Racconti Erotici > Gay & Bisex > Il vicino 2
Gay & Bisex

Il vicino 2


di RickG78
12.09.2023    |    11.554    |    22 10.0
"“Quanto manca ancora?” Mi chiese..."
Le lunghe giornate di giungo facevano perdere il senso del tempo e solo sentendo rientrare Giulio mi accorsi che erano passate le 19:00. Mi alzai dalla sdraia accogliendo con un caloroso bacio il magnifico maschio con cui convivevo, parlammo un po’ della giornata a lavoro e di come organizzare la cena poi ci dividemmo i compiti, lui ai contorni ed io alla carne. Portai in terrazza la bistecchiera elettrica ed iniziai a preparare la grigliata per la sera.
“Stasera ciccia!”.
Mi girai e vidi sulla finestra di fronte Nico.
“Ciao Nico! Sì, oggi è la giornata ideale per stare fuori a grigliare! Magari una di queste sere organizziamo una cena insieme!”. Bell’uomo anche lui, pensai. Vedendolo a torso nudo scrutai il suo corpo alto e robusto ed in men che non si dica mi erano già venute mille fantasie erotiche su quella cena che avevo appena proposto.
“Volentieri! Porto il vino buono dalla cantina e anche Fabio, Il fratello di Jasmine che sta da noi questo periodo!”.
“Nessun problema” dissi fingendo di non conoscere di chi stesse parlando.
Sentendoci parlare Giulio uscì in terrazza. “Quanto manca ancora?” Mi chiese. “Ciao Nico! Bella serata vero?” rivolto verso la finestra di fronte.
“Per voi fra poco sarà anche migliore! Si sente un buon profumino, buona cena e buona serata ragazzi!”.
“Sì, ormai è pronto! Buona serata a te Nico!”

Rientrammo in casa ed iniziammo a mangiare e, forse per effetto del vino rosso o forse perché siamo proprio così, a fine cena sia io che Giulio eravamo su di giri. “Bel torello Nico!” mi disse, “Hai fatto bene ad invitarli a cena, magari si approfondisce la conoscenza.” - Sta già pensando a succhiargli il cazzo, pensai. –
“La palestra ti ha acceso le voglie?” lo provocai.
“Non mi dire che tu sei stanco!” reagì.
“Non mi sembra!” risposi io tirando fuori dai pantaloni il cazzo già bello duro.
Giulio non aspettava altro e in un momento si era alzato dalla sua sedia ed era venuto di fronte a me prendendosi il mio cazzo in mano. Avevo scopato solo un paio di ore prima ma ero ancora eccitato, sia dall’inattesa avventura vissuta con Fabio poco prima, che per le fantasie che mi ero fatto con Nico. Giulio inoltre sapeva come accendermi e con la lingua passò attorno alla cappella mentre impugnava l’asta iniziando a massaggiarla poi, continuando a guardarmi con i suoi bellissimi occhi, scese con le labbra lungo il mio cazzo donandomi un’erezione ancora più intensa.

Dopo avermelo succhiato per un po’ lo feci alzare e piegare sopra al tavolo. Gli tolsi i pantaloni, diedi un morsetto a quelle chiappe ben tornite dalla palestra, passai il lubrificante con un dito nel suo buco e nel mio cazzo per poi indirizzare la cappella verso quella rosellina che ben conosceva.
Più entravo più lo sentivo gemere di piacere finché lo misi dentro tutto ed iniziai a scoparlo con buon ritmo. Mentre lo penetravo mi appoggiavo sopra di lui per baciarlo, poi passavo con le mani sul suo collo, sulla schiena, sul suo culo ed il tempo sembrò fermarsi quando mi resi conto di come la portafinestra che conduceva alla terrazza non fosse molto distante.
Spostai Giulio il tanto che basta così, mentre continuavo a martellare il suo culo, le mie chiappe poggiavano sul vetro della portafinestra.
In quella situazione pensai che Fabio affacciandosi avrebbe potuto vederci scopare e con quella fantasia sborrai nel culo di Giulio. Continuai a muovermi lentamente su e giù e Giulio prese a segarsi venendo in pochissimi istanti.

“Wow non eri affatto stanco anzi!” disse Giulio.
“Questi giorni di giugno mi danno una gran carica!”.
Ci baciammo intensamente poi andammo in bagno a darci una sciacquata. Finito di lavarci Giulio iniziò a sparecchiare ed io indossai i pantaloncini per andare in terrazza, fumarmi una sigaretta e riprendere la bistecchiera elettrica.
La finestra di fronte era aperta ma la luce era spenta. Mi sembrò di intravedere qualcuno dietro le tende ma mi dissi che era la mia immaginazione. Spensi la sigaretta ed andai per prendere la bistecchiera quando sentii come un sussurro: “Hai un bel culetto!”.
Mi girai e vidi Nico. Gli feci l’occhiolino e mi voltai, presi la bistecchiera con la mano destra e con la sinistra abbassai il dietro dei pantaloncini rientrando in casa.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 10.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il vicino 2:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni