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Lui & Lei

San Valentino erotico - parte I


di blueyes5
10.10.2016    |    6.440    |    3 9.1
"Programma l'autoscatto, posiziona la macchina fotografica sul comò dopodiché si mette in ginocchio sul letto..."
La luce del sole filtra dalle persiane solo accostate. E' un dolce risveglio, oggi è il suo giorno libero, ed è anche San Valentino.
Lui ieri sera le ha detto che sarebbe stata una giornata particolare e che avrebbe dovuto seguire alla lettera le sue istruzioni, ha provato a estorcergli qualche informazione ma lui è stato categorico, "saprai quello che c'è da sapere solo quando sarà il momento" aveva detto. Questo mistero la eccitava, chissà cosa aveva organizzato e cosa doveva aspettarsi.
Si gira verso la sua metà del letto, affonda la faccia nel cuscino e annusa profondamente. Adora il suo odore. Si gira di nuovo dalla propria parte, afferra il cellulare dal comodino e lo accende.
Arriva subito un messaggio, è lui il mittente.
"Ciao come va? Diamo inizio alla tua giornata speciale. Vai fare la colazione, poi lavati, non cambiarti. quando hai fatto mandami un sms."
Che messaggino freddo, pensa lei, le ha dato ordini come fosse una bambina, questa cosa normalmente la farebbe arrabbiare, ma oggi no, oggi le piace, oggi è in balia del suo uomo in tutto e per tutto.
Passando accanto al comò nota la Nikon appoggiata e pronta all'uso, chissà, forse le ha fatto delle foto mentre dormiva, non sarebbe la prima volta. Comunque gli ordini non prevedono che si fermi a curiosare perciò tira dritto verso la cucina e si prepara la colazione.
Dopo mangiato la tentazione di frugare per casa alla ricerca di qualche regalino è forte ma oggi è proprio decisa ad ubbidire, e poi non vuole rovinare le sorprese che lui le ha fatto così si lava e infine lo avvisa di aver fatto tutto.
"Bene, spero che tu non abbia curiosato troppo in giro, vai in camera c'è una mia camicia sulla gruccia, indossala, naturalmente non voglio che tu metta nient'altro. Avvisami quando hai fatto"
Si reca in camera, si spoglia completamente e indossa la camicia. Gli scrive:"mmm profuma di te, comunque ho fatto, qual è il prossimo ordine?".
La risposta non arriva probabilmente lui è impegnato in ufficio, ma lei è curiosa, la nudità intima, il profumo della camicia e la situazione la eccitano.
Bip bip.
Finalmente ha scritto.
"Voglio che ti tocchi, pensami e toccati. Ti ho preparato la macchina fotografica, usala!"
Ecco svelato il mistero, prende la Nikon, leva il tappo, la accende e scatta una prima foto davanti allo specchio. Slaccia i primi bottoni della camicia in modo da lasciar vedere il seno, click, ora inquadra il capezzolo, click.
La mano scivola sul tessuto, dall'ombelico scende fino in mezzo alle gambe, solo un sottile strato di cotone impedisce il contatto diretto con la sua intimità. Si sta bagnando. Click. La mano libera scatta un'altra foto. Click. Inquadra la macchia umida sul tessuto che si era infilato nella fessura tra le sue grandi labbra.
Programma l'autoscatto, posiziona la macchina fotografica sul comò dopodiché si mette in ginocchio sul letto. Click.
Controlla il risultato, perfetto, l'immagine ritrae il suo culo stupendo che spunta da sotto la camicia.
E' sempre più eccitata, riposiziona la Nikon con l'autoscatto, si sdraia sul letto con le gambe spalancate, inumidisce le dita leccandole, le porta sul pube, lasciandole scivolare verso il basso. La temperatura sale.
Click click click click clik. Lo scatto continuo riprende il massaggio clitorideo, le gambe più larghe, poi strette, dita che in una immagine sono ben visibili, in quella dopo spariscono risucchiate all'interno della sua passera vogliosa.
La libidine sale, sta godendo, il calore che sprigiona dalla sua intimità si sta diffondendo in tutto il corpo. Le dita si muovono sempre più veloci titillando il clitoride, i muscoli si tendono, ansima col fiato sempre più corto. Lo sente, sta salendo, arriva, arriva eccolo.
Inarca la schiena, urla e lascia l'orgasmo libero di sprigionarsi in tutta la sua potenza, il corpo vibra, le gambe tremano.
Qualche secondo ancora per smaltire la scossa, poi si lascia crollare fino a fondersi col materasso, il battito rallenta e riprende il suo ritmo normale. Ripensa a ciò che è appena accaduto, è stato bellissimo, potente, devastante, eccezionale considerando che si è trattata di una semplice masturbazione. Ma forse il merito è tutto della situazione, dell'avvicinamento che c'è stato, tutta quella preparazione, le foto, il profumo del suo uomo. Lo vorrebbe con lei in questo momento, lo bacerebbe, lo toccherebbe, prenderebbe il suo membro tra le labbra fino a farlo diventare duro e gli chiederebbe di prenderla...ma lui non c'è, non ancora. Però può renderlo partecipe in qualche modo.
Prende il telefono e gli scrive: "è stato bellissimo, ho fatto le foto, mi sono toccata, sono venuta e ora ho una gran voglia di te!".
Mentre aspetta la risposta la mano le scivola ancora in mezzo alle gambe, questa volta si limita a massaggiarsi le grandi labbra.
Biip biip. Eccolo.
"Mi spiace ma per ora devi fare a meno di me, comunque non ti preoccupare, l'orgasmo che hai avuto è stato solo l'inizio. Apri il primo cassetto del tuo comodino".
Sorpresa e incuriosita si fionda verso il comodino, apre il cassetto e trova all'interno un pacchetto con un biglietto. I suoi occhi scorrono le lettere scritte sulla carta. "Se tutto è andato secondo i piani a quest'ora là sotto dovresti essere bella bagnata, requisito fondamentale per il regalino che ti ho fatto. Non dimenticarti di documentare il tutto con qualche bella foto!".
Che cosa sarà, come una bambina il giorno di natale scarta velocemente il regalo, apre la scatola e guarda il contenuto.
Palline da Geisha, non ne aveva mai provate e neanche viste dal vivo, certo ne aveva sentito parlare.
Prende la macchina fotografica, si sdraia di nuovo sul letto, prima una foto alla sua bella patatina aperta e umida, poi fa scorrere un po' il suo nuovo giochino nel solco tra le labbra, ogni volta che sfiora il clitoride ha un sussulto. E' il momento, appoggia la prima pallina al buco, scatta una foto e spinge. Plop. La prima è dentro. Click. Foto. Spinge ancora. Plop. E' entrata anche la seconda. Click. Altra foto.
E' una sensazione strana, ad ogni movimento le palline vibrano e le regalano piacere. Fa un'altra foto, col cellulare questa volta, la invia lui.
Bip biip.
"che bel primo piano! Come ti sembrano?".
"strane, eccitanti" risponde lei.
"tienile finché riesci".

L'acqua bolle nella pentola, butta la pasta, tra qualche minuto dovrebbe arrivare lui. Non si fermerà molto, solo per la pausa pranzo, poi tornerà in ufficio. Dal mattino non le ha più dato ordini, non si è più neanche fatto sentire.
Lei però porta ancora dentro di sé le palline cinesi, ha dovuto mettere gli slip per evitare che gli umori le colassero lungo le gambe. Dlin Dlon. Eccolo. Va ad aprire. Lui la squadra da testa a piedi, è bellissima, vestita solo della camicia e degli slip.
Le appoggia le mani sui glutei, la solleva da terra e la bacia, profondo, passionale, è il suo uomo, la sua metà. La rimette giù e la segue in cucina. La pasta non è ancora pronta e lei si da da fare con l'insalata.
Lui la cinge da dietro con un braccio e si stringe a lei. Con la mano scansa i capelli liberando il collo. La bacia. Scivola giù con la bocca fino al fondoschiena, infila le mani sotto la camicia e tira giù gli slip. Lei fa finta di niente e continua con l'insalata.
"allarga le gambe"
Ubbidisce
L'uomo guarda il filo che spunta dalla passera di sua moglie, lo afferra e tira lentamente. Plop. Esce la prima pallina. Plop. Esce anche la seconda. Passa la mano di taglio nello spacco tra le gambe poi se la porta alla bocca e la lecca.
Si alza in piedi, slaccia la cintura, sgancia il bottone, abbassa i pantaloni assieme ai boxer e lascia libero il suo cazzo turgido. Con una mano sul fianco la tira a sé facendola arretrare di un passo, lei capisce e si piega leggermente in avanti appoggiando entrambe le mani al top della cucina.
"ah" in un colpo è dentro, non ha incontrato resistenza, le palline gli hanno spianato la strada. La afferra per il mento e le ruota la testa di lato portando le labbra verso le sue, la bacia, e lentamente inizia un movimento ondulatorio avanti e indietro. "mmm si, spingilo fino in fondo". La mano di lui stinge un seno mentre aumenta il ritmo della penetrazione, accelera ancora e la mano scivola giù, si insinua tra le cosce. Stringe il clitoride tra le dita mentre colpisce con affondi sempre più forti. "ah si si si vengo vengo vengooo" lei trema, esplode, e si piega sulle gambe, per fortuna lui la sostiene.
Si riprende. "Dai rimettilo dentro voglio che mi riempi"
Ma lui invece lo rimette nei boxer ancora rigido, tira su i pantaloni e va a sedersi al tavolo. "Questo è stato un fuori programma, la vera festa sarà stasera, e poi la pasta è pronta"
Mangiano, lei cerca di farsi dire quali saranno le prossime mosse ma lui non si lascia sfuggire nulla, solo quando è sulla porta che la bacia prima di andare via le dice di guardare nell'ultimo cassetto del comò. E' andato.
Dopo aver sistemato va in camera, apre il cassetto, altro biglietto e altro pacchetto...

continua
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