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Per strada


di Membro VIP di Annunci69.it aliceslave
03.08.2016    |    29.039    |    20 9.3
"Mi sono sentita sollevare con gesti che non ammettevano repliche ed una mano mi ha schiacciato verso il basso, premendo sulla schiena mentre un'altra mi si..."
E’ una strada senza uscita che costeggia l’autostrada, è poco illuminata ed è un ottimo luogo per incontri di sesso, non solo nelle auto ma anche all’aperto. A volte si lasciano le luci di posizione accese per dare un segnale, altre volte si passeggia lungo la strada vicino la recinzione laterale.
Ci si trovano esclusivamente uomini, per lo più maturi, che cercano giovani gay o traveste da usare a loro piacimento.
Il luogo e la situazione mi hanno sempre eccitata smisuratamente e così mi è spesso capitato di andarci, una volta anche da travesta, ed in ogni occasione sono poi tornata a casa con il culo dolorante per i troppi cazzi presi.
L’ultima volta ho voluto andare oltre.
Erano circa le 23.30 di un sabato sera di prima estate ed avevo un enorme voglia di farmi sottomettere ed umiliare da qualche maturo e così ho guidato verso quei luoghi con la speranza di incontrare qualcuno che volesse divertirsi a schiaffeggiarmi e ad allargarmi il culo e torturare le mie tette.
Ero appena passata in auto in quel luogo e dopo aver visto il solito andirivieni, ho iniziato a fantasticare su come sarebbe stato arrivare su quella strada completamente nuda ed offrimi a tutti quegli uomini che avevano parcheggiato l’auto sulla via.
Questa mia idea si è ben presto fatta sempre più prepotente, portando la mia eccitazione alle stelle e così, quella che era una semplice fantasia, si è subito trasformata in un ORDINE che mi imponevo di DOVER ESEGUIRE. La mia voglia, se possibile, e' aumentata ancora di più e, mai come in quel momento, mi sono resa conto di essere davvero una troia oltre limite.
Dovevo essere completamente nuda, a piedi scalzi, ed indossare solamente un cappuccio sul viso, dove avrei anche inserito i preservativi.  Dovevo quindi parcheggiare lontano da li ed arrivarci camminando, e così ho lasciato la mia auto a circa 500 metri, in un’altra via.
Spento il motore ho sfilato i sandali, poi i pantaloncini e la maglietta ed ero subito nuda; sotto non avevo nient’altro come sempre. Sono rimasta così nell’abitacolo qualche minuto per decidere quale sarebbe stato il momento migliore per uscire e cominciare a camminare per le strade. Poi mi sono fatta coraggio e dopo aver preso i preservativi ed indossato il cappuccio, che ha solo i buchi per occhi e bocca, ho aperto la portiera poggiando il primo piede nudo sull’asfalto. Senza pensarci ancora ed approfittando che in quel momento non c’erano auto di passaggio, ho chiuso la portiera ed ho cominciato a correre al centro strada, prestando attenzione se arrivassero auto da entrambe le direzioni. Mentre correvo avvertivo l’aria estiva delle sera che mi accarezzava la pelle e dentro di me bruciavo di eccitazione per la situazione che stavo vivendo.  Ad un tratto ho notato la luce dei fari di un auto che proveniva verso di me e così mi sono portata a destra della strada dove avevo visto un cassonetto dei rifiuti. Li mi sono accucciata nella parte vicino all’ingresso di un’abitazione e, complice l’oscurità, ho atteso che l’auto transitasse. Da quel punto a dove volevo arrivare mancavano ancora 200 metri, ma già sentivo il mio culo pulsare al solo pensiero delle attenzioni che avrebbe avuto e delle mani ed i cazzi che lo avrebbero esplorato.
Con il cuore in gola ho corso al di sotto di un cavalcavia, sperando di non incrociare auto, ed ho imboccato quella strada rallentando istintivamente.
Camminavo costeggiando la siepe e di tanto intanto mi piegavo sull'asfalto, nascondendomi tra la vegetazione, fino a quando sono arrivata nei pressi delle prime auto parcheggiate, dove non vi era l'illuminazione dei lampioni.
Il primo a notarmi è stato un uomo dai capelli grigi, seduto al posto di guida di un auto di grossa cilindrata. Il finestrino era abbassato e cosi ho potuto sentire la sua esclamazione "PORCA TROIA!" Immediatamente dopo ha aperto la portiera, ha chiuso l'auto, e si è incamminato verso di me. Mi guardava curioso mentre io ero in ginocchio a terra con il culo ben in vista rivolto verso il centro strada. Ha cominciato a toccarmi le spalle ed il collo, accarezzandomi dolcemente ed io mi sono alzata quasi a comando. Ero talmente eccitata che percepivo tutto in modo ovattato, udendo a malapena i rumori della strada per il continuo andirivieni di auto, del tutto incurante dei fanali che illuminavano il mio corpo nudo. Dopo poco le mani dell'uomo si sono fatte sempre più audaci e quelle che erano inizialmente carezze sono diventate ben presto schiaffi sulle mie chiappe e sui fianchi. Io stessa mi dimenavo come un invasata, dondolando il bacino ed il culo, mentre le dita di quell'estraneo si insinuavo prepotenti nel solco anale e poi nel buco, scavandomi dentro senza pietà e senza alcuna remora per il fatto di essere per strada. Io ho cominciato a godere per la mia smisurata troiaggine e mentre con una mano mi toccavo, con l'altra cercavo il cazzo del mio signore.
Dopo alcuni minuti quell'incredibile situazione ha richiamato l'attenzione di altre persone che avevano parcheggiato nelle vicinanze o che mi avevano vista transitando in auto.
Due cazzi enormi si sono materializzati ai miei fianchi ed ho preso a menarli forsennatamente. Poi ho sfilato tre preservativi dal cappuccio e li ho srotolati uno ad uno su quei bastoni di carne, iniziando a ciucciare quello del primo uomo, mentre con le mani masturbavo gli altri due. Non sono passati neppure due minuti che il mio culo veniva letteralmente aperto e più dita di mani diverse cominciavano ad esplorarlo. Mi sono sentita sollevare con gesti che non ammettevano repliche ed una mano mi ha schiacciato verso il basso, premendo sulla schiena mentre un'altra mi si stringeva intorno al collo e mi indirizzava la bocca su un cazzo duro come il marmo.
Io non aspettavo davvero altro e mi dimenavo con il culo completamente esposto verso la strada. Allora ho sentito uno dei tre che diceva "PUTTANA! TI PIACE IL CAZZO VERO? ED ORA LO PROVERAI PER BENE" e nel contempo mi schiaffeggiava violentemente le chiappe. Poi me le hanno aperte di nuovo e con ancora le dita per metà nel buco, ho sentito il primo cazzo farsi largo nel mio culo. Chi mi montava mi teneva stretto per i fianchi ma i colpi poderosi che mi dava mi facevano inevitabilmente sobbalzare e mi sembrava quasi di inghiottire il cazzo che avevo preso in bocca. Nel frattempo non contavo più le mani che mi palpavano oscenamente, qualcuno mi stringeva in vita, altri mi pizzicavano le tette, altri mi tenevano larghe le chiappe per farmi sfondare del tutto da quel cazzo che ormai sentivo fino alle palle. Poi il ritmo dell'inculata e' aumentato enormemente ed i colpi sono diventati sempre più profondi mentre l'uomo mi strizzava forte i capezzoli.
È' andato avanti così fino a quando l'ho sentito ansimare mentre svuotava la sborra dentro di me. Qualche secondo dopo sfilava il suo cazzo dal mio culo ed in quel momento ho avvertito dell'aria sul buco constatando con le dita quanto mi aveva allargato.
Neanche il tempo di riprendermi che l'uomo che stavo spompinando mi ha ordinato di girarmi per avere la sua parte del mio culo. Mentre mi riprendevo da quel trattamento mi accorgevo però che adesso gli uomini erano almeno sei e mi circondavano con il cazzo in mano, tanto che avevo l'imbarazzo della scelta su quale sbocchinare. Ho cominciato a leccare il più grosso ed a menarlo mentre venivo di nuovo inculata selvaggiamente. Anche questo uomo sapeva sfondarmi per bene e far ruotare in ogni direzione il suo grande cazzo, tanto che non mi pareva possibile quando mi ha infilato dentro anche due dita. Poi ha continuato a montarmi senza fermarsi fino a sborrarmi anche lui dentro. Ero in estasi completa ed in quello stato di semi coscienza ho gridato a voce alta per quanto godevo, ma volevo fare la troia ancora di più e sentirmi completamente in balia di quei porci.
Mi sono avvicinata con il culo al terzo cazzo che avevo incappucciato con il preservativo e l'ho spinto d'iniziativa nel mio culo, sussultando per la goduria. Anche questo mi ha scavato per bene dentro e, anche lui esausto, e' venuto grazie al mio culo.
Cercavo di ricompormi alla meglio quando ho sentito dell'umido sulla schiena e sulla pancia, realizzando che qualcuno mi aveva sborrato addosso. Completamente in delirio mi sono distesa a pancia in giù sull'asfalto invitando gli altri a sborrarmi addosso e così ho ottenuto altre due sborrate sulle chiappe e sulla schiena.
Era a carponi che cercavo di rialzarmi quando, con mia somma gioia, ho ricevuto una doccia di piscio.
Così conciata come ero ma completamente soddisfatta per aver avuto quello che chiamo il TRATTAMENTO COMPLETO, mi sono alzata ed ho iniziato a camminare lentamente verso il fondo della strada, nella direzione da cui ero arrivata.
Questa volta però non ho prestato particolare attenzione alle auto che incrociavo sulla via.
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