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Mia zia, la mia vera musa


di amolapassera
08.07.2010    |    51.114    |    0 8.3
"Il tempo di toccarlo e di leccarlo qualche volta che subito vengo, imbarazzato..."
Ciao a tutti, il racconto che sto scrivendo non è frutto di mia fantasia, ma di realtà, di storia vissuta, e di amore non ricambiato. Solo i nomi di città e delle persone sono cambiati per ovvi motivi. Attualmente ho 25 anni, vivo in una famiglia normale, mi chiamo massimo, ho una sorella sara di 28 anni, madre e padre felicemente sposati, mentre al palazzo di fronte abita lei, la mia musa, ovvero mia zia. Quando dico al palazzo di fronte non parlo di chilometri, ma tra la finestra della mia stanza e quella della stanza di mia zia, passa esattamente un vicolo, dove neanche le macchine non riescono a passare, quindi allungandoci un pò dalla finestra riusciamo a toccarci;
abitiamo in un piccolo paese, quindi la casa sono vecchie e molto vicine.
Mia zia (sorella di mamma) si chiama Elisabetta ed è una bella donna di 44 anni, single, con una carica sessuale tremenda, seno e sedere sodi, fisico al punto giusto, si tiene in forma con la palestra e le beauty farm. Sempre vestita attraente in quanto il lavoro glielo richiede
(è tra le migliori avvocatessa della zona).
Fino all'età di 14-15 anni pensavo solo al calcio gli amici e cose "futili", quindi anche se vedevo mia zia in camera sua con una vestaglia succinta o in accappatoio non ci facevo caso ma la salutavo come ogni giorno e ogni sera e andavo a letto. devo dire però che lei ha sempre cercato di non farmi vedere molto (giustamente nel rispetto della parentela), quindi se si cambiava reggiseno o mutandine si girava prima a vedere se le persiane fossero serrate ecc. Andando avanti con l'età l'ormone ha iniziato ad andare su di giri, volevo vedere una vagina vera, non solo su internet o alla tv, ma volevo spiarla, toccarla, annusarla. Dal bagno di cercavo di spiare mia madre e mia sorella, ma invano, perchè alla maniglia della porta è sempre attaccata la cuffia per non bagnarsi i capelli in doccia. Quindi decisi di buttarmi su mia zia; chi meglio di lei avrei potuto spiare o da chi meglio di lei mi sarei potuto far spiare? la immaginavo nuda, nella doccia, o perchè no, mentre si masturbava o faceva sesso. Su di lei e la sua invidiabile bellezza ho iniziato cosi a farmi delle splendide seghe in bagno.
Un giorno il mio cervello andò in tilt.
Era offuscato dall'immagine in costume (il massimo nudo che ricordavo di mia zia) di zia che se lo toglieva in modo molto hard, si toccava la patatina, i capezzoli e si chinava alla finestra dandomi le spalle mostrandomi il sedere. Purtroppo era solo immaginazione, ma volevo mettere in atto ciò, ero completamente in ecstasi. Venne la sera, ed essendo estate sia io che zia avevamo le finestre spalancate. Feci una cosa che era impensabile per me il giorno prima, misi un dvd porno con la tv che guardava la finestra di zia, io sdraiato sul letto che mi masturbavo (dalla finestra di zia il mio letto di vede solo di riflesso alla mia finestra). Sentii zia con i suoi tacci a spillo che entrava in camera sua, a qual punto alzai leggermente il volume, e iniziai a masturbarmi pensando che lei fosse l'attrice el film. Io lei non la vedevo, ma la immaginavo toccarsi e leccarsi. niente di tutto questo. mi arriva un sms sul cell:
mittente Zia Elisabetta
Pensai che era arrivato il momneto cruciale, quello che mi faceva inturgidire l'uccello ogni secondo, invece no. Apro l'sms:
Quando guardi certe cose, almeno chiudi la finestra.
Avevo capito che stavo facendo una cazzata. Spensi la tv e mi si ammosciò pure "l'amico". Prima di andare a letto però non salutai mia zia come sempre, mi vergognavo come un ladro. Fino a quando dal pc arriva un trillo da messanger. Era lei mia zia, non dimenticherò mai le sue parole:
- Massimo, sò che ti stai facendo ometto, ma quando guardi certe cose fallo con attenzione senza coinvolgere altri, e sopratutto quando fai determinate cose, almeno chiudi la finestra -
Quelle parole erano musica per le mie orecchie, lei la mia musa mi aveva visto (o quantomeno intravisto dal vetro della finestra) che mi segavo. Presi la palla al balzo, feci la parte del dispiaciuto e gli dissi:
- Scusami zia, non so come è capitato, ma giuro che è la prima volta che faccio cose del genere, perdonami, non succederà mai più :-(
Si misi anche quella faccetta triste per rendere ancora più credibile la mia farsa, lei difatti abboccò.
Mi disse che erano cose normali, che tutti le avevano fatte, anche lei, e che anzi quando non si hanno compagni da un pò di tempo si usa farlo anche da grandi. Io subito gli chiesi se quindi essendo single lo faceva anche lei. Rispose di si. Dopo questa risposta mi diede la buonanotte tramite pc. Ma lei doveva ancora rientre nella sua stanza. Io ero gia nella mia, quel discorso mi aveva fatto drizzare l'uccello, e avendo solo il pigiama senza mutande si notò tutta l'erezione. Lei entrò nella sua stanza, mi fece il solito cenno per darmi la buonanotte, ma eravamo tutti e due imbarazzati. Io mi piegai per nascondere l'erezione, ma lei la vide bene, spalancò gli occhi come stupita. Lei però rispetto alle altre volte si spoglia lasciando la finestra aperta. Io la intravedo. Lei mi sta dando la schiena, purtroppo si è tolta il reggiseno dandomi le spalle, ha ancora la gonna, lo tiro fuori e mi masturbo preso dall'eccitazione, vedo che lei ci mette troppo per girarsi, noto le mani che stanno strofindosi i seni. dando ragiona alla sua precendente dichiarazione che anche lei ancora faceva cose simili. Prendo il cell e le scrivo un sms:
Questo è quello che ho sempre sognato zia.
Lei si gira, per la prima volta vedo i suoi splendidi seni nudi, ma non posso toccarli, ha una 4 misura abbondante capezzolo forse un pò più piccolo del normale ma va bene così, calate e mobili il giusto, si vede che non sono rifatte, lei forse avendo già intuito, si è girata toccandosi i capezzoli. Mi guarda mentre mi masturbo, si scalda anche lei, si mette come nei miei sogni, sul davanzale e si sfila piano piano la gonna, mentre con una mano si torce un capezzolo. Si sfila la gonna si allontana dalla finestra e la vedo nel suo splendore nuda sopra, sotto le calze con un tanga da urlo di pizzo, e tacchi a spillo da vera donna di strada. Piano piano si sfilale calze, con le scarpe. Poi è l'ora del tanga, mi ridà nuovamente le spalle, come ho sempre sognato, si china a libretto, le tette gli battonono sul volto, lei a gambe larghe si prende il tanga lo tira sù (stile sparticulo, fa in modo da risaltare il bellissimo culo e la patatina che scopro essere glabra. Lo sfila, si avvicina alla finestra e me lo tiro come per fare centro sul mio uccello, apre l'anta dell'armadio e tira fuori un vibratore dalla notevoli dimensioni. Io continuo a segarmi con in mano il suo tanga, lo annuso, per la prima volta sento odore di donna, mi manca poco per venire, lei se ne accorge, mi fa cenno di cessare di masturbarmi, mi rimane difficile davanti ad uno spettacolo del genere ma obbescisco, poggio il tango sul mio uccello in erezione e metto le braccia conserte come per godermi uno spettacolo, faccio bene, perchè di spettacolo si tratta, lei con quel vibratore faceva qualsiasi cosa, era di quelli a ventosa, lo piantò sul pavimento e ci si mise sopra, prima passera, poi ci mise il sedere, poi si rilevò e lo succhiò a mò di pompino dandomi le spalle e mostrandomi il culetto aperto. Godeva come matti, ma non strillava, le finestre erano aperte, l'avrebbero sentita. Mi guardò l'uccello ancora turgido, mi chiese di raggiungerla che aveva una sorpresa per me. Non capivo più nulla mi vestiì di corsa, erano circa le 01:30 di notte, nessuno era sveglio a casa, lasciai un biglietto sul tavolo:
Alla zia non funziona la tv ora torno.
Corro da lei, il suo tanga l'avevo lasciato sul mio fallo, ormai meno duro, ma un pò appiccicaticcio di sperma. Trovo la porta aperta, sento l'acqua della doccia scorrere, apro la porta del bagno, lei sdraiata ancora intenta a mettersi il vibratore nella passera, lo leva, si alza, e mi spoglia. Mi butta sotto la doccia si inginocchia e m fa una pompa memorabile, la mia prima pompa, da mia zia. Il tempo di toccarlo e di leccarlo qualche volta che subito vengo, imbarazzato.
Lei mi rassicura, dicendomi che per le prime volte è normale. Finiamo la doccia, andiamo in sala, accende la tv e mi chiede di accendere il dvd. Anche lei vedeva film porno. Mi prende l'uccello per farmelo drizzare, non ci uole molto. Mi guarda negli occhi e dice:
- Sono la tua donna stasera. Se ci riesci fai quello che fanno loro -
Ovviamente non ce la feci. Ma in seguito, ci siamo visti molti film porno, durante i queli io ce l'ho fatta :-).
Ora lei è felicemnte fidanzata, ed ognuno rispetta i propri ruoli, comunque mi sento di ringrazire per sempre la mia bellissima zia Elisabetta.
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