solo come "location" ma anche dal punto di vista delle persone che lo frequentano.
Il "club" è l'ideale, ma deve essere "vissuto".
Forse partecipare alle cene, al villaggio naturista nel periodo estivo...il tutto per socializzare e conoscere gli altri in circostanze normali. Nel vero club si conoscono tutti e secondo me poi diventa più facile "divertirsi" anche sessualmente con chi hai giocato a beach volley, a carte o qual si voglia attività. Se poi gli organizzatori contribuissero ad organizzare attività "che ti avvicinano" credo sia poi molto più facile. Sono arrivato alla conclusione che le cose vanno fatte nel loro ambiente con persone che condividono appieno ciò che si fa. E una grossa mano la da l'imparare a conoscere le persone che hai davanti, piuttosto che arrivare al club dopo la mezzanotte con già l'uccello in mano in cerca di qualche buco... 🙂
Condivido tutto. I tempi, i modi e la ricerca, che non deve essere spasmodica. Ritengo però importante sottolineare che a livello di forma mentis si deve essere già pronti, qualunque sia il "campo di gioco".
Mi spiego meglio: sono più che disposta a "tollerare" le molteplici valutazioni che una coppia fa di un'altra al primo incontro ed i relativi tentennamenti, come capisco che la stessa possa andare in un privè tanto per "rendersi conto", ma questi due esempi dovrebbero essere l'ultimo step prima dell'eventuale incontro di sesso multiplo, non il primo.
Il percorso che porta a quel punto deve iniziare molto tempo prima con un confronto serrato fra i componenti la coppia, con discorsi sul tema e con il riscontro che le fantasie che ne sono sortite -SE ne sono sortite- sono comuni e condivise.
Le coppie indecise e/o inconcludenti non sono quelle che arrivato il momento topico non se la sentono, bensì quelle che ci arrivano senza aver analizzato a fondo cosa le ha spinte fino a quel punto, sperando nell'intervento di un non meglio identificato deus ex machina che convinca il più reticente dei due (indovinate chi) donando ad entrambi il lieto fine.
In sintesi: non si può procedere "sperando che". Non dico di giocare al primo incontro, ma auspico gente "già preparata", che abbia deciso di comune accordo che, NEL CASO, non ci sia nulla in contrario. Sempre che gli altri piacciano, inutile dirlo.
Pallina
Che dire? Semplicemente perfetto! E noi quotiamo tutto, anche la punteggiatura.

7 anni fa
Coppia
Piemonte, Torino
Qui dal 25.08.2015 -
***POST DOPPIO***


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