angolo della poesia

67 interventi
2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Come son belli i tuoi piedi ne’ loro calzari, o figliuola di principe! I contorni delle tue anche son come monili, opera di mano d’artefice.
Il tuo seno è una tazza rotonda, dove non manca mai vino profumato. Il tuo corpo è un mucchio di grano, circondato di gigli.
Le tue due mammelle paion due gemelli di gazzella.
Il tuo collo è come una torre d’avorio; i tuoi occhi son come le piscine d’Heshbon presso la porta di Bath-Rabbim. Il tuo naso è come la torre del Libano, che guarda verso Damasco.
Il tuo capo s’eleva come il Carmelo, e la chioma del tuo capo sembra di porpora; un re è incatenato dalle tue trecce!
Quanto sei bella, quanto sei piacevole, o amor mio, in mezzo alle delizie!
La tua statura è simile alla palma, e le tue mammelle a de’ grappoli d’uva.
Io ho detto: ‘Io salirò sulla palma, e m’appiglierò ai suoi rami’. Siano le tue mammelle come grappoli di vite, il profumo del tuo fiato, come quello de’ pomi,
e la tua bocca come un vino generoso, che cola dolcemente per il mio amico, e scivola fra le labbra di quelli che dormono.
Io sono del mio amico, e verso me va il suo desiderio.

(Cantico)

2 anni fa
Singola
Lombardia, Pavia
Qui dal 12.11.2017 -
Quotato da graycloud,
Il bacio più dolce è quello
Che mi devi ancora dare
Il sorriso più smagliante è quello
Che mi devi ancora donare
L'abbraccio più forte è quello che
Ancora Ci dobbiamo scambiare
Il fiore più bello è quello che
Non abbiamo ancora colto. [...]
copiata dal web e a sua volta scopiazzata da hikmet
annamo bene

2 anni fa
Coppia
Lazio, Roma
Qui dal 07.01.2013 -
Quotato da Nome_qualsiasi,
Meditabondo, ma abbondo di vita e ti cerco nel mondo che è un cerchio infinito e specchio del vecchio tempo trascorso. Un discorso contorto lo scampo, sparito nel secchio giù in fondo, come morto. Risorto, ma distorto, dal tuo modo erudito mi sento r [...]
Great!

1 anno fa
Coppia
Lazio, Roma
CERTIFICATO

Qui dal 28.10.2016 -
Quotato da busig,
Amore, tu che mi parli del mandorlo in fiore...
Tu che guardi il cielo e mangi una mela...
Tu che salti, giochi, corri... e io corro con te...
Ma come cazzo si fa a scopare così!
Vediamo se con qualche aggiunta/modifica la rendiamo più sexy:

Se solo mi parli del mandorlo in fiore
io manco te faccio sentire l'odore.
Per "mangio la mela", intendo il peccato,
vorrei che 'sto gioco ti renda arrapato.
Corriamo insieme, si può anche fare,
però a un certo punto mi devi trombare! 😋
Pallina

1 anno fa
Coppia
Lombardia, Milano
CERTIFICATO

Qui dal 26.05.2021 -
La mia poesia dal titolo: " A MINKIA MIA " 😮 😮 😋 😄 😄 😄

"Chista si chiama meravigghia,
ca ti pigghia e ti scumpigghia,
iavi u culiri do' suli,
iavi u sapuri do' cazz.
Quannu ma calu i pantaluni mi sentu tuttu priatu , picchi tu mittu n'do culu e ti lassa senza ciatu"
FINE. 😮 😋 😄 😄 😄 😄 😄 😄 😄 😄 😄 😄 😄

1 anno fa
Singolo
Piemonte, Biella
CERTIFICATO

Qui dal 23.04.2017 -
Il momento è catartico... 😎

1 anno fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi
e non si stanchi mai di leggere le tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie,
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.

(Frida Kahlo)

Dedicata 💗

4 mesi fa
Singola
Lombardia, Pavia
Qui dal 12.11.2017 -
Sono, gli sforzi di noi sventurati,
sono, gli sforzi nostri, gli sforzi dei Troiani.
Qualche successo, qualche fiducioso
impegno; ed ecco, incominciamo
a prendere coraggio, a nutrire speranze.
Ma qualche cosa spunta sempre, e ci ferma.
Spunta Achille di fronte a noi sul fossato
e con le grida enormi ci spaura.
Sono, gli sforzi nostri, gli sforzi dei Troiani.
Crediamo che la nostra decisione e l’ardire
muteranno una sorte di rovina.
E stiamo fuori, in campo, per lottare.
Poi, come giunge l’attimo supremo,
ardire e decisione se ne vanno:
l’anima nostra si sconvolge, e manca;
e tutt’intorno alle mura corriamo,
cercando nella fuga scampo.
La nostra fine è certa. Intonano, lassú;
sulle mura, il corrotto.
Dei nostri giorni piangono memorie, sentimenti.
Pianto amaro di Priamo e d’Ecuba su noi.

C. Kavafis


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