Una bella avventura

Come succede spesso questa avventura è iniziata per caso.
Mi contatta un ragazzo qui su A69, e fin qui niente di strano, i soliti convenevoli e ancora niente di strano poi la cosa sembra andare avanti: non sparisce come tanti e questo è già un passo avanti di notevole portata.
La chat del sito non è quello che si dice un fulmine quindi passiamo a Telegram e ci scambiamo qualche foto che, stranamente, manda senza scadenza e io ricambio.
Wow il ragazzo merita, un bel fisico un bel culetto da mangiare e un cazzo che non riuscirò mai a succhiare per benino visto che è largo quasi quanto una lattina di Coca Cola.
Mi ricopre di complimenti (cosa inusuale per me) e mi manda qualche vocale con una voce giovane e simpatica.
Adesso la curiosità è mutata in desiderio, so che non vuole essere preso da dietro ma esce il mio lato versatile e voglio baciarlo dappertutto.
Oltretutto mi fa anche intendere che potrebbero esserci sviluppi piacevoli in questa avventura ma spero di poterli raccontare in futuro.
Niente devo riuscire a trovare il modo di incastrare gli impegni e incontrarci.
Dopo qualche proposta impraticabile per i suoi e i miei tempi, finalmente ci accordiamo per un venerdì prima serata.
Faccio i salti mortali per finire presto al lavoro e mi fiondo a casa per una doccia accurata in modo da presentarmi pulito e senza strani odori, che tra l’altro danno fastidio anche a me.
Decidiamo per un posto dove vederci e mi rendo conto che devo fare in fretta, perché il traffico di Modena non perdona e io odio arrivare in ritardo. All’orario fissato sono sul posto e in pochi minuti arriva anche lui: le foto non gli rendono giustizia, dal vivo è molto meglio ed è dotato di una simpatia disarmante oltre che di un cazzone imperiale.
Lo seguo fino ad una viuzza ben appartata e decidiamo di giocare sulla mia auto, sale con me, inizia a spogliarmi e a spogliarsi, poi mi prende il cazzo che è già pronto per lui iniziando a succhiare.
Eccoci qua: un uomo e un ragazzo complici in una viuzza di campagna a giocare sotto la debole luce di cortesia di una utilitaria, piccola e scomoda, utilitaria che ci costringe a diventare contorsionisti (meno male che lui è giovane e agile).
In un attimo il gioco ci ha preso tanto che ci siamo dimenticati la paura di essere scoperti e la sola cosa importante era godere e far godere come due diciottenni in camporella.
Quando vedo il suo cazzo non posso fare a meno di prenderlo in bocca ma è largo, molto largo e non vorrei che sentisse i denti né soffocarmi quindi prendo poco più della cappella cercando di roteare la lingua per il suo godimento, cosa che dai suoi sospiri sembra gradire.
Succhia tu che succhio io lecca tu che lecco io arriviamo all’esplosione, così mi viene sopra e mi bacia mentre mi sega e io sego lui finché non esplodiamo insieme (magnifico) sul mio petto e in parte sui vestiti (vabbè a questo penserà la lavatrice).
È stato bellissimo, a dimostrazione che non bisogna fare chissà che cosa per divertirsi ma spesso basta essere con la persona giusta.
Sono rimasto qualche minuto come in trance pensando solo a quanto ho goduto poi mi sono ripreso.
Mi ripulisce alla meglio con i fazzolettini e ci rivestiamo, lui deve andare a lavorare e io invece me ne vado a cena con le palle vuote e il cuore allegro come spero sia per lui.
Con rammarico ci lasciamo ripromettendoci di rivederci magari con una variante che non vedo l’ora di provare ma se ne riparlerà (spero).