Gay & Bisex
Francesco - voglio essere la tua troia!
di gio56
10.09.2021 |
1.481 |
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"Devo ammettere che ormai, abituato ai suoi magnifici pompini ed al fatto che al culo del maschio non ci pensavo molto, mi ha un po’ sorpreso ma non mi sono..."
Con Francesco ormai ci vedevamo ogni mese da circa 6. C'incontravamo sulla statale verso sera, al mio rientro verso casa. Lui ogni volta mi succhiava sempre con più maestria e passione. All'inizio mi faceva sborrare tra le sue mani ma poi , piano piano ha iniziato a farmi venire in bocca e la cosa devo dire che mi era molto gradita. Ormai era in totale devozione al mio cazzo, non voleva neanche più che lo segassi, doveva concentrarsi nel farmi godere, la sua soddisfazione era sentirmi gemere mentre gli riempivo la bocca, finché un giorno, mentre mi spompinava, mi chiese di spruzzargli in faccia…Per me era la prima volta , mi dispiaceva non riempirgli la bocca ma, visto quanto era devoto al mio cazzo gli esaudì il suo desiderio, gli tolsi il cazzo dalla bocca e con pochi colpi di mano gli sborrai una gran quantità di sperma sul viso, vicino alla bocca, sul naso, in fronte e qualche schizzetto gli finì in un occhio.
Con un dito si pulì per poter tornare a vedere ed io con la cappella gli raccoglievo la crema sparsa e gliela portavo alla bocca, facendomi leccare e succhiare per bene.
Francesco mi guardava come un bimbo che aveva ricevuto un buonissimo dolce, i suoi occhi erano brillanti ed il viso esprimeva grande soddisfazione.
La volta successiva che ci siamo incontrati, sempre al solito posto sulla statale, nel mentre mi spompinava (eravamo fuori dalla macchina) si fermò, si girò, si calò i pantaloni e mi pregò di strusciargli la cappella tra le natiche. Devo ammettere che ormai, abituato ai suoi magnifici pompini ed al fatto che al culo del maschio non ci pensavo molto, mi ha un po’ sorpreso ma non mi sono tirato indietro.
L’ho pressato sulle spalle a che si piegasse meglio, appoggiando le mani sul cofano, ed ho iniziato a strusciare il cazzo vicino al buchetto simulando ogni tanto la scopata, infilando l’asta tra le sue gambe e le sue palle.
Francesco sospirava ed emetteva gridolini da vera troia, non ne stava capendo nulla, l’eccitazione era tanta finché un certo momento si allontana da me velocemente, apre la portiera dell’auto, traffica vicino al portaoggetti ed in pochi secondi mi passa un preservativo, mentre nell’altra mano aveva un tubetto di crema, e mi prega di infilarglielo dentro, lo vuole sentire nel culo!
Ero molto eccitato, il posto dove eravamo era abbastanza riparato ed ormai era diventato buio… ok, indosso il preservativo mentre Francesco si spalma dell’abbondante crema intorno e nell’ano e si appoggia di nuovo al cofano ed inizia a sculettare in attesa di sentire di nuovo il mio cazzo tra le chiappe, cosa che non tarda ad arrivare.
“Cazzo, sei stretto, non entra" e spingo meglio, ma per un paio di volte la cappella scivola via dall’ingresso.
Francesco, con una mano mi guida nuovamente il cazzo verso il buchino e me lo tiene fermo puntato verso il bersaglio, s’inarca meglio, divarica le gambe ed in quel momento spingo….La cappella entra per un pochino, sento che se continuo a spingere potrà entrare tutta ma Francesco mi prega, quasi gridando, di fermarmi, sente troppo dolore, ma si raccomanda che resti dove sono. Ho un po’ di timore anch’io, sentendo come si lamenta e non mi muovo di un millimetro finché non sento che la stretta dell’ano si allenta ed istintivamente avanzo fin quando sento che tutta la cappella è dentro. Mi fermo di nuovo, sono super eccitato, sento il mio cazzo che pulsa, stretto nel culo, che cerca di crescere, se possibile, ancora.
Pochi millimetri per volta mi addentro, Francesco sembra quasi in catalessi, finché si fa indietro in un attimo e il mio palo trova spazio in fondo al suo culo trovandosi a sbattere sulla sua prostata. In perfetta sintonia emettiamo un gridolino di piacere e soddisfazione per aver superato un momento di piacevole tensione.
Devo ammettere che stavo quasi per venire, tanta l’eccitazione, ma mi è bastato stare fermo qualche secondo per poter iniziare, senza pericolo, a muovermi dentro di lui che sospirava sempre più rumorosamente ed emetteva gridolini da femmina porca mentre gode. Nel frattempo il mio ritmo diventa martellante per un po’, poi rallento, e poi ricomincio a sbatterlo per bene… pochi minuti ancora, accelero il ritmo e lo sbatto più violentemente finché non esplodo, con un grido che credo abbiano sentito in tutta la valle, una gran quantità di sborra che riempie il preservativo. Qualche secondo così, fermo ed accasciato su di lui, poi scivolo fuori. Francesco si gira, mi vede abbastanza sfatto, allunga la mano sul cazzo e mi toglie il preservativo, poi si inginocchia e lo prende in bocca e lo slingua e succhia per un po’, finche, ormai floscio glielo tolgo perché inizia a dare fastidio.
Ci guardiamo entrambi soddisfatti mentre ci diamo una ripulita, anche lui aveva sborrato, sul parafango della sua auto, mentre lo martellavo che era appoggiato con due mani al cofano e quindi aveva goduto con il culo.
“Che bello Giovanni, sei stato un toro, mi hai sfondato, mi hai fatto godere come una troia, voglio essere la TUA TROIA! La prossima volta lo faremo a casa mia, saremo più comodi e voglio donarmi totalmente a te, ti va?”
La cosa mi sorprende un po’, visto che erano ormai 6/7 volte che ci incontravamo sulla strada, ma la proposta era allettante ed accettai.
La storia con Francesco è reale e continua…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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