Gay & Bisex

La chat


di Sonia_so
22.03.2021    |    916    |    5 9.8
"Il bacio è passionale, lungo..."
Era un mese che chattavo con Marco su A69; avevo risposto ad un suo messaggio e da li era scattata una passione quasi morbosa. Ci eravamo scambiati i numeri e tutte le sere ci scrivevamo raccontandoci le nostre fantasie più hot; lui voleva una donna sottomessa, puttana e pronta a soddisfare tutte le sue voglie; io un maschio carico e deciso ad usarmi a suo piacimento. “Domani mattina vieni da me? Ho casa libera”. Ed eccomi qui a prepararmi secondo le sue istruzioni. Metto in una borsa tutto l’occorrente. Appena giunta da lui mi sarei cambiata in bagno. Esco di casa, una volta salita in auto mi rendo conto di aver fatto tutto di corsa, senza motivo. Sono euforica, eccitatissima.
Eccomi qua, mentre parcheggio mi guardo attorno. E’ una zona residenziale in un comune della prima cintura di Torino. Mi sale un’improvvisa vampata di caldo. Mi capita spesso quando faccio un nuovo incontro. Il cuore mi batte forte forte mentre suono il citofono. “Marco? Sono io…”. “Primo piano…” sento rispondere. Salgo di corsa (di nuovo) e finalmente sono di fronte alla porta socchiusa. Entro e subito, come convenuto, raggiungo il bagno in fondo al corridoio.
“Ok.. ormai è fatta” mi dico. Ora voglio gustarmi con calma ogni momento e così inizio a cambiarmi. Mi spoglio completamente. Poi, in ordine, prendo dalla borsa tutto quello che avevo minuziosamente preparato.
Autoreggenti. Perizoma. Reggiseno push-up di una taglia in meno. Camicetta bianca. Parrucca bionda, liscia; sento i capelli sfiorarmi le spalle. Per finire tacco 12.
Mi trucco davanti allo specchio e finalmente sono pronta.
Esco dal bagno e sempre come stabilito raggiungo lo studio. Sento parlare.. “Oddio che faccio?”; appoggio la mano sulla maniglia e dopo un attimo di esitazione apro la porta.
Eccolo li, proprio di fronte a me vedo Marco un davanti ad portatile; indossa una camicia ed una cravatta, ma sotto è completamente nudo; sta parlando in cam e rapido mi fa un cenno. Mi vuole sotto la scrivania.
Mi muovo verso di lui, sto sculettando ed evitando la cam mi sistemo proprio dove voleva.
Subito allarga le gambe; che spettacolo, è completamente depilato ed il cazzo è bello dritto e già durissimo. Evidentemente ha apprezzato il mio ingresso. Senza troppi convenevoli inizio a prenderlo in bocca. Lo sento parlare di lavoro, ma sono talmente presa che nemmeno faccio caso a ciò che dice. Dolcemente lecco tutta la cappella, poi l’asta, poi le palle. “Allora d’accordo, le invio tutto domani mattina..”, “Oddio Sonia, così continua mi fai impazzire”.
Finalmente ora era tutto per me. Subito lo prendo in bocca e vado giù ingoiandolo completamente. Quasi mi viene un conato, lui geme tantissimo. Così inizio a pompare. “Quanto sei Troia, continua. Oh pompa cagna pompa”. Ormai anche il mio cazzo era duro. Continuo a pompare, la mia saliva sta bagnando tutto il suo intimo. D’un tratto sento un liquido caldo riempirmi la bocca. “AHHHHHHHH TTTTRRRRROOOIIIAAAA VVEENNGGOOOO”. Ho la bocca talmente piena che qualcosa tracima fuori e cola sul pavimento.
Ora so cosa vuole! Abbiamo passato settimane a raccontarci minuziosamente cosa avremmo voluto fare quel fatidico giorno.
Così mi alzo e sedendomi a cavalcioni sulle sue ginocchia inizio a limonarlo, rivensando dentro la sua bocca tutto lo sperma che poco prima avevo ricevuto.
Il bacio è passionale, lungo.
Le nostre lingue sono avide, veloci si intrecciano. Lui mi sbottona la camicia. Mi palpa il culo e inizia a leccarmi dietro l’orecchio, poi il petto. Spalmando con la lingua parte della sua sborra. Sono infoiatissima. Gli prendo il cazzo in mano e inizio a segarlo. “Veloce Puttana, vai veloce”. Il ritmo si fa serrato e presto il suo cazzo torna durissimo. “Ho voglia di scoparti”. “Siii ti prego, rompimi il culo” gli rispondo.
Non se lo fa dire due volte e sollevandomi per le cosce mi impala con tutto il suo arnese. Inizio a gemere come una cagnetta. “Quanto mi piaci, quanto sei zoccola”; sento i colpi provenire da sotto e inarco la schiena; punto le gambe sulla sedia e appoggio le mani alla scrivania; quasi sospesa continuo a farmi sbattere.
Il mio cazzo è durissimo. “Fammi venire, ti prego”. Marco mi afferra e senza fermarsi incomincia a segarmi; “Vieni brutta sgualdrina!”
Una scarica mi percorre tutta schiena. “Siiiii vengo”.
“Che Troia.. ora ti riempio” e così dicendo mi scarica di nuovo tutto il suo sperma. Sta volta dentro il culo.
Esausto mi solleva e mi lascia cadere per terra. Si gira e mi fissa. Sono sfatta.
“Mi hai svuotato le palle troia. Ora puoi toglierti dai coglioni”.
Anche questo faceva parte dei nostri racconti notturni.
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